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Autore: earlgreytea68    07/08/2014    2 recensioni
Sherlock Holmes continua a scegliere dei coinquilini che si credono blogger.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John, Watson, Sherlock, Holmes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La storia originale potete trovarla QUI. (Per il resto –siccome le note dell’autrice sono immense XD- lascio un mio commento alla fine XD ah, P.S. essendo la storia “vecchia” le note appartengono a storie che ha già finito e/o comunque di mesi e mesi fa :3)

 

 

 

 

 

NOTE AUTRICE:

Ecco cosa provo quando finiscono le stagioni di questa serie: sostanzialmente mi sento come se avessi invitato un paio di amici a casa mia e questi si fossero messi a giocare con i miei giochi facendo un gran casino, e quando se ne sono andati ho pensato “Maledizione, ora devo mettere tutto quanto a posto”.

 

Quindi ecco come metto le cose a posto. Non è la prima fic-riparativa che ho scritto in questa pausa (LO SO, VA BENE?) e probabilmente non sarà l’ultima (ho bisogno di un'altra pausa molto lunga, davvero; devo riuscire a fare il possibile prima che facciano di nuovo un macello). Tuttavia, per assurdo, sono soddisfatta della premessa di questa storia. Sentivo che, se non l'avessi fatta io, l'avrebbe fatta qualcun altro, e in fretta, quindi questa fic ha tormentato i miei pensieri per dieci giorni o giù di lì.

 

È una fic abbastanza Mary-neutrale (credo abbia tipo tre battute in tutta la storia?) ma è Mary-neutrale come può esserlo una fic in cui il finale riguarda John/Sherlock. Non lasciate che l’elenco dei personaggi di questo capitolo vi inganni a riguardo. E poi la linea temporale di questa serie è un casino. Ho seguito le informazioni del blog, che colloca il matrimonio di John e Mary alla fine di luglio, invece che quelle della serie, in cui si svolge a metà maggio.

 

Annuncio importante! Questa fic ha una playlist! Potete trovarla qui: http://earlgreytea68.tumblr.com/post/75393538625/this-mix-is-what-i-listened-to-while-writing-the.

Ora potete trovare anche la playlist di The Bang & the Clatter

(http://earlgreytea68.tumblr.com/post/75392768560/this-playlist-is-schizophrenic-then-again-so-is) (Salta da Tchaikovsky a “Dirty Water” e lo trovo stranamente appropriato per questa fic) e una per Nature & Nurture

(http://earlgreytea68.tumblr.com/post/74514899759/the-songs-ive-listened-to-while-writing-this) (perché è ancora in fase di scrittura).

 

Grazie, come sempre, a flawedamythyst per avermi aiutato a mantenere i personaggi e i dialoghi sufficientemente “inglesi” [0] e arctacuda per il betaggio. Entrambe hanno reso questa fic migliore.

 

(Guardate alla fine del capitolo per un altro lavoro ispirato a questo.)

 


 


 


 

The Adventures of a Single Girl in London (Plus a Consulting Detective)

 

Capitolo 1

 

Capitolo Uno

 

17 Gennaio, 2015

 

Fino ad ora ho vissuto per un po' di tempo in un cottage nel Sussex. Ho pensato che sarebbe stato rilassante, come passare ogni giorno in un centro benessere. E si scopre? I COTTAGE NEL SUSSEX NON HANNO MASSAGGIATRICI, INCENSI E ACQUA AL CETRIOLO. E a quanto pare ho anche dovuto portarmi dietro la mia musica New Age, nel caso la volessi. Spaventoso!

 

Così, dopo un periodo di noia mortale, ho pensato tra me e me, J, è tempo di avventura. Lo sai dove dovresti andare? Dovresti tornare a Londra.

 

Decisi di essere impulsiva a riguardo, insomma, perché no? Dove stava il divertimento nell'intraprendere un’avventura a Londra se non cominciava con il presentarsi alla porta di un amico a caso a Londra con una valigia piena zeppa di pantaloni da jogging e Jaffa Cakes [1]. (Ho un problema con i Jaffa Cakes, ok? Non viaggio senza. NON GIUDICATEMI.)

