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Autore: clai    12/07/2014    4 recensioni
Si sporse verso di lei, prudente, quando la sua voce lo bloccò.
«Cosa stai facendo?» domandò serenamente Liesel, gli occhi ancora chiusi.
Rudy arricciò il naso, sentendo il viso andare a fuoco: «Sentivo uno strano odore e volevo accertarmi non fossi tu» concluse frettolosamente, mettendosi seduto.
«Quanta premura, Saukerl» commentò beffarda Liesel, scoppiando a ridere.
{Rusel ♥ Ad Ali}
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Something was stolen {silence is golden}

Per Ali | A te, che non ne hai mai abbastanza di questi due.
 

«Credo mi stia per venire un infarto».
«Dubito, altrimenti a quest’ora non avresti nemmeno la forza di aprire quel forno».
Rudy si lasciò cadere a terra solo dopo aver avuto l’accortezza di mollare una poderosa gomitata nel costato di Liesel.
«Stupida Saumensch» mormorò con affetto, chiudendo gli occhi.
«Ed io che pensavo di avere l’onore di correre con il grande Jesse…»
«Adesso chi è quello che non riesce a tenere il becco chiuso?» osservò bonariamente Rudy, godendosi i tiepidi raggi del primo sole di Maggio.
Udì Liesel sbuffare e non poté fare a meno di distendere le labbra in un sorrisino. Erano riusciti a scampare — per l’ennesima volta — al fattore ed entrambi non vedevano l’ora di poter divorare la loro porzione di mele: le loro tasche ne erano ricolme, eppure, al momento, Rudy non aveva voglia di fare nulla, se non rimanere lì sdraiato a poltrire come quei vecchi gatti che incontrava di tanto in tanto durante il suo bighellonare per la Himmelstrasse.
Sentì Liesel sdraiarsi accanto a lui e fu in quel momento che decise di socchiudere timidamente un occhio. I suoi occhi erano chiusi e le sue braccia erano spalancante e a Rudy venne subito in mente uno di quegli angeli di neve che i suoi fratellini e le sue sorelline si divertivano a creare durante i pomeriggi invernali, dietro il giardino di casa.
Respirava lentamente Liesel e le sue guance rosse come pomodori la rendevano ancora più bella, ma furono i suoi capelli, sparsi sul terreno simili ad arabeschi dorati, ad attirare l’attenzione di Rudy.
Sentì l’impellente bisogno di carezzarli, ma non osò muoversi, limitandosi a fissarli e chiedendosi come sarebbe stato poter affondare il viso in quella matassa così disordinata quanto famigliare: si sarebbe sentito bene, come quando si lasciava avvolgere dalle braccia madre di sua madre? Si sarebbe sentito al sicuro, come quando suo padre gli baciava la fronte — credendo che lui non se ne accorgesse — dopo avergli rimboccato correttamente le coperte?
O forse sarebbe stato ancora meglio?
Si sporse verso di lei, prudente, quando la sua voce lo bloccò.
«Cosa stai facendo?» domandò serenamente Liesel, gli occhi ancora chiusi.
Rudy arricciò il naso, sentendo il viso andare a fuoco: «Sentivo uno strano odore e volevo accertarmi non fossi tu» concluse frettolosamente, mettendosi seduto.
«Quanta premura, Saukerl» commentò beffarda Liesel, scoppiando a ridere.
«Ah, sta zitta Saumensch» sentenziò Rudy, alzandosi di botto dopo aver addentando una delle mele. Ignorò il sorriso tranquillo di Liesel e alzò lo sguardo, puntandolo verso la strada che li avrebbe condotti nuovamente in città.
«Sarà meglio tornare indietro, altrimenti chi la sente tua madre».
Aspettò che si alzasse prima di cominciare ad incamminarsi. Rise nel vederla così scombinata e l’aiutò a ripulire la gonna sporca di terriccio, riuscendo solo a far ruzzolare a terra buona parte delle mele custodite appunto nelle tasche della gonna.
«Ho i capelli che sembrano una balla di fieno» decretò Liesel, scuotendo il capo.
Rudy allungò una mano e sistemò timorosamente qualche ciocca ribelle che le ricopriva parzialmente il viso.
«Ecco» proferì, sentendosi un poco più sicuro «adesso somigli più ad uno spaventapasseri!».
Scoppiarono a ridere entrambi, lasciandosi alle spalle il bosco. Se Liesel aveva percepito l’imbarazzo di Rudy non sembrava averci dato troppo peso e quest’ultimo non poté far altro che tirare un sospiro di sollievo, sentendosi quasi grato per questo.
Un giorno sarebbe riuscito a conquistare l’amore di Liesel, si ripromise.
Un giorno, sarebbe riuscito ad imprimersi nel cuore e nell’anima della ladra di libri, proprio come l’inchiostro lo era sui suoi amati racconti.
Se lo ripromise, Rudy, non sapendo che in cuor suo, inconsapevolmente, Liesel lo considerava già da tempo l’unica persona in grado di far battere furiosamente il suo cuore.

 













In pillole: sono in una pericolosa fase Rusel e queste sono le conseguenze. La colpa è di Zusak e del suo splendido libro, che consiglio caldamente a tutti gli appassionati di carta e inchiostro.
Ricordate di santificare il ragazzo dai capelli color dei limoni, mi raccomando.
(:



 
  
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