Ciao!
Prima
di incominciare, un
breve discorso introduttivo che vi tornerà utile per tutto
il racconto e che
quindi consiglio di leggere. Purtroppo non m’intendo molto di
danza, quindi può
darsi che la parte del provino di Ino mi venga sballata e
incomprensibile. Però
so tutto per esperienza sull’equitazione. Brevemente vi
illustro come si svolge
un torneo, così che potrete capire bene la performance di
Tenten senza che io
debba inserire 2000 parentesi di spiegazioni. La categoria in cui si
trova Ten
si chiama: “YOUNG
RIDERS” (18 – 21
anni). Per ogni ostacolo abbattuto si hanno 4 penalità. Una
disobbedienza sono
4 penalità, alla seconda c’è
l’immediata eliminazione. Chi cade va subito a
casa. Se il cavaliere inizia il percorso dopo 45 secondi dal suono
della campanella
viene eliminato. Se il cavaliere supera il tempo massimo vengono
sommate le sue
penalità al superamento del tempo. Il percorso si dice
“netto” quando il
cavallo non abbatte nessun ostacolo e non supera il limite di tempo.
Spero di esservi stata
utile, ora vi lascio al
racconto.
Kyuubi
Ino
Yamanaka poteva dire di essere ufficialmente in preda al panico.
Sarà stato il
suo 8000° provino, e ogni volta quella sensazione di panico
totale.
“Parti
dal presupposto che non ce la farai …” si diceva
sempre. Ma se non fosse stato
così? Se quella fosse veramente stata la volta buona?
Ino
indossò le rigide e complicate scarpette, poi raccolse i
suoi lunghi capelli
biondi in una severa crocchia.
-
Ino Yamanaka?- Chiese una voce decisa. Ino si alzò, e
passando davanti alla
donna che l’aveva chiamata le venne da sorridere. Tutte si
mettevano in tiro
per essere perfette: gonne lunghe e precise, faccia idratata e seria,
collane
preziose e scarpe e anelli troppo stretti, ma gli si leggeva in viso
che
avrebbero pagato oro per poter aprire un’ allevamento di
pecore e sposare un
agricoltore per poi trasferirsi e vivere in modo semplice nel Montana.
Passò
davanti a tante aspiranti contadine e poi entrò nella stanza
fresca. Dette un
veloce sguardo ai suoi giudici. Tra loro ce n’era uno davvero
carino. Aveva
l’aria stanca e sembrava non aver nessuna voglia di stare
lì. Consegnò loro il
CD e indicò la traccia. Poi si posizionò al
centro della stanza ricamata dal
parquet.
La
musica partì e con lei il corpo di Ino. Si ripeteva nella
mente i passi da
compiere: “battement tendu à la
seconde,assemblé
… Oddio che carino
quel tizio! No …non mi devo
deconcentrare, forza … attitude, grand battement
à la seconde …. NO!
Sto sbagliano tutto … mamma mia che
figura!! Dai, Ino! Non ti distrarre! Su, piedi in quarta … glissades,
Jeté
passé… piroette …”
SBAM!!
Si
ritrovò spiattellata nel
pavimento! “Ma
chi è l’idiota che ha inventato il
parquet?”
Ecco,
era finita anche questa. Si alzò
e uscì
mogia dalla stanza, mentre il tizio che era fonte della sua distrazione
sbadigliò sonoramente.
***
“Signore,
uccidimi”.
Questo
pensava Tenten mentre entrava al passo nel campo gara.
L’altro aspirante primo
premio scattava velocemente tra gli ostacoli, l’andatura del
suo cavallo era
veloce, ma regolare. Lo sguardo della ragazza si posò sul
tabellone. Questo
tizio si chiamava “Neji Hyuga” e il suo cavallo
“ Quote” .
“Che
razza di nomi …non si capisce chi è il cavallo e
chi è il fantino.” Pensò
Tenten sorridendo. Dalla tribuna un cane abbaiava e scodinzolava.
“Scommetto
che è il suo cane, ma non ho il coraggio di sapere come si
chiama”.
Tenten
tallonò la cavalla.
“Su,
Fenech …non t’addormentare”.
Il
tizio finì con un percorso netto. Uscendo le rivolse
un’occhiata sprezzante
dalla sella del suo alto e nobile Hannover.
“Mio
Dio, quanto se la tira …”
La
campanella squillò. “Bene, Fenech. In 45 secondi
dobbiamo riuscire a partire,
perciò datti una svegliata.”
