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Autore: overdosya    10/08/2014    4 recensioni
{KAISOO-traduzione}
Do Kyungsoo - studente modello, educato e fa sempre le cose nel modo giusto.
Kim Jongin - prepotente, rompipalle ed ignorante.
Entrambi sono vicini di banco e Do ormai si è abituato a frasi tipo "Ehy cos'hai scritto lì?","Prestami la roba","Ma stai ancora studiando?","Parlami che mi sto annoiando!"
Do era contento di ignorarlo ma come fai ad ignorare uno come quello??
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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SALVE RAGAZZE! ^^
Ammetto che i due capitoli che ho pubblicato oggi non sono tra i miei preferiti ma spero li apprezziate. Avrei voluto pubblicare anche il quinto ma purtroppo non ci sono riuscita. D:
E *'nsoperché* sono quasi sicura che il prossimo vi piacerà tantissimo. ≧◠◡◠≦

Vabbè vi lascio leggere.

 

IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO

6.00 
Stanza di Kyungsoo

Kyungsoo è una di quelle persone che meglio non incontrare al mattino. Fate male se urlate, fate rumore o guaiavoi cercare di svegliarlo. Soprattutto
con una chiamata.

~Aw, aw baby, yeah, ooh yeah, huh, listen to this~ - si sente suonare dal cellulare.
Kyungsoo in questo momento la odia ma di solito gli piace.

~Sex bomb, sex bomb, you're a sex bomb uh, huh~

Kyungsoo si gira dall'altra parte e ignora i suoni cercando di riaddormentarsi.

~Sex bomb, sex bomb, you're a sex bomb
And baby you can turn me on~

Però quando la canzone sta già quasi per finire lui cerca di liberarsi dalla coperta e di spegnere la voce di Tom Jones.

"Che ore sono?" - si chiede Soo e apre un occhio per guardare l'orologio sul comodino.

- 6 del mattino? - Do apre anche l'altro occhio per essere sicuro.

"Penso di sapere chi è"- stranamente anche da addormentato il cervello di Soo riesce a mandargli immagini di come Do appende le interiora di Kim e poi nasconde il corpo sotto il materasso.

- Pronto, imbecille - comincia a sfogare la sua rabbia Kyungsoo.

- Sei come sempre amichevole e simpatico. Come hai dormito?

- Benissimo finché non ho sentito la tua voce.

- Se ti chiamasse tua nonna le risponderesti così?

- Mia nonna a quest'ora munge le mucche. A lei non interess...hmm ho trovato un'altra tortura per te.

- Dovrei andare a mungere le mucche di tua nonna?

- Magari.

- Allora non so.

- Lascia stare. Perché mi hai chiamato? Sono le sei del mattino, porca miseria. - Kyungsoo solo ora si stupisce di quanto parli bene così presto

"Però, la rabbia ti sveglia" - pensa Soo ma lo sbadiglio gli fa capire che ha ancora sonno.

- Avevo paura che rimanessi addormentato - gli risponde Jongin.

- Come mai?

- C'è la gita oggi.

- Dove? - Do ha sopravvalutato le sue forze. E' un po' ritardato.

- Al museo. Quello egocentrico.

- Cosa? Esiste un museo così?

- Boh, sei tu il secchione.

Do cerca di mettere in funzione il cervello per capire di cosa sta parlando l'altro.

Quando capisce rimane allibito e si arrabbia ancora di più.

"Se non fosse per la distanza e per l'assenza di un martello in mano sarebbe morto"

- Etnografico, non egocentrico, genio - in questo momento non può inventarsi qualcosa di più offensivo.

- Pff, anche pornografico. Hanno detto che se qualcuno arriva in ritardo rimane a scuola. Quindi sto con te Kyungsoo-yah.

- Banale. Me lo aspettavo. Sei come un organo rudimentario - inutile e non saprei dove ficcarti. - gli risponde Do dimenticandosi che quello 
ha qualche problemino con le parole intelligenti.

- Vabbe, hai intenzione di alzarti? - Jongin lo ignora. Forse ha capito che è l'unico modo per sopravvivere vicino a Do.

- Ho solo intenzione di mandarti a cagare Jongin. Perché il pullman parte alle 10. ALLE FOTTUTISSIME ORE DIECI FIGLIO DI BUONA DONNA.

- Ma che urli?? Sei del mattino e questo urla. Bah. 

