Aprì la valigia e mi sedetti sul letto, sbuffai e tirai indietro il ciuffo. Avrei dovuto reintegrarmi, nuovi amici, nuova casa e nuovi posti da esplorare.
Mi guardai intorno ed iniziai ad osservare ogni minimo particolare della mia nuova camera.
 
Non pensavo sarebbe mai successo tutto quello. Immaginavo già il mio futuro nella mia città natale.
Non pensavo che avrei dovuto trasferirmi a Miami e che sarebbe avvenuto un cambiamento radicale.
 
Chiusi gli occhi ed iniziai a pensare a quanto avrei voluto tornare a casa mia.
A quanto avrei voluto rivedere i volti familiari.
A quanto avrei voluto vedere i miei genitori sorridere felici, assieme.
Aprì gli occhi realizzando che ormai era successo quel che era successo.

Era ora di realizzare che non avrei mai più avuto una famiglia felice.
Era solo un ricordo.

I miei genitori si separarono e quelle giornate in famiglia rimasero un ricordo impresso della mia bellissima e felice infanzia.

Sbuffai ancora all’idea di una vita nuova.
Non era decisamente quello che avrei voluto.
 
Un rumore provenne dall’esterno mi distolse dai miei pensieri, era probabilmente una macchina.
Guardai così fuori dalla finestra e vidi una macchina.

Era piuttosto grande e nera; la vidi fermarsi all’entrata di una casa di fronte alla mia.
Dalla macchina vidi scendere esattamente cinque persone.

Iniziò a farsi buio e questo mi impedì di osservare bene i loro volti poco illuminati dai lampioni vicini.
Tra i cinque volti, ce ne fu uno a colpirmi più di tutti. Era una ragazza.
Aveva dei bellissimi capelli, quasi lunghi fino a metà schiena.
Aveva una dei jeans, una maglia bianca a strisce e dei tacchi.
Notai il suo sorriso e mi sembrò subito una persona solare.

Scese dalla macchina ridendo, probabilmente per una battuta che uno di loro aveva fatto poco prima in macchina. Chiuse delicatamente lo sportello dell’auto e si diresse in casa.


Mi aveva colpito la felicità della sua famiglia e il modo in cui lei sembrava rapportarsi con i suoi parenti.

Vidi la loro porta di casa chiudersi e nonostante questo rimasi lì qualche minuto a pensare alla scena avvenuta poco prima.
 
 
Sentì bussare e sentì la porta aprirsi successivamente.

“hey, come ti trovi qui?” sentì una vocina dolce parlarmi.
“ciao piccola principessa, bene e tu?” risposi accennando un sorriso piuttosto sforzato, alla mia piccola sorellina.
“bene, molto bene. Non credi che la tua stanza vada sistemata?”
“certamente, me ne occuperò domani, ora vai a dormire.”
“va bene, sogni d’oro, ti voglio bene”
“ti voglio tanto bene anche io, ora dormi principessa.” dissi sollevandola per abbracciarla.
 
Mi sdraiai sul letto e socchiusi gli occhi.
 
Avevo tante idee e pensieri in testa e mi sentivo così confusa e scossa da tutto ciò che stava succedendo.
Mi chiedevo se sarei mai riuscita a sconfiggere la mia timidezza e le mie paure.
 
E poi, non so per quale preciso motivo, avevo una voglia matta di sapere il nome di quella ragazza.
Avevo una serie di domande e dubbi in mente e mi ci volle parecchio tempo prima che mi addormentassi.
 
 
SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutte!
Prima di tutto, grazie a chi ha letto e a chi recensirà ect, lo apprezzo davvero.
Sono mesi che penso a questa FF ma non ho mai avuto tempo di scrivere per impegni a scuola e così via, perciò ho deciso di iniziare ora che sono più o meno libera. Spero di essere sempre puntuale con la pubblicazione e che vi piaccia questo capitolo iniziale. Non è niente di che ma era giusto per iniziare! Spero che continuiate a seguirmi; detto questo, se vi va di scrivermi su Twitter sono @sheneeds5h!