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Autore: MartinaMalik1D    12/08/2014    1 recensioni
Questa storia parla di una sedicenne fan dei One Direction, che ama la musica ed il canto. Lei vive a Palermo, Sicilia, Italia per lei troppo lontana dalla città dei suoi sogni ‘Londra’, ma è decisa a raggiungerla a tutti i costi pur di scappare dal suo paese natale; lì non si sente a suo agio, quel posto non le appartiene e lei non appartiene a quella città. A scuola è conosciuta, ma non popolare e la sua condotta è ottima; insomma passa inosservata. Una semplice ragazza e una notizia improvvisa che le cambierà la vita. Realizzerà i suoi sogni? Zayn, Harry, Liam, Louis e Niall le stravolgeranno la vita. Ci sarà amore o sola amicizia? Raggiungerà la città dei suoi sogni? Solo andando avanti lo saprete.

“Sei tu, sei sempre stato tu; avevo solo bisogno di un po’ di tempo per capirlo e adesso non ti lascio scappare via. Ti amo.”
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Eccoci.


È proprio mentre attraverso le cuffie passa ‘..you can’t go to bed without a cup of tea..’ che sento l’hostess che annuncia al microfono di dover spegnere ogni tipo di strumento elettronico e chiudere le cinture: a momenti saremmo atterrati. Feci come ordinato e gettai lo sguardo al panorama che si estendeva in terra: Londra, la fantastica Londra, proprio quella che sognavo da una vita a questa parte! Mi distrasse il tocco dolce di Marco, che mi prese la mano e mi sorrise dicendomi ‘Andrà tutto bene’ continuai ‘Dai, non mi spavento mica dell’atterraggio..’ non mi fece finire e disse ‘Sai che non mi riferisco all’atterraggio, ma ben si al tuo provino’ Eh si.. L’ultimo provino! Cazzo, sembra ieri quando partecipai al primo, a Palermo; ad essere onesta non conoscevo nessun altro, a parte Marco Morini dei giudici.. Di lì in poi ci fu un altro provino a Milano che si divise in due sessioni, le superai entrambe; lì incontrai per la prima volta la mia unica certezza, il mio amore grande, ciò che considero un’AMICA:  Martina, la mia amica a distanza, insieme a due sue amiche che anch’io conobbi poi grazie a lei : Martina ed Elena, detta ‘Sperry’ entrambe simpaticissime. Ricordo che quando la vidi fui un misto tra gioia, felicità e lacrime; le corsi incontro e ci abbracciammo, per un attimo tutto il mondo intorno a noi non esisteva più: eravamo solo io e lei. Restai a Milano per tre giorni e a parte i provini, passai tutto il tempo con loro, in giro per la città scoprendo nuovi posti che avevo sempre desiderato di conoscere. Ricordo quando portai Land (soprannome della mia amica a distanza) con me in hotel , per tutta la notte non facemmo altro che raccontarci un sacco di cose di noi, dei provini, dei ragazzi e del fatto che quella notte sarebbe stata indimenticabile e così fu; verso le 04:00AM finimmo per addormentarci come degli elefanti mezzi morti: io che la tenevo abbracciata a me e lei con la testa voltata verso il muro e un braccio sulla mia pancia, per non parlare delle gambe poi: distribuite occupando l’intero letto; insomma, davvero dolciose!  Adesso eccomi qui pronta o quasi per la finalissima dove si gioca il tutto per tutto, questo si sarebbe diviso in tre ‘selezioni’: rimanevamo noi ultime 15 pretendenti, avrei cantato una canzone per ogni sessione sempre se le avessi superate tutte;  questa volta i giudici erano loro: erano i ragazzi e zio Simon e questo mi terrorizzava. L’aereo atterrò e mi voltai per cercare mia mamma, alchè mi vide subito e si avvicino ai nostri posti dicendo ‘forza, scendiamo ragazzi!’. Fuori dall’aeroporto prendemmo un taxi che ci portò in hotel, dove sostammo solo per posare tutte le valigie in camera, dopodiché facemmo  un giro intorno e ricordo che non appena vidi il Big Ben piansi, un po’ come avrebbe pianto una suora vedendo l’apparizione di qualche santo, insomma capiamoci.. LOL Passò così il nostro primo giorno in London fra foto, souvenirs, shopping, gioia e amore.
La sera dopo aver fatto una passeggiata romantica solo io e Marco, tornammo in hotel, salimmo su in camera e dopo esserci rinfrescati ci mettemmo a dormire.

