Dedicata a The_Code_End che mi ha dato l'idea per scriverla ^^ Spero che vi piaccia :))









“Naruto, ho qualcosa da dirti. Ascolta.”

Rapidamente spiegai a Naruto il mio piano per cercare di teletrasportare tutti i ninja al di fuori dalla barriera eretta da Obito. Sapevo che era rischioso ma non c’era scelta. Ero preoccupato soprattutto per un piccolo dettaglio … insomma la riuscita del piano dipendeva da tutto da “quello”. Non sarebbe stato facile...in più non avevo alcuna voglia di mettermi allo scoperto ma sarebbe stato fondamentale altrimenti …bhè… fine della partita.

Dannazione! E’ inutile starsene a pensare, tanto non ho scelta. Se non aiuto io stavolta quel baka della mia Forza Portante…

“Non sono un baka!” sbraitò il biondo.

“Si che lo sei, ora stai zitto! E non intrometterti nei miei pensieri!”

E’ proprio un impiccione oltre che un’idiota…

“Non sono un impiccione! E nemmeno un’idiota!” urla ancora.

“E invece si che lo sei! Non stai mai a sentire quando ti parlo! Te l’ho spiegato un minuto fa!”

“Ah parli di quello! E quale sarebbe il problema? Se vuoi ci penso io…”

“Scordatelo! Se speri che ti ascolti come ho fatto io, stai fresco!” lo fermo prima che dica altro.

“Che c’è?” si imbroncia lui “Pensi che io non sia all’altezza?”

“Se questa cosa và male, siamo tutti fregati! Meglio non correre rischi!” spiego.

“Ma…ma…”

“Taci! Me ne occupo io, tu spiega tutto a Minato! E…” continuo “…Naruto?”

“Si?”

Rimango un attimo in silenzio osservando come lui si fa estremamente serio.

“Non provare a intrometterti o ti ammazzo!”

Cerca di ribattere ma io chiudo il nostro contatto, aspettando che lui finalmente rinunci a imprecarmi dietro e tocchi con il suo pugno quello del padre per creare il collegamento che mi serve. Intanto mi posiziono con le zampe unite e chiudo gli occhi per concentrarmi.

Dopo un momento finalmente la percepisco…tutta la forza che mi è stata sottratta.

Nel momento in cui riapro gli occhi, mi sembra di ritrovarmi davanti al mio riflesso. Mi guarda con il mio stesso sguardo sprezzante,  pieno d’odio…ha soltanto il pelo più scuro rispetto al mio.

“Ehilà, come sta la mia altra metà?” domando.

“Non sei cambiato … stronzo come sempre eh? Sono rimasto sigillato in un corpo morto per anni, come pensi che possa stare ora? Ora sono in un corpo resuscitato!”

“Direi che è un miglioramento non trovi?” sghignazzo.

“Bastardo!” ringhia.

“Risparmiati questi termini così volgari, siamo parte della stessa essenza … è un po’ come se insultassi anche te stesso!” cerco di calmarlo. Se continuo così rischio di mandare a monte tutto.

“Ascolta…” inizio.

L’altro si fa serio e mi scruta. Decido di non tirarla per le lunghe.

“Mi potresti dare un po’ del tuo chakra?” dico tutto d’un fiato.

L’altro inarca un sopracciglio, sorpreso. Me l’aspettavo.

“Che sensazione strana, sentire chiedere qualcosa da te…”

“Ehm…”

D’accordo, sono decisamente in difficoltà … Sapevo a cosa andavo incontro, ero perfettamente consapevole che lui si sarebbe accorto del mio, come si può definire …”cambiamento”?

“E’ una situazione estrema, non lo avrei mai fatto altrimenti!” spiego sperando di essere convincente.

“Non sono convinto…tu non ti sei mai piegato a chiedere qualcosa a nessuno. Anche a costo della pelle hai sempre mantenuto alto il tuo orgoglio e te la sei voluta cavare da solo. Che cosa è successo?” mi chiese avvicina dosi e scrutandomi con estrema attenzione.

“Il mondo rischia di finire sotto un’illusione eterna mentre noi rischiamo di essere assoggettati al volere dei poteri oculari di due Uchiha bastardi, se non ti decidi a darmi una zampa! Ti basta?!”

“No.”

Che palle…ci mancava solo che dovessi mettermi a dargli più spiegazioni del dovuto.

“Che cosa è successo A TE? Cosa credi? Che io non me ne sia accorto? Lo sento nitidamente che sei diverso…”

“Io non sono diverso! Sei tu che stai cercando solo scuse per farmi perdere tempo!”

“Allora…dov’è finito ora tutto il tuo odio?”

Il mio odio?

“Esatto, Vecchio mio…in questo momento non stai provando più risentimento verso gli esseri umani…specie contro un CERTO essere umano…”
Non vorrà mica dire…che io…

“Non è che ti sei affezionato?”

L’HA DETTO!

“C-COME DIAVOLO TI SALTA IN MENTE UNA COSA SIMILE?! SE STO COLLABORANDO CON LUI E’ SOLO PERCHE’ LO CONSIDERO UN’ALTERNATIVA MIGLIORE DI MADARA! SE VIENE SCONFITTO IO SARO’ CATTURATO! UNA COLLABORAZIONE E’ MEGLIO DELL’ESSERE UTILIZZATO DI NUOVO COME UNO STRUMENTO NELLE SUE MANI!” sbraito come un pazzo.

IO, non mi affeziono a nessuno! IO non lego con nessuno! IO…

“Parli di collaborazione…allora perché ti sei unito a lui?” domanda.

Cazzo…ora che mi invento?

