Tetsurou era seduto con naturalezza sulla sedia di un banco che non gli apparteneva, dentro una classe che non era la sua, e che se fosse stata piena di studenti sarebbe stata riempita di sguardi interrogativi rivolti verso di lui, accompagnati probabilmente dalla domanda ‘Sempai, cosa ci fai qui?’ che per fortuna non doveva sorbirsi in quel momento, poiché le lezioni erano finite già da parecchio.
Rimaneva lì, ad osservare con uno sguardo un po’ divertito e un po’ esasperato una persona che conosceva praticamente da sempre.
L’anno scolastico era appena iniziato e, sebbene con qualche difficoltà, era riuscito a convincere Kenma ad entrare nel club di pallavolo.
L’aveva trascinato in palestra, combattendo contro la timidezza dell’altro, proprio il giorno prima, e fu lì che un certo Yamamoto aveva detto al ragazzino, senza troppi giri di parole e con una certa aggressività, che la sua espressione era troppo cupa, per i suoi gusti.
Per uno come Kozume, che nonostante tutto era sempre attento a ciò che pensavano gli altri di lui, quelle parole furono motivo di agitazione per il resto della giornata e successiva mattinata e Kuroo, nel vederlo ancora borbottare tra sé toccandosi il volto come per cercare di modificarne i tratti, decise che l’amico d’infanzia ci aveva già rimuginato abbastanza.
- Non dargli ascolto. Non hai nulla che non va - gli disse allora, con un tono quasi noncurante.
Finalmente il più piccolo dei due si degnò di voltare la testa verso di lui e Tetsurou gli sorrise. - E poi a me piace, la tua espressione cupa e indifferente - confessò.
Kuroo lo squadrò ancora qualche istante, studiando con attenzione gli occhi color ambra dell’amico, in quel momento pieni d’incertezza, poi si sollevò dalla sedia e si avvicinò, silenzioso come un gatto, fermandosi a pochi passi da lui.
Si piegò appena in avanti per colmare la differenza d’altezza tra loro, e gli rivolse il solito ghigno sfrontato che Kenma proprio non riusciva a farsi piacere.
- Mi piace potertela cancellare dal viso ogni volta che voglio… - affermò a bassa voce, mettendosi entrambe le mani dentro le tasche.
Nell'essere oggetto di quello sguardo malizioso, Kozume non poté fare a meno di arrossire; la sua bocca si piegò in un broncio infantile e i suoi occhi si socchiusero, puntandosi sull'amico d'infanzia quasi con diffidenza.
Tetsurou ridacchiò, soddisfatto.
- Ecco, proprio in questo modo - esalò divertito, rimettendosi in posizione eretta e dandogli le spalle.
Il più piccolo dei due, osservando l’amico allontanarsi e uscire dall’aula intimandogli di non fare tardi agli allenamenti, si imbronciò.
Maledetto Kuroo…





Note finali: doveva essere una drabble, poi boh, le parole erano troppo poche e a me piace dilungarmi XD
Prima fiction su 'Haikyuu!'. Non poteva che essere su di loro, i primi personaggi che vidi, in una fan art, e che sono diventati i miei favoriti e la mia OTP una volta iniziato a leggere il manga.
Non ho molto da dire, spero solo risultino IC.