***

*DRIIIIIIIN*
La sveglia suonava e suonava, scattai in piedi per poi risedermi goffamente perché non vidi nulla per 10 secondi  dopo LOL presi il cellulare e spensi quel rumore assordante, che con la prima mattinata dava un gran fastidio: Marco la sera prima aveva insistito per scegliere lui la canzone da impostare, una delle tante rock che ascolta.  Svegliai tutti e due essendo tutti nella stessa camera e corsi in bagno a prepararmi, già nervosa al pensiero che avrei visto per la prima volta i miei idoli e da loro sarebbe dipesa la mia carriera di cantante.

***

Una volta fuori dall’hotel salimmo sul taxi che ci aspettava e che ci portò all’arena O2 di Londra!
Dopo circa una mezz’oretta arrivammo. Sentivo il cuore battermi forte dentro la cassa toracica; chiamai le mia amiche e le avvisai del mio arrivo; chiusi la chiamata incredula che tutto ciò fosse la realtà e non uno stupido irreale sogno: a momenti avrei visto così da vicino i miei idoli e magari gli avrei anche stretto la mano, shit. Entrammo in Arena, diedi i Pass e i documenti e ci guidarono in una stanza vicino il Backstage, dove c’erano già alcune delle 14 concorrenti e Simon: sarei potuta morire, ma preferii stringere più forte che non si poteva la mano di Marco e di resistere. Mi affrettai a salutarlo con un cordiale ‘Nice to meet you, Mr Cowell’  e a stringergli la mano, alchè lui mi attirò gentilmente a se e mi porse la guancia e ci scambiammo un saluto più intimo di ciò che mi sarei aspettata. Fu un attimo, si aprì una porta ed entrarono, ridevano e scherzavano fra loro mentre dissero forte ‘HII! GOOD MORNING GUYS.’ sentii le gambe cedere e un nodo in gola che si manifestò pochi secondi dopo in un singhiozzo che subito respinsi e mi avviai verso essi dicendo l’unica cosa che mi fu possibile in quanto fossi davvero sconvolta, quasi paralizzata: ‘Hi dears’; mi guardarono sorridenti e pensando che quella sarebbe potuta essere la svolta, mandai giù le forti emozioni cercando il più possibile di essere me stessa e con aria disinvolta, ma non troppo, dissi ‘Could I have an hug? I’ve dreamed this moment from two years.’ una lacrima rigò il mio viso seguita da altre, alchè Zayn mi si avvicinò velocemente e mi abbracciò come se non ci fosse un domani e così seguì il resto della band; quell’abbraccio racchiuse tante emozioni: speranza, amore, felicità, gioia, dolcezza, le avvertii tutte insieme e fu qualcosa che non scorderò mai e poi mai, qualcosa che a parole non puo’ essere descritta, allora i ragazzi allentarono un po’ la presa e vidi il resto delle poche ragazze presenti in lacrime che urlavano ‘I LOVE YOU’ mi sembrarono tante oche giulive, io e Liam ci scambiammo uno sguardo di approvazione dopo averle viste in quel modo: a quanto pare il mio pensiero a proposito di quelle fans non era tanto distante da quello di Liam. L’abbraccio poteva dichiararsi sciolto completamente e mentre ammiravo Zayn allontanarsi e dirigersi verso le altre insieme a Niall, Louis e Liam, mi sentii prendere la mano destra, in un primo momento pensai fosse Marco, così spostai lo sguardo sulla mia mano e la riconobbi, l’avrei riconosciuta fra mille: quella mano non apparteneva al mio ragazzo, era Harry; subito la mia mano si strinse alla sua autonomamente senza che il mio cervello le comandasse il movimento, i miei occhi cercarono le sue iridi verdi smeraldo che non appena le incontrarono sentii un suono provenire dalla sua bocca ‘I know you aren’t so quiet, don’t be scared if you wanna cry, you can, baby!’ (‘So che non sei così tranquilla, non aver paura se vuoi piangere, puoi, piccola!’) come se mi avesse letto nel pensiero, questa volta anche le mie lacrime scesero sole e Harry si affrettò ad asciugarle con l’indice della mano opposta a quella con cui teneva la mia e si chinò per  darmi subito dopo un bacio dolce e delicato in guancia.. Si, sono bassa circa 1.65m, lui è un gigante quasi 1.90m e mi sembra più che ovvio che si abbassi di un bel po’ :/.. Prima di allontanarsi mi disse “I’ve to go, sorry.”. Rimasi immobile come se mi avesse ipnotizzata quando Marco e mamma mi si avvicinarono e lei con occhi lucidi di chi avrebbe voluto piangere un po’, ma non lo fece, disse ‘Come ti senti? Sei felice?’ ma non ero pronta per sostenere un dialogo e l’unica cosa che dissi fu ‘Non ci sono parole.’ presi Marco per mano e lo portai in un angolo della grande stanza per cercare un po’ di privacy, anche se essendo ormai tutti i partecipanti e i parenti era un po’ impossibile, ma ci adeguammo alla situazione. Presi il suo viso fra le mie mani con la massima delicatezza e lo sentii ridere sotto il mio tocco alchè  lo baciai e probabilmente quello fu il bacio che mi portò fortuna, ma probabilmente fu anche l’ultimo che gli diedi con amore, disperatezza e speranza.


