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Autore: Anonimus_    17/07/2014    1 recensioni
"Ti amo da impazzire Michael"
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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23 Giugno 2058
Il giovane Gregory Clifford stava sistemando la soffitta assieme al padre. 
"Greg, alcuni di questi oggetti sono da portare a nonno Michael. Potresti pensarci tu?"

Gregory amava andare a casa del nonno perche ogni giorno aveva una storia da raccontargli.

Il piu giovane della famiglia Clifford aveva compiuto 12 anni lo scorso mese e la festa era stata grande.
Il nonno gli aveva regalato la sua vecchia chitarra, intatta da molti anni e gli aveva promesso che gli avrebbe insegnato a suonare un po' dei suoi vecchi pezzi.

"Certo papà, ci penso io."

Il giovane ometto prese la sua chitarra e lo scatolone da dare al nonno e si diresse verso la sua casa.
Il nonno abitava in un piccolo appartamento nel quartiere londinese più prestigioso.

Giunto a casa del nonno, dopo aver preso il tramvai numero 32, Greg suonó il campanello.
Una voce gli disse "è aperto" così lui entró.

Suo nonno Michael era un uomo molto pimpante per essere sulla sessantina e lo accolse con uno spartito in mano.
"Allora Greg, sei pronto per diventare un chitarrista?" -chiese Michael ridendo.
Il piccolo annuì e gli consegnó lo scatolone. "Papà mi ha detto di darti questo nonno. Dice che ci sono tutte le cose che avevi quand'eri ragazzo"

Michael Clifford si avvicinó al nipote, prese lo scatolone e si sedette sul suo divano in similpelle nera. "Diamoci un po' un'occhiata"-disse il nonno deciso e sorridente.

Lo scatolone era stracolmo di foto, plettri, magliette e altre cianfrusaglie che a quanto pare avevano attratto l'attenzione del nipote.
"Quante cose che ci sono nonno!"

Il vecchio Clifford prese in mano una foto.
"Ma quelli sono Luke, Calum e Ashton!" -disse il nipote sorridendo e ridacchiando.
"Si. Li conosco da molto tempo ormai."

Il bambino stava frugando nello scatolone quando notó la foto di una bellissima ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi.
"Chi è questa nonno?"-chiese incuriosito Greg

Michael prese in mano la foto, la guardó e inizió a piangere.
"Cos'hai nonno?"
"Vedi figliolo, lei è Amelia."
"Amelia?"
"Lei è stata il primo amore della mia vita. Ancora prima di tua nonna"

Il piccolo si avvicinó al nonno e lo abbracció, intento a consolarlo.
"E cos'è successo poi?"
"Un cattivo l'ha portata via."
"Chi?"
"Greg, vuoi sentirla una nuova storia prima di iniziare a suonare?"
"Certo!"-rispose il piccolo esaltato.

~~
23 giugno 2013
Il giovane Michael Clifford era appena uscito di casa per andare a prendere la sua migliore amica Amelia Wilson.
Salì sul suo motorino nero e andó a suonarle sotto casa.
La ragazza si affacció sul balcone sorridente. "Scendo subito dolcezza"-gli urló.

Michael era innamorato di Amelia da 2 anni e mezzo, ma era sempre stato troppo timido per confidarlo a qualcuno o addirittura per farsi avanti.
Avevano un rapporto di amicizia molto stretto e nessuno dei due voleva rovinarlo.

Amelia apparve sulla porta.
Indossava un bellissimo vestitino verde acqua a strisce bianche.
Corse verso Michael che si tolse il casco e lo bació sulla guancia.
"Ciao Mikey come stai?"-gli domandó sorridendo.
"Tutto bene, grazie. Ora salta su che i ragazzi ci stanno aspettando"-rispose lui con un tono dolce e sarcastico allo stesso tempo.

Amelia salì sulla moto, si mise il casco e si aggrappó ai fianchi dell'amico che, dopo essersi infilato il casco, partì a tutta velocità.

In 12 minuti arrivarono in un bar nel centro di Londra dove i loro amici li stavano aspettando.
Scesero dalla moto, si tolsero il casco e entrarono del bar.

"Ciao ragazzi!"-esclamarono i due in coro.
"Amy, Mikey pensavamo foste morti"-dissero gli amici ridacchiando.

