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Autore: Annie J    02/08/2014    0 recensioni
NB! Questa storia è una traduzione gestita da focus_niam!
Potete trovare la storia originale e il profilo dell’autrice a questo link:
http://www.quotev.com/story/4502026/When-Trouble-Calls-Niam-Horayne-Larry-Stylinson/
Mi è stato direttamente fornito il consenso per la traduzione.
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Quando il pompiere Liam Payne salva Niall Horan da un edificio in fiamme, non ci vuole molto perché se ne innamori. Ma quando i due cominciano a diventare più intimi, Liam scopre più aspetti dell’oscuro passato di Niall, incluso come ebbe inizio l’incendio.
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Niam Horayne AU
Accenni Larry Stylinson
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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NOTA INTRODUTTIVA
Ciao a tutti! :)
Come spiegato nella presentazione, questa storia è una traduzione gestita da
focus_niam!
Questa è l’immagine icona della storia (la inserirò ogni volta per rimanere fedele alle caratteristiche del sito su cui è pubblicata la storia originale):



 




Pov. Liam:


Un’assordante sirena mi spaccò i timpani facendomi cascare dalle mani il barattolo di maionese. “Merda” mormorai quando il barattolo si frantumò a terra. Non potevo però occuparmene poiché quella sirena stava a indicare che c’era un incendio. Corsi per la caserma verso il garage assieme ad altre persone. Tutti stavano urlando tra di loro diversi ordini ma li ignorai e cominciai a indossare il mio cappotto antincendio. “Payno!” sentii qualcuno gridare il mio soprannome alle mie spalle. Mi girai per vedere il mio miglior amico Zayn già vestito e che mi faceva cenno di salire sul dei camion. Finii di abbottonarmi il cappotto e lo raggiunsi. Zayn mi diede una pacca sulla spalla non appena saltai sul mezzo e urlai all’autista: “Vai, vai! Gli altri camion se ne sono già andati!” Noah, il nostro autista, ci fece un gesto stizzito e guidò il veicolo fuori dal garage in fretta e furia.


Zayn ed io faticammo a trovare l’equilibrio ma mantenemmo una salda presa non appena fummo sulle strade di Londra. “Dov’è il fuoco?” gli chiesi mentre le auto davanti a noi si spostavano per lasciarci passare.  Si girò leggermente verso di me per rispondermi facendo spallucce: “Un edificio di appartamenti. Non ci vorrà molto!” Annuii soltanto nonostante non mi vide dato che stava di nuovo guardando in avanti.


Solo pochi minuti dopo raggiungemmo l’alto edificio e la mia bocca si spalancò dall’incredulità alla sua vista. Era quasi interamente avvolto dalle fiamme e non accennava a smettere di bruciare nonostante l’intervento di diversi getti d’acqua che altri pompieri gli stavano indirizzando contro. Esitai per un attimo poiché era il più grande fuoco che avessi mai dovuto affrontare. “Payno!” mi chiamò Zayn dopo essere saltato giù dal camion. Scossi la testa per liberarmi dalla paura e lo seguii.


I residenti dell’edificio erano tutti per strada a guardare con gli occhi intrisi di lacrime le proprie case in fiamme. Due persone in particolare attirarono la mia attenzione. Uno era alto con lunghi scuri capelli ricci e brillanti occhi verdi, ed era in piedi di fianco ad un altro ragazzo leggermente più basso. Aveva dei capelli castano chiaro e occhi di un grigio-azzurro che mi sembrava stessero trattenendo delle lacrime. Ciò che aveva catturato la mia attenzione però, era il fatto che ognuno stringeva molto saldamente la mano dell’altro. Mi faceva sempre piacere vedere delle coppie delle stesso sesso essere così aperte. Solo Zayn sapeva che ero-


“Liam!” Zayn urlò verso di me, “Svegliati!” Mi lanciò una manichetta antincendio e io non dissi e feci nient’altro se non prenderla e con il suo aiuto puntarla ad una finestra in cima all’edificio prima di aprire il getto d’acqua.  Mentre noi eravamo occupati con quello Noah, che era anche il nostro capo pompiere, continuò a urlarci contro ordini. Roteai gli occhi. Aveva solo ventun anni, uno in più di me, quindi era davvero difficile starlo a sentire e l’unica ragione per cui era diventato capo pompiere era perché suo padre era molto ricco e aveva alcuni agganci.


