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Autore: supersara    14/08/2014    5 recensioni
Durante il viaggio alla volta dell'Ovest, Sanzo e Goku litigano e quest'ultimo decide di andarsene.
Il nostro monaco biondo preferito andrà a cercarlo.
SanzoXGoku.
FanFiction partecipante al "Kiss Contest Seconda Edizione - Slash, edite e inedite" indetto da Sango_79
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UN BACIO IN HAKURYU
 
Sanzo spostò lo sguardo verso la finestra. Finalmente aveva smesso di piovere.
 
Spense la sigaretta stropicciandola contro il posacenere. Detestava la pioggia.
 
Si infilò la veste e prese la sua Shoreijyu, dirigendosi verso la porta.
 
Nel soggiorno di quella casupola in cui si erano momentaneamente stanziati, trovò Hakkai e Gojyo che facevano una patita a carte.
 
Goku non c’era. Avevano litigato qualche minuto prima perché, come sempre, quella stupida scimmia non faceva altro che dargli fastidio a sfinirlo a forza di chiacchiere nei momenti meno opportuni. Sanzo lo aveva scacciato in malo modo e lui se ne era andato. Non si sarebbe mai abbassato a chiedere dove fosse ma non si preoccupò di evitare che lo sorprendessero a cercarlo a destra e a sinistra.
 
Hakkai con un sorrisetto affettuoso intuì subito i suoi pensieri e gli risparmiò un’ulteriore tortura.
 
-Goku se n’è andato.- Spiegò.
 
Il monaco si limitò a bofonchiare una specie di “mpf”, fingendosi indifferente.
 
Gojyo sorrise malizioso e disse: -Ha detto che non vuole più saperne di te.-
 
Hakkai lo guardò con sorpresa, non aveva detto una cosa del genere ma il rosso voleva stuzzicare il compagno, perciò decise di non smentirlo.
 
Sanzo non fece una piega. Aprì un cassetto della dispensa e sembrò irrigidirsi.
 
-Dove sono le mie sigarette?- domandò con voce fredda e solenne.
 
Gojyo sobbalzò preparandosi al peggio, quando il loro capo non aveva quello che voleva nel momento in cui lo cercava, diventava irascibile.
 
Hakkai alzò un sopracciglio. L’ultimo pacchetto delle sue amarissime sigarette se lo era portato in camera, quindi erano finite, ma all’acuta mente del demone non sfuggì l’intento di Sanzo, che stava soltanto cercando un motivo plausibile per andare a cercare la scimmia.
 
-Credo che le abbia prese Goku. Ti conviene raggiungerlo.- Disse.
 
Il monaco si diresse verso la porta, conscio del fatto di aver trovato una giustificazione più che soddisfacente da dare più a se stesso che agli altri.
 
-Prendi pure Hakuryu!- Disse infine il castano.
 
Sanzo salì sul demone, che come sempre aveva assunto la forma di un fuoristrada e seguì il sentiero. Quella stupida scimmia doveva decidersi ad imparare un po’ di educazione!
 
Dopo circa una mezz’ora lo vide. Stava camminando lentamente sul ciglio della strada.
 
Il biondo lo affiancò con l’auto ed i loro sguardi si incrociarono. Gli occhi di Goku erano gonfi di lacrime che cercò di asciugare alla vista del compagno.
 
Sanzo sbuffò sonoramente.
 
-Scimmia, sali in macchina!- Ordinò freddo.
 
Il ragazzo gonfiò il petto, si impostò di più sul posto e facendo appello a tutto il suo coraggio e alla sua forza di volontà, riuscì a rispondere un fragoroso: “NO!”.
 
Gli era costato non poca fatica quel rifiuto, lui non disobbediva mai a Sanzo ma doveva farsi rispettare in qualche modo.
 
Il monaco non fece una piega, continuò a fissarlo freddamente, finché Goku non abbassò lo sguardo.
 
Poi fece una mossa: scostò leggermente il braccio.
 
Al castano sembrò che stesse per scendere dall’auto per prenderlo di peso, quindi conscio del fatto che il suo destino sarebbe stato ancora peggiore in quel caso, corse dall’altro lato della macchina e salì sul sedile del passeggero, tenendo lo sguardo fisso verso il suoi pugni stretti.
 
Sanzo, senza dire una parola, ripartì alla volta della città.
 
Stettero in silenzio per tutto il tempo. Goku non riusciva a trattenere le lacrime, lui non faceva altro che trattarlo male, facendolo sentire inutile e stupido. Perché era così?
 
Ad un tratto, davanti ad un tabacchi, Hakuryu si fermò. Il biondo porse un borsello al ragazzo e disse: -Prendimi le sigarette-
 
Il tono non ammetteva repliche quindi Goku, sconsolato, andò ad acquistare una stecca di sigarette.
Dopo rientrò in macchina e Sanzo ripartì.
 
Di nuovo non dissero nulla, soltanto il più giovane si faceva mille problemi e ragionamenti. Alla fine, quando furono quasi arrivata alla casa in cui alloggiavano, Goku scoppiò.
 
-Perché fai così? Perché mi devi trattare sempre in questo modo? Se mi detesti allora faresti bene a dirmelo una volta per tutte! Io me ne farei una ragione…” le lacrime gli impedirono di continuare.
 
Sanzo alzò gli occhi al cielo, poi portò la mano destra dietro la nuca del ragazzo e si sporse verso di lui, attirandogli le labbra sulle sue. Goku sgranò gli occhi, per poi abbandonarsi completamente a quel bacio. Amava Sanzo con tutto se stesso ma era difficile stargli accanto e probabilmente questo lo sapeva anche lui.
 
Non gli avrebbe chiesto scusa, né avrebbe cercato di fargli qualche discorso per giustificarsi, quello era il suo unico modo di fare pace. In fondo a Goku andava bene anche così.
 
Hakuryu spense i fari nel tentativo di chiudere gli occhi.
 
  
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