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Autore: Bored94    01/08/2014    0 recensioni
Thor.
Altra OS che diventerà un tie in della long precedentemente menzionata e ancora in fase di scrittura causa impegni delle diverse autrici.
Per capire queste OS non è necessario conoscere la trama della long.
Dopo la caduta di Loki dal Bifrost, Thor affronta Odino, in cerca di risposte.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Odino, Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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RISANTIMENTO

 

Le porte della sala del trono sbatterono con violenza mentre il Dio del Tuono entrava e percorreva la stanza a grandi falcate.

Giunse presto ai piedi della scalinata e si rivolse direttamente al Padre degli dei senza nemmeno inchinarsi.

- Padre. Dobbiamo parlare.
Odino restò un attimo ad osservalo dopodiché congedò i presenti con un cenno del capo. Le persone che affollavano la sala del treno scomparvero in poco tempo alla vista.
- Cosa ti porta a fare irruzione in questo modo, figlio mio? Percepisco che la tua mente è turbata...
- Turbata, padre? Che cosa è accaduto in mia assenza? Che cosa è accaduto su Jotunheim? Avevo promesso a Loki che...
- Loki ha perso il senno. Questo è ciò che è successo.
- No, deve esserci di più, voglio sapere cosa è successo in mia assenza...
- Osi contraddirmi?!
- Sì, oso! Loki era mio fratello! Era sempre stato diverso da noi ma non era un folle! Ho visto cosa è successo al braccio di Loki a Jotunheim, quando è stato toccato da quel gigante di ghiaccio. Gli avevo promesso che avremmo scoperto la verità una volta tornati ad Asgard, gli avevo promesso che sarei stato al suo fianco mentre chiedeva spiegazioni, ma io sono stato esiliato. Non ho mantenuto la mia parola e ora Loki è morto! Voglio la verità, padre.
Odino si sedette sul trono con un sospiro e alla fine parlò.
- Loki... Tempo fa, quando combattei e sconfissi Laufey, trovai un bambino. Era un neonato così piccolo che non sarebbe sopravvissuto al gelo di Jotunheim. Probabilmente era stato considerato troppo gracile, sebbene figlio di Laufey, per un gigante di ghiaccio, quindi era stato lasciato lì a morire. - fece una pausa. - Lo portai a tua madre e lei accettò di crescerlo come se fosse suo. Si affezionò al bambino e lo considerò un figlio a tutti gli effetti. Lo considerammo un figlio a tutti gli effetti. Lo lasciammo crescere con te, giocare e studiare come un degno principe di Asgard... ma a quanto apre non fu sufficiente. Un giorno, mentre tu eri in esilio, lo trovai nella stanza delle reliquie, intento ad osservare lo Scrigno degli Antichi Inverni. Lo aveva preso in mano e la sua pelle aveva mutato colore. Iniziò a chiedermi spiegazioni su cosa significasse quel cambiamento... e io gliele diedi. Mi chiese più di una volta il motivo per cui lo avevo portato via da Jotunheim quel giorno...
Il silenzio calò sulla stanza, per qualche istante l'unico suono udibile fu il respiro dei due Asgardiani.

- Gli dissi che lo avevo fatto perché era solo un bambino, non mi credette. Voleva la verità. Si sentiva come “il mostro di cui si raccontava ai bambini la notte”... parole sue... Gli dissi che in principio avevo maturato l'idea che, forse, un giorno, avrei potuto porlo sul trono quale re di Jotunheim. Ci fu una discussione. Caddi nel sonno di Odino e in mia assenza il trono venne affidato a Loki... il resto lo sai.
Thor non sapeva cosa rispondere. Deglutì una, due volte, poi sentì la rabbia montare dentro di sé. Ora cominciava a capire cosa aveva spinto Loki a quegli atti estremi. Non lo giustificava, certo, ma riusciva a capire.
- Loki era uno Jotun. - riuscì a dire dopo qualche minuto.
- Sì.
- E tu lo hai cresciuto come se fosse mio fratello. È stato istruito allo stesso modo in cui sono stato istruito io.
- Sì.
Thor alzò lo sguardo che fino a quel momento aveva tenuto rivolto verso il suolo.
- Tu mi hai raccontato della guerra contro i giganti di ghiaccio. Di come gli Asgardiani li abbiano uccisi, uno dopo l'altro in guerra. Ce li hai descritti come mostri, io stesso ho più volte ripetuto che una volta diventato re li avrei uccisi tutti. Non mi hai mai fermato, sebbene tu sapessi.
E Loki è cresciuto credendo negli stessi ideali. Sentendosi inferiore a noi perché meno prestante e forte dal punto di vista fisico. Guardato con sgomento e sospetto per le sue abilità magiche e la sua astuzia, ha sviluppato al meglio le armi che aveva a disposizione per essere mio pari e renderti orgoglioso, padre. Sono stato cieco a non accorgermi per tempo del suo stato d'animo, ero troppo pieno di me per porvi rimedio, ma tu padre... tu saresti dovuto restare al suo fianco e mostrargli che non era necessaria la forza per essere un degno Asgardiano.
La scoperta delle sue origini e le tue parole hanno confermato i suoi timori, padre, e la sua voglia di rivalsa nei miei confronti è cresciuta più che mai.

Il figlio di Odino fece una pausa per essere sicuro che il padre lo ascoltasse. - Ha cercato di renderti fiero cercando di eliminare i nostri antichi nemici e in questo modo di cancellare con essi la sua vergogna. Sono consapevole dei suoi errori, padre, e non intendo giustificarlo, ma tenendo conto delle motivazioni alla base delle sue azioni avresti dovuto attendere.
Odino lo osservò sorpreso. Attendere?

Un tremito scosse il Dio del Tuono. - Noi stessi abbiamo le mani lorde del sangue di migliaia di nemici, padre. Perché quando Loki ha sostenuto di averlo fatto per te lo hai rifiutato? Avresti dovuto attendere che fosse al sicuro, sul Bifrost. In quel momento, solo allora, avremmo potuto mettere in discussione la sua condotta. Loki ha lasciato la presa ed è precipitato nel vuoto perché tu gli hai detto che ciò che aveva commesso era irrevocabilmente sbagliato, senza tener conto del filo labile che teneva unita la sua psiche. Più volte mi sono dimostrato indegno, padre, e più volte mi hai punito, ma Loki? Loki è morto. Morto perché tu non hai atteso che fosse in salvo prima di esprimere il tuo giudizio.
Le tue mani sono sporche del sangue di mio fratello.

Thor non attese oltre, l'ira nei confronti del Padre degli dei in quel momento era troppo grande per essere espresse a parole, uscì dalla sala del trono sbattendo le porte dietro di sé.

Un tuono echeggiò per tutta Asgard e scosse le mura del palazzo.

Che tutti venissero a conoscenza dell'ira del figli di Odino.

  
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