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Autore: Cinziart_96    08/07/2014    1 recensioni
Perché alla fine... anche se gli scopi, gli obbiettivi, le armi sono cambiate nel tempo, nessuno deve mai dimenticare la vecchia scuola.
L'esistenza di Altair racchiusa in una Flashfic di poco più di 300 parole.
Buona lettura!
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In tutti questi anni…
 
In tutti questi anni
Ho visto il mio corpo cambiare. L’ho visto muoversi e rendersi forte, vivo.
Ho percepito le ossa crescere e irrobustirsi sotto il calore del sole. Le ho aiutate a sorreggermi, a muovermi nel mondo che mi circonda.
Per tutto questo tempo ho giocato con loro. Ho scoperto i loro limiti, li ho poi superati imponendone di nuovi.
 
In tutti questi anni
Ho osservato quello che mi circondava come uno spazio fatto apposta per me. Per farmi crescere.
E con lui io sono cresciuto.
Mi sono visto camminare, correre, saltare e arrampicarmi per arrivare più in alto, dove nessuno era mai arrivato.
E i miei muscoli diventavano forti, permettendomi di superare tutto.
 
In tutti questi anni
Ho cercato il modo per sapere sempre più cose. Capire cosa non andava per porvi rimedio e sistemare il lavoro impreciso di altri prima di me.
Ho studiato. Ho scoperto. E ho imparato.
Ho imparato tutto quello che potevo ma ancora non mi bastava.
Ho seguito la mia mente concretizzare concetti astratti e crearne altri da concretizzare.
 
In tutti questi anni
Ho fatto scelte per me e per gli altri.
Le scelte cambiano la gente. Per questo non sono più la persona di qualche tempo fa.
Ho scelto di vivere. Ho scelto anche come vivere e con chi.
 
In tutti questi anni
Ho sentito il cuore perdere i battiti per altre persone. Ho visto troppa gente morire sotto ai miei occhi ormai stanchi.
Ho letto e studiato, ma niente mi riporterà indietro il passato.
Sono andato troppo oltre. La morte e il dolore stanno controllando da troppo tempo la mia mente e le mie membra.
 
In tutti questi anni
Ho scoperto cose che nemmeno avrei dovuto sapere. Cose che nessuno dovrebbe vedere.
Un mondo di Dei e dissidi interiori.
Ho visto le divinità giocare con le nostre deboli menti per plasmare il mondo.
Hanno ucciso così tanta gente…
 
In tutti questi anni
Ho pianto e ho riso.
Ho abbracciato e ho ucciso.
In questi anni,
troppe persone mi hanno lasciato
ma mai nessuno mi ha davvero abbandonato.
 
 
 
Note Autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere passati a leggere tanto per cominciare. ^_^ Poi, se vorrete anche dirmi che ne pensate di questo piccolo scritto/passatempo… io ne sarei davvero molto felice.
E’ da tanto… forse troppo che non scrivo qualcosa su AC. Ovviamente il protagonista è Altair durante la sua vecchiaia. Me lo sono immaginato bene su una poltrona in legno intagliato mentre scrive una lettera ai posteri ripensando alla sua vita. Ci sono in giro per il testo alcune parole e frasi che rimandano a personaggi o situazioni che ha vissuto, ma la mia ff ha solo un carattere generale.
Come ho detto è da troppo che non mi cimento con AC (altre long in corso da portare avanti) e non so se Altair è IC. Motivo per cui ho tenuto un… basso profilo, diciamo. Tra l’altro la mia stella polare per scrivere questa storiella è strato il libro, non il videogioco. Mi rincresce, ma non avevo il tempo di rigiocarlo tutto-
Se per caso ho fatto qualche errore tremendo/orribile/inguardabile/che vi fa sanguinare gli occhi, vi pregherei di farmelo sapere, grazie.
 
Ancora grazie per essere passati. Spero di avervi lasciato qualcosa. :)
Un abbraccio
Gallifrey_96

La storia è basata su fatti e personaggi che (purtroppo) non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.
  
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