“Coraggio…basta che tu mi dica la verità. Poi ti assicuro che ti darò quello che mi hai chiesto. “

La verità…qual è la verità? Cosa mi ha spinto a legarmi con quel moccioso? Avrei potuto anche non farlo…invece ero stato io a proporre quell’alleanza.

Lo avevo fatto forse perché in qualche modo mi ero rivisto dentro quel ragazzo?

Quella determinazione, quel coraggio…quella forza che dimostrava in ogni situazione. Dopo anni passati ad osservarlo, era inutile negare che nulla fosse cambiato. Quei sentimenti avevano iniziato a far breccia dentro di me, silenziosamente, senza che me ne accorgessi. Una volta perse le possibilità di sciogliere il sigillo, dopo essere stato sconfitto, quella sete di libertà si era come placata e avevo iniziato a ripensare al passato. A tutte le battaglie che aveva affrontato, senza arrendersi. E quando mi aveva detto che un giorno mi avrebbe liberato dall’odio, gli risi in faccia, la ritenevo una cosa impossibile…invece…

“Tsk! E’ un solo un folle…” borbotto.

“Però…” mi incalzò l’altra metà “…ti sei affezionato a questo folle…”

Volgi la testa dal lato opposto per non guardarlo.

“Allora?” continua a invogliarmi lui, avvicinandosi e tendendo le orecchie.

“Un po’…”

“Come, prego?”si fa attento.

“Un po’…” ripeto un filino più forte.

“Non ho sentito…”

“NON E’ COLPA MIA SE SEI SORDO!” ringhio.

“Sarà, ma se non ti sento, non ti aiuterò!” chiarisce, incrociando le zampe.

“Un po’…” stavolta sono udibile.

“Ancora non sento!”

“UN PO’! SI, MI SONO AFFEZIONATO AD UNO STUPIDO RAGAZZINO! CONTENTO ORA?! “

Lui scoppia a ridere, tenendosi la pancia.

“Se potessi vedere che faccia hai ora!”

Chino la testa, pieno di vergogna. Come posso essere caduto così in basso?

Sento una risata cristallina, provenire da qualche parte della mente.

“Papà smettila, così ci scopre!”

“Scusa…ma…ha una faccia!” e continua a ridere.

Non posso credere che ha fatto una cosa del genere..

“NARUTO UZUMAKI! COME TI SEI PERMESSO DI DISOBBEDIRE ALL’ORDINE CHE TI AVEVO DATO?!”

Subito padre e figlio si materializzano davanti a noi.

“Scusa Kyuubi ma non abbiamo resistito!”

“Papà non chiamarlo così, ha un nome…” rimprovera il genitore. Poi però, purtroppo, continua:

“Kurama…allora ti sei unito a me..perché in fondo in fondo mi vuoi bene?” chiede, timido.

“Ma che diavolo dici?! Assolutamente!” cerco disperatamente di conservare una briciola del mio orgoglio, atteggiandomi come al solito.

“Un attimo fa però mi sembrava stessi dicendo il contrario….” dice però quel bastardo dell’altra mia metà.

“Taci, stronzo!” bisbiglio.

Naruto intanto se la ride..ma è una risata strana.

“Mi basta quello che ho sentito…e a me va bene così.” lo dice con calma e soprattutto con sincerità. Basta a farmi rilassare.

“Direi che è il caso di darci un mossa!” esclamo “Altrimenti…sarà stato tutto inutile..” sospiro infine.

Ci mancava solo che perdere il mio orgoglio fosse stato inutile alla fine.

“D’accordo, dopo tutto ne vale la pena. Grazie al Kyuubi…volevo dire: grazie a Kurama non avremo nulla da temere!” fece Minato, pugno a pugno con il figlio.

“Andiamo allora…TUTTI E QUATTRO!” esclamò Naruto.

“Tutti e quattro…E’ assurdo che questo bimbetto ci tratti come suoi pari…deve essere andato fuori di testa…kukuku..”

“AHAHHAHAHAH E io che ti avevo detto?! E’ o non è un folle?” gli faccio notare.

Lui mi guarda per storto e confuso. Il carattere di Naruto avrebbe rappresentato sempre un mistero per lui…ormai non più per me.
Uniamo anche noi i nostri pugni.

Provo una sensazione strana. Il mio essere sembra dissolversi e lo sento fondersi con l’altra metà. Poi nuovamente mi sento me stesso, poi di nuovo un’essenza confusa. Io e l’altra metà siamo separati ma in qualche modo i nostri poteri si incastrano alla perfezione. Proprio come lo Yin e lo Yang…proprio come quei due biondi davanti a noi.

Sento il mio chakra aumentare vertiginosamente. Sospiro.

Si era tutto previsto ma insomma…non mi piace dipendere dagli altri.

“Ero sicuro che unire i nostri chakra ci avrebbe salvato il culo!” affermo seccato.

“Bhe..in fondo siamo una parte della stessa entità…e poi..” mi fa cenno verso i due ai nostri piedi”..non dimenticare che loro sono padre e figlio.”

Impossibile dimenticarlo. Insieme formavamo una coppia straordinaria…ovviamente grazie a me e all’altra mia metà! Se avessimo contato solo su quei due, eravamo già morti…

“KURAMA!” mi rimprovera lui, imbronciato.

“Ahahahah Forza moccioso! Forza Hokage! Facciamo vedere a quei bastardi di cosa siamo capaci!”

“Si! Andiamo papà!”

“Va bene!” risponde Minato.

“E voi due…” si rivolge a noi “…scusate se facciamo tanto affidamento sul vostro potere. Ma sono certo che in questo modo ce la faremo! Grazie per tutto…”

“Tsk!” borbotta il mio Yin, prima di lasciarsi sfuggire un leggero sorriso.

Forse adesso anche lui ha capito perché mi sono affezionato a questo ragazzo.