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Autore: Ziamlostmyfeelings_    15/08/2014    1 recensioni
“Sei la cosa più bella che mi potesse mai capitare” disse guardandomi negli occhi “No Harry, io senza di te non avrei avuto modo di sorridere ancora” mi lasciò un piccolo bacio a fior di labbra “Ti amo, lo sai” sorrisi “Anch’io, lo sai”
|it's Harry/Michael (5SOS)| se non vi piace il genere bye bye :*
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B. Le parti scritte in corsivo sono parlate da Michael, mentre quelle in grassetto sono interpretate da Harry, lo capirete leggendo. La storia è stata scritta insieme ad una mia amica Anna, ed è dedicata a Laura che saluto ^^ buona lettura.


Born to Die.

Le lacrime scendevano copiose sul mio viso … non riuscivo a credere che l’unica persona che mi avesse davvero amato in questi due anni se ne fosse andata così in fretta. Ero sulla soglia della porta che mi divideva da lui, sembrava tanto un matrimonio, solo che di fronte all’altare invece di esserci uno sposo allegro e felice di compiere il passo più importante della sua vita, c’era solo una cassa di legno con dentro il ragazzo più bello del mondo … ma anche il più triste. Era sempre stato debole e per lui era molto importante il giudizio altrui, non amava molto mostrarsi in pubblico per quello che era veramente, proprio per questo adesso si trovava lì, immobile, in quella fottutissima bara. Non riuscivo ad avvicinarmi, era troppo difficile ammettere che d’ora in poi non avrei più rivisto il suo splendido sorriso, più rivisto i suoi magnifici occhi, mai più sentito quella sua fragorosa risata, mai più rivisto lui accanto a me, a stringermi la mano, a sussurrarmi parole dolci come ‘ti amo’ o ‘andrà tutto bene’ e infine scambiarci qualche piccolo bacio. Avevo un odio profondo verso tutte quelle persone che lo avevano indotto a fare ciò che aveva fatto…
*flashback*
“ Hey frocietto, pomeriggio passi da me? Sai, avrei proprio bisogno che qualcuno me lo ciucciasse.” Scossi la testa rimuovendo quelle parole, che mi avevano ferito più di qualsiasi arma. “ Hey Michael! Come se la cava Harry a letto? No perché vorrei proprio provarlo” le loro risate riecheggiavano nella mia mente, una lacrima sfuggì al mio controllo, iniziai ad aumentare il passo fino a correre completamente verso casa. Chiusi la porta alle mie spalle, mi abbandonai ai singhiozzi scivolando lentamente contro di essa, odiavo tutto quello che ero costretto a subire, non potevo avere una vita tutta mia, avevo sempre il bisogno di sapere il giudizio degli altri, se qualcosa in me non andava, dovevo migliorarla. Mi alzai e salii su in camera mia. Mi gettai a peso morto sul letto, guardai il soffitto, in quel momento sembrava avesse le risposte a tutte le mie domande, fissai il bianco sporco del pezzo di muro sopra la mia testa, ormai era inutile vivere in un mondo che non era alla tua altezza, vivere in un mondo che non ti accettava. Decisi che la cosa migliore era quella di farla finita. La prima cosa che feci fu quella di scrivere una lettera ad Harry, gli chiesi scusa, meritava qualcuno che lo avesse fatto sentire amato e che lo avrebbe reso felice sempre, gli dissi anche di non pensare a me, probabilmente io sarei andato in un posto migliore, anche se nessun posto era migliore delle sue braccia, gli dissi grazie per essermi stato accanto e per avermi fatto sentire amato in questi due anni, poi posai dolcemente le mie labbra sulla carta, qualche lacrima bagnò il foglio bianco, mi sarebbe mancato troppo, lo amavo a tal punto di togliermi la vita per amor suo, in fondo era così. Harry era sempre stato vittima di bulli e omofobi a causa mia, li odiavo per questo, facevano soffrire la ragione del mio sorriso, e se il mio sorriso si piegava all’ingiù, allora tanto vale non sorridere più. Lentamente mi alzai, mi diressi verso il bagno, la porta scricchiolò leggermente, arrivai di fronte allo specchio e guardai il mio riflesso impresso in esso, che cazzo stavo facendo? Afferrai la manovella e la girai in modo da riempire tutta la superficie della vasca, non avevo idea di quello che sarebbe successo tra qualche minuto, ma nonostante tutto, ero a mio agio, la paura non aveva nemmeno provato ad impossessarsi del mio inconscio. Andai in camera di mia madre, iniziai a frugare tra i cassetti e
finalmente trovai il sonnifero, iniziai a bere dalla boccetta, chiusi gli occhi mandando il liquido giù per la gola. Arrivai di fronte alla vasca da bagno, l’acqua era gelida, iniziai ad immergere i piedi, poi mi sedetti dentro essa e infine sussurrai un ‘ti amo’ all’aria prima di chiudere gli occhi e immergermi completamente. Iniziai a piangere e quando l’aria iniziò a mancare il sonnifero fece effetto. Poi buio.

