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Autore: Oxydebast    13/07/2014    2 recensioni
Quando ti viene tolta la cosa più importante che hai l'unica scelta è combattere per riaverla. Ma se combattere non bastasse? Se per salvare ciò che ami dovessi sacrificare qualcosa di altrettanto importante? A volte si fanno scelte dolorose, altre volte si fanno scelte col cuore.
-Si inginocchiò su di lei e poggiò la mano proprio all’altezza della guance, le lacrime cominciarono a scendergli dagli occhi, lei era lì vicino eppure non poteva toccarla, neanche una volta prima di andare via, chiuse gli occhi e chinò il capo piangendo in silenzio, era una punizione più che giusta per lui, non era stato in grado di proteggerla ed ora non era in grado di toccarla.-
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kairi, Riku, Sora, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Risveglio
Salve, per chi ha letto già i primi 2 capitoli: Bentornati, e per chi è la prima volta che legge: Benvenuti.
Come sospettavo tra il 2° capitolo e questo è passato ben più di un mese, purtroppo l'università non lascia scampo ma dal 16 luglio sarò completamente libero e mi impegnerò a finire la mia storia. Alla fine ho optato per 4 capitoli, così riesco a scrivere tutto quello che mi passa per la testa senza allungare troppo il brodo.
Detto questo vi lascio alla storia, fatemi sapere che ne pensate con una recensione, il mio obbiettivo è migliorare sempre di più.


Risveglio

Aprì gli occhi ma una forte luce lo accecò, d’istinto li richiuse.

Provò a portare una mano sulla fronte per farsi schermo ma non ci riuscì, qualcosa glielo impediva.
Lentamente riaprì gli occhi per abituarli all’eccessiva luminosità, mise a fuoco quello che aveva di fronte. Si trovava in una stanza completamente bianca, sulla parete di fronte a se non vi era nulla, alla sua sinistra c’era una porta e a destra una finestra coperta da una tenda bianca.
La luce che proveniva dal lampadario era riflessa e amplificata da tutto quel bianco e faceva sembrare la stanza enorme. Sora deglutì.
-Dove mi trovo?-
Abbassò lo sguardo, si trovava su un letto, bianco anche quello, provò ancora a muoversi ma non ci riuscì.
-Cosa sta succedendo?-
Notò che il braccio sinistro era ingessato e attaccato al letto con una cinghia, la stessa cosa il destro e, anche se non riusciva a vederle, anche le caviglie erano immobilizzate, cominciò a dimenarsi.
- Cos’è successo?-
La lotta era inutile, le cinghie erano troppo spesse e lui si sentiva debole.
-Da quanto tempo sono qui?-
Si sentiva intorpidito, la testa gli girava per lo sforzo.
-L’ultima cosa che ricordo è che ho lanciato STOP su Kairi...-
-KAIRI!-, esclamò Sora preoccupato.
Non sapeva dove si trovava, come c’era arrivato e chi ce lo aveva portato ma soprattutto, non sapeva dov’era Kairi.
-Qualcuno ci avrà soccorso?-
Cominciò ad osservare attentamente la stanza in cerca di qualcosa che lo aiutasse a capire dov’era ma niente.
-Riku è escluso, era ferito, ma allora chi?-
Si rassegno a cercare una risposta, però era vivo, questo voleva dire che chiunque fosse stato non era un nemico.
-C’É NESSUNO?-, gridò.
La porta si aprì con un tonfo e un papero e un cane fecero la loro comparsa.
-SORA!-
Li riconobbe subito.
-PAPERINO! PIPPO!-
I due si lanciarono sul letto facendo un gran baccano e abbracciando Sora.
-Yuk! Ci hai fatto preoccupare parecchio-, disse Pippo scompigliandoli i capelli.
-NON FARLO MAI PIÚ!-, strillò Paperino diventando rosso.
-Amici, dove mi trovo? Cos’è successo?-
-Una domanda alla volta-, disse una quarta voce.
