Titolo: Love – While the night still hides the withering dawn
Autore: Rota
Fandom: DRAMAtical Murder
Personaggi: Clear, Aoba Seragaki
Genere: Fluff, Romantico
Rating: Arancione
Avvertimenti: Flash fic, Yaoi, What if...?
Credits: “While your lips are still red” lyrics de NightWish
Note dell'autore: Giusto perché oggi sono in vena di cose fluff e dolcine, e questa canzone mi fa pensare a un sacco di cose belline. Altra fic senza la minima pretesa :D L'ultima della giornata, lo prometto xD
Se ascoltate la canzone, nel mentre, è meglio (L)
Anche questa al mio Eren personale (L) *manda chu

Aoba stringe le cosce calde attorno ai suoi fianchi quando lui ferma il bacino contro il suo corpo, prendendo un profondo respiro di aria densa: rifugge i suoi occhi e il suo sguardo cristallino solo per vergogna momentanea, ma con tutto il proprio spirito e con tutta la propria anima lo ricerca in un contatto durevole, in maniera istintiva. La pelle nuda aiuta, la pelle viva freme.
Il proprio nome sulle labbra di Clear non ha nulla di osceno – anche se la voce è arrochita dal piacere, anche se tra le le sillabe si incastra una pausa di troppo che allunga, senza logica, vocali improbabili.
Lo appaga completamente, come solo un amore puro saprebbe fare.
Clear lo chiama una seconda volta, piegato col busto verso di lui. Potrebbe sentire il battito del suo cuore, se solo facesse un poco più di attenzione.
Aoba tende i muscoli del collo, solleva la testa e nasconde più il viso, tra i ciuffi chiari dei capelli che gli cadono molli sul profilo definito del volto. Torna a guardarlo quando sente le sue dita scivolare sulla pelle del braccio e stringergli, con delicatezza e decisione assieme, la mano serrata sul cuscino; risponde con prontezza, e viene ripagato da un sorriso dolce, che si insinua negli angoli di quella bocca pronta alla parola gentile.
Inizia a muoversi assieme a lui, nei movimenti fluidi dei loro corpi sempre più in sintonia. Clear è illuminato dalla luce della luna riflessa sui mille vetri che ha collezionato, sulla pelle ha sparsi luccichii brillanti che disegnano costellazioni immaginarie e la sua ombra interrompe il disegno che colora, a tratti, il soffitto alto della stanza.
Aoba si perde, appena, a guardare la perfezione precisa del suo corpo, affascinato. Aoba poi alza lo sguardo ai suoi occhi, e si perde un'altra volta, rapito dalla perfezione maggiore racchiusa lì dentro. Sente qualcosa riscaldarlo: è il rosso sul viso di lui.
Poco a poco, quando la penetrazione si fa più profonda e regolare, ogni suono diventa meno imbarazzante e ogni altra sensazione fisica viene annullata. Sparisce il letto dal materasso vecchio, sparisce quell'odore non così di polvere ma non ancora del tutto di vita – Clear gli ha detto che profuma di lui, quella casa, da quando vi ha messo piede la prima volta –, sparisce il cuscino e la sensazione di sudore sulla pelle.
È solo bocca, la sua, labbra che catturano ogni gemito insolente, e piacere che gli rimbomba nelle orecchie e ovunque. Nomi spezzati, mescolati a versi e innumerevoli diversi suoni.
Aoba si sporge verso di lui, ma non capisce più dove finisce il proprio corpo e dove inizia quello di Clear. Tende e rilassa i muscoli a un ritmo impazzito, stringe le sue mani come se stesse affogando.
Lo abbraccia, aggrappandosi quindi alla sua schiena tesa, e la sua voce è nel suo orecchio, nel suo cervello e nelle sue vene.
Continua a ripetere che gli piace, il suo Master gli piace, ama il suo Master e tante altre cose. Gli bacia il collo a ogni parola che pronuncia, e una sua mano è tra i capelli bianchissimi e morbidi.
Gli dice di amarlo, e lui sorride nell'ombra della notte.