 

Ciao.” dissi quando il mio amico aprì la porta. (Okay, la sua padrona di casa aprì la porta perché il mio amico aveva piazzato il campanello nel forno siccome odiava i campanelli e in realtà sono d’accordo con lui e mi era piaciuto vivere in un posto che aveva un servizio di portineria 24 ore su 24. Ma alla fine il mio amico aprì la porta del suo appartamento.) “Ciao” dissi “Hai dell’acqua al cetriolo?”

 

Perché la tua valigia è piena di Jaffa Cakes?” disse Shezza. È una cosa tipica di lui, guarda la tua valigia e sa cosa c'è dentro.

 

Hai dei Jaffa Cakes in casa?” chiesi.

 

Shezza sembrò considerare la domanda. “No.” disse, infine. “Ma ho un campione fresco di papille gustative.”

 

(Non preoccupatevi, voi altri: Shezza non è un assassino.)

 

Io dissi, “Ecco perché la mia valigia è piena di Jaffa Cakes. Posso irrompere qui per un po’?”

 

Shezza disse “Cos’è successo nel Sussex?”

 

Io dissi, “Non avevano l’acqua al cetriolo.”

 

Lui disse, “Hai intenzione di riempirmi la cucina di Jaffa Cakes?”

 

Io dissi “Sì, ma non ho intenzione di farti il tè tutto il tempo.”

Lui disse “Mi va bene,
in ogni caso ora bevo principalmente caffè.”[2]

 

Ed ecco come sono finita a vivere qui.

 

***

 

“Tu non vivi qui.” disse Sherlock e guardò verso Janine, che stava seduta sul divano mangiando uno dei suoi soliti Jaffa Cakes e sfogliando un tabloid noioso.

 

“No. Non definitivamente.” concordò senza alzare lo sguardo. “Solo finché non smetterai di essere solo.”

 

“Non fingere di essere qui per me.” disse Sherlock storcendo il naso. “Solo perché non avevi capito che nei cottage non ci sono ragazzi sexy che puliscono le piscina.”

 

“Mi sarei accontentata di un ragazzo qualsiasi.” fece Janine, lanciandogli un sorriso.

 

“Dobbiamo lavorare sui tuoi standard, Janine.”

 

“Lo so. Sarai una grande spalla.”

 

“Non chiamarmi Shezza.” disse Sherlock.

 

“Non lo faccio.”

“Sì, lo fai. Nel tuo blog.”

 

“Oh, quello.” Janine gli sorrise di nuovo. Janine sorrideva sempre. Sherlock lo trovava irritante. “Questo è il tuo blogonimo.”

 

“Non è una parola.”

 

“Pensavo lo preferissi a ‘Sherl’. Visto che ‘Sherl’ è il nostro nomignolo speciale.” e di nuovo quel sorriso.

 

“Bisogna trovarti un ragazzo che pulisce piscine, così andrai a vivere con lui e lascerai in pace il mio appartamento.”

 

“Piangeresti per la mancanza di Jaffa Cakes nella tua cucina.”

 

“Sono capace di comprameli da solo.”

 

“No, è evidente che non lo sei. Comunque, me ne starò qui finché tu non avrai trovato un ragazzo che pulisce piscine, così sarò sicura che non resterai solo e farai qualche pazzia come sparare a un altro giornalista potente.”

 

“Avevo le mie ragioni per farlo.” disse Sherlock.

 

“Sì. Le pazze ragioni di un solitario. Ma non avremo una discussione sull’elefante nella stanza. [3]Piuttosto, ti piace il blog?”

 

“Perché tutti i miei coinquilini hanno l’illusione di saper scrivere?”

 

“Dimmelo tu, Sherlock.” disse Janine. “Dal momento che ci hai scelti tu.”

 

Sherlock guardò il post nel blog di Janine e disse “Già, mi sa che l’ho fatto.”

