Il figlio illegittimo- titolo capitolo: Take my heart and don't cry

Si erano messi tutti quanti a sedere, comodi e rilassati o quasi, poiché Christall era ancora preoccupato per quello che era successo qualche minuto fa.
Non aveva nemmeno avuto il tempo di ragionarci su per colpa di Julian, che lo aveva trascinato subito in casa sua.
Insomma, non gli dispiaceva di certo passare del tempo con il suo ragazzo, ma ora era un pochino, anzi, molto confuso al riguardo, riguardo a Daniel.
Intanto che il ragazzo 17'enne era immerso nei suoi pensieri, Jude si sedette accanto a lui, dopo aver preso delle bibite, sorridente e con una mano allungata dietro la schiena del più piccolo.
-Tutto bene amore? Ti vedo pensieroso- chiese Julian dolcemente, proprio nel modo in cui si fa con i bambini, per non ferirli, per farli capire che sono speciali.
-Si si, tutto bene, è solo che ho rincontrato un amico che non vedo da tempo, più o meno da quando ho conosciuto Paul come padre- mentì Christall.
-Oh, va bene allora, vorrà dire che è stato fortunato, visto che è riuscito a passare più tempo con un angelo come te- sussurrò Jude con un sorriso ancora più dolce.
Il cuore di Christall si sciolse, come un gelato che è stato troppo tempo sotto il calore del sole, solo che Jude in questo caso era un raggio di esso, che coraggioso si lascia il sole dietro sè e comunica con il mondo intero.
Non aveva sbagliato, no, Julian era il suo battito, la sua anima ritrovata...
-Grazie, sei magnifico come fidanzato- rispose il minore poggiandosi sul petto del più grande.

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Paul e John osservavano la scena dei loro figli incantati e anche divertiti allo stesso tempo.
Erano così dolci, che i loro padri non avevano pensato neanche un minuto di interrompere la quei magici gesti di coppia.
-Sono uguali a noi, solo che noi due eravamo più scatenati e pazzi di loro- disse il bassista all'improvviso.
-Vero, vero, ma devi considerare che noi due lo siamo ancora caro- aggiunse John come risposta all'osservazione dell'uomo seduto accanto a sè.
-Lo siamo ancora? E come? -
-Così- disse subito John, prima di prendere il viso tra le mani e baciare i due petali di rosa che erano le labbra del minore. Quest'ultimo ricambiò immediatamente mentre il maggiore intrecciò le dita con le sue. Sembravano uniti come il famoso "yin e yang", la luce del minore che saliva nel cielo di John, che faceva tramutare la notte in giorno e viceversa.
Paul e John non si sarebbero fermati , se non fosse stato per il suono del campanello, che fece quasi bestemmiare il chitarrista.

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-Salve a tutti- disse un ragazzo biondo, alto, con occhi verdissimi, vestito alla moda...Insomma si direbbe un principe azzurro per tutte le ragazze.
Christall si alzò subito dal suo posto, lasciando Julian sbalordito e si diresse verso la porta.
Aveva riconosciuto subito quella voce ed infatti pensò di avere ragione quando lo vide.
-Che ci fai qui! Non sei il benvenuto e poi come hai fatto a trovarmi?!- chiese in modo deciso quest'ultimo parandosi davanti al ragazzo biondo.
-Perché mi dici così mon amour? L'ultima volta, quando ti sei fatto baciare da me, non eri così offensivo, anzi..- rispose Daniel sornione.
-Fatto baciare?-chise Julian più a se stesso che agli altri, dopo aver ascoltato le parole del ragazzo.
Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio si girò verso il fidanzato e si maledì per la sofferenza che provò Jude a quei pensieri.
-Va fuori da qui!- disse ancora il minore.
-Ora basta se mio figlio non vuole vederti, allora c'é una ragione. Quindi, per favore fuori di qui- intervenne Paul, che fece rimanere John spiazzato.
Ormai era una rosa sbocciata il suo Paulie, per questo quel giorno gli regalò quelle rose, che ricordarono il suo dolce profumo che era un mix di coraggio proporzionato a quello utilizzato nell'amare un uomo come lui.
Intanto il ragazzo biondo alzò le mani in modo quasi ingenuo e salutò Christall facendogli l'occhiolino ed infine salutandolo, come per dire "ci vediamo tanto".
Julian guardò tutto, in silenzio questa volta. Era veramente ferito dentro e non era una ferita che si poteva disinfettare o far guarire col tempo, era molto più profonda e per guarirla c'èra bisogno solo dell'amore, quell'amore che solo Christall poteva dargli.
-Chistall, mi devi delle spiegazioni- disse duro come non mai.

Buongiorno a tutti o meglio dire pomeriggio, ma va beh. Allora ve l'ho detto sono gli ultimi capitoli e spero che vi stiano piacendo.
Grazie a tutti quelli che hanno dedicato il loro prezioso tempo per me, soprattutto Chiara Migrone e Chiara Lennongirl06, che mi hanno dato una carica esplosiva.
A presto, un bacione <3