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Autore: HikariKanna    07/09/2008    14 recensioni
“Ma...Giuro che questa è vera!!” “Sì, certo, Yamazaki!” [...] “Voi volete che ve la racconti?E’ una semplice fiaba, del lupo e dell’albero di ciliegio.” Shaoran si gira lentamente. “Ti prego, raccontala. Mi mancherà il tuo inventare storie, ad Hong Kong.” Chiharu si arrende e Sakura a malapena nasconde un sorriso triste. L’indomani il ragazzino non ci sarà più. “Lupo e ciliegio?Sembrano i nostri Shaoran e Sakura”s’intromette timidamente Rika, dopo un colpetto di tosse. [...] “Tomo-chan, tu sei sicura che sia servito?” Una zuccherosa one-shot per la mia tesoruccia Sora89!!;) Amore ti voglio benissimooooooooo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura Kinomoto, Takashi Yamazaki, Tomoyo Daidouji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ma

Ma ...Giuro che questa è vera!!

 

“Ma...Giuro che questa è vera!!
“Sì, certo, Yamazaki!”

Chiharu lo trascina per le orecchie lontano dal piccolo capannello di amici che come al solito non sa se ridere dell’ultima del racconta -storie.

Le dolci Sakura, Rika e Tomoyo sorridono.

“Voi volete che ve la racconti?E’ una semplice fiaba, del lupo e dell’albero di ciliegio.

Shaoran si gira lentamente.

“Ti prego, raccontala. Mi mancherà il tuo inventare storie, ad Hong Kong.”

Chiharu si arrende e Sakura a malapena nasconde un sorriso triste.

L’indomani il ragazzino non ci sarà più.

“Lupo e ciliegio?Sembrano i nostri Shaoran e Sakura”s’intromette timidamente Rika, dopo un colpetto di tosse.

“Appunto racconto questa storia, prima che lui parta!Dovete sapere che tutte le sere c’è, al parco qui vicino, un lupo solitario che ulula alla luna. La luna è il suo mentore, l’astro degli innamorati che non possono mostrarsi al sole, l’unica che possa realmente comprendere il suo dolore.

Ecco perché tutte le sere lui è lì.

Tutto è partito da...”

Per una volta, la palese idiozia che un lupo scorazzi liberamente per un parco cittadino non fa fare a nessuno commenti cattivi o sospiri d’incredulità. Il solo pensiero che Shaoran il giorno dopo non ci sarà, ad ascoltare queste storielle, rende il cuore di tutti gonfio di tristezza.

Specialmente il cuore della più solare di tutti.

Yamazaki s’interrompe.

“Siete davvero curiosi di scoprire l’infanzia del lupo e cosa lo portò a soffrire così tanto per amore?”
“Sì”sussurra Sakura, in trance.

“Il lupo era il più gracile della sua cucciolata. Sua madre l’aveva cacciato via, affinché potesse morire, e quindi non danneggiare gli altri vivendo a loro spese, oppure fortificarsi e sopravvivere, creando un nuovo branco. Contrariamente alle previsioni di tutti, il lupo ce la fece. Non fu facile, certo, ma un giorno si trovò a scegliere se tornare nella famiglia che l’aveva denigrato o scappare.

Fuggì, correndo per giorni, senza mai fermarsi, quando si trovò di fronte il mare.

Si buttò, e per miracolo, si trovò in un’altra terra.

Che lupo pazzo, direte. Scappare dal posto in cui era nato certo non l’avrebbe liberato dai fantasmi del suo passato.

Stremato, non cercava neppure di chiedere aiuto.”
“E cosa fece?”domanda Tomoyo, rapita.

“Quello che faceva nella sua terra natale. Cacciava, mangiava, dormiva. Cacciava, mangiava, dormiva. Finché...Finché una notte si ritrovò ferito. Cercò aiuto. Ma chi poteva darglielo, lui non aveva nessuno! E il lupo capì una lezione importante: se non si da amore, nemmeno lo si riceve. Così, si rifugiò sotto un meraviglioso albero di ciliegio, che almeno l’avrebbe riparato dalla pioggia.

“Un albero di ciliegio”ripete Sakura, incantata. I ciliegi erano i suoi alberi preferiti, e forse era per questo che si chiamava così.

