Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: CityofBonnes    23/07/2014    0 recensioni
Anoressia= L'elemento che contraddistingue l'anoressia è la paura ossessiva di ingrassare, che porta al rifiuto del cibo. Nel caso di Brittany, al rifiuto di se stessa.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Ormai avevo preso l'abitudine di andare lassù, in cima alla collina, alle sei di mattina, quando ero in vacanza. A volte vedevo anche l'alba, erano qualcosa di stupendo, tutti quei colori messi insieme, mischiati l'uno sull'altro. Ero lì, quella mattina. Era ancora piuttosto buio quando sono arrivata, ma il cielo diventava più chiaro un istante dopo l'altro. Mi ero seduta sulla panchina di legno dove, se avanzavo di pochi metri, vedevo le case in miniatura sotto di me. L'alba mi accecò, ma avevo sofferto cose peggiori di guardare il sole dritto in faccia. Mi rilassava quel posto. Lì potevo scrivere ogni singola lettera a lui, il mio unico amore. Dopo aver scritto la lettera, solitamente avvertivo mia madre che andavo al cimitero. Gli lasciavo le lettere sulla tomba, non sarei mai riuscita a contare quanti fogli c'erano sulla sua tomba, troppi.


Caro Adam,                                                                                                                                                                              7 settembre, 2013
ecco qua un'altra lettera. Mi manchi, sai? Mi manca la tua mano, la tua bocca, il tuo viso, i tuoi occhi, mi manchi tu. Sai cosa, io non mi manco.
No, sono cambiata e non voglio tornare come ero un mese e mezzo fa. Già, è un mese e mezzo che non ti scrivo.
Verso la fine di giugno e inizio luglio, al mare vedevo quelle ragazze dal fisico perfetto, magre, alte, culo sodo e abbastanza tette, né troppe, né poche.
Io ero lì, sulla sdraio che le guardavo mentre correvano lungo la riva. Mi sembrava una scena a rallentatore.
Se io avessi corso come loro, tutta la pancia mi avrebbe cominciato a salire e scendere, su e giù, su e giù. Alla fine sarei finita a rotolare.
Mi sono chiesta: perchè loro possono e io no?
Ho provato a fare la dieta, ma non ci riuscivo.
Ho provato un giorno, a mangiare solo delle carote, ma poi vidi che mia madre aveva preparato la carne, salame, prosciutto e infine, una deliziosa torta al cioccolato.
Non ce l'ho fatta a resistere. Stavo malissimo.
Un paio di giorni dopo, cominciai a tagliarmi; dopo poche ore me ne pentii. Ero al mare, faceva caldo. Se mi avessero vista! Continuai a tagliarmi.
Dopo una lunga pausa, erano restate le cicatrici, ma dato che non le avevo fatte in profondità, non si notavano molto, neanche al mare.
Anche se ero riuscita a non farle vedere a nessuno, la paura che qualcuno vedesse qualcosa, rimaneva.
Pensa, ho cominciato addirittura a pregare, affinchè mi sparissero, o non si notassero!
Sai, no, che non ho mai creduto in Dio? Adesso ci credo! E ci crederò fino alla mia morte.
Lo pregavo di farmi dimagrire, ma questo non lo faceva, toccava a me, anche se nel profondo non volevo.
Mangiavo pochissimo. E tutt'ora mangio pochissimo. Faccio sport verso le undici e dopo pranzo.
Mio padre voleva che adassi in una clinica, e così mi hanno mandato là dentro. Ci sono stata due settimane, mi pare. Era un inferno.
C'era gente che si tagliava, come facevo io prima, e questo mi ha fatto ricominciare a piangere. Mi mettevo a letto e cominciavo ad urlare contro il cuscino.
C'erano alcune persone bulimiche, ma non erano anoressiche.
Ma dato che non mangiavo niente neanche lì, mi hanno rispedita a casa.
Sai quanto peso? Per il mio metro e sessantasette, peso... 40, 8 chili. Poco eh?
Mi crederai una pazza, ma non riesco più ad ingrassare.
Dentro la mia testa c'è sempre una vocina che mi dice di mangiare di meno, di non mangiare, che mangio come un maiale, che mi avrebbero presa tutti in giro.
Tu eri, e sei, l'unico che non mi ha mai preso in giro per il mio aspetto fisico.
Mi dicevi che ero bella. Ma non ti ho mai creduto.
Mi dicevi che i ragazzi sono stupidi, perchè guardano solo l'aspetto esteriore, ma invece in amore bisogna basarsi su come siamo dentro.
Mi dicevi che mi amavi.
Io ti amo, Adam, per sempre.
Mi accetti anche se sono cambiata di fisico? Certo che lo faresti. Dentro sono sempre la solita Brittany.
Ora le mie gambe sono come la grandezza del ginocchio, forse un pochino meno... A dire il vero non lo so, non sto molto davanti allo specchio.
Ora le tette grosse che avevo, non ci sono più.
Il mio culo non c'è più.
La cellulite non c'è più.
Non c'è più nulla esteriormente.
Solo dentro.
Sai come mi sento adesso? Benissimo, in pace con me stessa.
Ho una vita mia adesso, nessuno mi può più controllare. Decido io cosa mangiare o no. Adesso il mio corpo lo comando io.
E la sai la cosa più bella?
Quanto cammini per la strada e ti vedi in uno specchio le gambe così sottili, è bellissimo. Ti senti bellissima.
E' una sensazione bellissima avere -non avere- le gambe in quel modo.
Poi ti guardano tutti. Sei al centro dell'attenzione.
Sono al centro dell'attenzione, per una volta.
Adam, mi manchi. Fra un giorno inizierà la scuola, ma io come farò a sopravvivere? Il penultimo anno di scuola sarà difficile, e senza di te che mi davi ripetizione, tutto peggiorerà.
Ti amo,
tua, per sempre, Brittany.