Zayn ed io stavamo reggendo la manichetta solo da qualche minuto prima che qualcuno corse verso di me e mi strattonò il braccio. La manichetta quasi colpì Noah che stava di fianco a me per quell’attimo in cui ne persi il controllo. Mi lanciò uno sguardo gelido e io mi girai in fretta dall’altra parte verso la persona che stava impugnando il mio braccio. Era il ragazzo alto con i ricci.


“Il nostro vicino!” disse con una voce rauca mentre indicava che il suo coinquilino fosse il ragazzo più basso di cui prima stava stringendo la mano. “Il nostro vicino, lui-lui-“ Era così senza fiato che riusciva a malapena a spiccare una parola di ciò che stava provando a dire, “Calmati ragazzo!” dissi scuotendogli lievemente una spalla, “Cosa è successo al vostro vicino?” Prese un respiro profondo, “Il nostro vicino è ancora lì dentro!” “Cosa?!”
 
“Che succede?” chiese Zayn comparendo al mio fianco. “C’è ancora qualcuno lì dentro” spiegai prima di rivolgermi di nuovo al ragazzo, “Quale appartamento?” “Il numero quattro del settimo piano.” Non appena finì di parlare corsi dentro all’edificio. “Liam, no!” mi urlò Zayn ma lo ignorai prima di scavalcare le fiamme all’entrata.


Corsi su per le scale, tossendo incontrollatamente per tutto il fumo. Il calore che mi circondava mi faceva anche respirare a fatica. Avrei dovuto prendere una maschera ma non stavo pensando quando corsi qui dentro. Nessuno avrebbe potuto sopravvivere rimanendo in questo edificio a lungo. Raggiunsi il quinto piano e dovetti inchinarmi appoggiando le mani sulle ginocchia per riposarmi un attimo mentre continuavo a tossire. Mi obbligai a continuare, pensando alla vita della persona che stava solo a qualche piano sopra di me.


Quando arrivai al settimo piano provai ad aprire la porta dell’appartamento numero quattro ma non si mosse. Cercai di sfondarla più volte con la spalla ma non cedeva ancora. Mi lamentai frustrato prima di raccogliere tutte le mie forze e aprila spaccandola con un calcio secco. Corsi urlando tra i colpi di tosse, “Ehilà?!” Nessuna risposta. “C’è qualcuno?” Ancora nessuna risposta.


Cominciai a vagare tra le stanze. Le fiamme del piano sottostante stavano iniziando ad avanzare nell’appartamento. Impugnai la maniglia di quella che sembrava la camera da letto ma ritirai immediatamente la mano spaventato. Non mi ero bruciato dato che indossavo i guanti, ma avvertii un’enorme quantità di calore  sprigionata dalla stanza che stava a significare che il fuoco lì dentro era particolarmente intenso.


Feci ciò che avevo fatto con la porta d’ingresso e irruppi nella stanza. Non appena fui dentro vidi che era circondata dalle fiamme. Persino il letto stava andando a fuoco. Giacente prono a terra proprio di fianco al letto c’era un ragazzo. Mi precipitai su di lui e lo capovolsi; non appena lo feci il mio respiro mi morì in gola. Aveva perso conoscenza, ma anche con i suoi occhi chiusi era… bellissimo.


