Nida vide Ratatoskr correre verso Fabio, per affrontarlo.
Quell' idiota lo aveva praticamente sfigurato, e ora lui voleva vendetta.
Era fiera del suo compagno.
Lei, intanto, si occupava delle due ragazzine.
Le attaccò con tutta la forza che aveva, sprigionando fiamme nere da tutto il corpo, fino a trasformarsi completamente in viverna.
Sofia e Lidja si divisero, cercando di colpirla da entrambi i lati della piazza, ma lei non si fece sorprendere, e le mandò entrambe a terra, con delle potenti fiammate gelide.
Le vide contorcersi dal dolore, e provò un malsano piacere nella loro tortura.
La portatrice di Rastaban fu quella che si riprese per prima, era la più forte.
Con il suo potere di telecinesi, le scagliò addosso dei massi, che lei bruciò velocemente con il suo fuoco nero.
Lidja era stupita della sua forza, e Nida si crogiolò nel suo immenso potere, secondo solo a quello del suo padrone.
Pari a quello di Ratatoskr.
Diede una rapida occhiata a come se la stava cavando il suo compagno, e notò una lotta impari.
Non sembrava, ma l' emanazione di Nidhoggr era ancora provata dall' ultima battaglia, Fabio invece pareva nel pieno delle forze, oltre ad essere accecato dall' odio.
Ratatoskr si era appena trasformato in viverna, e attaccò con tutto se stesso il ragazzo, come ultima mossa disperata.
Intanto Nida, mentre era intenta ad osservare il suo compagno, venne presa alla sprovvista da Sofia, che l' attaccò con una fitta rete di rami forti e robusti, che l' avvolsero completamente, sbattendola a terra.
Si dibattè, ma la linfa che scaturiva dai rami, la bruciava e, a lungo andare, la stordiva.
In un impeto di rabbia, bruciò con le sue fiamme nere la rete che la imprigionava, ma aveva già perso il frutto, che era rotolato fino al ragazzino pallido tedesco.
Mandò nuovamente al tappeto le due draconiane, quando sentì un grido, un urlo disumano.
Si voltò, e guardò Fabio infierire sul corpo, ormai stremato, di Ratatoskr.
Era tornato umano, ed era coperto di ferite, da ognuna delle quali sgorgavano rivoli di sangue nero e vischioso, il loro sangue di viverna, mentre il draconiano era quasi del tutto trasformato, con lunghi artigli, zampe possenti e muso di drago.
Fabio evocò una grande fiamma, che danzò sul suo palmo, e la scaraventò sul petto di Ratatoskr, che pervaso dal dolore, si contorse, fino a che il suo corpo non si fermò completamente.
Immobile.
"No!" urlò Nida con tutto il fiato che aveva in gola.
Il mondo svanì, esistevano solo lei e il suo compagno.
Si accasciò di fianco al corpo inerme, troppo freddo anche per lei, tranne che per quell' unica bruciatura sul petto.
Fissò il suo sguardo vuoto, sentì il suo respiro inesistente e gli mise una mano sul cuore fermo.
Era morto.
Solo in quel momento Nida capì quello che era Ratatoskr.
Per anni lo aveva considerato solo un avversario da battere, per guadagnare la fiducia del loro padrone.
Ora lo vedeva per quello che era veramente: suo fratello.
Lo capiva solo adesso, quando lui era ormai morto.
Quando non poteva fare più niente.
Abbracciò stretto quel corpo senza vita, pianse sulla spalla di suo fratello e gli diede un bacio sulla guancia.
Nidhoggr aveva insegnato loro che esisteva un solo vero sentimento: l' odio.
Nida ora aveva scoperto l' amore fraterno.
A nessuno avrebbe mai più potuto darlo, Ratatoskr era morto.
Non poteva riportarlo in vita, ma c' era ancora una cosa che poteva fare: vendicarlo.
Vendicare il fratello che non aveva mai amato fino ad allora, uccidere Fabio, che gli aveva portato via l' unica famiglia che aveva.
Lanciò una gelida fiamma contro il ragazzino pallido e tremante che aveva in mano il frutto, ma Effi, la traditrice, si sacrificò per lui.
Nida si allontanò infine in volo, ricoperta dalle fiamme, senza il fratello e senza aver portato a termine la missione, ma con un ultimo desiderio.
Vendetta.