Ma la pioggia era troppa anche per l’albero...”continua Yamazaki, beandosi del suo piccolo momento di gloria.

“...Essa si trasformò in un uragano di una violenza inaudita, che tentò in tutti i modi di sradicare l’albero. Quello, giovane, non poteva vantare anni di esperienza e maturità, perciò non riuscì ad opporre resistenza. Ma il giovane lupo, pur esausto, lottò tutta la notte contro la tormenta perché l’unico che gli avesse offerto resistenza potesse vivere. La bufera sembrava incontrastabile. Le radici dell’albero furono quasi disintegrate, il lupo spazzato via.

E quando il sole decise di porre fine a questo indegno spettacolo della natura, era troppo tardi.”
Tutte le ragazze si portano una mano alla bocca, scioccate. Di solito le frottole di Yamazaki sono molto più allegre!

Con aria grave, il ragazzino conclude il suo mito.

“Il lupo, divenuto una maschera di sangue, tentò disperatamente di far rialzare l’albero, che sembrava accarezzarlo con le sue fronde. Fu allora che una dea, piangendo, li trasformò in esseri umani.

Però solo per un’ora. Era una dea compassionevole, decisamente giovane, e il re degli dei si sarebbe infuriato non poco se avesse visto che sovvertiva così l’ordine delle cose.

Il lupo aprì gli occhi, leccando il tronco dell’albero.

Ma...

Al suo posto c’era una ragazza. Carnagione rosea come quei fiori distrutti prematuramente. Occhi verdi come le foglie che l’albero doveva aver conosciuto d’estate. Capelli castani come quel tronco e quelle radici spezzate.

Il lupo capì subito che era quello l’unico amico che aveva. Non voleva che morisse.

Avanzò una zampa verso di lui, o meglio, lei, quando si accorse di non averne più. Due mani lacerate avevano preso il posto delle sue lunghe zampe, il suo pelo color cioccolato s’era trasformato in una zazzera incolta e in due occhi brillanti.

Anche lui era umano.

Si toccò per tastare meglio questa novità.

L’albero sorrise.

“Qui mi chiamano Sakura. Ma tu non sei di qui, vero?”chiese lei con voce melodiosa, l’eco che si diffondeva dolce nelle sue orecchie.

Scosse la testa.

Provò a parlare, e la sua voce uscì come un diamante grezzo da raffinare.

“Da me...da me io vengo chiamato Shaoran.”
Sakura gli accarezzò una guancia, ora imberbe, con fare leggiadro. Proprio come le sue fronde.

“Grazie”

Shaoran le ghermì la mano con forza, seppure impotente.

L’albero aveva chiuso gli occhi, stanco.

Il lupo posò il suo muso-pardon, le sue labbra- su quelle fresche di lei, piangendo.

“Grazie”

La dea Ai li unì per sempre.

Ma ora i discendenti di quel lupo sono destinati a rintanarsi sempre su quegli alberi.

E qui a Tokyo, l’ultimo, cerca disperatamente di farsi benvolere da puro legno, ululando a quella luna che, tanto tempo fa, aveva visto lo sbocciare di un sentimento.

Yamazaki si schiarisce la gola.
“Visto?E voi che non volevate starmi a sentire!!”

“E’...è che i protagonisti hanno i nostri nomi”si ritrova a sussurrare Shaoran, confuso.

“Sì, bè,  non è colpa mia se Sakura vuol dire fior di ciliegio e Shaoran, in cinese, lupo.”

Tutti si alzano, ancora immersi nella tristezza di quel mito.

Sakura e Shaoran si allontanano, chiedendosi perché Yamazaki ha raccontato proprio quel mito.

Lui ha guardato lei tutto il tempo, attendendo una sua reazione.

Lei era stranamente pensierosa, lontana anni luce. Chissà dove.

Tomo-chan, tu sei sicura che sia servito?”

“Molto più di quel che pensi...Grazie, Yamazaki.”
“Figurati!Mi piace inventare storie!”
“L’avevamo capito!”sorride Chiharu, seguita da Rika.

 

*******

“E così gli hai detto che gli vuoi bene?”
“Io...Il treno stava partendo e...Mi mancherà così tanto, Tomo...”