Risi amaramente ricordando che quel giorno mi stavo dirigendo a casa sua, la porta principale era aperta, entrai dirigendomi velocemente al piano superiore, bussai più volte alla porta che mi divideva dal bagno, l’acqua aveva bagnato tutta la moquette della camera, iniziai a tirare pugni al pezzo di legno di fronte a me, urlai il nome del mio ragazzo più volte senza ricevere alcuna risposta, decisi di sfondare la porta, era l’unica soluzione. Due, tre colpi e la porta si aprì. Spalancai occhi e bocca, le lacrime iniziarono a scivolare sulle mie guancie, mi gettai al bordo della vasca afferrando Michael dalle spalle sperando che da un momento all’altro avrebbe ricominciato a respirare. Troppo tardi. Iniziai ad accarezzare le sue guancie bianche e soffici che in quel momento erano fredde come il marmo. Posai un bacio amaro sulle sue labbra e a pochi centimetri da esse soffiai un ‘ti amo’ pieno di lacrime e sofferenza. Restai in quella posizione per più di tre ore, poi la madre di Michael tornò a casa e chiamò un ambulanza, anche se in fondo non c’era più niente da fare. Mi riscossi da quei pensieri troppo tristi, ormai non aveva senso piangerci su. Ricordavo ancora il primo giorno che ci incontrammo…
*flashback*
Era il primo giorno di scuola, credo che al mondo non esistesse una persona a cui piacesse effettivamente andare a scuola. Quel giorno la mia attenzione fu catturata da due occhi color muschio che mi guardavano gentili, chiedendo il permesso di sedersi di fianco a me, ovviamente annuii, il proprietario di quei due smeraldi mi sorrise adorabilmente mostrando due splendide fossette ai lati della bocca, poi parlò e disse “Ciao, io sono Harry” sorrisi non potendo fare altro e risposi “Io sono Michael, piacere di conoscerti” lui mi guardò attentamente poi disse “Piacere mio”. Parlammo tutto il giorno conoscendoci sempre un po’ di più, mi piaceva davvero tanto passare del tempo con lui, era davvero un bellissimo ragazzo, avrei tanto voluto chiedergli se fosse fidanzato, ma non avrei voluto perdere il mio unico amico. Mi limitavo semplicemente a sorridere, e per me andava bene così.