Accorciò
in fretta le briglie in modo da poter controllare meglio la cavalla,
poi la
tallonò energicamente. Fenech partì al galoppo
Si
avvicinò al primo ostacolo. La cavalla spiccò un
balzo… la solita sensazione di
vuoto …come se stesse volando, poi l’impatto
violento con il terreno. Superato
il 1° ostacolo senza problemi.
Così
con il 2° e il terzo. Ten
tallonò un po’ la cavalla per risvegliarne
l’andatura. Entrò nella gabbia ( 3
ostacoli allineati in fila indiana e a poca distanza uno
dall’altro) superò
tutti e tre gli ostacoli senza sentire gli zoccoli colpire
l’ostacolo.
Superò
a buona velocità anche
tutti gli altri ostacoli. Il suo cuore gioiva mentre si avvicinava
all’ultimo.
“Il nostro primo netto, Fenech”. Passò
vicino alle tribune. Forse troppo
vicino, perché il cane di quel ragazzo prese ad abbaiare
furiosamente. La
cavalla scartò con violenza e prese a impennarsi. Ten perse
completamente il
controllo delle redini. L’ultima cosa che vide fu il terreno
verde che si
avvicinava velocemente, e l’ennesima sensazione di sconfitta.
***
Anche
quella camera era
pulita.
“Che
lavoraccio …ma come sono
disgraziata” pensò Sakura, lasciandosi cadere,
finalmente, nel suo letto.
“Mezzora
di pausa … sai che
ci faccio.”
Si
rigirò nel letto. Non
aveva senso dormire, tanto tra poco si sarebbe dovuta destare. Ma
voleva
rilassarsi in po’. La testa le doleva da morire.
Sentì
bussare. “Chi divolo è
…”
Pensò
trascinandosi ad
aprire.
Si
trovò davanti un ragazzo
sorridente, con accesi capelli biondi e occhi profondi e di un azzurro
incredibile.
-
Ciao! Senti, per sbaglio ho
rovesciato la lattina di coca sulla moquette e …-
-
Vengo dopo.- tagliò corto
Sakura.
-
No, non in camera. Qui in
corridoio.-
-
COSA ?!?!-
Sakura
lo spostò con uno
spintone e
galoppò a tutta velocità fino
al corridoio principale.
Eccola
lì. Un’enorme chiazza
scura sull’elegante moquette rossa. E, accanto, una lattina
ormai vuota di coca
cola.
La
ragazza prese in mano la
lattina e guardò sconfitta la chiazza umidiccia che si
espandeva.
-
Haruno ?- Si voltò di
scatto, trovandosi di fronte Karin. Karin era “la direttrice
delle domestiche”
ma se ne andava in giro credendo di essere chissà chi.
Comunque
era stata lei ad
assumerla, e lei poteva licenziarla. Quindi appena la vide con una
lattina di
coca cola in mano e una macchia sulla moquette si incavolò
non poco.
-
HARUNO!! COSA DIAVOLO HAI
COMBINATO??-
Si
mise le mani si capelli
rossi
-
La padrona mi ammazzerà
…guarda cos’hai combinato? Già che
c’eri perché non ti sei anche mangiata un
Hot-dog?-
-
Eh?- Sakura era confusa
…aveva frainteso tutto.
-
Karin, ti posso spiegare.-
-
NO! Fuori di qui. Sakura-
-
COME?-
-
Ho detto:
FUORIIIIIIIIIIII!!!!!!!!-
Continua
…
Ri-ciao
a tutti! Sono tornata
con il nuovo chappy.Le nostre eroine non se la sono cavata molto bene.
Comunque
fatemi sapere, ok?
Ringrazio:
Mimi
18: Ciao! Spero di non
averti deluso!! Baci
Ukon:
Grazie, cara!! Spero ti
piaccia anche questo
SAKURA
UZUMAKI: Grazie per
averla messa tra i preferiti. Anch’io adoro andare a cavallo.
Io vado a cavallo
da un bel po’, prima andavo in importanti maneggi locali, poi
ne ho trovato uno
più piccolo e tranquillo in periferia. Purtroppo
è molto piccolo ed è privato, siamo
tra amici e non partecipiamo a concorsi. Io ho la fortuna di vivere ad
Arezzo che
è definita “La città dei
cavalli”. Qua abbiamo un enorme centro equestre famoso
a livello europeo (Arezzo equestrian center) e ci vengono organizzate
le più spettacolari
e importanti competizioni internazionali. Il Do Do è uno dei
tanti concorsi di salto
ostacoli ma era quello che mi piaceva di più (e forse anche
adesso).
Ciao
e al prossimo aggiornamento.
Mi raccomando: recensite.
Baci.
Kyuubi_95