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Autore: Tigre Rossa    24/07/2014    5 recensioni
"E così sei tornato, Leonardo.
Ma guarda, chi l’avrebbe mai detto.
Ne è passato di tempo, da quando sei sparito senza lasciare traccia.
Noi ti abbiamo aspettato a lungo, sai?
Io, soprattutto.
Si, hai capito bene: ti ho aspettato.
E quanto ti ho aspettato.
Ma è stato tutto inutile."
TMNT 2007. Leonardo è appena tornato a casa e si sta scusando con il maestro Splinter per il suo comportamento e per 'aver fallito'. Raffaello, nascosto dietro la porta, sente tutto. E non è disposto a perdonare. Non più.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Troppo tardi per chiedere perdono
 

 
 
 

You tell me that you're sorry
Didn't think I'd turn around and say…

 
That it's too late to apologize, it's too late
I said it's too late to apologize, it's too late

 
-Apologize, Timbaland-


 
 
 
E così sei tornato, Leonardo.
 
Ma guarda, chi l’avrebbe mai detto.
 
Ne è passato di tempo, da quando sei sparito senza lasciare traccia.
 
 
Noi ti abbiamo aspettato a lungo, sai?
 
Io, soprattutto.
 
Si, hai capito bene: ti ho aspettato.
 
E quanto ti ho aspettato.
 
Sono rimasto seduto di fronte alla porta del rifugio per ore, giorni, settimane, mesi addirittura, certo che quella maledetta porta si sarebbe aperta da un momento all’altro e tu saresti entrato, stanco per il lungo viaggio ma felice di essere a casa, mi avresti visto, mi avresti sorriso come solo tu fai e, posando la borsa a terra, avresti detto la tua voce insopportabile ed odiosa “Non dovresti essere a letto, testa calda?”.
 
Ma è stato tutto inutile.
 
Per quanto ti abbia aspettato, quella porta è rimasta chiusa.
 
 
 
All’inizio ho tentato di giustificarti.
 
Magari, pensavo, avevi avuto qualche imprevisto.
 
Forse non eri riuscito a trovare un volo veloce per New York, o qualcosa del genere.
 
Mi dicevo così e continuavo ad aspettare, sempre più ansioso.
 
Ma poi, col passare del tempo, ho dovuto accettare la verità, per quanto dura e crudele fosse.
 
Tu non saresti più tornato.
 
Mai più.
 
 
Avevi deciso di restare in quella maledetta giungla per sempre, libero nella natura come avevi sempre sognato, senza pensare a noi, che avevi lasciato a casa senza alcun rimpianto.
 
Avevi deciso di abbandonarci, Leo.
 
Di abbandonarmi.
 
 
 
Quando me ne sono reso conto, ho sentito la fiducia che provavo per te sgretolarsi totalmente.
 
Non avrei mai creduto che tu, il mio fratellone, il mio migliore amico, potesse farmi una cosa del genere.
 
 
Sparire, lasciandoti dietro un vuoto incolmabile.
 
Abbandonarmi come se fossi una spada spezzata .
 
Lasciarmi da solo in questo nulla che è la mia vita senza di te.
 
 
 
All’inizio è stato difficile affrontare questa cosa, sai?
 
Mi guardavo attorno e vedevo ovunque riflessi di te, frammenti della nostra vita di prima, attimi di felicità che non sarebbero più tornati indietro.
 
Ti infilavi nei miei sogni in continuazione, torturando la mia anima anche durante la notte.
 
Qualsiasi cosa mi faceva pensare a te ed al tuo abbandono crudele ed insensato.
 
Per un certo periodo ho creduto che non sarei mai riuscito a superarlo, né che il mio cuore si sarebbe ricomposto.
 
Si, hai capito bene: ricomposto.
 
Perché questo tuo gesto me l’ha spezzato in mille pezzi.
 
 
 
Con il passare del tempo, il dolore e la tristezza hanno lasciato spazio alla rabbia.
 
Si, Leo: ero e sono ancora arrabbiato con te, molto arrabbiato.
 
Come hai potuto farmi questo tu, la persona più importante per me?
 
Come hai potuto trattarmi in questo modo?
 
Come, Leonardo?
 
Come?
 
 
Mi hai ucciso, Leo.
 
Mi hai fatto a pezzi.
 
Mi hai distrutto come niente e nessuno, prima, aveva mai fatto.
 
Mi hai cambiato dentro.
 
A causa tua, ora, sono diventato un altro.
 
Non si dice che il dolore trasforma le persone?
 
Beh, per me è stato così.
 
Eccome.
 
Non mi riconosceresti, te lo dico io.
 
Sono molto diverso, ora.
 
Sono un vero figlio delle tenebre e dell’oscurità, pronto a sopravvivere da solo, senza l’aiuto di nessuno.
 
Perché tu mi hai fatto capire, Leonardo, che in questa vita non ci si può fidare di nessuno.
 
Neanche di chi ami con tutto il cuore.
 
 
 
Ecco, adesso sei tornato, e vuoi ricominciare da dove avevi lasciato, come se nulla fosse accaduto.
 
Stai chiedendo perdono.
 
Ma sai, Leo?
 
Non ho alcuna intenzione di ascoltarti e d’illudermi ancora.
 
 
Ti sei comportato in modo orribile.
 
 
Mi hai preso in giro.
 
Mi hai abbandonato.
 
Hai spezzato la mia anima.
 
 
No, anche se vorrei accettare le tue scuse, come sta facendo Splinter e come faranno gli altri, io non posso farlo.
 
 
Mi hai fatto troppo male.
 
Troppo.
 
Non potrai mai capire quanto.
 
A causa tua qualcosa si è spezzato, qui, dentro di me, e non tornerà più come prima.
 
Non voglio più soffrire per te.
 
Il mio cuore ha già abbastanza cicatrici.
 
 
Quindi no, non accetterò le tue scuse, né ora né mai.
 
Perché?
 
Beh, semplicemente perché è troppo tardi per chiedere perdono.
 
Troppo tardi.




  
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