Non sapevo precisamente il motivo, sapevo solamente che quel giorno quando i miei occhi incontrarono i suoi mi sentivo completo, non avevo bisogno di altro, mi bastava un suo semplice abbraccio, una sua parola dolce, mi bastava anche solo il rumore del suo respiro, ed io mi sentivo vivo, felice. Sapere che non lo avrei più strinto faceva male, come il fuoco quando brucia, come l’acqua quando ghiaccia, faceva davvero male sentire quelle stupide parole fuoriuscire dalla bocca del prete, sentir dire che ora era in cielo, che ora stava bene, ma chi me lo assicura? Chi mi dice che stia bene? Ricordo il giorno in cui ci siamo scambiati il nostro primo bacio…
*flashback*
Sentivo il sangue scivolare sul braccio, faceva male, ma non il taglio che stavo facendo, ma ciò che mi aveva indotto a farlo. Io ed Harry eravamo molto più uniti, sapevamo tutto l’uno dell’altro, ed io..cazzo io lo amavo, lo amavo troppo, e non sarebbe mai potuto accadere che uno strano come me, avrebbe trovato la persona giusta, la persona che c’era sempre, quella che amavi, quella che per me un nome già lo aveva, Harry. Stavo facendo l’ultimo taglio su quel braccio ormai pieno di segreti, poi dal nulla “Michael che cazzo stai facendo?” mi disse Harry con la sua vocina preoccupata, mi lavai il braccio, presi la lametta e una volta sciacquata feci per rimetterla al suo posto, ma qualcuno la prese al posto mio. “Harry ridammela” dissi abbozzando un sorriso “No Michael, smettila con queste minchiate ok? Non risolverai mai niente in questo modo” “Harry tu non puoi capire” dissi abbassando lo sguardo “Si che posso Michael,si..posso eccome...anche io lo facevo..ti prego” disse con le lacrime agli occhi “Harry i-io…è difficile” “Ma non impossibile..” iniziò a piangere silenziosamente, mi avvicinai a lui, lentamente lo abbracciai da dietro, gli posai un bacio sull’incavo del collo “Non voglio che tu lo faccia” mi disse strozzando la voce alla fine della frase, mi guardò negli occhi poi continuò “Io…tengo troppo a te e non solo come amico” aggrottai leggermente le sopracciglia “Harry ti prego non piangere più, ok?” il suo sguardo penetrava fin dentro l’anima, poi fece ciò che non mi sarei mai aspettato. Posò leggermente le labbra sulle mie, all’ inizio fu un bacio casto e desideroso d’amore, poi lo approfondii facendo schiudere le labbra al riccio che mi diede subito libero accesso. Harry portò una mano a stingere i miei capelli, invece io incastrai le dita alle sue piccole e sottili, ci staccammo per riprendere aria, Harry poggiò la fronte contro la mia “Ti amo Mikey” disse arrossendo leggermente, gli diedi un bacio e sorrisi sulle sue labbra prima di rispondere “Anche io”