 

E infine lasciò un commento sul blog.

 

Tu non vivi qui. –Shezza

 

***

 

24 Gennaio, 2015

 

Giorno 1 dell'Operazione Ragazzo della Piscina

 

L’abbiamo chiamata così ma a dire il vero non voglio un ragazzo della piscina. Voglio il Principe Harry. Shezza dice che non mi piacerebbe il Principe Harry perché piange durante il sesso e a me piacciono gli uomini che sono più dominanti a letto. Non gli credo riguardo al Principe Harry. (Do conto a mia mamma sul resto.)

 

Visto che Shezza si rifiuta di andarmi a prendere il Principe Harry, ho deciso che tanto vale iniziare dove queste cose cominciano di solito: in un pub. Shezza mi ha fatto bere una quantità di birra estremamente precisa –non una pinta, una qualche misura speciale che aveva calcolato solo per me- e mi ha detto che avrei dovuto berla tutta in non più di quindici minuti.

 

Io dissi, “Stai cercando di farmi ubriacare?”

 

Shezza disse, “Sì.”

 

Le nostre conversazioni vanno così la maggior parte delle volte.

 

Non avevo alcuna obiezione sull’ubriacarmi, così iniziai la mia birra-che-non-era-una-pinta mentre Shezza esaminava la stanza.

 

Eventuali probabili vittime?” chiesi.

 

Tutti in questa stanza sarebbero straordinariamente facili da uccidere.” disse Shezza.

 

Giusto.” dissi “Ma per quanto riguarda lo scopare?”

 

Molto più difficile. È per questo che devi bere quella birra. Se sei ubriaca le probabilità che qualcuno sia accettabile per te aumenteranno.”

 

Ti rendi conto che non potrò essere ubriaca tutto il tempo, vero?” dissi. “Alla fine dovrò tornare ad essere sobria, e se non riuscirò a sopportare mio marito che bene ne ricaverò dall’essere sposata con lui?”

 

Starai bene.” disse Shezza. “Rimarresti meravigliata dalle cose che la gente sposata è capace di perdonare.”

 

***

 

Sherlock doveva fingersi un 73enne con sette gatti, quattro cocorite e tre pesci rossi su un sito d’appuntamenti per un cliente. Ma le cacciatrici di dote sul sito fino a quel momento erano state noiose e non erano la persona che stava cercando di smascherare, così Sherlock cliccò furtivamente sul blog di Janine.

 

E poi si alzò, prese il suo portatile e marciò in cucina, dove Janine stava facendo le parole crociate.

 

“Cos’è questo?” chiese.

 

“Il mio computer.” fece Janine, disinteressata. “Sai, quello che non dovresti usare? Probabilmente è per questo che ti confonde.”

 

Sherlock alzò gli occhi e disse “Questo,” e indicò lo schermo.

 

Janine guardò e s’illuminò. “Oh sì. Ho cambiato il tema. L’altro era troppo rosa. Ti piace?”

 

“Questa è solamente metà della storia.”

 

“No. Non mi piaceva il rosa. È tutta la storia. Non cercare di dedurne qualcosa in più.”

Il post. Hai detto solo metà della storia.”

 

“Ho pensato fosse un buon punto in cui fermarsi.”

“Non c’è nulla qui riguardo al come ti ho presentato a quel bell’uomo dai capelli rossi.”

 

“Non mi ha richiamata.”

“Non per colpa mia. Ti ho trovato il candidato più idoneo in quel pub. E se le persone a casa stessero cercando di tenere il conto? Non saprebbero che ti ho trovato qualcuno.”

 

“Perché, in realtà, non l’hai fatto.”

 

“Sì, l’ho fatto.” Sherlock insisté “Ci hai chiacchierato tutta la sera. Ti piaceva.”

 

“Sì, e poi non mi ha fottutamente chiamato.”