Sembrava avesse sui diciannove anni, forse venti,  aveva dei capelli biondo tinti e un viso snello con un’esile corporatura. Aveva anche un piccolo livido alla guancia sinistra. All’inizio pensai fosse della cenere ma il colorito bluastro lo rendeva inequivocabilmente un livido. Doveva esserselo procurato in qualche modo durante lo scoppio dell’incendio. Una trave che cadde nella stanza mi risvegliò dai miei pensieri. Senza esitazioni sollevai il ragazzo e lo portai fuori dalla stanza. Stavo per raggiungere la porta d’ingresso quando un’altra trave le cadde proprio davanti. “Cazzo!” gridai frustrato. Mi diedi mentalmente uno schiaffo in faccia quando mi ricordai dell’uscita antincendio. Abbassai lo sguardo verso il ragazzo ancora senza conoscenza ma accoccolato tra le mie braccia e dissi, “Sei al sicuro con me, piccolo.”


Andai verso la finestra in prossimità dell’uscita antincendio e calciai il vetro, frantumandolo in un colpo. Gli passai attraverso facendo attenzione che le schegge non tagliassero il ragazzo. Una volta che fui fuori presi un respiro profondo dell’aria fresca subito però rimpiazzato da ulteriori colpi di tosse per aver inalato del fumo. “Liam!” sentii qualcuno gridare da sotto. Guardai in giù e vidi Zayn agitare un braccio in aria, “Dovrai saltare!” Guardai dove mi indicò e vidi Noah e gli altri portare una rete di sicurezza. Strinsi il ragazzo alla mia spalla e riuscii in qualche modo a scavalcare la ringhiera. Una volta che la rete fu pronta e posizionata presi un respiro profondo. “Andrà tutto bene” gli dissi.


Presi un altro respiro profondo e mi lasciai cadere giù dalla ringhiera. Mi assicurai che il ragazzo cadesse sopra di me affinché io non lo schiacciassi. Non appena atterrammo alcuni paramedici si precipitarono su di noi e specialmente su di lui. “No!” dissi senza pensare minimamente appena provarono a staccarlo dalla mia presa. Mi guardarono sbigottiti. Non sapevo perché l’avevo fatto. Era stato soltanto l’istinto di non volere che quel ragazzo fosse portato via da me. “S-scusate” farfugliai mentre lasciai con esitazione la sua mano.


Lo portarono via e gli misero uno maschero dell’ossigeno. I due ragazzi che erano i suoi vicini si precipitarono su di lui. Quello più basso con i capelli castano chiari urlò con un tono di voce molto acuto, “Vivrà?!”I paramedici non risposero mentre riiniziarono a spingere la barella. Continuai a guardare il ragazzo biondo mentre lo caricavano sull’ambulanza.


“Payne!” urlò Noah contro di me. Spostai finalmente il mio sguardo dal ragazzo e guardai Noah che mi stava più che importunando. “Ho chiamato il tipo nome almeno una dozzina di volte!” Mi impugnò il braccio e mi trascinò giù dalla rete. “Cosa hai in quella cazzo di testa?! Sei corso lì dentro senza maschera, senza supporto, senza-!” “Basta Noah!” urlò Zayn mentre mi portò via da Noah.


“Ha infranto tante di quelle regole!” urlò Noah mentre Zayn mi condusse ad un’altra ambulanza. “Ha anche salvato una vita!” urlò di rimando Zayn senza nemmeno girarsi. “Dobbiamo portarti subito all’ospedale” mi disse, ma non stavo prestando minimamente attenzione a quello che stava succedendo. Tutto ciò a cui stavo pensando era quell’angelo biondo.


*


“Okay, signor Payne, può andare” disse un’infermiera poche ore dopo. “Davvero?” disse Zayn che era di fianco a me. Non si era allontanato nemmeno un attimo da quando ero qui, “Di già?” “Non ha bruciature i tagli. Ha solo aspirato un po’ di fumo. Sono sicura che è vi è già successo in passato.” Disse l’ultima parte con un disinvolto sorriso verso Zayn. Zayn si sistemò sulla sua sedia, “Beh, ho affrontato la mia parte di incendi!”