I tre si girarono e videro Re Topolino entrare con passo calmo e sguardo serio.
-Paperino, Pippo, lasciate respirare Sora-
Con uno scatto i due si fecero da parte.
-Vostra Maestà-, salutò Sora.
-Prima di rispondere alle tue domande Sora dovrai raccontarci cos’è successo sull’isola-
-Ma...-, cominciò Sora prima che il Re lo interrompesse.
-Sappi che sei tra amici e ti trovi al sicuro-
-E queste allora?-, disse Sora accennando alle cinghie.
-Precauzione, ti agitavi molto e c’era il rischio che cadessi dal letto o che colpissi uno di noi-
Sora si volto a guardare Paperino e Pippo e loro annuirono.
-Sono molto confuso, non so se riuscirò a ricordare ogni minimo dettaglio-
-Anche a grandi linee-, disse il Re, -L’importante e che tu ci dica chi o cosa ha attaccato e perchè-
Sora prese un profondo respiro, quello che stava per rivelare lo avrebbe messo nei guai ma non poteva mentire, non dopo tutto quello che era successo.
-È stato Riku-
Paperino e Pippo rimasero a bocca aperta mentre lo sguardo del Re si fece ancora più serio.
-Ma Sora, ci avevi detto che lo avevi eliminato-, disse Pippo.
-Penso che tu abbia molto da raccontarci-, disse il Re.
Sora annuì.
-Comincia dall’inizio-

Sora raccontò tutto e una volta finito il silenzio calò nella stanza.
-Hai disobbedito ad un ordine-, disse Re Topolino, -E ne hai pagato le conseguenze-
Sora annuì.
-Tra l’altro Riku è ancora vivo e, se quello che hai detto è vero, ha tra le sue mani un potere terribile-
Annuì di nuovo.
-Tutta via apprezzo la tua scelta-
Il ragazzo rimase stupito.
-Perché? Per colpa mia Riku è ancora un pericolo-
-È vero ma anche l’ordine di eliminarlo è stato un errore, dopotutto eravate come fratelli e non è una sorpresa che tu non ci sia riuscito, hai un cuore buono e questo ti fa onore-
Quelle parole lo fecero stare meglio.
-Ora poni le tue domande-
-Dove mi trovo?-
Re Topolino fece per rispondere ma Sora lo fermò con un’altra domanda, ben più importante.
-Dov’è Kairi?-
A quella domanda il Re abbassò lo sguardo.
-Sta bene?-
-Non è facile dirlo-, una voce tuonò nella stanza.
Yen Sid entrò lentamente e guardò Sora dritto negli occhi.
-Maestro!-, esclamò lui.
-Non sono più il tuo Maestro, Sora-
Quella frase lo colpì come una pugnalata, anche se se lo aspettava, essere radiati dai Custodi e venire rinnegati dal proprio Maestro era il minimo per il suo comportamento.
-Avevo espressamente chiesto di essere avvisato non appena si fosse svegliato-, disse il Maestro rivolgendosi al Re.
-Ma...-, Yen Sid lo zittì con un gesto della mano.
-Fortunatamente ho assistito al racconto-, tornò a guardare Sora, -Per la tua disobbedienza hai già pagato abbastanza, risponderò io alle tue domande ma non prima di averti aggiornato su alcuni avvenimenti-
Sora non fiatava, la situazione era già abbastanza grave e non osava dire nulla per non peggiorare le cose.
-Il lampo generato dalla tua magia ha allarmato gli abitanti delle Isole che ci hanno contattato immediatamente, solo così siamo riusciti a soccorrerti, altrimenti avresti finito i tuoi giorni su quella spiaggia-
Sora non disse nulla, la lezione era chiara, anziché combattere da solo avrebbe fatto meglio a cercare aiuto.
-Arrivati sull’isola ci siamo trovati davanti te, coperto da gravi ferite e riverso su un cristallo che avvolgeva Kairi, solo con il tuo racconto ho scoperto che si trattava di una magia STOP di potenza straordinaria-
Con un cenno della mano Yen Sid chiamò a se Paperino e Pippo.