I due si sedettero sulla panca che i loro amici avevano lasciato libera.
Le ore trascorsero veloci. I ragazzi risero, parlarono, canticchiarono e fecero gli idioti.
Alle 17.50 Amy e Mikey tornarono alla loro moto dopo aver salutato gli amici e si diressero verso l'ospedale.

Amelia era nata prematura e da molto tempo andava regolarmente a fare dei controlli e Mikey da bravo migliore amico la accompagnava sempre.

Entrarono e vennero accolti dalla dottoressa Jones, che aveva in cura Amelia da molto tempo.
"Salve ragazzi, venite di là, è tutto pronto."
I due amici seguirono la dottoressa nel laboratorio e dopo che Amy ebbe fatto tutti i vari esami, salutarono la dottoressa e uscirono dall'ospedale.

Si diressero verso il motorino.
Amy arrivó a casa sana e salva, allegra e tranquilla.
Michael allegro, tranquillo e sempre piu cotto della sua migliore amica.

30 giugno 2013

Le giornate passarono veloci e monotone.

Quel giorno peró era il compleanno di Amelia.

La ragazza si sveglió alle 9.35, accese il cellulare e chiamo Michael.
"Buongiorno raggio di sole, tanti auguriiii"-rispose con tono allegro il ragazzo. 
"Buongiorno dolcezza. A che ora vieni da me?"
"Apri la porta"

Amelia saltó giù dal letto e corse alla porta.
Quando l'aprì si trovó davanti quello stupidissimo ragazzo coi capelli viola con un enorme pacco regalo in mano.
"Auguri brutta scema"
"Sei un cretino"

I due si abbracciarono forte e si baciarono le guancie.
Michael entró in casa e si diresse in cucina.
"Hai una banana?"
"È nel frigo"

Amy si fece la doccia, si vestì e tornó in cucina dall'amico intento a mangiarsi ogni cosa si trovasse davanti.
"Michael smettila di mangiare così tanto"-gli disse col sorriso sulle labbra.
"Allora lo vuoi aprire il mio regalo si o no?"

Michael le passó il pacco e Amelia lo scartó velocemente.
"Sei pazzo!"
La ragazza non poteva credere ai suoi occhi!
Aveva in mano un biglietto di prima fila e un pass vip per andare al concerto dei Coldplay il 28 ottobre.

A Michael si illuminarono gli occhi a vedere la felicità nel viso della sua  migliore amica.
Amy gli saltó addosso commossa e gioiosa.
"Ti adoro Mikey"
"Anche io Amy. Voglio che tu sia felice."

Michael aveva deciso che alla festa di stasera avrebbe confidato ad Amy i suoi sentimenti.

I due amici passarono il pomeriggio a giocare ai videogiochi, a mangiare patatine e pop corn e a bere the freddo.

Quando vennero le 18.30 Amy andò in camera a cambiarsi per andare alla sua festa "a sorpresa"
I suoi amici avevano tentato di organizzarle una festa ma lei lo aveva scoperto subito. Ma da brava amica fingeva di non saperne nulla.
Indossó un tubino nero attillato corto, e delle scarpe con il tacco.
Amy metteva sempre scarpe col tacco, poichè era molto bassa di statura.
Andó in bagno, si sistemó i lunghissimi capelli castani, mise un po' di eyliner intorno ai suoi enormi occhi verdi e si diresse in salotto.

Michael sbiancó a vederla. Era meravigliosa.
Lui avrebbe voluto baciarla e dirle che la amava, ma voleva aspettare la sera.
"Come sto?"
"B-benissimo"-balbettó Michael, ancora affascinato.
"Sicuro?"
"Sii, ora dai che facciamo tardi."

Alle 19.45 giunsero nel locale preferito di Amy.
Appena i due ragazzi entrarono nel locale i loro amici accesero le luci e urlarono "SORPRESAAAAA!"

Amy si finse sorpresa, Michael rise.

La serata passó veloce.
Amy bevve poco, e anche Michael che voleva tenersi pronto a confidarsi.

Alle 2.45 Amy e Michael se ne andarono.
Giunti a casa di lei, Michael la accompagnó alla porta.
"Amy, devo parlarti."
"Dimmi dolcezza."
"Allora ehm, si, dunque. Tu mi piaci.
Da quando ci siamo conosciuti ormai... Non te l'ho mai detto perchè temevo di fare un casino e rovinare la nostra amicizia. Ma ho capito che sei perfetta e io avevo bisogno di dirtelo."