L’infermiera ridacchiò leggermente. Io rimasi solamente a fissarli entrambi a disagio. “Non sono sorpresa” disse, “Le vostre mani hanno la durezza impressa su di esse, come se aveste combattuto il fuoco per anni.” “Da quasi tre!” disse Zayn con orgoglio. “Wow, non capisco proprio come fate. Siete sicuramente così coraggiosi” “Ah!” urlai dato che tolse la flebo troppo velocemente.


Zayn mi diede un colpetto al braccio e mi fece segno di stare zitto, “Penso proprio che la gente possa ritenermi un tipo coraggioso. Ma che mi di dici di te?” L’infermiera arrossì visibilmente, “Probabilmente salvi vite qui.” “Beh, sì, aiuto” disse la ragazza. “Sono qui da un po’ più di un anno e-“ “L’infermiera Edwards alla stanza 28, l’infermiera Edwards alla stanza 28” sentimmo attraverso l’interfono.


“Mi chiamano” disse sospirando, “Potete andarvene non appena sarete pronti. L’infermiera alla scrivania in fondo al corridoio vi fornirà i documenti di dimissione” Sorrise verso Zayn di nuovo. “Ecco” disse scribacchiando qualcosa sul suo blocco per poi strappare un foglio e porlo a Zayn, “Chiamami, qualche volta.” Gli diede un altro sorriso disinvolto prima di lasciare la stanza.


Guardai verso Zayn che si stava esaltando per il numero di telefono. “Che diavolo era quello?” “Cosa?” disse senza distogliere lo sguardo dal foglietto. “La chiamerai davvero questa qui?” Zayn riceveva di continuo numeri di telefono ma la maggior parte finiva dritta nel cestino. “Lei sembra diversa. Voglio provarci.” Alzò lo sguardo per sorridermi ma lo stavo ancora fissando con le sopracciglia sollevate.


“Che c’è?” disse “Solo perché sei gay non vuol dire che io non posso provarci con le ragazze.” Lo zittii immediatamente. “Oh, ma zitto da cosa?” disse quasi ridacchiando “Non c’è nessuno qui dentro.” Mi rilassai non appena mi resi conto che eravamo solo noi due da soli. “Non capisco perché tu sia così spaventato che lo scoprano.” “Lo sai perché Zayn” ribattei “E se per caso i ragazzi alla caserma lo scoprono e mi sbattono fuori?” “Questo è illegale, Liam.” “Avevamo già parlato di questa cosa, Zayn.” Zayn si rimise a sedere arrendendosi. Ultimamente aveva sempre provato a convincermi di dire a tutti a proposito del fatto che fossi gay ma ero troppo spaventato. Nemmeno i miei genitori lo sapevano.


Ci fu una breve pausa prima che vidi Zayn che si muoveva leggermente con disagio. Restrinsi gli occhi nella sua direzione senza capire, ma prima che potessi chiedergli qualcosa si alzò e mi abbracciò. Ricambiai esitante poiché non capivo il motivo di tale abbraccio. Quando ci staccammo cominciò a grattarsi la nuca, “Ehm, già. Io… Io pensavo che ti avrei perso di nuovo” mormorò.


Gli lanciai un sorriso sfacciato, “Qualcuno era preoccupato per me?” “Fottiti Payno!” disse prendendo la sua giacca dalla sedia. “Qualcuno mi vuole bene!” insistetti. “Fottiti!” disse di nuovo andando verso la porta. Lo seguii a ruota prendendo la mia di giacca. “Mi vuoi bene e lo sai” continuai a stuzzicarlo.


Si girò di scatto e fummo soli a pochi centimetri di distanza. “Lo dirò una volta sola.” Alzò un dito in aria. “Siamo amici da quando avevamo cinque anni. Abbiamo lavorato insieme per quasi tre anni e ogni volta che c’è un incendio il mio primo pensiero non è “ne uscirò illeso?”, ma è “Liam ne uscirà illeso?”. Sei come un fratello per me e ti voglio bene come si vuole bene ad un fratello. Ero terrorizzato per te oggi, e volevo correre dentro ad aiutarti ma Noah non me lo permetteva. Fui quasi sul punto di tirare un bel pugno a quella testa di cazzo.” Ridacchiai per le sue ultime parole.