Kyungsoo invece è sul punto di uccidersi da solo e appendersi le interiora da solo. E nascondersi il corpo. Da solo.

"Mi sa che anche da morto non mi lascerà stare"

- Prepara i bagagli che mia nonna ti aspetta. - con la voce da maniaco gli risponde Kyungsoo prima di riattaccare. Però quando si butta sul letto
per riaddormentarsi i suoi piani vengono distrutti dopo due secondi. Anzi, due frasi.

- Giovanotto venga un po' qua. Come sono "le ore 10"??

Quando Do sente la voce di sua madre(che, proprio come lui, non ama essere svegliata al mattino presto) dentro gli scoppia tutto e nella testa suona:

"Mi sa che Jongin non andrà da mia nonna da solo".

COSA TROPPO INTIMA

- Perché sei arrabbiato?

- Perché non muori?

- Sono serio. Cos'hai? - Kim lo afferra Do per il gomito quando quello cerca di evitare le domande.

- Sono nei casini. Prova a indovinare di chi è la colpa. - Kyungsoo cerca di liberarsi ma la presa è troppo forte.

- Dai, qual'è il problema?

- Sei tu il problema! Mamma sta mattina ha organizzato un incontro al mio sedere con il cellulare. Cosa avevi in testa quando mi hai chiamato?

Jongin continua a tenerlo e si ferma in mezzo alla sala.

- Chissà che roba. Era uno scherzo, su. Non capisci gli scherzi?

- Ti spalmerei sulla faccia i tuoi scherzi. Se pensi di essere divertente infilzati in gola quei ferri - Do indica lo stand con vecchi strumenti
per cucire.

Jongin si gira per vedere i ferri e per capire quanto siano divertenti i suoi scherzi. Quando osserve lo stand capisce che ha un gran senso dell'umorismo
e che ucciderlo sarebbe un sacrilegio. Poi sorride a Do:

- Mi sa che qualcuno è stufo di distruggere l'immagine del bimbo educato.

Kyungsoo lo guarda male ma non risponde.

- Sai ti avrebbero scoperto tutti prima o poi. Considerando come ti esprimi sei stato fortunato che tua madre abbia sentito solo la parola "fottutissimo".

Do sbuffa e si libera dalla presa di Kim.

- Dai non ti offendere - Jongin segue Do quando quello va verso un'altra vetrina. - Spetta. Perché hanno esposto dei vecchi vasini?

- Idiota, all'inizio non si usavano come vasini. 

- Che differenza fa quando ci puoi fare i bisogni?

Do sospira.

- Prima non ci facevano i bisogni ma ci mettevano cose.

- Tipo?

- Il latte.

- Ew nello stesso posto dove prima han...

- Perché continuo a parlarti? - se Do potesse sbattere la testa contro il vetro lo farebbe di sicuro.

- Perché sono attraente?

- Forse perché sei bravo a succhiare.

- Comecome?

- Tu mi succhi...

- Kim Jongin non succhia a nessuno!

- ...la linfa vitale. Ew che pervertito!

***

I ragazzi passano da una sala all'altra seguendo la guida, talmente vecchia che potrebbe essere esposta. Jongin però non resiste e sbadiglia tanto che gli altri riuscirebbero a vedergli la gola.

- Non ti hanno insegnato a coprirti la bocca? Sei disgustoso - lo rimprovera Kyungsoo ascoltando con interesse la guida.
 
- Kyungsoo-yah mi sto annoiando.

- Girati e ciuccia il dito.Secondo me ti divertiresti.

- Mi divertiva quando ero piccolo.

- Ora non ti diverte più?

- Ah-Ah.

- Allora sati zitto - e Do ritorna ad ascoltare il discorso della guida/mummia.

Dopo un po' di tempo i ragazzi si spostano verso la sala dedicata alla dinastia Jeoseon.

Jongin ferma Kyungsoo, che stava seguendo gli altri, e gli sussurra:

- Psst, Kyungsoo, non vuoi andare in bagno?

- Pensavo di andarci alla fine.

- Ci andiamo adesso? Tra un po' scoppio.

- E vai da solo. A cosa ti servo?

- Devi farla anche tu.

- Posso tenerla.

- Dai, Kyungsoo-yah, andiamo insieme.

- Ma hai paura di perderti? Se si, vai e perditi.