Sakura scoppia in singhiozzi, e la sua migliore amica le carezza i capelli, ritmicamente.

“Tornerà, Sakura, tornerà.”
“Stando a sentire la leggenda di oggi, ho pensato fossimo quasi destinati.”

Tomoyo sorride.

“Chi dice che non lo siate?”

Sakura abbozza un sorriso, imbarazzata.

“Non vorrei piangere, ma è più forte di me. Non pensavo fosse Shaoran la persona a cui voglio più bene, anche se, forse, dentro di me, già lo sapevo. Proprio come hai detto tu, Tomoyo. La chiave era quella leggenda. È buffo, no?  Abbiamo condiviso tante esperienze per molto tempo e...Ora che sappiamo entrambi ciò...Ciò che ci unisce...Ecco che la vita ci separa. No, non è buffo. È ingiusto. È...triste.”

 

******

“Ah, non voglio sentire storie!Per una volta tanto, faccio io le foto!”
Tomoyo è fintamente imbronciata.

Ok, è il suo compleanno e Sakura le ha regalato una nuovissima videocamera con fotocamera incorporata, ma non è una scusa!
“Ehi, ma sei triste?”
“No, certo che no!E’ il mio compleanno!”
“Hai un’aria strana...”
“Aspetto qualcuno.

Tomoyo si morde un labbro, mentre tutti i suoi amici delle elementari mangiano a più non posso.

“Oh!Chi, chi?”
“Ah, no, non posso dirtelo!”
“Tomo, c’è una cosa che vorrei darti...Però...”

Tomoyo sorride.

“Andiamo in camera mia.”
Le due amiche salgono le scale, silenziose. Sono cresciute, ormai vanno alle medie, ma il sentimento che le lega è lo stesso.

“Ecco, lo so che sono un disastro, ma...Che ne pensi?”

Sakura svela un disegno fatto con gli acquerelli.

Tomoyo lo sfiora, estatica. Sì, non sarà il massimo...Ma è di Sakura. Un acquerello che racconta la leggenda del lupo e del ciliegio.

“Sakura, è bellissimo!”

Tomoyo l’abbraccia quasi in lacrime.

Fiu...!Sai, farti un regalo è una cosa difficilissima!”
“Bè, il piccolo portamonete che mi ha regalato è delizioso!E... io ho tutto, o quasi, ciò che voglio.”
“Cosa ti manca, Tomoyo?”
“Aspetto qualcuno, te l’ho detto.”
Sakura si gratta la testa, ma il campanello ferma il flusso dei suoi pensieri.

Dev’essere lui!”
“LUI??

Sakura strabuzza gli occhi. Lui?!Lui CHI?
Tomoyo scende le scale in fretta.

“Shaoran, sapevo saresti venuto!!

Sakura si blocca sulle scale, il cuore che batte a mille.

Quel Lui.

Il Suo Lui.

SHAORAN.

Perché il mio regalo più grande è vederti felice, e non puoi esserlo senza di lui. Diciamo che...gli ho anticipato il viaggio di qualche mese.

Tomoyo sorride dolcemente, lasciando un giovane lupo imbarazzato e un ciliegio in fiore a svelarsi cose, in fondo, già note.

“...Così come tu non puoi essere felice senza di me.”
“Siamo presuntuosi o sbaglio, Eriol?”
Il ragazzino sorride.

“Mi sei mancata anche tu, Tomoyo.”

 

 

OOOOOH!!

Bè...Innanzitutto...

AUGURI SORAAAAAA!Tesooooo ;) Finalmente 19!XD Non so da dov’è uscita questa fic per te, XD Ma i regali sono anche reali, come ti accorgerai da qualche piccolo dono postale che spero tra qualche giorno ti arriverà!^^ ^^ Poi fammi sapere che ne pensi!=) Allora...Questa piccola e insignificante one-shot voleva essere una dolce “fiaba”(non a caso, la dea si chiama anche Ai come “amore”in cinese e in giapponeseXD)...Spero sia riuscita nell’intento, mia Tomo-chan!*_* Ti voglio benissimo, tesoro mio! J

HikariKanna

PS:Un grazie doveroso a chi leggerà e/o commenterà questa fanfiction!

   
 
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