-Andate a prenderlo, si trova nel mio studio-
Con un cenno di intesa i due si precipitarono fuori dalla stanza.
-Ricordi cosa ti dissi, alla fine del tuo addestramento , riguardo la magia-
Sora annuì.
-Nessuno è mai sopravvissuto lanciando un incantesimo che andasse oltre le sue capacità, poiché, se si esaurisce l’energia magica, l’incantesimo prosciuga anche quella vitale ma, nel tuo caso, le cose sono andate diversamente-
Entrarono Paperino e Pippo reggendo insieme quello che Sora riconobbe essere il suo Keyblade.
-Com’è possibile? L’ho visto scomparire dopo aver lanciato l’incantesimo-
-Questo è ancora un mistero ma voglio farti notare una cosa-, con un gesto della mano le cinghie al polso destro si aprirono,          -Prova ad afferrarlo-
Sora allungò la mano verso il Keyblade, lo afferrò e provò a sollevarlo ma non ci riuscì, pesava troppo.
-Com’è possibile?-, chiese Sora stupito.
-A quanto pare-, cominciò Yen Sid, -Quando hai lanciato STOP la tu energia magica era esaurita ma il tuo cuore era pieno di emozioni contrastanti, un vero e proprio uragano emotivo, e questo, insieme al grande desiderio di salvare la tua amata, ti ha permesso di sopravvivere, la magia ha attinto energia da quelle emozioni ma a quanto pare il tuo cuore ne ha risentito e, di conseguenza, anche il tuo Keyblade-
-Cosa gli è successo?-, chiese Sora guardando il Keyblade che sembrava opaco.
-A chi? Al tuo cuore o al tuo Keyblade? Non ha importanza a chi, perché il Keyblade non è altro che la proiezione di ciò che c’è all’interno del cuore del suo Custode-
Il silenzio calò nella stanza.
-Il tuo cuore è appassito Sora, solitamente un Keyblade è indistruttibile, non risente di agenti come calore, freddo e ruggine e il suo peso è nullo, solo i nemici riescono a percepirlo ma questo-, disse Yen Sid indicando il Keyblade di Sora, -Non solo ha un peso ma sono riuscito a grattare via una po’ della superficie per analizzarlo e l’analisi ha rivelato che altro non è che ferro-
Sora si sentì vuoto, quella rivelazione fu terribile.
-In sostanza quello che una volta era un Keyblade ora non è altro che un pezzo di ferro del peso di circa 60 chili e dalla forma di chiave-
Non era più un Custode, anche volendo non avrebbe mai più impugnato un Keyblade, non avrebbe mai più potuto combattere per ciò a cui teneva di più.
-Lei dov’è?-, chiese Sora con le lacrime agli occhi.
-Nei sotterranei di questo edificio-
-Voglio vederla-
-Impossibile-, disse Yen Sid duro.
-Perché?!-, esclamò Sora.
-È ancora intrappolata nel cristallo, anche se è talmente duro da risultare impenetrabile a qualsiasi cosa-
-Voglio vederla lo stesso-
-È fuori discussione!-, tuonò Yen Sid, -Per colpa tua ora quella povera ragazza si trova sospesa nel tempo senza un cuore, non sappiamo come procedere perché, anche se la liberassimo, svanirebbe nel nulla-
Quello che diceva Yen Sid era giusto, una persona senza cuore non può vivere, ma Sora sapeva dove trovarlo, nel suo racconto aveva omesso che Riku gli aveva dato appuntamento al Grattacielo della Memoria, doveva andarsene da lì.
-Dove mi trovo?-, chiese Sora.
-Questo non ha importanza, sappi solo che da quando ti abbiamo soccorso sono passate più di due settimane-
A Sora prese un colpo, forse era troppo tardi per recuperare il cuore di Kairi.
