Getaway
15 novembre 2015
Oggi
è il gran giorno. Oggi parto, mi trasferisco a
Manchester per 6 mesi. Vivrò con una famiglia del posto, nel
frattempo
lavorerò. A luglio mi sono laureata in lingue e ora, per
poter perfezionare il
parlato, vado a fare qualche esperienza là. Metto la valigia
e il borsone in
macchina e saluto tutti.
"Mi raccomando, chiama se c'è qualche
problema. Fatti sentire". Papà mi abbraccia forte. Non
è mai successo in
tutti questi anni.
"Certo papà. Mamma, mi raccomando, se c'è
qualcosa che non va con Ale fammi sapere subito". Mi volto verso mio
fratello.
"E tu, piccolo testardo quattordicenne, fai il
bravo". Passo la mano tra i ricci castani di mio fratello: quanto mi
mancherà proteggerlo. Gli sono molto affezionata, siamo due
fratelli molto
legati e complici, sebbene abbiamo due caratteri opposti.
"Tranquilla, non ti liberi facilmente di me.
Ti verrò a trovare, così farò anche
una visita allo stadio". Ecco, ti
pareva se non iniziava a parlare di calcio. Mi giro verso Reb.
"Andiamo?"
"Certo!" Chi doveva accompagnarmi all'aeroporto se non la mia
migliore amica?
Durante il tragitto parliamo poco. Mi
mancherà Reb, per me è come una sorella.
Mi accetta per ciò che sono, non mi chiede di cambiare e mi
sostiene in ogni
mia scelta. È per questo motivo che l'apprezzo molto. Siamo
complementari,
siamo due pezzi che, messi assieme, completano il puzzle. Una senza
l'altra?
Non ci ho mai pensato.
Improvvisamente, la musica che proviene dalla radio
mi ha distolto dai miei pensieri. La canzone che Reb ha messo
è “You and I”.
One Direction.
Una delle band che amo di più al mondo, oltre
ai Coldplay, ai The
Script, agli Imagine Dragons e ai 5 Seconds of Summer. È
un’altra cosa che ci
unisce, una passione che ci accomuna. Fortuna che non ci piacciono gli
stessi
ragazzi, sennò sarebbe davvero la fine.
Siamo
arrivate all’aeroporto di Malpensa. È
arrivato il momento dei saluti. Odio gli addii, ma mai quanto Reb.
“Mi
mancherai”. Sta già piangendo, come una bimba a
cui si è rovesciato il gelato
sul pavimento. “Cosa farò sei mesi senza di te,
Noel?”
“Non sono sei mesi,
tesoro. Mi hai promesso che verrai a trovarmi per Natale. E poi devo
portarti ad
un altro concerto dei ragazzi. I biglietti cosa li ho comprati a fare,
sennò?
Per darli a un barbone? Forza, ora vieni qui e abbracciami”.
Proprio mentre ci
sciogliamo dall’abbraccio, chiamano il mio volo.
“Ricordati la promessa! Ci
vediamo tra un mesetto! E porta anche mio fratello! Prenditi cura di
lui, Reb.
È la parte migliore di me!”
“Te lo giuro Noel, sulla nostra amicizia. A
presto”.
DUE ORE DOPO
Sono
all’aeroporto di Manchester. Non conosco
nessuno qui. E ora come faccio? Non ho nemmeno il numero di telefono
delle
persone che mi ospiteranno.
“Scusa, per caso sei tu Noel?” Al mio nome, mi
volto di scatto. Sono sconvolta.
“Stai parlando con me?”
“Si. Sono la ragazza
che ti ospiterà in questi sei mesi. Piacere di
conoscerti”. Non ci posso credere.
È uno scherzo?
“Oddio.
Ma tu sei proprio lei?”
WRITER CORNER
Ciao a tutti.
Eccomi alla mi prima Fan Fiction.
Spero vi piaccia. Il capitolo è un po’ corto, ma
è solo l’inizio. Prometto che
il secondo capitolo sarà molto più lungo. Per
quanto riguarda la grafica,
prometto di fare del mio meglio m per ora ciò che mi riesce
è questo. Scusate. Grazie
per l’attenzione.