 

“Non per colpa mia. Una volta che se n’è andato dal pub sono entrate in gioco altre variabili. Potrebbe essere stato investito da un camion. In effetti dovrei chiamare Molly e vedere se-”

 

“Non chiamerai gli obitori soltanto perché vuoi tenere una documentazione dei miei uomini.”

 

“E non hai menzionato di come ho dedotto che la coppia dietro di noi stava per fidanzarsi dopo che si conoscevano soltanto da due settimane, come alla fine hanno fatto.”

 

“Perché avrei dovuto parlarne? Non aveva niente a che fare con me. Che è ciò di cui parla il mio blog.”

 

“John ha sempre raccontato l’intera storia. Non ha mai interrotto le storie a metà così.” Sherlock lo disse e fu sorpreso da se stesso ma si rifiutò di darlo a vedere. Ma non avevano mai menzionato il nome di John. Janine si riferiva a lui come l’elefante nella stanza. Sherlock non si riferiva mai a lui e basta. Si rifiutò di ammettere che quella era la prima volta da settimane che pronunciava il nome di John.

 

Janine disse semplicemente, “Non sono John Watson. Il suo blog riguardava te.

 

***

 

29 Gennaio, 2015

 

Giorno 6 dell'Operazione Avvocato Ricco

 

Shezza dice che non vi ho raccontato tutta la storia l’ultima volta. Bene. Ecco tutta la storia: Shezza mi aveva trovato un rosso palestrato(pensa che i rossi siano il mio tipo a causa del Principe Harry; si è perso la logica deduzione che “i Reali” siano il mio tipo.) Comunque, ho avuto una conversazione davvero piacevole con il rosso palestrato, gli avevo dato il mio numero e alla fine non mi ha mai chiamata.

 

Uomini, giusto?

 

Shezza ha le seguenti spiegazioni sul perché il rosso palestrato non mi ha chiamata:

 

  • Il rosso palestrato è stato investito da un camion. Se gestite un obitorio e un rosso palestrato è lì, per favore fatemelo sapere nei commenti.

  • Il rosso palestrato ha perso il suo cellulare. Io dico che questo indica mancanza di attenzione e Shezza non avrebbe trovato in lui un candidato idoneo se fosse stato così distratto. Quando gliel'ho fatto notare, Sherlock ha modificato le possibili situazioni a:

  • Il rosso palestrato è stato derubato. Se avete rubato un cellulare a un rosso palestrato, sentitevi liberi di chiamarmi. Sono nel suo cellulare sotto “Brunetta sexy.”

  • Il rosso palestrato è stato rapito. In questo caso, se conoscete un rosso palestrato che è sparito, fatemelo sapere, perché conosco un detective che potrebbe trovarlo.

 

Dato il fallimento del giorno 1 dell’operazione, abbiamo deciso di fare un altro tentativo la scorsa sera. Abbiamo scelto un pub diverso, perché Shezza ha detto che l’ultimo pub che ho scelto era pieno di “degenerati e sfaticati.”

 

Quando mi ha detto questo, ho detto, “E io che pensavo fosse solo pieno di londinesi nella media.”

Shezza ha detto, “Esattamente.”

 

Così gli ho lasciato scegliere il pub di ieri sera. Naturalmente ha scelto il luogo più elegante che si potesse scegliere in mancanza di club privati. Tutti quanti lì erano almeno tre decadi più vecchi di noi e stavano bevendo tutti dello sherry.

 

Sul serio?” gli dissi.

 

Vai al bar, ordina dello sherry e dì all’uomo col cappotto col rivestimento viola che ti piace il cricket.” disse.

 

Non mi piace il cricket.” gli feci notare, perché pensavo che probabilmente fosse un punto rilevante.

 

Perché dovrebbe essere rilevante?” disse Shezza “Ad un certo punto, nel prossimo futuro, dovremo discutere di come non dobbiamo sprecare il nostro tempo a parlare di cose irrilevanti.”

 

Prendere uno sherry con uno strano uomo con un cappotto viola sembrava meglio che ascoltare quella lezione, così andai e ordinai il drink, anche se non mi piace lo sherry. Trovai il tipo e gli dissi “Mi piace il cricket.” anche se non mi piace il cricket.