***

*** Da adesso in poi tutti i dialoghi saranno in italiano per via di alcune mie incertezze e per rendervi la lettura più comprensibile e rapida da leggere.***


***

Non credevo a quello che stava succedendo, non riuscivo a credere che stesse accadendo per davvero: ero una delle due finaliste!! Mi ordinarono di cantare per la terza e ultima volta; avevo deciso di giocarmi il tutto per tutto con ‘Skyscraper ‘ un singolo della mia amata Demi che mi ha accompagnato nei momenti più bui o difficili della mia vita fin’ora. Mentre la melodia andava insieme con la mia voce i miei occhi si soffermarono su quelli di Zayn che come se facesse il tifo per me mimò ‘GO! GO!’. Non appena finii toccò il turno dell’ultima concorrente rimanente oltre me, la quale cantò una canzone che io non avevo mai sentito prima e quindi non seppi dare un minimo giudizio; dopo che terminò la sua performance aspettammo nel backstage che i giudici prendessero una decisione e sentivo l’ansia crescere dentro me: desideravo essere scelta più di ogni altra cosa al mondo, sarebbe stato un sogno ad occhi aperti, un sogno che si sarebbe trasformato in realtà; piangere davanti alla gente non è mai stato da me e infatti mi trattenni e spinsi dentro a fatica, ancora una volta, le lacrime. Non ero molto lontana da Jessie, la concorrente inglese contro la quale avevo appena gareggiato e vidi un addetto dello staff venirci incontro e dirci di salire sul palco per il verdetto finale.  Allora Simon iniziò a parlare ‘Siete state entrambe fantastiche, ma solo una di voi due ci ha colpiti davvero, emozionandoci tutti. La ragazza che canterà insieme agli One Direction nel tour del 2015 è: … ‘ il lasso di tempo che passò prima che chiamasse il nome vincitore sembrò quasi infinito quando finalmente Simon proseguì affermando ‘.. LA VINCITRICE SEI TU, MARTINA! Congratulazioni.’ finì sorridendo. La vista mi si era annebbiata per via delle lacrime di felicità che mi gonfiarono gli occhi, non potevo crederci. Mi voltai verso la concorrente che perse, la quale a mia differenza piangeva lacrime di tristezza; le strinsi la mano in quanto avvertii la sua freddezza nei miei confronti le dissi di aver coraggio e questa salutò i giudici e sparì via. L’unica cosa che mi rimaneva da fare fu ringraziare circa 543124 volte Zayn, Louis, Harry, Niall e Liam, e infine Simon, che senza perdere altro tempo si congratulò con me e mi rivelò ‘Fin dalla prima volta in cui ho visto il video dell’ultimo provino al quale hai partecipato, avevamo capito che eri tu ciò che cercavamo, ma abbiamo deciso di ascoltare ugualmente gli altri nella speranza di miracolosi miglioramenti, ma tu li hai superati anche questa volta facendo tue le canzoni, personalizzandole e cantandole magnificamente! I ragazzi ti adorano già e credono in te così come anch’io credo in te, ragazza. Non ci deludere!’ decisi di non fare la figura della ragazza timida e taciturna almeno nel giorno forse più bello della mia vita e replicai stupefatta ‘Davvero? Sono completamente senza parole, non saprei descrivere esattamente le mie emozioni in questo  momento. Pensare di esser stata fin dall’inizio la prediletta, la prima scelta mi fa sentire davvero onorata: nella mia vita non mi è mai successo di esserla! Quindi grazie davvero di cuore, grazie mille Simon e ragazzi..’ prima di continuare mi avvicinai a loro e proseguii  ‘.. ragazzi, beh che dire.. è un sogno che diventa realtà e questa volta posso urlarlo forte al mondo intero grazie a voi’ sentii Liam rispondere ‘Grazie alla tua qualità vocale, piccola’ ma continuai in quanto sentivo davvero di dover tutto a loro ‘Adesso che posso, devo e voglio dirvi ciò che penso di voi e che ho sempre pensato man mano che mi conquistavate ogni giorno di più : avete un posto speciale, siete in primo piano nel mio cuore e nella mia mente; non so  davvero come avrei potuto superare certi momenti senza di voi che rendevate ogni mio momento felice solo grazie alle vostre voci e alle vostre stupidaggini, che mi divertono un mondo. Continuate a farlo, sempre, avete la mia completa fiducia e non deludetemi mai, ve lo dico come fan, amica, sorella, estranea magari ancora per poco. Avremo tanto da passare insieme e ancora non riesco a crederci  * una lacrima segnò il mio volto * vi voglio bene, sono letteralmente innamorata di ognuno di voi. GRAZIE!’ non ebbi più paura, non provai più vergogna nel piangere e mi lasciai andare un po’: piansi con lievi singhiozzi che mi costarono fatica a mandare giù mentre i ragazzi mi abbracciavano forte, ma non molto tempo dopo ci staccammo, ci mettemmo più composti  per poter fare le foto e rendere pubblica la notizia!