Finito di scrivere la mia lettera mi alzai e salutai quel paradiso. L'erbetta fine piena di fiori, il vento, il cielo, gli alberi e quel profumo, ricambiarono il saluto a modo loro: con il silenzio.
Il silenzio, amavo il silenzio. Adam, aveva il silenzio dentro di lui, ed io avevo il silenzio dentro di me.
Lungo la discesona chiamai mia madre e le dissi che andavo al cimitero e poi tornavo direttamente a casa. Il cimitero non era molto lontano da casa mia, ma non potevo dire la stessa cosa dalla collina. Dovevo camminare un bel po': più camminavo, più dimagrivo. Forse avevo scelto quel luogo segreto per la distanza? Può darsi, ma ne dubito.
Erano già le sei e quarantacinque quando arrivai al cimitero. Il cimitero era bello e grande. E la mattina presto era molto affollato.
 -Adam, Adam, dove sei, Adam?- Sussurravo sottovoce, in cerca della tomba.
Eccola lì, i miei fiori erano stati buttati via a quanto pareva. Le orchidee erano state rimpiazzate da delle rose rosse infuocate. Le toccai per sapere se erano finte o no. Finte. Che gentili i suoi genitori a lasciargli delle rose finte, solo loro potevano fermarsi a quel poco.
Ho sempre odiato i suoi genitori. Erano come tutti gli altri. Si basavano sull'aspetto esteriore. Non so da chi avesse preso Adam.
 -Jessica, Jason... Se mi vedeste ora, non credo mi chiamereste più "palla di lardo".-
Lasciai le loro rose solo perchè ci stavano bene, sennò le avrei prese con i denti, gettate a terra, calpestate, ci avrei cacato sopra e dopo gliele avrei fatte mangiare.
Erano rimaste solo due lettere, le altre le avevano di sicuro buttate via. Potevo capirlo, sennò avrei riempito il cimitero.
La ripiegai in quattro parti, la misi sopra le altre due, poi pregai. Lanciai un bacio alla foto di Adam e me ne andai.
Come avevo previsto molte teste si girarono verso di me, precisamente verso le mie gambe. Sorrisi.
Anche se mi avessero giudicato male, me ne sarei fregata. Avevo imparato a fregarmene di quello che pensava la gente.
Ero cambiata.
 
*SPAZIO MEE*
Rieccomi!! Ho voluto fare questa storia perchè mentre dormivo ho sognato una cosa tipo questa, così ho dato a _BestSongEver l'altra.
Allora, su questa Fan Fiction sto dando tutta l'anima, e ce la metterò tutta.
Ho provato ha fare il banner meglio che potevo, che ne pensate? c:
Ciao ragazzeee!


  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: CityofBonnes