Chichi si lasciò cadere sulla sedia: come ogni mattina, aveva preparato la
colazione, aveva svegliato i figli e li aveva baciati prima che questi
prendessero il volo per andare a scuola e aveva salutato il marito che usciva
per andare ad allenarsi.
Poi aveva pulito e sistemato l’intera casa.
Quando era giovane pensava che avere un marito, dargli dei figli e
prendersi cura di loro fosse il dono più grande che si potesse fare ad una
donna.
Ma ora quella vita cominciava a stancarla.
Guardò il calendario appeso in cucina: il giorno seguente sarebbe stato il
23 luglio, il suo compleanno.
Sebbene non fosse più una bambina amava quel giorno, non tanto per i
regali, ma perché aveva l’occasione di stare con le persone che le volevano
bene.
Però quella festa era stata trascurata per molti anni: i suoi figli avevano
altro a cui pensare e Goku…a lui non importava niente; non era il tipo che
preparava qualcosa di romantico per la moglie e nemmeno il tipo che organizza
una festa a sorpresa.
No, lui era il tipo che si dimenticava ogni anno di quel giorno per lei
tanto speciale, e che quando gli veniva riferito, si portava una mano alla
testa mormorando qualche scusa.
Sospirò rassegnata: il giorno seguente sarebbe stato uguale a tutti gli
altri.
Prese il calendario e, in un attimo di rabbia, lo strappò e lo buttò nel
cestino.
Dopo qualche minuto goku entrò: si tolse la tunica sporca e la buttò a
terra.
Chichi non seppe più trattenersi:
- Adesso basta!- urlò – Non ne posso più di questa vita! Non ne posso più
di occuparmi di te e dei tuoi figli, di preparare enormi quantità di cibo, di
fare tutto senza protestare mai, di avere sempre la casa in disordine, di
riparare continuamente gli strappi sulle tue tute, di essere considerata la
mamma cattiva e tu quello buono… Mi sono stancata!-
Goku se ne stava zitto, terrorizzato, ascoltando le urla della moglie.
- Chi…chichi ti prego calmati…- le disse
Lei gli si avvicinò. Sembrava volesse strozzarlo con le proprie mani, ma
appena gli fu vicina scoppiò in lacrime, gettandosi tra le braccia del suo
uomo.
Goku più confuso che mai strinse a sé la moglie, poi la allontanò
leggermente e la guardò negli occhi.
- Tesoro ti senti bene?-
- Si- rispose lei staccandosi da lui per poi chiudersi in camera.
L’uomo guardò a lungo la porta chiusa: forse avrebbe dovuto andare da lei e
consolarla; non lo fece…
La sera arrivò in fretta.
Chichi era stata fredda e distaccata per tutto il giorno, e dopo aver
preparato la cena, si sdraiò sul letto e si addormentò.
Quella mattina si svegliò più tardi del solito.
Allungò la mano verso la parte opposta del letto: Goku non c’era.
Si mise a sedere sul letto: stupita ma, allo stesso tempo, preoccupata.
Cercò l’uomo con lo sguardo, ma non lo trovò.
Dopo qualche istante si rese conto di non essere nella sua camera; si
guardò intorno a lungo, credendo di essere vittima di un’allucinazione o di
essere in un sogno; poi dovette convincersi.
Disorientata si avviò verso il balcone che, dalla stanza, dava verso
l’esterno.
Ciò che vide fuori la lasciò per un attimo senza parole: un’enorme distesa
d’acqua, azzurra come il cielo e trasparente come l’aria, dominava l’orizzonte
e la parete rocciosa della baia nella quale si trovava era ricoperta da cactus
e da altre piante, una delle quali offriva l’ombra a un gattino bianco.
Da uno sperono roccioso un uomo se ne stava immobile, aspettando che un
pesce abboccasse all’amo.
Due forti braccia le avvolsero il bacino:
- Buon compleanno…- le disse Goku stringendola di più a sé.
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Salve a tutti!!!! Allora…che ve ne pare? Spero che l’inizio sia
abbastanza carino, e se non lo è…bhe fatemelo sapere! Aspetto con impazienza le
vostre recensioni! Un bacione gokina94