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Autore: Giulia_Dragon    23/07/2014    4 recensioni
Dedicata a Stardust94
Atem e Momo: Luce e Ombra: si combattono, soffrono, ma si completano.
Dalla storia:
Momo lo fece sdraiare sull'erba e con un sorriso malizioso gli baciò il collo mentre Atem chiudeva gli occhi. Non sapeva cosa. sarebbe successo dopo sapeva che l'amava
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alit / Arito, Altri, Bekuta/Vector
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hikari: tra luce e ombre'
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Momo


Il sole splendeva sopra Heartland City e
dalla battaglia di qualche giorno prima sembravano
passati anni e invece erano trascorsi soltanto pochi
giorni. Atem respirò intensamente l'aria dell'estate
mentre si passava una mano tra i capelli umidi
di sudore. Intorno a lui le vie della città brulicavano
di vita, mentre nella sua mente si risvegliavano immagini
sopite da giorni. L'ultima battaglia e la definiva sconfitta
di Vector. La pace finalemente era tornata a regnare
su entrambi i mondi.
-Faraone!- la voce di Ryu lo sorprese alle spalle facendolo
sobbalzare.
-Ryu!- lo chiamò Atem alzando la mano in segno di saluto.
Ryu era un ragazzo dai grandi occhi azzurri, i capelli
biondi e un carattere molto freddo, era metà Bariano
figlio di un'umana e di un Imperatore Bariano: Misael.
Nonostante questo legame di parentela lui e sua sorella
gemella Hoshi avevano deciso di restare sulla terra e di
proteggerla, rinnegando così la loro parte Bariana.
Cosa della quale il faraone era molto grato.
Atem invece era un giovane che dimostrava diciannove
anni, ma che in realtà ne aveva cinquemila. Alto, pelle
color caffè, occhi viola come due ametiste, capelli ritti
in testa a formare una stella nera screziata di ciocche
bionde, portamento fiero. Il che gli dava un aura regale
che pochi nobili potevano vantarsi di avere.
-Cosa c'è?- domandò Atem. All'inizio Ryu non rispose
si limitò a camminare verso il parco cittadino seguito
dal  Re d'Egitto.
-Volevo chiederti come conquistavate le ragazze ai
tuoi tempi?- la domanda del suo giovane amico
arrivò inaspettata e precisa come freccia.
Atem lo guardò stupito mentre si sedevano sotto una 
delle tante quercie secolari che costeggiavano il parco.
-Non c'era una strategia, se un'egiziano vedeva una
ragazza che poteva interessargli faceva di tutto
pur di conquistarla- rispose Atem con naturalezza.
Il principe si esibì in un sorriso freddo per poi
affermare -Immagino che tu fossi molto popolare-
Visibilmente imbarazzato il giovane faraone si
affrettò a negare con deciso cenno del capo.
-Ti sei mai innamorato?- incalzò il ragazzo di fianco
al lui.
-Si una volta, mi innamorai di una delle mie schiave-
Atem disse quella frase abbassando la voce, quasi
avesse paura di farsi sentire. E questo Ryu lo  notò.
Non dovevano essere domande a lui gradite tuttavia
un'ultima curiosità doveva togliersela
-E vi siete più rivisti?-
-Si, mi sposai con lei e furono gli anni più belli della
mia breve vita-
-Breve?- Ryu parve stupito
-Morii quattro anni dopo il matrimonio e non lasciai
eredi diretti- rispose l'altro.
-Oh poveretto- affermò derisoria una voce di ragazza.
Atem drizzò la schiena, mentre Ryu sbiancava riconoscendola.
Non poco lontano da dove erano seduti loro c'era una giovane
sui diciassette anni, abbastanza alta, con dei lunghi capelli
arancio e gli occhi dello stesso colore. Indossava una divisa
da scuola bianca e blu.
-T-Tu che cavolo vuoi?- chiese Ryu
La ragazza lo ignorò e rivolse tutta la sua attenzione al faraone
-Faraone... ma sposare una schiava non era contro le regole?-
domandò lei
-Certo che lo era, ma io ero il Re e io decidevo- arrivò secca la
risposta. Momo si fermò a poca distanza da lui. Sentiva uno
strano profumo provenire dal giovane re un odore di spezie
e incenso. -Niente male, mi piaci proprio- gli si avvicinò e
gli baciò la guancia. -Consideralo un "bacio di principessa"-
mormorò lei seducente. Atem sentì il sangue iniziare a ribollire
nelle vene, tuttavia non reagì rimase impassibile.
-L-Lei è la sorella di Vector, Momo- intervenne a quel punto
Ryu, ma venne ignorato da entrambi.
Momo fissò il giovane e affermò delusa -Uhm... non ti scomponi
nemmeno un po'? Una ragazza ti bacia e tu reagisci così
freddo?-
Atem ricambiò lo sguardo e senza batter ciglio rispose
-Non mi scombongo mai-
-Davvero?- la ragazza sorrise appena avvicinandosi
al faraone baciandogli le labbra. Istintivamente
Atem la spinse via imbarazzato mentre le sue guance
si coloravano di rosso. Momo sorrise soddisfatta.
Era arrossito, quindi tanto impassibile non era.
Ryu comprese di essere di troppo, salutò Atem e
uscì dal parco un po' preoccupato per l'amico.
Anche il faraone si alzò dalla panchina sperando
di riuscire a nascondere l'imbarazzo che provava
in quel momento
-Non sei sempre impassibile Atem-kun- sorrise
maliziosa Momo.
-Certo che lo sono, è solo che mi hai colto
di sorpresa!- cercò di giustificarsi lui.
La ragazza sorrise e affermò derisoria
-Uhm? E cosa pensi di farmi?- ora era a pochi
centimetri dal volto di lui.
-Niente. Non faccio del male ad una donna- rispose
sicuro Atem mentre con la coda dell'occhio cercava
una via di fuga.
-Eh,eh non lamenterti se questa donna farà qualcosa a
te!-
Il ragazzo la spinse via  e Momo sorrise seccata.
-Sono la sorella di Vector ma non voglio che la gente
mi paragoni a lui, soprattutto se sei tu a farlo-
affermò Momo, quasi per evitare che Atem la lasciasse
sola
-Perchè ai così alta considerazione di me?- domandò a quel punto
lui senza capire.
-Ma che cosa dici? Mi da solo fastidio che la gente mi consideri
come Vector-
-Come faccio a considerarti come Vector se non ti conosco
nemmeno? E poi non mi sembri il tipo che bacia il primo
ragazzo che passa!- affermò il ragazzo guardandola
gelido
-Sei completamente fuori di testa! Smettila di fare il santo-
affermò lei irritata
Atem le voltò le spalle e fece per andarsene.
-Aspetta!- Momo lo buttò a terra finendogli sopra
-Quindi non hai mai provato odio o rancore?- chiese a sua
volta Momo con una voce sembrò accarezzare le orecchie di Atem.
Gli posò un dito sulle labbra baciandolo con passione.
Riuscire a divincolarsi per il faraone fu difficile, quasi impossibile
eppure quando ci riuscì non gli sembrò vero.
Sentiva ancora sulle labbra il sapore di lei e Atem non l'avrebbe
ammesso nemmeno davanti a sè stesso, ma si stava innamorando.






 

  
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