Era strano. Proprio strano.
Si trovava in una distesa verde e fiorita, sdraiato sul prato soffice e bagnato con le braccia incrociata dietro la testa. E si sentiva in pace, come se tutti i suoi problemi fossero risolti, niente guerra,niente missione, niente di niente. Si trovava solo lì, a scrutare il cielo con un sorriso sulle labbra. Era azzurro,  proprio come i suoi occhi, ma non c'era il sole, non c'era la luna, non c'erano le stelle, solo l'azzurro intenso che tanto lo abbagliava. Una musica partì all'improvviso: melodica,dolce, serena. Si porto una mano al petto, eppure, nonostante tutto quello era come se una morsa gli stesse schiacciando il cuore. Si sentiva solo..solo e perso. Una sensazione di inadeguatezza si insinuò nella testa. 
Il mondo prese a girarli intorno, non c'era più il cielo, non c'era più la terra, niente sopra e niente sotto, niente azzurro e niente verde: solo nero. Una figura si materializzò davanti a lui,era magra,vestita in modo semplice e grezzo, aveva  i capelli blu con qualche sfumatura d'azzurro che le ricadevano lunghi i fianchi, due orecchie a punta, un paio di occhi viola e un sorriso stampato in viso. Le sue braccia erano pretese verso di lui. Sennar ebbe un tonfo al cuore, era lei, bellissima, felice e che gli voleva bene. Il mago le si avvicinò lentamente e l'abbracciò con tutte le forze che aveva e lei.. Lei lo baciò. Un bacio sereno, pieno di desiderio. Il ragazzo si paralizzò tra le sue braccia e si staccò dalla mezzelfo con un balzò.
Era tutto così confuso, così strano, così impossibile. Lei non lo amava, non l'avrebbe mai amato, almeno, non nel modo che voleva lui, il modo che tanto desiderava.
La ragazza aveva la testa inclinata e lo guardava sorridendo. Il mago allungò un braccio per poterle accarezzare una guancia,erano anni che non la vedeva così felice,così libera.La sfiorò appena, quando scomparve, dileguandosi come polvere.
Una risata risuonò dietro di lui. Si girò lentamente, già consapevole di quello che lo aspettava. Nihal era dietro di lui che gli rideva in faccia con veemenza, i suoi occhi viola intrisi di tristezza e odio. Odio verso di lui. I vestiti grezzi e semplici di prima erano rimpiazzati da una divisa nera e lucente, era più magra di prima ma con qualche muscolo in più, una spada nera che le ricadeva dalla cintura, stretta in vita. Sennar indietreggiò di qualche passo.
-Nihal- cominciò a mormorare.
-Nihal- ripeteva sempre più forte.
-NHIAL-urlò.
Poi chiuse gli occhi e il vuoto lo accolse tra le sue braccia.

Angolino dell'autrice:
Salve a tutti!!! Sì sono di nuovo io che rompo. Ma mi era venuta in mente ieri sera e non me la toglievo dalla testa.
Non so se vi sia piaciuta però ho una gran voglia di scrivere. Ringrazio di cuore chi recensisce le mie storie e un grazie anch'io a chi le ha messe tra le preferite.
Marty