Lontano
dagli occhi, lontano
dal cuore
Capitolo
1
Osservavo
quella
foto ormai da ore: gli angoli erano leggermente rovinati, il colore era
sbiadito, ma il suo sorriso mi sembrava sempre più luminoso
nonostante fossero
passati ormai 4 anni. Ricordo ancora quella giornata, il momento prima
dello
scatto, i suoi occhi nei miei e quel sorriso spontaneo che gli appariva
sulle
labbra.
Flashback
<<
Char
>> solo lui mi chiamava cosi, era il nostro piccolo
segreto. Una piccola
intimità che era concessa solo a lui,a colui che aveva il
mio cuore.
<<
Devo
parlarti >> non ho mai compreso perché tale
bisogno si fosse
concretizzato proprio dopo quello scatto.
<<
Dimmi
>> l'innocenza della mia curiosità mi fu
fatale, con il tempo ho odiato
quella me così ingenua e bambina per alcuni lati.
<<
Domani
parto..vado a Monaco >> non mi aveva parlato di alcun
progetto lavorativo
in Germania e rimasi sorpresa da questo viaggio improvviso, ma decisi
comunque
di sorridergli e
chiedere la motivazione
di tale avventura.
<<
Jade ha
un progetto là, vado con lei >> una crepa. Il
mio cuore aveva un
lunghissima crepa che lo divideva a metà, impedendogli di
battere normalmente.
Sentii chiaramente la mia pelle che impallidiva e le forze cominciarono
a venir
meno.
<<
Jade?!
>> chiesi con voce flebile ed incerta, speranzosa per un
attimo di aver
udito male o frainteso.
<<
Si, Jade.
Stiamo insieme ora.. >>
credo di
averlo osservato come una fanciulla in un film osserva il fantasma di
turno: i
miei occhi erano spalancati, le labbra socchiuse e un'evidente
perplessità
traspariva dal mio volto.
<<
Che
succede Char? Sei pallida! Stai poco bene? >> se non
avessi conosciuto
Tom da così tanti anni, per un attimo, avrei potuto pensare
ad uno stupido
scherzo. Ma lui non mentiva, non giocava sui sentimenti, non illudeva.
O forse
si. Io mi ero illusa.
<<
Non
pensavo ti piacesse Jade. >> replicai sprezzante. Ero
furiosa. Mi ero
illusa e lui mi aveva lasciato illudere.
<<
Non avrei
proposto lei nel ruolo di Astoria se non la stimassi molto come donna
ed
attrice >> replicò pacato mentre giocava con
la linguetta della lattina
di coca.
<<
Grande
ruolo da attrice. Deve aver studiato per anni >>
commentai sarcastica. Ed
io raramente lo ero e Tom se ne accorse.
Alzò
lo sguardo
stupito e mi fissò intensamente negli occhi cercando di
capire il perché del
mio malumore. Non potevo credere fosse così cieco davanti
all'evidenza dei miei
sentimenti. Ma nei suoi occhi leggevo solo confusione, davvero non si
era
accorto di nulla?
<<
Che ti
prende Emma? >> brutto segno. Era tornato al mio nome
comune. Stanca di
questo gioco decisi di chiudere il discorso una volta per tutte.
<<
Niente
Thomas. Buone vacanze, Ciao >> e detto ciò me
ne alzai e m'incamminai
decisa verso la mia roulotte ignorando i suoi richiami.
Fine
Flashback
Non
avevo più
rivisto Tom se non su qualche rivista in compagnia di Jade, oppure
Daniel,
Rupert e Mattew ogni tanto lo nominavano. Solo Dan e Rupert sapevano
le reali
motivazioni della nostra rottura.
"Sono
innamorata di lui " così avevo detto a Daniel, e lui mi
aveva abbracciato.
Eravamo un trio per
davvero, anche fuori
dal set, ed io ero davvero felice di avere amici come loro.
Osservai
un'ultima
volta la foto, asciugai l'ennesima lacrima, e la richiusi nel cassetto.
Lontano
dagli occhi e lontano dal cuore.
Avevo
un fidanzato
pure io, ma non ero mai felice veramente. Sentivo sempre una sensazione
di
mancanza nel mio cuore. Mi mancava essere Char e non Emma.
Sospirai,
mi
ricomposi e raggiunsi in salotto mia madre a cui avevo fatto visita
quel
weekend.
In
compagnia del
mio patrigno stava guardando una sit com televisiva molto divertente e
decisi
di lasciarmi distrarre un po'. Per 20 minuti abbondanti riuscii a non
pensare
più a niente fino a che non fu il turno della
pubblicità: una musica fin troppo nota
raggiunse le mie orecchie. Alzai
lo sguardo con una nota di terrore e vidi un giovane Dan, in vesti di
Harry
Potter, che rifiutava la mano ad un giovanissimo Draco Malfoy.
Le
lacrime furono
più veloci ma per fortuna mia madre fraintese totalmente,
attribuendo il tutto
ad una profonda nostalgia.
<<
Oh tesoro,
ti mancano quei giorni vero? >> mi disse comprensiva.
<<
s-si
>> risposi con voce rotta.
Il
telefonino
squillò, era un messaggio su whatsapp: " con quei capelli
ero terribile
". Era Dan che, ancora una volta, si lamentava delle sue pettinature.
Decisi
di
chiamarlo ed organizzare un'uscita, avevo bisogno di lui.
Per
fortuna ci
trovavamo entrambi nelle vicinanze e decidemmo quindi di incontrarci
per un
caffè al "Jasmine", un caffè non lontano
dall'abitazione dei miei
genitori.
Non
sapevo ancora
che quell'incontro mi avrebbe cambiato la vita....