Iniziai a piangere ricordando troppe emozioni, lo amavo troppo, non potevo lasciarlo andare, la gente era in fila, pronta per lasciare un ultimo saluto a Michael, io non volevo farlo..ma sarei sembrato un idiota, era il mio ragazzo. Iniziai a percorrere la navata, lentamente,la fila iniziò a diminuire radicalmente, non ero pronto per digli addio. Arrivai di fronte a lui, era bellissimo, gli accarezzai una guancia lattea, poi una lacrima cadde proprio nel punto in cui poco prima lo avevo accarezzato, sorrisi tristemente, poi lo asciugai e tornai in fondo all’edificio.
*flashback*
Eravamo sul divano di casa mia,le nostre labbra furono di nuovo a contatto l’una con l’altra, ci baciammo vogliosi di qualcosa in più. Afferrai Harry dai polsi, gentilmente lo accompagnai in camera mia, senza smettere di assaporare le sue labbra carnose, mi chiusi la porta alle spalle spingendo il mio ragazzo gentilmente sul letto. Presi a baciargli il collo mentre il suo respiro iniziava ad essere irregolare, gli tolsi la maglietta, poi iniziai a lasciare piccoli baci lungo tutto il suo torace, lui si fece scappare un piccolo gemito, mi tolse la maglia e subito dopo anche i miei pantaloni raggiunsero il suolo. Harry cambiò le posizioni, poi dopo avermi lasciato un bacio casto sulle labbra, mi sfilò i boxer, prese la mia evidente erezione e iniziò a fare su e giù per darmi piacere, iniziai ad ansimare, poi quando stavo per raggiungere l’orgasmo, Harry tolse la mano rivolgendomi un sorrisetto compiaciuto “Sappi che ora è guerra” dissi spingendolo addosso a me, quello rise, riniziammo a baciarci e io tornai sopra di Harry tenendomi sui gomiti per non pesargli. Iniziai a sbottonargli il pantalone, senza smettere di assaporare le sue labbra,in pochi minuti Harry era nudo sotto di me. Portai due dita alla sua apertura, lentamente entrai, Harry urlò leggermente di dolore, poi iniziai a muovere le dita in modo da farlo abituare, aggiunsi un terzo dito, quando vidi Harry rilassarsi tolsi le dita e avvicinai il mio membro alla sua apertura. Entrai lentamente dentro di lui soffocando un gemito da parte sua con un dolce bacio, aspettai che Harry si abituasse alla nuova presenza, poi iniziai a muovermi dentro di lui, quando entrambi sembravamo agli sgoccioli diedi un ultima spinta, poi venni seguito subito dopo da Harry. Mi accasciai di fianco a lui facendo regolarizzare i respiri. “Sei la cosa più bella che mi potesse mai capitare” disse guardandomi negli occhi “No Harry, io senza di te non avrei avuto modo di sorridere ancora” mi lasciò un piccolo bacio a fior di labbra “Ti amo, lo sai” sorrisi “Anch’io, lo sai”
Ero sulla sua tomba, quella fottutissima lapide che mi divideva dalla mia vita, sua madre mi aveva lasciato una lettera, disse che era da parte di Michael. Non avevo il coraggio di aprirla, non avevo il coraggio di andare avanti, sarei rimasto lì, e avrei fermato il tempo. Arrivai a casa e decisi di aprirla, volevo sapere…
Caro Harry,
Se stai leggendo questa lettera probabilmente il peggio è già passato. Non so cosa mi sia successo, in quel momento volevo solo farla finita, con tutto e tutti. Volevo dirti grazie, per tutto, avrei tanto voluto assaporare le tue labbra un ultima volta, per farti capire che per me sei importante Haz, sei come l’aria che respiro, anche se ormai, non respiro più. Sei importante come le stelle per il cielo, come l’acqua per i pesci, come il sole per un fiore, tu sei importante per me come tutto al mondo. Harry, ti prego, non arrenderti,tu sei forte, molto più di me, ed io sono stato un codardo, ma hey, promettimi che continuerai sempre a sorridere, promettimi che ce la farai, perché tu devi farcela. Probabilmente in questo momento mi starai odiando, quanto male ti sto facendo? Scusami. So che le scuse non risolvono un cazzo, ma è l’unica cosa che posso dirti, non merito il tuo amore, tu meriti di meglio, sorriso mio, tu dovresti stare con una persona che non abbia paura di essere quello che è, dovresti stare con una persona che non ha paura di mostrasi, cucciolo, tu comincerai una nuova vita, okay? Vivi per entrambi, vivi come se fossi nato per questo, vivi perché tu devi. Se fosse per me morirei mille volte, e rinascerei solo per poterti amare di nuovo. Ma a quanto pare io sono nato per morire una sola volta, non sai quanto mi mancherai, quanto mi mancheranno i tuoi occhi che sono la cosa più bella del mondo, non sai quanto mi mancheranno i tuoi capelli ricci e ribelli, il tuo nasino che si arricciava quando piangevi, la tua voce da cucciolo roca e calda, le tue guancie che si arrossavano quando arrossivi, mi mancheranno le tue mani, le tue spalle, mi mancherai cazzo. Scusami ma è inevitabile piangere, probabilmente il tuo foglio sarà bagnato e..scusami Harry non meritavi tutto questo dolore, meglio che la finisca qui.
Ti amo, lo sai.

“Anche tu…lo sai” dissi tra le lacrime.

Eccomi di nuovo,
Spero che questa storia un po' insolita vi sia piaciuta,
Alla prossima
Un bacio Irwin :*
  
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