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Autore: LeoValdez00    05/08/2014    3 recensioni
Spoiler "I gemelli di Kuma"
Sofia ha scoperto che il prof le ha mentito sulla vera storia di Thuban e ne è distrutta.
Cerca la sua vera madre per risposte e affetto.
Non troverà quello che sta cercando, ma troverà di meglio.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beatrice Guarieri, Fabio, Sofia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sofia bussò alla porta di sua madre, la sua vera madre, Beatrice Guarieri.
Il freddo di Edimburgo le stava penetrando fin nelle ossa, e aveva già il cuore ridotto ad un pezzetto di gelido ghiaccio.
Il prof le aveva mentito, le aveva sempre mentito.
Lui non la amava come una figlia, l' aveva adottata solo perché era una dei cinque guardiani dell' Albero del Mondo.
Aveva bisogno di lei per la missione, del resto non gli importava.
Altrimenti le avrebbe raccontato subito la vera storia di Thuban.
Il drago che albergava nel suo cuore e nella sua mente, aveva quasi ucciso il proprio fratello, lo aveva trasformato in quell' essere malvagio che era.
Il prof le aveva mentito per non farla andare via, per farle portare a termine quella stupida missione.
Non poteva sopportarlo.
La porta sì aprì con un cigolio sommesso e si presentò alla soglia una donna bellissima.
Alta, magra, meravigliosi lunghi capelli rossi, avvolti in deliziosi boccoli, non come quelli che Sofia si ritrovava alla mattina.
La ragazza non riusciva a capire perché, per quanto fossero simili, Beatrice fosse immensamente più bella di lei.
"Ciao, posso esserti utile?"
La bocca della ragazza divenne improvvisamente secca.
Con tutto il coraggio che aveva, riuscì a dire "Ciao mamma. Sono Sofia".
Sul volto di sua madre passarono diverse emozioni contrastanti: sorpresa, paura, dolore e rabbia.
Poi un' improvvisa indifferenza, come se avesse appena indossato una maschera.
"Mi dispiace, penso tu abbia sbagliato porta..." iniziò a dire.
"Tesoro va tutto bene?" urlò qualcuno dall' interno della casa.
"Sì, è solo una ragazza che vuole cambiare un libro della mia libreria" disse lei molto tranquilla, fulminando però con lo sguardo la figlia.
Sofia sbirciò dallo spiraglio della porta: c' era un uomo seduto al tavolo insieme a due bambini.
Una famiglia.
Sua madre l' aveva abbandonata e poi si era creata una nuova famiglia.
Si era dimenticata di lei e si era dedicata con tutto il cuore a qualcun' altro.
L' uomo dentro casa le disse qualcosa in tono di rimprovero, ma lei non lo sentì.
Era talmente sconvolta che si accorse solo della porta che sbatteva, chiudendola fuori da sua madre e dalla sua nuova vita.
Qualcosa si spezzò nel cuore di Sofia.
Le lacrime iniziarono a rigarle le guance e iniziò a vedere tutto appannato.
Perché nessuno le voleva bene?
Il prof l' aveva adottata solo per necessità, sua madre l' aveva abbandonata, ora per la seconda volta, e Fabio...
Bhe, anche a lui sembrava non importare nulla di Sofia.
L' aveva baciata, quella notte sul balcone, ad ascoltare Unintended, e lei si era sentita importante, si era sentita amata.
Poi anche lui aveva chiuso la porta della sua vita in faccia alla ragazza.
Incominciò a singhiozzare, il viso completamente bagnato di lacrime, quando una mano si posò sulla sua spalla.
Sofia si girò di scatto, solo per incrociare lo sguardo addolorato di Fabio.
"Sofia? Cosa è successo?" iniziò a chiederle con occhi preoccupati.
Lei non gli rispose, affondó il proprio viso nel petto del ragazzo, e riprese a piangere più sommessamente.
Fabio era stupito, ma la circondò con un braccio e la tenne stretta a sé.
"È tutto ok... È tutto ok..." continuava a ripeterle.
Sofia finalmente lo guardò e mormorò un "Grazie" che scaldò il cuore del ragazzo.
D' impulso Fabio la baciò e la ragazza gli strinse le braccia al collo.
Quando si staccarono, il ragazzo continuò ad abbracciare Sofia, mentre camminavano.
Fabio le spiegò cosa gli aveva detto il prof, di come non le aveva rivelato la verità solo per proteggerla e perché non voleva che si assumesse la colpa dell' orribile gesto del suo drago.
Le riferì anche l' "ordine" di tenerla d' occhio da lontano, di non interferire ma di assicurarsi che stesse bene.
Sofia capì di aver fatto un errore madornale.
Per la prima volta da quelli che le sembravano secoli, si sentì al caldo, sicura, protetta e amata da tutti i punti di vista.
Parlò con il ragazzo dell' incontro con sua madre, e lui sembrò capire benissimo quello che provava.
Ma Beatrice Guarieri non era la sua famiglia, i ragazzi e George Schlafen lo erano.
Abbracciò Fabio più stretto e, una volta asciugate le lacrime, si lasciò accompagnare dagli amici e da suo padre, il suo vero padre.
Il prof.
 
   
 
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