***


La sera stessa uscimmo tutti e per tutti intendo me, Marco, mamma e i ragazzi per festeggiare in modo migliore e più intimo in un ristorante gestito da italiani e di conseguenza il cibo non era niente male! Ancora seduti al tavolo, ad un certo punto della conversazione Zayn sbottò ‘Quindi lui è tuo fratello?’ indicando Marco, non credevo che non avesse davvero capito e subito sentii le risatine sommesse dei ragazzi tranne di Harry, che mi guardava in attesa di una risposta, non feci in tempo a rispondere che Liam intervenne dicendo ‘Zayn, mi deludi! Ma che cazzo dici bro’? Non vedi come si guardano o come si tengono la mano sul tavolo? Non so te, ma io non mi sono mai comportato così con le mie sorelle..’ terminò ridendo del suo amico e allora risposi guardandolo negli occhi, anche se con lieve imbarazzo in quanto lui fosse forse quello che rispecchiava più di tutti il mio prototipo di ragazzo  ‘Ehm.. in realtà è il mio ragazzo.’ Vidi come mi guardò e pensai a qualcosa da dirgli per in un certo senso tranquillizzarlo dopo essere stato preso in giro LOL e continuai ‘Stiamo insieme da ormai un bel po’ e nessuno mai mi aveva chiesto se fosse mio fratello, ma va bene, non importa.’ Terminai con una debole risatina d’imbarazzo.  ‘Che scuola frequenti Mart?’ era Louis che parlò questa volta e mi voltai nella sua direzione con aria interrogativa : mai nessuno mi aveva chiamata con quel nomignolo e mi piaceva.. forse perché proprio perché era stato Louis  il primo a chiamarmi così o magari proprio perché non mi dispiaceva come suonava ‘A settembre inizio il terzo anno di istituto tecnico per il turismo!’ Niall disse ‘Ti piace viaggiare?’ pensai che quella domanda fosse proprio da lui AHAH così scontata la risposta che mentre risposi risi un po’ di divertimento ‘Oh, si! Adoro viaggiare, scoprire posti nuovi, nuove culture, nuove lingue!’ allora Liam affermò ‘In realtà, sei proprio brava e si vede: conversi con noi senza molta fatica.’ Mi strizzò l’occhiolino e sentendomi  un fottuto genio in quel momento grazie a lui dissi ‘Beh.. Si, amo la lingua inglese, il Regno Unito, Londra e le vostre culture, tradizioni, modi di vivere!’ allora Louis riprese la parola e disse ‘Si, immaginavo frequentassi una scuola del genere, te la cavi davvero bene.’ La serata continuò così facendoci domande a vicenda, prendendo in discussione vari argomenti e parlando di ciò che sarebbe stato il prossimo tour.