Anche lui rise leggermente. Infine abbassò la sua mano e disse, “Non spaventarmi mai più in quel modo.” Gli feci il saluto militare. “Signorsì, capitano!” Sbuffò divertito. Continuammo a camminare per il corridoio, “Se qualcuno dev’essere chiamato capo, quello sei tu. Noah non durerà a lungo anche se a suo padre crescono i soldi sugli alberi.” “Però cosa ti fa pensare che sarò io a diventarlo?”
 
“Oh avanti. Sei il pompiere che mette più impegno che abbia mai conosciuto. Pensi sempre agli altri prima di te stesso come hai dimostrato oggi.” Sorrisi a trentadue denri, “Grazie Zayn. Diventare capo pompiere è tutto ciò che ho sempre desiderato.” Zayn ricambiò il sorriso.


Eravamo quasi alla scrivania indicataci dall’infermiera quando sentimmo dietro di noi un, “Signor Payne!” Zayn ed io ci voltammo per vedere i due ragazzi che erano all’incendio. Quelli che erano i vicini del ragazzo biondo che avevo salvato. Corsero verso di me e mi avvolsero in un abbraccio. Grugnii dal dolore. “Ehi levatevi!” gridò Zayn mentre li staccava da me. I due ragazzi apparvero mortificati e quindi dissi, “Va tutto bene, è solo che sono un po’ dolorante.” “Scusa” disse quello con i capelli ricci più che altro rivolto a Zayn che si limitò a rispondergli con un cenno. Zayn era davvero protettivo nei miei confronti fin da quando era successa quella cosa sei mesi fa-


“Volevamo solo ringraziarti” disse quello con i capelli ricci, risvegliandomi dai mei pensieri, “Il nostro vicino è il nostro miglior amico e tu gli hai salvato la vita.” Si aggiunse quello con il tono di voce più acuto, “Sapevi che avresti potuto morire lì dentro ma ci sei andato lo stesso per lui. Grazie.” Sorrisi, “Di niente, davvero. Stavo solo facendo il mio dovere. Sono contento di essere arrivato lì giusto in tempo. Aveva un brutto livido alla guancia che-“ Mi interruppi notando che i due ragazzi si irrigidirono visibilmente. Li guardai con sospetto prima di continuare, “Ehm, sono contento di essere arrivato lì giusto in tempo.”


Annuirono comprensivi. Quello con i capelli ricci disse, “Beh, io sono Harry e questo è il mio ragazzo Louis.” Strinsi la mano ad entrambi, senza che il fatto che stessero insieme mi infastidisse minimamente. L’avevo già ipotizzato all’incendio quando erano stretti uno all’altro. “Io sono Liam e questo è il mio amico Zayn.” Anche Zayn strinse le loro mani, “Scusate se vi ho urlato contro comunque.” Gli sorrisero per indicargli che non doveva preoccuparsi. Mi piacevano questi ragazzi, erano davvero simpatici.


Fu solo a quel punto che mi venne in mente il ragazzo biondo. E di come non volevo lasciarlo andare una volta che eravamo salvi, e di come avevo sentito qualcosa quando vidi per la prima volta il suo dolce viso. “Dunque, ehm, se non vi dispiace potrei, ehm, vederlo? Vorrei solo sapere come-“ “Ma certo!” risposero subito in coro impugnandomi il braccio. Zayn ci seguii a ruota dietro. Louis disse, “Non ha ancora ripreso conoscenza ma i dottori dicono che starà bene.” Mentalmente sospirai dal sollievo per la notizia. “Perché era svenuto?” chiese Zayn. Harry rispose mentre girammo un angolo, “Dicono che abbia battuto la testa o qualcosa del genere. Dobbiamo aspettare per sapere contro cosa.” Entrambi annuimmo.