-Domani ti toglieremo il gesso ma per il momento resterai legato al letto, le ferite più lievi le abbiamo rimarginate con la magia ma per quelle più gravi abbiamo dovuto combinare magia e chirurgia e non possiamo permetterti di muoverti troppo o potresti scatenare qualche emorragia-
-Non potete farlo! Devo salvare Kairi!-
-E come intendi farlo? Sei ancora debole, non hai più un Keyblade e neanche un cuore abbastanza forte da contrastare l’Oscurità, ti terremo qui finchè non sarai completamente guarito e poi vedremo il da farsi-
Yen Sid si voltò e uscì dalla stanza lasciando dietro di se il silenzio.
-Sora?-, disse Re Topolino.
-Andate via-, rispose Sora con voce roca.
-Ma noi...-
-ANDATE VIA!-
Forse il suo cuore non era più forte come un tempo ma le emozioni come rabbia e disperazione le sentiva bruciare dentro come magma incandescente.
-LASCIATEMI SOLO!-
I tre si guardarono e lentamente uscirono.
-Non tutto è perduto-, disse Re Topolino prima di uscire, -Dai tempo al tempo-, così dicendo chiuse la porta alle sue spalle.
Una volta solo le lacrime cominciarono a bagnare il volto di Sora, non aveva più nulla per cui lottare.
Pianse fino a quando il sole non tramontò e si addormentò stremato per tutte le lacrime che aveva versato.
-Non ci sono riuscito, ho fallito-, lentamente le palpebre si chiusero, -Perdonami Kairi-

La luce che filtrava dalla finestra svegliò Sora, gli bruciavano ancora gli occhi per il pianto del giorno prima.
-Buongiorno-
Girò la testa e vide il Re seduto di fianco al letto, Sora non disse nulla.
-Paperino e Pippo si sono preoccupati parecchio per te, ci eravamo aspettati una reazione come quella di ieri e per questo volevamo dirti tutto prima di Yen Sid, è stato molto duro con te-
-Un po’ lo capisco, ho disubbidito ai suoi ordini e adesso, per colpa mia, non ci sono più Custodi a difendere la Luce-
Re Topolino scosse la testa.
-È stato troppo duro comunque, soprattutto dopo aver sentito cosa era successo sulla spiaggia-
Sora rabbrividì al pensiero dei Seekers e di Riku.
-Cos’ha intenzione di fare?-
-Non lo so-, il Re abbassò lo sguardo, -Non è mai successa una cosa simile in passato-
-Lei come sta? Cosa ne farà?-
-Per il momento niente, non sappiamo come procedere quindi per ora è al sicuro nei sotterranei-
-Può dirmi dove ci troviamo?-
-Mi è stato proibito, ma tu sei un ragazzo intelligente quindi ti dirò semplicemente che le pietre di questo edificio sono molto importanti, soprattutto una-
Sora si fermò a riflettere un attimo e capì.
-Già, le pietre sono importanti per costruire castelli-
Re Topolino tossì in segno di monito.
-Perché tenermelo nascosto?-
-Perché conosci bene il luogo in cui ci troviamo e se ti lasciassimo libero potresti andartene senza difficoltà-
-Capisco, è per questo che non mi avete tolto queste-, disse Sora facendo cenno con la testa ad indicare le cinghie.
-Esatto-
Lievemente la porta si aprì ed entrarono Paperino e Pippo.
-Buongiorno ragazzi-, salutò Sora, -Scusatemi per ieri-
I due fecero un sorriso.
-Yuk! Non devi scusarti, è una reazione normale-
Anche Sora sorrise, dopotutto aveva ancora i suoi amici.
-Siamo venuti a rimuoverti il gesso-, disse Paperino impugnando lo scettro.
-Meno male, ha cominciato a prudere di colpo-
Paperino colpì leggermente il gesso che scomparve in un sbuffo.