- Hai dimenticato quanta cocacola abbiamo bevuto sul pullman? Tra un po' scoppi anche tu.

- Che cavolo. Però come troveremo gli altri dopo?

- Perché trovarli? Possiamo divertirci anche da soli!

- Ma...

- Dopo! Andiamo - Jongin parte e a Do non rimane altro che seguirlo. La cocacola si fa sentire.

***

- Cosa vuol dire "non posso"?

- Non posso entrarci con te. E' una cosa troppo intima.

- Intima? Kyungsoo tutti i maschi la fanno in compagnia.

- Sii magari chiaccherano anche.

- Si potrebbe. Sai, sta cosa può aiutarci a diventare più uniti.

- Urinare insieme? Ma non farmi ridere.

- Allora aspettami qui. Faccio in fretta - Jongin fa un passo verso la porta ma Kyungsoo lo blocca mettendosi davanti all'entrata.

- No. Ci vado prima io.

- Come scusa? L'ho proposto io, ci vado io. Spostati - Kim cerca di toglierlo ma quello sembra che abbia le radici nel pavimento.

- Solo attraverso il mio corpo.

- Meglio dire la tua pozzanghera, se andiamo avanti così.

- Allora lasciami entrare per primo.

- Entra con me, chiudi gli occhi e falla.

- Come faccio a vedere dove piscio se chiudo gli occhi, down?

- Lol posso tenertelo.

E dopo aver capito il senso di ciò che ha detto Jongin, gli occhi di Kyungsoo diventano due pianeti e le guance color rosso chiaro.

- Respira, Kyungsoo, stavo scherzando - Jongin si diverte a guardarlo mentre è imbarazzato.

"Ora vado a prendere i ferri e poi gli apro il cranio" - pensa Do entrando in bagno insieme all'altro. Gli dispiace veramente fare una "cosa così intima"
insieme ma non ha altra scelta.

ESSERE CRETINI E' PERICOLOSO.

- Perché farla alla fine, diceva.

- ...

- Possiamo divertirci da soli, diceva.

- ...

- Non ci perderemo, di...

- Non. Ci siamo. Persi. - gli risponde Kim quasi quasi rompendosi il collo cercando l'uscita - abbiamo solo girato dalla parte sbagliata.

"Aish! Perché ci sono tutti sti scaffali? Da dove siamo arrivati? Dove andiamo? Aaaah" - pensa Jongin continuando a girare la testa come un gufo.

- Oh ecco come si chiama sta cosa. Io pensavo che qualcuno voleva aprire una porta perché "forse dietro c'è qualche figata".

- Mio babbo diceva che le figate ci sono ovunque.

- Khm, che c'entra?

- Niente. Solo che mi piace la frase.

- Con tutto il rispetto verso il tuo babbo, possiamo tornare alla discussione di prima?

- Eh?

- Che cavolo ci facciamo qua?

- Ehm, pensavo che qua ci potesse essere qualcosa di costoso e segreto. Sai, roba che non tutti possono vedere.

- Di nuovo pensavi...ti avevo detto di non farlo - sospira Do. - costoso e segreto? Mostre VIP? - ghigna, guardando spray, detersivi e stracci vari - E cosa poteva essere?

- Magari qualche sarcofago. La mummia Tutankemon, lì. Oppure il suo cervello in qualche vasetto.

E ora succede una cosa che non si aspettava ne Jongin, ne l'universo. Kyungsoo si mette a ridere. Non si sa se è colpa dell'odore dei detersivi oppure il suo sistema nervoso ormai si rifiuta di lavorare ma sta ridendo così forte da piangere e piegarsi in due.

Jongin si limita ad osservare Do che sta emanando suoni che fanno le iene e per colpa di troppe emozioni buttando giù spray e stracci.

Le scope rotolano per terra e Jongin pensa che è arrivata la fine. Pensa anche che dovrebbe chiamare l'ospedale o la clinica. Qualsiasi maniaco con un coltello in mano in questo momento sembrerebbe un bimbo innocente che gioca nella sabbia in confronto a Kyungsoo.

Do Kyungsoo non ha mai riso così tanto. Soprattutto vicino a Jongin.

- Kyungsoo-yah...

- Ahahahahahah, Tutankemon

- Ehm, Kyungsoo - Jongin si allontana piano piano.

