“Ragazzi, le ho mandato il messaggio. Credete che risponderà, almeno questa volta?”

“Speriamo.-disse Ashton-Non capisco perchè l'abbia fatto, perchè ci abbia ingannati. Perchè? Sembrava tanto una brava ragazza...”

“Per me nascondeva qualche scheletro nell'armadio... Non c'è altra spiegazione.” replicò Calum.

“Lei è una brava ragazza. Aveva solamente paura del giudizio delle persone. Tutto qui.”

Luke finì la conversazione. Michael non aveva parlato. O, almeno, aveva parlato. Ma non di tutto. Aveva riferito ai ragazzi che Sara se ne andava. Non aveva parlato dei sentimenti della ragazza per lui, né del bacio. Loro erano all'oscuro di tutto.

“Sara, Sara! Stai bene? Sei pallida...”

“No, Silvia, non sto affatto bene. Michael mi ha mandato un messaggio eh, oddio... Devo rispondergli, devo chiamarlo, devo dirgli qualcosa...”

“Allora fallo. Mandagli subito un messaggio.”

Il telefono di Michael si illuminò. Luke fu il primo ad accorgersene.

“E' lei? E' lei, Michael? Dimmi che è lei, ti prego...”

“E' Sara. Dice che vuole tornare e vuole chiarire tutto con tutti. Le manchiamo da morire. E non vuole che pensiamo che si fosse comportata da stronza, così, senza motivo...”

“L'avevo detto io che era una brava ragazza. Lei non mi deluderà mai. Mai...” disse Luke, felice che la ragazza che amava avesse finalmente avuto il coraggio di chiedere un confronto con tutti.

“Scrivile quando viene qui, in Australia.-disse Ashton-E dille che ci manca anche a noi.”

“Si, si, certo. Ora le scrivo tutto.”

“Sara, che ti hanno risposto?”

“Mi hanno chiesto quando vado da loro. Tu Silvia verrai con me, vero?”

“Ovvio. Non ti lascerei mai da sola.”

Grazie. Davvero, grazie.”

“Ragazzi, ragazzi! Ha risposto! Dice che con lei verrà anche la sua migliore amica Silvia.”

“Mhh, chissà come sarà questa Silvia...”

“Calum, smettila! Ora le chiedo quando arriverà...”

La sua risposta fu imminente: “ Ci vediamo lì tra tre giorni. Il tempo di sistemarmi, fare le valigie e prendere l'aereo. Mi mancate.”

I ragazzi le mandarono un messaggio vocale: “ Manchi anche tu. E Calum vuole sapere com'è Silvia! Non sentire quello che ti dice Ashton!!”

Sul volto di Sara apparve un sorriso. Era da tanto, troppo tempo che non risentiva quelle voci. Non lo voleva ammettere, ma, si, quei ragazzi le erano mancati. E anche molto.

Il giorno dopo le ragazze prepararono le valigie: non erano mai state in Australia e, viaggiare per raggiungere un luogo così lontano, le rendeva euforiche. Oppure era il pensiero di rivedere i loro quattro australiani preferiti che le entusiasmava così tanto?

Nel tardo pomeriggio si recarono all'aeroporto. Tra il check-in e l'attesa nel gate, si fecero le 20.00.

Il volo partì in orario alle 20.45. L'aereo era strapieno di gente proveniente da tutti i paesi del mondo. Le persone italiane si riconoscevano subito: erano le uniche che si lamentavano per ogni cosa: dal cibo al cuscino fino alla musica che era trasmessa.

Le ragazze non smisero di parlare fino a notte inoltrata. Si addormentarono una nella mano dell'altra.

Quando si svegliarono trovarono ancora tutto buio e si sentirono spaesate, senza un punto di riferimento.

Dopo altre molte ore di volo, l'aereo atterrò e le ragazze si ritrovarono a Sidney.

Sara mandò un messaggio a Michael: “ Noi siamo arrivate. Mi dai l'indirizzo della vostra casa che così prendiamo un taxi?”

La risposta del ragazzo fu imminente: “Sciocchina, ci penso io a venirvi a prendere.”

Adorava come la faceva sentire Michael: stupida ma importante al tempo stesso.

In 20 minuti il ragazzo era lì, di fronte a loro. Disse a Sara e Silvia di sbrigarsi, perchè i fan avrebbero potuto riconoscerlo.

Ma Sara non l'ascoltò. Corse verso di lui e lo abbracciò. Gli erano mancati gli abbracci di Michael e, quello, forse, era il più bello di tutti. Un abbraccio tanto desiderato ma che, fino a poco tempo prima, credeva irrealizzabile.

Dopo il momento romanticoso, salirono tutti non su una macchina di lusso, ma su un normale pulmino, quello che i ragazzi usavano per andare alle registrazioni.

In poco tempo erano di fronte ad una casa, una normalissima casa bianca.

Dal portone vennero fuori i rimanenti componenti della band: Luke cercò di mantenersi, ma questo non gli impedì di strozzare quasi la ragazza.

Sara gli sussurrò all'orecchio: “Tu sei il primo a cui domani parlerò, per chiarire tutto.”

*Minuscolo spazietto dell'autrice*
Sono tornata con il seguito di Heartbreak girl. Questo è un piccolo regalino per le più di 100 visualizzazioni alla mia opera già citata :') Se volete recensire questo capitolo sarei molto felice. Consiglio di leggere questa ff dopo Heartbreak girl: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2742412&i=1 . Ve lo consiglio perchè poi non ci capireste nulla :/ Chi ha già letto il prequel, avrà notato che, a differenza della prima, Aussie Love Affair non viene accompagnata dalle loro canzoni. Perchè? Perchè non voglio che questa sia una brutta copia di Heartbreak girl e, quindi, si, ci si riallaccia, ma non la copia in nessun modo. Se volete vedere anche la mia altra ff demenziale, Perchè proprio a noi?, ne sarei felice <3
Grazie