 

E sapete cosa? Lui era davvero carino e Shezza è dannatamente fastidioso quando è così compiaciuto.

 

Ma l’uomo era ancora troppo vecchio per me di trent’anni, cosa che ho fatto notare.

 

Shezza ha detto che stava raccogliendo i dati.

 

Penso fosse tutta una messinscena e che Shezza avesse bisogno di me per parlare con quel tizio per confermare il suo alibi, legato al cricket, riguardo un omicidio o qualcosa del genere.

 

Commenti

 

Pensavo di sapere tutto sui blog ridicoli, ma sei riuscita ad abbassare gli standard. –Shezza

 

Janine, cara, alcuni degli uomini che giocano a cricket sono decisamente in forma. Verrò su e ti farò vedere. –Sig.ra Hudson

 

Possiamo organizzare questa visita per quando io non sarò in casa? –Shezza

 

No. –J

 

***

 

La signora Hudson salì con un piatto di biscotti. Si fermò in cucina e ne lasciò qualcuno per Sherlock che grugnì quello che poteva essere un ringraziamento senza alzare gli occhi dal microscopio nel quale stava guardando. Sul tavolo, in piccoli mucchietti ordinati, c’erano differenti varietà di dita: un mucchio di pollici, un mucchio di indici, ecc.

 

La signora Hudson entrò in salotto, dove Janine stava seduta con un suo mucchietto ordinato di dita. Smalto per unghie, vide la signora Hudson.

 

“Fa parte dell'esperimento sulle dita?” chiese la signora Hudson, sistemandosi sul divano.

 

“Sì.” disse Janine, accendendo la televisione. “Sta indagando sul tasso di usura di diverse marche di smalto per unghie, o qualcosa del genere. Ho detto che potevamo fare questo esperimento usando le mie dita, vive, ma ha detto che ci sarebbe voluto troppo tempo. E c'entra qualcosa anche il tipo di dito, così ha detto.” Janine scrollò le spalle.

 

“Dove ha preso tutte quelle dita?” chiese la signora Hudson.

 

“Molly, naturalmente.”

 

Sherlock mise la testa fuori dalla cucina. “È davvero rumoroso qui.” disse, con disapprovazione, e guardando allusivamente la tivù.

 

“Stiamo guardando il cricket.” disse Janine.

 

“Di nuovo? Quanto spesso si gioca a cricket?”

 

“Quanto spesso credi che si giochi a cricket?” chiese Janine.

 

“Pensavo si giocasse soltanto una volta all’anno, ma chiaramente non è così.” brontolò Sherlock.

 

“Un Grande Partita di Cricket annuale?” disse Janine.

 

“Sì.”

 

“Lo giocano molto più spesso.”

“Chiaramente. Dovete guardarlo in continuazione, però?”

 

“La signora Hudson aveva ragione. Gli uomini sono in gran forma.”

 

“È vero mio caro.” disse la signora Hudson a Sherlock, saggiamente.

 

“Se lo guardassi con noi potresti raccogliere dati. E allora potresti trovare a entrambe due bei maschioni.”

 

“È già abbastanza grave che tu abbia semplificato la complessa scienza della deduzione per utilizzarla come servizio di appuntamenti.” sbuffò Sherlock “Non lo farò per entrambe.”

 

“Finora la complessa scienza della deduzione ha fatto abbastanza schifo come servizio di appuntamenti.” rimarcò Janine.

 

Sherlock gonfiò il petto e disse “Devo raccogliere dei dati.”

 

“Dove?” chiese Janine.

 

“Non in questo appartamento.” disse Sherlock e sparì nuovamente in cucina.

 

“Compra il latte!” gli urlò dietro Janine.

 

“Assolutamente no!” le rispose Sherlock, e poi sentirono la porta chiudersi.

 

Janine raggruppò un mucchio di smalti verde giada e disse “Non prende mai il latte.”

