Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: sbriashi    20/07/2014    2 recensioni
Juliet Lewis è una trentenne inglese che vive a New York, lavora come cameriera in un ristorante e pensa che l'uomo perfetto non esista. Ma quando tornerà a Brighton per il compleanno della sua migliore amica si accorgerà che si sbagliava e la sua vita subirà una svolta inaspettata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La primavera era arrivata a New York anche quest'anno e ogni parte della città sembrava risentirne. Le temperature stavano iniziando a risalire dopo il rigido inverno, i fiori tornavano a sbocciare e i parchi si riempivano di colori. Diciamocelo: era proprio uno spettacolo.
La primavera è sempre stata la mia stagione preferita. È il periodo dell'anno in cui non tremi di freddo ma non muori neanche dal troppo caldo. È un clima perfetto per fare qualsiasi cosa.
Quella mattina ero uscita di casa più allegra del solito perché avrei pranzato insieme ad un ragazzo che avevo conosciuto la settimana scorsa.
Iniziò a venire sempre con più frequenza al ristorante dove lavoravo e alla fine ammise che il motivo ero proprio io. Mi disse di chiamarsi Logan e dopo che una sera mi aspettò fino alle due di notte passate quando staccai dal lavoro, passammo il resto della serata a parlare passeggiando per la città.
Dovevo ammettere che era davvero carino. Aveva i capelli mori e degli occhi così scuri in cui riuscivo perfino a perdermi dentro. Speravo con tutta me stessa che Logan avesse un bel carattere, che fosse un gentiluomo. Al giorno d'oggi è veramente difficile, se non raro, trovare un uomo che ti rispetti come si deve.
 
Appena riuscii a salire su un taxi tirai un grande sospiro di sollievo. Ho sempre avuto il terrore di fare tardi agli appuntamenti e non volevo certo fare aspettare quel ragazzo così bello. Non potevo permettermi di fare una figuraccia, almeno non con lui.
Il cellulare iniziò a suonare da dentro la mia borsa. Lo estrassi il più in fretta possibile pensando che fosse Logan, invece era Rosie.
«Pronto?»
«Juliet! Quale onore! Ti mancavo?»
«Certo. L'ultima volta che ci siamo sentite è stata solo ieri sera»
«Oh, andiamo. So che mi stavi pensando»
«Posso sapere il motivo della tua chiamata a quest'ora? Sono le sette di mattina in Inghilterra!»
«Mi sono svegliata presto, problemi? Comunque volevo parlarti del mio compleanno»
«Rosie, lo sai come stanno le cose, io non...»
«Tu cosa? Non puoi venire? Sono già tre anni che lo festeggio senza di te, non accetto un altro rifiuto. Non alla festa dei miei trent'anni»
«Wow! A volte dimentico quanto sia passato veloce il tempo. Comunque non lo so, sono sempre impegnata con il lavoro fino a tardi e non penso che...»
«Chiedi qualche giorno libero! Ti prego! Tutti a Brighton sentono la tua mancanza»
Quella frase mi colpì nel profondo. Brighton, la città dove sono nata e cresciuta, mi mancava moltissimo ed in quel momento forse mi commossi un po' dato che accettai l'invito della mia migliore amica senza pensarci troppo. Adesso dovevo solo chiedere al mio capo di darmi qualche giorno libero e non sarebbe stata un'impresa assai facile.
 
Il taxi si fermò facendomi tornare alla realtà di New York e lasciai l'Inghilterra per un attimo da parte. Feci un bel respiro e poi mi diressi verso l'entrata del ristorante. Subito vidi Logan in un tavolo quasi in fondo sulla sinistra e mascherando la mia euforia lo salutai sedendomi di fronte a lui. Il pranzo andò molto bene, per tutto il tempo ridemmo e scherzammo parlando anche del fatto che per la prima volta lui era ad un ristorante con me senza che io gli chiedessi cosa volesse ordinare. Dopo decidemmo di fare una piccola passeggiata rilassante per Central Park che terminò con una sosta ad un chiosco per gustarci un bel gelato alla stracciatella.
Logan mi piaceva moltissimo ma ovviamente la mia convinzione che nessun uomo è perfetto si stava rafforzando sempre di più: quel ragazzo parlava davvero tanto ed è raro al primo appuntamento quindi era un punto in più per lui, il problema era che parlava soltanto lui ed io non riuscivo ad iniziare una frase che puntualmente Logan mi bloccava. Poi se io dicevo che ero stata a Parigi allora lui mi raccontava che aveva girato tutta la Francia. Diciamo che la modestia non era proprio il suo forte. Aveva sempre qualcosa di cui vantarsi, cercava sempre di essere un passo avanti a me. Purtroppo però i suoi modi gentili ed ammalianti mi facevano dimenticare tutti i suoi lati negativi e continuavo a perdermi dentro i suoi occhi.
Tornai a casa felice ma con un velo di insoddisfazione. Neanche Logan era riuscito a smontare la mia teoria degli uomini imperfetti o forse semplicemente ero io che mi facevo troppe paranoie.
 
Più tardi andai a lavorare con un po' d'ansia, nervosa di sapere quale sarebbe stata la risposta del mio capo alla mia richiesta. Arrivai anche in anticipo, speranzosa che questo potesse fare la differenza.
«Hey, Bob! Sono arrivata!»
Lui appena mi vide sorrise, lieto del fatto che ero già pronta per iniziare a lavorare.
«Juliet! Come mai già qui?»
«Non avevo molto da fare e poi volevo iniziare prima, non voglio deluderti lo sai»
«So che non mi deluderesti mai»
Deglutii e appena il mio capo si girò di spalle lo chiamai nuovamente con voce leggermente tremante.
«Sì?» mi chiese curioso.
«E' da quattro anni che ormai non metto piede a casa mia e che non vedo la mia famiglia, e insomma mi chiedevo se...»
«Ma certo! Non c'era neanche bisogno di chiederlo»
«Cosa?» rimasi un po' spiazzata in quanto non mi aveva neanche fatto finire la frase.
«Ti serve una pausa e ti dico che te la meriti»
«Oh, non so cosa dire, cioè, io...»
«Un "grazie" sarebbe gradito» disse divertito facendomi l'occhiolino.
«Grazie, Bob! Grazie mille! Parto la prossima settimana e mi servirebbero cinque giorni. Sicuro che non sia un problema?»
«Non preoccuparti, è tutto apposto. Tu pensa solo a divertirti»
Sorrisi e lo ringraziai di nuovo. L'avevo sempre temuto ma infondo aveva un cuore molto gentile.
Dopo aver servito qualche cliente mi presi cinque minuti di pausa ed andai fuori per informare Rosie che sarei stata presente al suo trentesimo compleanno.
Dopo quattro anno sarei tornata in Inghilterra.
Ancora non riuscivo a crederci.


Salve gente! Finalmente sono riuscita a postare la mia prima ff su Tom Hiddleston.
Ovviamente ancora Tom non è entrato in scena ma questo è solo il prologo.
Spero vi piaccia e ringrazio chi si fermerà a leggerla o chi magari recensirà :)
Cercherò di aggiornare il prima possibile!
Un bacio a tutti :)

-Mary

 
   
 
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