-Grazie-, disse Sora aprendo e chiudendo la mano, -La sento un po’ intorpidita-
-È normale-, disse Pippo accostandosi al letto, -Non l’hai mossa per parecchio tempo, dovrai fare dell’esercizio-
-Dovrai fare parecchio esercizio-, aggiunse Re Topolino con tono serio, -Devi tornare in forma il prima possibile-
-Perché?-, chiese Sora.
Il Re si guardò attorno, -Non posso dirtelo, ma sappi che è importante per un Custode essere sempre al meglio delle proprie capacità-, disse sottovoce.
Sora rise.
-Non sono più un Custode-
-Sì che lo sei, ma non nei canoni a cui siamo abituati-
Sora guardò il Re attentamente, cosa intendeva?
-È vero che non hai più un Keyblade convenzionale ed è anche vero che il tuo cuore si è indebolito, eppure sei ancora qui-
-Già-, aggiunse Sora malinconico.
-Gorsh! Non buttarti giù Sora, nonostante tutto sei riuscito a salvare Kairi e a respingere Riku-, disse Pippo per rincuorarlo.
-Giusto, non devi abbatterti solo perchè Yen Sid ha detto quelle cose-
Sora tirò su col naso, -Grazie amici-
Tutti e tre gli sorrisero.
-Il tempo a nostra disposizione è finito, da adesso in poi ti assisteremo se dovrai andare in bagno e quando dovrai mangiare-
-Yen Sid non vuole proprio liberarmi?-
-No, non si fida-
Sora sbuffò.
-Ma non temere, tu pensa a rimetterti in sesto-
-Ci proverò-
Prima di congedarsi Re Topolino fece fare a Sora alcuni esercizi per rimettere in funzione polso e avambraccio.
-Falli con una certa frequenza e se senti tirare o resistere insisti, anche se dovesse far male-
Sora annuì.
I tre uscirono e lo lasciarono solo, subito Sora si mise a fare esercizio.
Dopo un po’ si dovette fermare, nonostante l’impegno cominciava a stancarsi, sembrava che il suo braccio pesasse il triplo di come era abituato.
-Spero di non rompermi mai più un osso-, pensò massaggiandosi i muscoli.
Il resto della giornata trascorse così, chiamò due volte per andare in bagno e consumò tre pasti caldi, Paperino e Pippo si limitavano a slegarlo e poi lo lasciavano fare in autonomia.
-Ordini del Re, devi rimetterti al più presto-, aveva detto Paperino.
Sora ne era felice, anche se era prigioniero i suoi amici cercavano di non farglielo pesare.
-Ti lascio un po’ libero dalle cinghie-, gli disse Pippo portandogli la cena, -Avrai le gambe intorpidite-
-Grazie-, disse Sora intuendo che anche quello fosse un ordine del Re, cos’aveva in mente?

Di nuovo giorno, Re Topolino era già nella stanza quando si svegliò.
-Buongiorno Sora-
-Buongiorno-, disse Sora tirandosi su.
-Vengo a portarti alcune notizie-
-Che tipo di notizie?-
Il Re si guardò attorno.
-Riguardano Kairi-
Sora deglutì.
-Cosa le hanno fatto?-, chiese temendo il peggio.
-Nulla e questa è una grande notizia-
Sora non capiva.
-Pare che quello che sembrava cristallo sia una sostanza talmente dura da risultare impenetrabile da qualsiasi oggetto o magia, tecnicamente non è neanche una sostanza-
-Abbiamo solo una teoria, in parole povere è come se la tua magia STOP abbia fermato il tempo intorno a Kairi, quindi quello che la circonda altro non è che tempo fermo, una cosa talmente incredibile che non sappiamo più come muoverci-
Sora era stupito.
-Ma com’è possibile?-, riuscì solo a dire.
-Non lo sappiamo, sappiamo solo che hai lanciato una magia di potenza inaudita, sa avessi usato la stessa potenza contro Ansem lo avresti spazzato via con un colpo-
Sceso per un attimo il silenzio, Sora non credeva a quelle parole.