 

“È fatto così. Non ci badare. Gli piaci molto.”

 

“Oh, lo so.” disse Janine, allegramente, e guardò verso la signora Hudson accennandole un sorriso, ma fu sorpresa di vederla quasi in lacrime. “Oh no, signora Hudson.” disse “C’è qualcosa che non va?”

 

“No, solo… Sono così felice che tra di voi funzioni, mia cara.”

 

“Lo sa che non stiamo insieme?” chiese Janine, attentamente. “Intendo, non nel modo un cui pensa lei?”

“Non state insieme?”

“No. Siamo solo amici. Lui dorme sul divano e tutto il resto.”

 

“Dorme sul divano?” la signora Hudson guardò in basso, improvvisamente allarmata dallo scoprire di essere seduta sul letto di Sherlock.

 

“Beh, gli ho rubato la camera. Lui non dorme quasi mai, e gli ho detto che era una cosa da veri gentiluomini.”

 

“L’appartamento ha due camere da letto.” sottolineò la signora Hudson.

 

Janine le lanciò un’occhiata. “Lei crede davvero che lascerebbe usare a chicchessia la stanza di John se non a John? Nemmeno in un milione di anni.”

 

La signora Hudson, dopo un momento, emise un flebile lamento. “Non capirò mai la vita amorosa di Sherlock Holmes.”

 

“Francamente, penso che probabilmente lui preferisca così.” ammise Janine. Guardò il cricket per un momento e poi si rivolse alla signora Hudson. Perché quella era una delle sue poche opportunità, pensò. “Sa cos’è successo tra loro?”

 

“Tra John e Sherlock?”

 

“Non lo ha mai menzionato. Ogni tanto gli scappa ma se la prende con se stesso. Da questo deduco che pensi a lui costantemente. Sono sicura che Sherlock pensi di essere davvero intelligente ma quando si tratta di John Watson non riesce a nascondere i propri sentimenti. Ma per tutto il tempo che sono stata qui, John non ha chiamato nemmeno una volta. Per cosa hanno litigato? Sherlock gli ha detto quello che provava e John ha pensato che sarebbe stato meglio tagliere i ponti del tutto? Se avessi saputo con cosa avevo a che fare sarei stata molto più efficace nel tentativo di aiutare Sherlock a superarla.”

 

“Beh, sai cos’è successo. Ha finto la sua stessa morte e poi John ha sposato qualcun altro.”

 

“Conosco la storia principalmente dai giornali, signora Hudson.”

 

“Non so cos’altro sia successo tra loro.” disse la signora Hudson, tristemente. “Ormai lo sai. Sherlock preferirebbe morire piuttosto che parlare davvero e onestamente di una cosa simile.”

 

“Beh.” disse Janine, riflessiva. “Posso capirlo. Non ho mai creduto che facesse alcun bene parlare di un cuore spezzato. Non cambia il fatto che sia spezzato. Ho solo paura di non essere in grado di ripararlo.”

 

“Non ha niente a che fare con te, cara. Non credo sia possibile per Sherlock Holmes lasciare andare John Watson. Penso tu stia facendo il meglio che puoi, perché lui non è solo. Era così triste, così solo e così depresso. Ero preoccupata per lui, continuamente. Ho anche chiesto a suo fratello di venire qui, perché ero preoccupata… lo sai.” la signora Hudson diede a Janine un’occhiata significativa che stava a significare droga. Anche Janine aveva ricevuto una lezione da Mycroft Holmes riguardo la droga. “E poi sei tornata, e c’era qualcuno qui con lui, e tu gli piaci molto, e ha ripreso nuovamente a interessarsi alle cose. Gli hai dato una missione. Penso sia il meglio che possiamo sperare per ora.”

 

“Già” concordò Janine. Perché pensava fosse vero. A Sherlock lei piaceva e gli piacevano le visite al pub e spendeva molto meno tempo a rimuginare miseramente sulla sua poltrona, fissando uno spazio vuoto sul pavimento del salotto dove Janine sospettava che la poltrona imbottita, che ora era in camera di John Watson, stesse una volta.