Amy non disse una parola.
Lo guardó negli occhi, gli prese la mano e lo bació appassionatamente sulle labbra.
Michael sentì un brivido percorregli la schiena.
"Mi piaci anche tu Mikey. Tanto"

Si baciarono a lungo, fuori dalla casa di Amelia fino a quando lui si staccó e le disse di entrare in casa, che era tardi.
Si sarebbero visti il giorno successivo, per parlare, baciarsi e organizzarsi.

1 luglio 2013
Amy si sveglió alle 11.30 di buon umore.
Accese il cellulare, chiamó Michael che peró non rispose.
"Starà ancora dormendo, pensó"

Si alzó, andó in bagno, si lavó e andó in cucina dove ebbe un'enorme sorpresa: sua mamma.
La mamma di Amelia era un'attrice e lavorava spesso fuori casa.
Amy non la vedeva da una settimana.
"MAMMAAA!"
"Amore mio."

Le due si salutarono e abbracciarono.
"Sarei voluta arrivare ieri, ma non mi hanno lasciata."
"Non preoccuparti mamma."
"Ho un regalo per te."
La donna le porse un foglio di carta.
"ODDIO MA È L'AUTOGRAFO DI TOM HIDDLESTON! Grazie mamma, grazie!"
Tom Hiddleston era l'autore preferito di Amy, quindi la donna si aspettava questa reazione.

Alla donna si aprì il cuore nel vedere la figlia felice.
"Allora tesoro, com'è andata questa settimana?"
"Beh sono successe tante cose." -Amelia le raccontó soprattutto della sua festa a 'sorpresa' e della confessione di Michael.

"Ero sicura che gli piacevi!"
"Ora vado a casa sua, dobbiamo chiarire ancora questa cosa."

Amelia andó a mettersi un paio di pantaloncini e una canotta, salutó la madre, uscì di casa e a piedi si diresse verso casa di Michael.

Giunta lì bussó ma nessuno aprì.
Che fine aveva fatto?
A un certo punto le suonó il telefono.
"Amy!"
"Signora Clifford. Sta bene?"
"Michael ha avuto un incidente. Devi venire qua subito."

Ad Amelia crolló il mondo addosso.
Corse alla fermata dell'autobus e si lanció sul primo autobus per l'ospedale.
Entró e vide la mamma di Michael che la aspettava, in lacrime.
"Era in motorino, stava venendo da te. Un uomo con un porsche nero gli ha tagliato la strada ed è caduto."
"Ma ora come sta?"
"I dottori dicono che si riprenderà. Ha una gamba rotta. Ora sta dormendo."
"Posso vederlo?"
"Ti accompagno"

Amelia stette nella sala dell'ospedale tutto il giorno.
Alle 16.20 Michael si sveglió.
"A-amy. Sei tu?"
"Mikey. Oddio ma che hai fatto?"
"Sto bene. È bello vederti"

Amelia si avvicinó a lui e lo bació delicatamente sulle labbra. Quando si staccó gli sorrise.
"Ero preoccupata per te."
"Non dovevi, io sto bene"

Passó un'altra ora.
Michael potè uscire finalmente dall'ospedale.
Amelia non lo aveva mai visto con le stampelle.
Era triste.
"Ti va un gelato?"
"Mikey dovresti andare a casa e riposarti."
"Solo se vieni a farmi compagnia."

La mamma di Michael fece salire i due sulla macchina.
Giunti a casa le due donne aiutarono il ragazzo a scendere dall'auto e lo accompagnarono dentro.
Michael e Amelia salirono le scale delicatamente e andarono nella camera del ragazzo.
Michael si tolse la maglia e si coricó lentamente sul letto.
"Vieni vicino a me, ti prego."
Amelia si tolse le scarpe e si coricó vicino a lui.
"Ti fa male la gamba?"
"Un po'. Ma con te accanto non ci penso" -e la bació.

I due ragazzi si addormentarono abbracciati per un'ora, fino a quando la madre di lui non piombó nella camera.
"Scusate se vi sveglio, ma Amy, ha chiamato tua mamma e ha detto di tornare a casa."

Amelia si alzó, bació Michael, si mise le scarpe e andó a casa.
"Passo da te domani."
"Ciao Amy e grazie."

30 agosto 2013
Passó un caldo mese d'estate.
Michael e Amelia avevano reso ufficiale la loro storia, lui aveva tolto il gesso e si vedevano quasi ogni giorno.
L'estate stava finendo e tra poco sarebbero dovuti tornare alla routine scolastica.