-Per questo Yen Sid ti tiene ancora qui, ed è per questo che dobbiamo portarti via-
Sora fisso il Re negli occhi.
-Come?-, chiese determinato.
-Lascia fare a noi, per il momento stiamo ancora organizzando, tu cerca solo di rimetterti in sesto-
-Lo farò-
Con un lieve cenno del capo il Re si congedò.
Non appena la porta si chiuse Sora riprese i suoi esercizi per il braccio, in confronto al giorno prima andava molto meglio ma non si rallegrò più di tanto, doveva recuperare più in fretta.
Arrivò Paperino con la colazione, Sora mangiò tutto in silenzio.
-Domani vedremo di farti avere qualcosa di più sostanzioso-, disse Paperino andandosene.
Andò avanti così per tutto il giorno: esercizio continuo interrotto solo dai pasti che, a quanto pare, il giorno dopo sarebbero diventati più “sostanziosi”.

-Sora svegliati!-
La voce del Re fece saltare Sora dal letto.
-Vostra Maestà!-, esclamò Sora riprendendo fiato.
-Non volevo essere busco ma ti ho chiamato già tre volte e non mi hai sentito-
Sora ridacchiò, -Altre notizie?-
-No purtroppo, Yen Sid sta perdendo la pazienza, persino la sua magia non riesce a liberare Kairi e questo è un bene per te-
Sora guardò il Re interrogativo.
-Se venisse liberata il suo corpo scomparirebbe e chissà dove andrebbe a finire, ricordati che è una principessa dal cuore puro e che dal suo cuore non può nascere Oscurità, di conseguenza non si formerebbe neanche un Nessuno-
Sora ricordò quando, anni prima, la sua isola venne attaccata e distrutta dagli Heartless e Kairi scomparve nel nulla, in quel caso però il suo cuore finì dentro di lui e il suo corpo venne ritrovato da Riku.
-Devo recuperare il suo cuore-, disse Sora.
-Tutto a suo tempo, ora la priorità e portarti via-
-Cosa sta succedendo?-
Il Re si guardò ancora attorno, ormai era un tic.
-Sono preoccupato per Yen Sid-, disse sottovoce, -Non è più calmo come un tempo ed ho paura che questa situazione lo stia facendo cambiare-
-In che senso?-, chiese Sora, anche lui sottovoce.
-In un colpo solo ha perso l’ultimo dei suoi Custodi ed ha scoperto che Riku è ancor vivo, è terrorizzato da quello che potrebbe accadere se avesse anche il tuo cuore, per questo ti tiene ancora qui-
Tutto si fece chiaro nella mente di Sora.
-Cosa facciamo?-, chiese ancora sottovoce.
-Tu pensa a rimetterti in sesto, al resto pensiamo noi-
Così dicendo si avviò verso la porta.
-E mi raccomando, mangia tutto quello che ti viene portato e fai tanto esercizio-
Sora fece cenno di Sì col capo.
Il Re uscì e subito entrò Paperino con un strana espressione di sforzo sul volto.
-La colazione!-, disse posando il vassoio sulle gambe di Sora che per poco non si spezzarono.
-Ma di cosa diavolo è fatto questo vassoio!-, esclamò Sora scansandolo.
-Ssssh!-, lo zittì Paperino, -Non urlare!-
Sora abbassò la voce.
-Cos’è?-, disse indicando il vassoio che era notevolmente più spesso del giorno prima.
-Ghisa e piombo, più acciaio per renderlo più credibile-
-Perché?-
-In totale sono 60 chili-
Sora capì subito, era il peso esatto del suo Keyblade.
-Ci farai esercizio-, disse Paperino slegandolo, -Ma prima vai a farti un bagno, sono giorni che non ti lavi-
Sora eseguì senza fiatare, una volta finito mangiò tutto quello che aveva nel vassoio notando che le porzioni erano più abbondanti.
-Ordini del Re, proteine e zuccheri semplici a colazione per prepararsi alla giornata-
Quelle parole fecero venire in mente a Sora il suo addestramento, esercizi massacranti ed alimentazione rigida.