- Kemon, ahahahahahha, lol, sto male - Kyungsoo cade per terra e abbracciando le ginocchia comincia a rotolare.

Jongin trema in un angolino cercando con gli occhi l'uscita.

- Questo ahahah questo è troppo - la voce di Soo ormai è rauca e forse i suoi addominali sono uguali a quelli di Bruce Lee.

Kim capisce che se non trova l'uscita al più presto rischia di morire. E dato che morire giovane non rientra nei suoi piani cerca di ricordare ciò che ha visto nelle avventure di Indiana Jones. Si lancia contro il muro alla ricerca di qualche scappatoia o leva.

Kyungsoo continua a ridere però abbassa la voce di un tono. Ora ride come un maniaco. Jongin ha la pelle d'oca e riesce ad immaginarsi quella risata nei suoi incubi. Le tempie gocciolano di sudore e il gigantesco scantinato ora sembra piccolissimo e buio.

Forse il terrore e le mani gelide lo fanno agitare ancora di più e lamentarsi quando non trova l'uscita.

Quando Kyungsoo sente i lamenti di Jongin(e finalmente apre gli occhi per capire cos'è quella sagoma sul muro che sta attaccata come una lucertola) smette di ridere e con un sospiro veramente lungo si calma.

Kim sta fermo con gli occhi chiusi e ascolta cosa fa Do, cercando di capire se farà qualcos'altro di spaventoso. Invece sente solo una "oh" stupita.

- Jongin vieni qui.

Quello diventa subito pallido e urlando "NO TI PREGO" salta indietro per allontanarsi. Ma visto che è taaaaanto fortunato i suoi piedi vanno sopra uno straccio, che Do lanciò per terra mentre rideva, e scivola. 

- Ahi - geme dopo aver sbattuto la testa contro il pavimento. Di solito nei film i protagonisti vedono stelline e uccellini. Jongin invece vede solo una lampada e Kyungsoo che muore di nuovo dalle risate.

- Sei veramente idiota. - sente Kim prima che la sua faccia venga coperta da un altro straccio lanciato da Do.

***

- Sai, ero convinto che tutto avesse un limite che non si può superare - ammette Kyungsoo, seduto sul divano all'entrata del museo.

I due decidono di aspettare lì la loro classe. Per evitare altre avventure. L'ha deciso Kyungsoo e Jongin non aveva voglia di discutere. E' stanco.

- Kim Jongin, devo dirti che il tuo cretinismo non ha limiti - ripete Do.

- E' un complimento? - chiede Jongin, osservando il disegno sulla felpa di Kyungsoo.

- In questo caso sì. Posso solo ammirare il fatto che persone come te esistano ancora.

- Come?

- Così idiote e selvagge.

- Questo non sembra un complimento.

- Ma considerando il livello che hai raggiunto tu, dovresti sentirti fiero.

- E' perché siamo finiti nello scantinato e io non trovavo l'uscita?!

- In parte sì. Anche se solo per questo meriteresti medaglie d'oro.

- Come facevo a sapere che la porta fosse dietro di te... - borbotta Jongin

- Io lo sapevo.

- Ma checca...

- Mi hai aiutato a migliorare le conoscienze su "Come si comporta una scimmia in situazioni estreme". Ti ringrazio.

- Io non so neanche se devo offendermi o essere felice.

- Scegli tu.

- Non mi piacciono entrambe le cose. E ho mal di testa - si lamenta Kim, appoggiando la testa, vuota secondo Kyungsoo, sullo schienale del divano.

- Proprio per questo non mi metterò a spiegarti perché in un museo etnografico della Corea non c'è un sarcofago o una mummia, che si chiama Tutankhamon - parlando piano dice Kyungsoo - Quinfi godiamoci questi minuti di silenzio e diamo al tuo piccolo e povero cervello che oggi ha subito tanto stress la tranquillità che gli serve.

Jongin non trova nessuna risposta quindi si gira di lato per immergersi nei suoi pensieri sulla vita. O sulla testa. La seconda è meno probabile.

Kyungsoo invece si ricorda tutto il circo al quali ha partecipato oggi. Gratis, oltretutto. Quindi è di buon umore, il che è raro.

Jongin promette a se stesso di non visitare più i musei. O cercare di sembrare intelligente agli occhi di Do. Kim rabbrividisce ricordandosi la risata del vicino e capisce che forse oggi non riuscirà a dormire.

   
 
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