Ci fermammo quasi alla fine del corridoio quando Harry aprì una porta alla nostra destra. Loro tre entrarono subito ma io esitai un attimo. Non so cosa fosse, ma ero nervoso all’idea di rivedere il ragazzo di nuovo, anche se non sarebbe stato sveglio. “Allora vieni?” chiese Zayn con un sopracciglio alzato. “Oh, ehm, subito.” Gli sorrisi debolmente prima di entrare nella stanza.


Là disteso sul letto c’era il ragazzo che avevo salvato solo poche ore prima e sembrava ancora più bello di prima se ciò fosse possibile. Faticai a ritrovare un respiro regolare mentre osservai le sue rosee labbra e il suo pallido ma adorabile viso. Aveva una maschera dell’ossigeno e due aghi nel suo braccio destro uno per una flebo e l’altro per quello che supponevo fosse un antidolorifico. Harry e Louis sedettero in due sedie alla sua destra. Scommettevo che erano stati là fin da quando era stato ricoverato come Zayn aveva fatto per me. Presi il posto più vicino alla sua testa con Zayn che sedeva di fianco. Non dissi niente per qualche minuto lasciando che solo il regolare suono del monitor del battito cardiaco del ragazzo riempisse la stanza. Mi limitai a studiare le caratteristiche del ragazzo. “Quindi avete detto che è il vostro vicino?” chiese Zayn dal momento che io non stavo dicendo proprio nulla.


“Sì” disse Harry, “Quando l’incendiò divampò immaginavamo che fosse già uscito. Poi c’è stata la peggior sensazione del mondo, credere che il tuo miglior amico sia morto.” La sua voce si incrinò verso la fine e Louis gli accarezzò una spalla per calmarlo. “Grazie ancora Liam” disse Louis dato che Harry stava ancora tentando di trattenere le lacrime che minacciavano di scendere, “Non lo diremo mai abbastanza.” Annuii con un comprensivo sorriso.


Guardai di nuovo verso il ragazzo e il livido attirò la mia attenzione. Quando l’avevo visto prima c’era poca luce e la stanza stava andando a fuoco, ma adesso che era ben illuminato mi sembrava un vecchio livido. Forse di due o tre gironi fa. “Questo livido” dissi avvicinandomi al viso del ragazzo, “Non credo se lo sia procurato nell’incendio. E’ per caso caduto?” Alzai lo sguardo verso Harry e Louis per vedere che mi fissavano con gli occhi spalancati.


“Che c’è?” chiesi notando le loro espressioni spaventate. “N-niente” disse Louis, “Lui, ehm, già. E’ caduto…” “Nella doccia!” finì Harry, “Ci ha chiesto di non dirlo a nessuno dato che è piuttosto imbarazzante.” Zayn ed io ci guardammo confusi prima di fare spallucce. Tornai a guardare il ragazzo e sorrisi, “Non so nemmeno il suo nome.” Risi leggermente. “Niall” disse Harry. Il mio sguardo puntò su di lui. “Come?” chiesi. “Niall” ripeté Harry con entusiasmo, “Horan.” Sorrisi tra me e me mentre tornai a guardare il ragazzo. Niall Horan. Qualcosa a proposito di quel nome si fissò nella mia mente.








NOTA DEL TRADUTTORE
Ciao a tutti! :)
Prima di tutto… Che figata scrivere “Nota del traduttore” invece che “Nota dell’autore”! Ahah! XD
Allora! Per chi mi conosce sa che scrivo sempre un sacco in questa appendice!
Ma non essendo mia questa storia non avrei molto da commentare!
Anzi, il mio commento sarebbe quasi una recensione! XD
Perciò vi dico che le foto le ha messe sempre lei, ho fatto copia incolla!
Poi posso solo dirvi che questa storia la amo, e spero che questo primo capitolo sia piaciuto anche a voi!
Al prossimo!
Ciauuu! :)
   
 
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