Provò a sollevare il vassoio con entrambe le mani e ci riuscì con molta fatica, lo poggiò a terra e provò a risollevarlo ma si bloccò a metà strada.
-Devi metterci più impegno Sora-, lo spronò Paperino.
Con grande sforzo riuscì a sollevarlo completamente ma fu costretto a fermarsi.
-Non ce la faccio, mi sento debolissimo-, ansimò Sora.
-È normale, sei stato completamente fermo per due settimane, aggiungici anche che eri pieno di ferite e che hai perso molto sangue-
Sora provò a sollevare nuovamente il vassoio ma si bloccò di nuovo a metà strada e fu costretto a fermarsi ancora.
-Per adesso basta così-, disse Paperino.
-Di già? Dopo averlo sollevato solo tre volte?-
Sora era stupito, durante gli allenamenti lo facevano andare avanti ad oltranza.
-Sei ancora convalescente e non è il caso di  farti sforzare troppo, all’ora di pranzo ci riproverai-, così dicendo riprese il vassoio e si avviò verso la porta.
-Ti lascio libero-, disse Paperino sbuffando, -Ma chiudo la porta, cerca di fare esercizio come meglio puoi-, così dicendo chiuse la porta e fece scattare la serratura.
Velocemente Sora si mise a fare tutti gli esercizi che gli venivano in mente. Stretching per i muscoli, addominale, flessioni, piegamenti, tutto quello che gli era possibile.
Un paio d’ore dopo si fermò completamente sudato, rimettersi in forze era faticoso ma aveva fatto notevoli miglioramenti in quel poco tempo ed era felice di notare che le due settimane di fermo non lo avevano ridotto troppo male.
Con un tonfo la porta si spalancò e comparve Pippo che reggeva con entrambe le mani il vassoio.
-Pranzo!-
La faccia contratta dallo sforzo fece ridere Sora, Pippo posò il vassoio sul letto e riprese fiato.
-Gorsh! Credo di essere fuori allenamento anch’io-, si voltò verso Sora, -Mi raccomando mangia tutto ma prima vatti a lavare-
Ubbidiente Sora andò in bagno, dopotutto era abituato, durante l’addestramento le giornate passavano così: pasto, esercizio, bagno, pasto, esercizio, bagno e riposo.
Finito di mangiare provò a sollevare di nuovo il vassoio e ci riuscì con meno fatica, riuscì anche a fare una decina di sollevamenti.
-Yuk! A quanto pare non eri grave come pensavamo-
-Già, sono stupito anch’io-, disse Sora posando il vassoio, -Solo il braccio lo sento strano-
-È solo una sensazione, passerà col tempo-
Sora continuò a sollevare il vassoio ancora un po’, fu Pippo ad interromperlo.
-È meglio che vada, di solito ci metti poco tempo a mangiare ed io sono già via da un po’-
Sora annuì e lasciò il vassoio a Pippo che, con la faccia da sforzo, uscì chiudendo a chiave la porta, Sora si buttò sul letto.
-Solo un secondo e poi ricomincio-
Si mise a pensare a cosa avrebbe fatto una volta libero, di sicuro sarebbe andato dritto al Grattacielo della Memoria, non aveva dimenticato l’appuntamento con Riku ed era pronto a tutto pur di riavere il cuore di Kairi.
A quel pensiero si rimise ad allenarsi, voleva essere in perfetta forma quando quel momento sarebbe arrivato.
Continuò fino all’ora di cena, quando venne interrotto nuovamente da Pippo. Questa volta provò a sollevare il vassoio con una mano e ci riuscì abbastanza bene, anche se la sinistra gli dava qualche problema.
Restituì il vassoio a Pippo e andò a lavarsi, dopo di che si mise a dormire, non voleva sforzarsi troppo.

Il rumore della porta che si apriva lo svegliò, il Re era venuto a trovarlo come sempre.