***


I ragazzi ci fecero accompagnare da una loro macchina della sicurezza in hotel e non appena arrivati, entrati nella hall prenotai una camera per due dove avremmo dormito io e Marco, mamma quasi mi bloccò e le dissi ‘Stai tranquilla, da domani potrò pagarmi tutto io e ti restituirò anche i soldi di questa camera, lasciami fare, su!’ la guardai con aria convincente e replicò con aria per metà orgogliosa e metà sorpresa ‘Va bene, vai.’ Perciò salimmo al piano, presi le mie cose dalla ormai solamente sua stanza e le portai nella mia nuova camera, le augurai la buonanotte e subito io e Marco ci chiudemmo dentro la nostra stanza. Feci in tempo a chiudere la porta che subito Marco mi abbracciò forte poggiando indice e pollice sul mio mento per catturare tutta la mia attenzione su di lui, non aveva poi tutti i torti, dopo aver visto i ragazzi non lo considerai molto o per lo meno non gli diedi le solite attenzioni; così i nostri sguardi s’incrociarono e lessi nei suoi occhi una lieve malinconia che cercava di uscire me che lui tentava disperatamente di nascondere e interruppi il silenzio che ci aveva avvolto fino a quel preciso istante e dissi ‘Mancherai pure a me, sai? Abbiamo ancora tanti mesi da trascorrere insieme e scommetto che li vivremo al meglio, amore. Te lo prometto.’ Lasciò la presa allontanandosi verso il centro della stanza voltandomi le spalle e portando le mani dietro la nuca, poi fra i ricci e senza esitare disse ‘Io ti ho vista. Vi ho visti.. insomma la tua attenzione era completamente per loro e io ero lì proprio accanto a te, non voglio immaginare quando tu sarai da un’altra parte del mondo senza di me..’ terminò dicendo queste ultime parole voltandosi, ma mantenendo lo sguardo basso e la testa china. Sentii una stretta allo stomaco, ma pensai  che non ci sarebbe stato momento più adatto di questo per discuterne anche se faceva male ‘Avresti fatto lo stesso Marco, fidati, è comprensibile, so che puoi capirmi, lo spero se mi ami, fallo..’ lo supplicai sentendomi amaramente in colpa, ma era qualcosa più forte di me dare più importanza ai ragazzi che a lui; certo magari così suona crudele come cosa, ma cosa potevo farci? Così mi avvicinai al suo corpo privo di luce, fermo, inerme al centro della camera e questa volta fui io a prendere il suo viso fra le mie mani ‘Pensiamo solo al presente per adesso. Non voglio che tu soffra, ti amo, capisci? Ricordi quanto ho fatto per averti? La mia reazione al nostro primo bacio? Tutto ciò che abbiamo superato insieme: sia le cose belle, che quelle brutte! Ti amo e non mi pentirò mai di noi.’ Finalmente ebbi il suo sguardo su di me e notai i suoi occhi lucidi e replicò ‘Io.. io ti amo così tanto e poterti perdere mi fa venire i brividi: sei stata la svolta della mia vita! Ma se tu sei felice così, questo è il tuo sogno che sta diventando realtà, allora sono fiero di te e felice per te, ma non chiedermi mai come stia io. ‘ notai un nota di speranza mista ad arresa e capii che era dalla mia parte, lo baciai attirandolo a me più forte che di lì non si poteva sussurrandogli ‘Va tutto bene. Andrà tutto bene. Ti amo!’ lo sentii ansimare e nel contempo sussurrare a sua volta ‘Anch’io, piccola, anch’io..’.


***


Uscii dal bagno finalmente rigenerata dopo una giornata lunga e piena di emozioni forti e mi gettai  con non molta delicatezza sul lettone e aspettai che Marco uscisse dal bagno. Dopo pochi minuti mi raggiunse sedendosi con dimestichezza sul letto e poi si distese ‘Vieni qui.’ Sussurrai  e si allungò su un fianco, con la testa poggiata sul braccio piegato sotto di essa e con l’altro braccio mi avvicinò così tanto a se da poter sentire il suo respiro, mi baciò in fronte e ordinò dolcemente ‘Dormi, su! Questa è stata davvero una lunga giornata. Hai bisogno di riposare.’ Premetti la mia fronte sul suo petto ‘Buonanotte amore mio.’ Dissi e nel giro di pochi minuti crollai in un sonno profondo.


