Ho sempre vissuto nelle tenebre e nelle tenebre pensavo che sarei morto, però non ho mi è mai venuto in mente il pensiero di suicidarmi perché... Già perché?! ... Sembra assurdo e pensare che fino a tre anni fa la mia vita era “normale” nascondevo il mio dolore fingevo che tutto andasse bene... Già ... Nascondere che sono il frutto del peccato, nascondere il dolore per non essere mai stato amato.... E l’unica forma diaffetto che ho mai ricevuto era l’amore di un fratellastro... Amore che io non riuscivo a comprendere. Come si può amare un fratello che è il simbolo del peccato di tuo padre? ... Ma non è questo il punto...Tre anni fa conobbi un ragazzo che per amore diede la sua “PRIMA VITA” divenendo qualcosa di diverso, qualcosa che lui odiava. Ma devo forse dire grazie al destino per avermi fatto vedere la luce... Come lo capii?? ...Bhè le cose andarono più o meno così Era un giorno come tanti ed io ero impegnato a infastidire la scimmia, nulla di nuovo per intenderci... ma quella sera fu una cena particolare. Le discussioni con la scimmia per il cibo erano all’ordine del giorno, ma la cosa che mi sorprese non fu tanto la reazione di Sanzo(...se sparare a destra e a manca con la pistola è da definirsi reazione normale), ma fu quella di Hakkai che non disse nulla per placare la furia omicida del bonzetto. Ad un tratto fece uno scatto sbatté le mani sul tavoloe mostrò il viso con uno sguardo .... Non ci potevano essere parole per descrivere quello sguardo, posso dire solo che i suoi occhi erano freddi distaccati gelidi. Forse fu per paura, ma finimmo di cenare molto in fretta e andammo ognuno nella propria stanza.Per un po’ non mi preoccupai ma nel cuore della notte sentii il rumore di Jeep che si allontanava. Decisi di seguirlo ... poco dopo trovai la macchina ferma davanti a una casa abbandonata, non capii perché Hakkai si volle fermare li ...... Ma decisi comunque di entrare per vedere come stava Hakkai ... Ciò che vidi fu una scena dolorosa che il solo ricordo mi fa ancora piangere. Comunque ... lo trovai seduto in un angolo di quella casa con un vestito logoro lo teneva in mano e mentre piangeva, e lo sguardo era fisso nel vuoto. -Hakkai tutto bene?- -Chi sei? Chi è questo Hakkai?- SACIAFFFF!!!!!!!!!!!!!!! Fu un impulso ma gli diedi uno schiaffo, lo presi per la maglia e -TU SEI HAKKAI! E adesso voglio sapere che diavolo ti sta succedendo!- -Mm... Te lo dirò ... Ma non sarà piacevole ... questo appartamento che vedi ... ... io .... Ecco....– -Hakkai ....- -IO CI VIVEVO QUI CON KANAN!!!!!!!!! E oggi mi sono reso conto di essermi scordato il suo compleanno! SONO UN MOSTRO!!– A quelle parole non risposi, feci solo una cosa e fu quello di prenderlo tra le braccia... La sensazione fu quella di tenere un bambino, ma solo allora gli dissi: -Non significa nulla. Il fatto che ti sei scordato il suo compleanno non vuol dire che non l’amavi. Tu l’hai amata e lo dimostra il fatto che conservi tanti, tanti quanti sono stati i suoi attimi di vita. Posso solo intuire cosa provi ma almeno hai ottenuto l’amore e l’affetto mentre io ... io... sono sempre stato odiato e... le tenebre sono sempre con me e morirò senza aver mai amato qualcuno... senza conoscere la luce ...- Mentre stringevo Hakkai mi misi a piangere fu allora che lui lasciò il vestito e mi strinse tra le sue braccia e mi sussurrò le parole che non dimenticherò mai... -Non sei solo ... Non lo sarai mai ... Ho amato Kanan questo è vero ma ora ho trovato qualcuno che ha bisogno del mio amore ... Sei tu! ... E ti prometto che da questo istante e per sempre sarò io la tua luce.- Dopo quelle parole dolci come il miele mi guardò e mi baciò... Fu il bacio più bello della mia vita perché sentivo un qualcosa che prima non avevo mai percepito ... e poi capii ... Era amore ... Quello che successe dopo è scontato ..... Facemmo l’amore come due innamorati che non si vedevano da un anno, dando fondo a tutte le nostre forze e poi ci addormentammo sorridendo come due bambini. Ci svegliammo all’alba coscienti di dover tornare all’albergo ... Ci vestimmo e tra baci e sorrisi era arrivata l’alba. Mentre uscivamo i primi raggi del sole colpirono i capelli di Hakkai e per la prima volta vidi la luce, e lui mi guardò con un sorriso mi disse: -Oggi è proprio una bella giornata- -No... è un giorno speciale- E dopo l’ultimo bacio ci avviammo all’albergo.