 

La signora Hudson disse “Ci tieni veramente a lui, vero?”

 

“Beh.” fece Janine “Noi che siamo sfortunati in amore dobbiamo restare insieme.”

 

 

 

 

 

 

NOTE DELLA TRADUTTRICE (che saranno lunghe qui siccome sopra non ha detto nulla):

[0] Il britpick di cui si parla delle note dell’autrice è intraducibile in italiano. Si tratta di dare a qualcuno la propria storia e farsi dire se i discorsi sono abbastanza “inglesi” (earlgreytea68 è americana, giusto per capirci).

[1] I Jaffa Cakes sono una marca di biscotti, quindi non ho tradotto il nome. I biscotti citati sono questi: http://www.theologian.org.uk/audio/images/jaffa.jpg

[2] Ho lasciato tutti “dissi” e “disse” nel blog, senza cambiare in “fece” o “chiese” perché appunto essendo un blog credo che Janine lo abbia scritto abbastanza alla buona (e credo che sia per questo che Sherlock si interroghi sul “Ma perché tutti i miei coinquilini pensano di saper scrivere?!” XD)

[3] Non ho tradotto “l’elefante nella stanza” anche se è un modo di dire inglese, perché si fa riferimento a questa battuta proprio nella serie stessa (terza stagione, secondo episodio) quindi siccome è un chiaro riferimento non l’ho voluto togliere e anche perché poi Janine si riferisce proprio a John in quella maniera!

-All’inizio della storia (tra le note) c’è scritto che c’è un altro lavoro ispirato a questa storia, earlgreytea68 ha messo quel lavoro all’ottavo (e ultimo) capitolo, quindi io farò lo stesso (anche perché non ho letto la storia e non vorrei che vi spoileraste qualcosa XD)

 

Buonsalve popolo di EFP, qui è PapySanzo89 che vi parla! :3 questa è la prima traduzione in cui mi cimento (praticamente ho voluto tirarmi la zappa sui piedi da sola) al ché voi potreste chiedere (o anche no) “Ma Papy, perché non hai iniziato con qualcosa di più facile?” Vi rispondo subito u__u Volevo tradurre altre due fanfiction, in realtà, (su questa avevo dei dubbi per la lunghezza e perché voleva tradurla _opheliac –che sta traducendo Letters sempre di earlgreytea68, oltre a Ink your name across my heart- che però mi ha detto di farmi avanti pure e prenderla perché sennò l’avremmo letta tra una decina d’anni XD Quindi grazie mille anche a lei che è sempre dolcissima: le darò del sushi al salmone per ricompensa) ma una ragazza non mi ha risposto (ho aspettato tre settimane e infine ho lasciato perdere, sconsolata) mentre un’altra ha sul proprio profilo “non voglio che le mie fic vengano tradotte” e quindi seconda batosta. Alla fine mi son detta “va beh, glielo chiedo e vediamo! Tanto mi dirà di no”, ma la risposta di earlgrey è stata “Yes, go for it! Glad you liked the fic so much! :-)” eeeeeeee quindi…

Un ringraziamento non immenso ma di più (molto di più… parecchio di più XD) va a Gojo che si è preso il fardello di betare la fic e il mio “inglese”. Ma è il mio miglior amico per qualcosa, no? NO?

E un grazie va sempre anche a Macaron che mi ha fatto conoscere earlgreytea68 e anche lei mi ha fatto una testa tanta così con questa fic. : )

Grazie a chi ha letto, se avete trovato errori enormi non esitate a dirmelo. Darò la colpa a Gojo. XD

 

 

P.S. Vi credo, per favore, di andare su “nuovo personaggio” e votare per inserire Janine (che poi ci sono sia Janine che Janine Hawkings, il perché mi è sconosciuto…) perché insomma, è un po’ la protagonista della storia. Immensamente grazie se lo fate. <3

 

   
 
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