-Altre notizie-, disse rapido.
Sora si mise a sedere.
-Yen Sid ha esaminato il Keyblade più a fondo e sono venute fuori importanti novità-
Il ragazzo era tutt’orecchi.
-Anche se pesante e di ferro pare che abbia ancora il potere di ferire gli Heartless e questo è un bene-
Quella notizia rese felice Sora, poteva ancora essere un Custode.
-Anche se non sembra in grado di lanciare magie se sfrutti bene il suo peso puoi fare comunque molto male, certo dovrai variare il tuo stile ma penso che non sia un problema per te-
-No di certo-, disse Sora prontamente.
-Un’altra cosa, sembra che Yen Sid abbia scoperto dove si nasconde Riku-
La notizia fece scattare in piedi Sora.
-Dove?-
-Non ce l’ha detto ma domani partirà per andarlo ad affrontare di persona-
-Non può farcela-, disse Sora serio, -Non è il Riku che conosciamo, è diverso, più potente-
-Lo immagino, ma Yen Sid è determinato ad affrontarlo-
-Perderà-
Il silenzio calò nella stanza.
-Comunque la sua assenza ci permetterà di farti evadere-
Sora si rimise a sedere.
-E come?-
-Non posso dirti tutto ma tieniti pronto per questa notte-
Così dicendo il Re si diresse verso la porta.
-Cerca di essere pronto-, disse chiudendo la porta.
Sora scattò in piedi e prese di nuovo ad allenarsi, questa volta con maggiore impeto.
-Yen Sid perderà-, pensò mentre faceva le flessioni, -Solo io posso fermare Riku-
Mentre si allenava Sora pensava a come avrebbe utilizzato al meglio il Keyblade, sicuramente a due mani, probabilmente avrebbe sfruttato il peso per schiacciare gli Heartless, anche se questo significava sacrificare velocità e agilità, doveva concentrare tutta la forza in colpi singoli che dovevano eliminare il nemico all’istante.
Continuò con quel pensiero, un colpo a tutta forza per eliminare al’istante il nemico, un colpo un morto, questa era la tattica.
Interruppe gli allenamenti per mangiare e lavarsi e all’ora di cena era in grado si sollevare il vassoio con una mano con il minimo dello sforzo, riuscì anche a farlo roteare e provò qualche affondo.
-Vedo che sei pronto-, disse Paperino vedendolo menare colpi nel vuoto.
-Mi sento più che pronto-, disse Sora senza smettere di agitare il vassoio.
Prima di andare via Paperino gli diede i suoi soliti vestiti lavati e stirati.
-Tieniti pronto in qualunque momento e riposati ora-, disse prima di andare via.
Quella sera Sora si distese sul letto completamente vestito e con le scarpe, non voleva perdere neanche un secondo.
-Sto arrivando!-, pensò guardando il soffitto e aspettando in silenzio.



FOLLI NOTE D'AUTORE

-Ed eccoci qua! Come sempre alla fine di ogni storia.
(Bash)- Sai che cu**!
(Moxy)- Bash! Evita di dire certe cose, poi al capo tocca censurare.
- Su su ragazzi non litigate, dopotutto avete diritto alla libera espressione e poi il rating è giallo.
- Davvero? Quindi posso dire tutto quello che voglio? Tipo: ca**o, cu**, te**e, fi**, ...
- BASH!!!
- Ehmmm, forse non così tanta libertà, vabbè! Passiamo ai saluti che è meglio

Ed è come sempre che saluto angel_94, la ragazza che "legge&corregge", come sempre una mano santa quando si tratta di incoraggiare, saluto tutti quelli che, consapevoli o meno, riescono ad ispirarmi ogni giorno di più, ed infine saluto voi che avete letto, di sicuro le persone più importanti, fatemi sapere cosa vi è piaciuto e, soprattutto, cosa non vi è piaciuto.
Detto questo è tutto, un saluto da Oxydebast

Stay Tuned!


  
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