***DRIIIIIIIIIN***


Squillò la sveglia così forte da farmi dire un lunga serie di parole non tanto carine già di prima mattina: erano appena le 09.00! Ci preparammo tutti, scendemmo giù in sala pranzo per fare colazione e infine ci dirigemmo grazie ad una macchina della sicurezza alla Sony Music Entertainment!!! In macchina fremevo dalla curiosità e non appena arrivammo provai subito ad aprire lo sportello scorrevole, ma c’era la sicura e aspettai  l’omone grande e grosso, probabilmente mio futuro management, bodyguard o come caspita volete chiamarlo, il quale stamattina si era presentato col nome di Luke,Luke David se non erro, quest’ultimo mi aprì la portiera e saltai giù dalla macchina, seguita da Marco e mamma, come una bambina che entra finalmente al Luna Park. Una volta dentro la sede, ai miei occhi immensa, salimmo al piano di sopra dove ci aspettavano i ragazzi, Simon e un’interprete donna, che avrebbe tradotto ogni singola parola  per firmare il contratto. Luke David entrò con me nello studio di Mr Cowell, lasciando mamma e il mio ragazzo fuori in una specie di sala d’attesa. A passo goffo e timido attraversai la grande area seguita da Luke (questo signore qui sarà praticamente la mia ombra O.O) e non appena fui più vicina Zayn mi venne incontro sorridente seguito da Harry, Niall, Louis e per ultimo Liam, mi salutarono calorosamente, ma prima di sederci sulle sedie per gli ospiti strinsi la mano a Simon che ricambiò e m’invitò ad accomodarmi e a mia volta strinsi la mano alla traduttrice LOL. Parlammo del contratto, di ciò che includeva e del mio ruolo fra loro: avrei registrato un album insieme a loro, o almeno loro insieme a me LOL così avrei partecipato a tutte le tappe del tour 2015 sul palco con loro; sarei andata a vivere prima dell’inizio delle date insieme ai ragazzi, Lou Tisdale e la sua famiglia in una casa dove loro solitamente alloggiano tutti quanti. Avrei voluto urlare dalla gioia, ma misi a freno la mia eccitazione per restar attenta a ciò che dicevano. Credo che passai un’ora circa chiusa la dentro e dopo che firmai il contratto salutai di nuovo tutti, in particolare i ragazzi, che sapevo mi sarebbero mancati da morire, così prima di attraversare la porta sempre seguita da David Luke o come cavolo si chiamava mi voltai con le lacrime a gli occhi per vedere Zayn dire ‘Mi mancherai, Martina!’ seguito poi dal ‘CI MANCHERAI’ di gruppo e così con uno sforzo che solo Dio sa quanta forza ci misi abbandonai la Sony Music Entertainment , recuperammo le valigie in hotel e Luke ci accompagnò all’aeroporto dove ci assistette fino a che non prendemmo il nostro volo. Fu allora che realizzai che tutto quello che era successo era vero! AVEVO APPENA MESSO UNA CAZZO DI FIRMA SU QUEL CONRATTO: LA MIA FIRMA, SUL CONTRATTO CHE PROBABILMENTE MI AVREBBE CAMBIATO LA VITA IN MEGLIO.


***


Non avevo ancora avvisato nessuno,neppure mio padre per potergli fare una sorpresa, ma presupposi che già molta della gente che conoscevo sapeva che avevo vinto.
Atterrati a Palermo, papi ci aspettava in aeroporto. Non appena lo vidi in lontananza feci una faccia delusa, dicendo agli altri di reggermi il gioco. Gli fui vicina, mi abbracciò e mi disse ‘Un giorno ce la farai,su.’ Sciolsi l’abbraccio e urlai con un sorriso a 382 denti ‘HO VINTO!! Papà, ho vinto!’ mi guardò con occhi felici di chi vedeva forse una delle cose più belle accadergli davanti e ci riabbracciammo questa volta più forte e decidemmo di tornare a casa.


***


Non appena fui a casa aggiornai il mio stato di facebook e annunciai la notizia! Chiamai i miei zii e l’invitai ad una festa che avrei poi organizzato in villa dai nonni per festeggiare insieme anche ai miei migliori amici la svolta della mia vita. La svolta
.




La prima foto iniseme ;')



Ho scelto lei per interpretare l’amica a distanza di Martina : Land! :* (Acacia Brinley)




Scusatemi per il ritardoooO! Ci ho messo davvero troppo tempo per scrivere questo capitolo, scusate di nuovo e spero gradirete ciò che è uscito fuori: adesso si entra nel bello della FF, Martina entra a far parte del gruppo; come finirà con Marco? Resteranno insieme?! Spero vi piaccia e scusatemi di nuovo.
 Un bacio dalla vostra scrittrice :*



 
  
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