15 Settembre 2013
Amelia era a casa malata da circa una settimana.
Aveva problemi respiratori.

Michael andó a trovarla a casa.
"Amore, cosa succede?"
"Non lo so, sto sempre peggio"

Vedendo che Amy preferiva la solitudine, michael andó in cucina a parlare con la madre di lei.
"Non capisco Michael, sta sempre peggio. Non vorrei avesse preso qualche virus strano"
"Dovrebbe portarla in ospedale signora Wilson. Almeno li sapranno dirle cosa le succede."

La signora Wilson entró nella camera della figlia. La aiutó ad alzarsi e a vestirsi, la caricó in auto e la portó in ospedale.
Ad accoglierla fu la dottoressa Jones, ormai amica di famiglia.
Amelia venne portata in una stanza e attaccata a una macchina per la respirazione.
I medici iniziarono a farle esami su esami, mentre Michael e la madre aspettavano preoccupati in sala d'attesa.

Dopo circa due ore sbucó la dottoressa Jones che prese da parte la donna e le mostró i risultati degli esami.
Michael era rimasto seduto a osservare. Nel vedere la signora Wilson scoppiare a piangere si preoccupó e si avvicinó alle due donne.
Al sentire la diagnosi Michael sbiancó e inizió a piangere.

Amelia intanto era sola in quella orribile stanza.
Sentì bussare e vede sbucare la dottoressa Jones.
"Ciao Amelia, come stai?"
"Bene, grazie. Avete capito cos'hó?"

La dottoressa tiró fuori un'immagine dei suoi polmoni.
"Vedi Amelia, abbiamo trovato delle anomalie in uno dei polmoni... Non sembra grave ma pare che dovremmo iniziare al piu presto un giro di chemio..."
"Aspetti mi sta dicendo che ho il cancro?"- amelia scoppió a piangere.
"Se iniziamo subito lo possiamo curare."

25 ottobre 2013
Ormai da piu di un mese Amelia aveva iniziato la chemioterapia.
Michael le era vicino come non mai.
Ma i risultati non erano dei migliori.
Sembrava che il tumore non se ne volesse andare.
Quel giorno Michael andó a trovare Amelia a casa.
"Hei"
"Hei"
Ormai non riuscivano nemmeno a parlarsi, la paura era troppo grande.
Ad un certo punto la ragazza si alzó.
"Non vedo l'ora di andare al concerto dei Coldplay tra pochi giorni"

Michael ammirava la positività di Amy.
La bació e pianse.
"Mikey smettila. Andrà tutto bene. Te lo prometto."

Passarono la sera guardando "The Amazing Spiderman" e verso le 23 Michael andó via.


26 Ottobre 2013 ore 12.09
Michael si alzó dal letto sorridente.
Accese il telefono e vide un messaggio della signora Wilson "in ospedale subito"

Prese il motorino e si diresse in ospedale.
Vide la signora Wilson piangere e corse verso di lei.
"Cosa è successo?"
"Amy ha avuto un collasso."
"Posso vederla?"
"È nella stanza 313"

Michael corse e piombó nella stanza.
Vide Amy che piangeva.
Andó vicino a lei e le strinse la mano.
"Hei"
"È bello che tu sia qui"

Parlarono, piansero.

Le ore passavano e Amy stava sempre peggio.
Michael non aveva smesso un secondo di stringerle la mano.
Sentì la voce di Amy bisbigliare qualcosa.
"Ti amo da impazzire Michael"
"Ti amo anche io"

La mano di Amy si staccó dalla sua e un *beeeep* continuó fece fermare il cuore di Michael che scoppió a piangere.
Le prese la mano, la strinse forte, si chinó su di lei e continuó a piangere.
I dottori lo allontanarono e lui andó a dare la notizia del decesso alla signora Wilson.

23 Giugno 2058
Michael e il piccolo Greg avevano le lacrime agli occhi.
"Non doveva andare così"

Il nonno si alzò e inizió a girare per la stanza.
"Andai al concerto dei Coldplay da solo perche lei era morta troppo presto per veder realizzarsi il suo sogno."

Il vecchio Michael prese in mano la chitarra, tornò a sedersi, asciugó le lacrime a se stesso e al nipote e sospiró. "Allora figliolo, che canzone vuoi imparare oggi?"


   
 
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