Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Vanilla_91    21/08/2014    10 recensioni
Seguito di "Questioni d'amicizia o d'amore?"
Tre anni sono trascorsi e molte cose sono cambiate. Il legame tra Inuyasha e Kagome ha subito un forte strappo ed è stato logorato dalla gelosia, il tradimento e le menzogne. Kagome sembra aver voltato pagina, ma Inuyasha è determinato a riaverla con sè.
Questioni irrisolte, amori sospesi, gelosie pericolose, verità celate e nuovi sentimenti separano i protagonisti..è proprio vero che il dolore cancella tutti i sentimenti?
Dal prologo:
"E' giunto il momento di far ritorno, di fare i conti col mio cuore. Tutto ciò che mi sono lasciata alle spalle alla mia partenza è il passato..questioni d'amicizia e d'amore ormai dimenticate!"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Questioni di cuore!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il beep ripetitivo e fastidioso del telefono mi informa dell’ennesimo messaggio registrato in segreteria.
Sono già trascorsi tre giorni da quando ho visto InuYasha, ma per me il tempo ha cessato di scorrere in quell’istante.
Mi ha chiamata, mi ha cercata, ma per lui, come per il resto del mondo sono sparita nel nulla. Le parole di suo padre hanno avuto un effetto devastante su di me..oltre il dolore e l’umiliazione, già conosciuti, questa volta c’è di più.
Quando InuYasha mi ha stretto tra le braccia tutti i muri eretti sono crollati, le bugie svanite, ma ora che lui non c’è sento solo il vuoto.
Mi odierà, penserà che io sia scappata via per paura, crederà che io abbia infranto una promessa..ma cos’altro potrei fare?
Devo stargli lontana, ma come posso spiegarlo al mio cuore?
Stavolta è peggio di tre anni fa. Non sento male al petto, ma ancora più in profondità. L’angoscia mi consuma. È un tormento che mi ha imbrigliato la mente, l’anima e il cuore.
Sento, nuovamente, il cellulare squillare, ma la suoneria diversa mi spinge ad allungare, svogliatamente, una mano per afferrarlo.
-Pronto.- mugugno.
-Ti prego, non dirmi che sei ancora a letto nella stessa posizione in cui ti ho lasciata ieri.- mi domanda, con tono accusatorio.
-No, ho cambiato il pigiama.-
-Kagome..- inizia.
- questa cosa non va bene.- concludo io per lei, imitandola.
So che si sta preoccupando per me, ma questa volta non mi va di fingere che sia tutto ok..non ne ho la forza.
-Sei ancora decisa a non rispondergli?-
-Non posso, Sango. Suo padre è stato chiaro. Non so fin dove potrebbe spingersi quell’uomo per tenermi lontana da suo figlio e io non posso mettere in pericolo la serenità della famiglia per un tornaconto personale.-
-Dovresti dirgli tutta la verità.-
-Non posso fare neanche questo.- sospiro, rassegnata.
-Stasera c’è quella festa.- mi dice, tentando di cambiare argomento.
-Non verrò. Lui ci sarà di sicuro. È venuto qui più di una volta, ma mia mamma è riuscita a tenerlo lontano raccontandogli che ero in viaggio con Eric.-
-A proposito di Eric..-
Il mio cuore aumenta i battiti, causandomi una nuova scarica di dolore.
Eric..vorrei dire d’esser pentita di ciò che ho fatto, ma non lo sono.
-Kagome, ci sei?-
-Sì.-
-Dicevo, che ne è stato di Eric?-
-Non lo so.-
-Che significa che non lo sai?-
-Tre giorni fa abbiamo litigato e da allora non l’ho più sentito. Lui non mi ha cercata ed io non ho cercato lui.-
-Ma non sa di te ed InuYasha, vero?- mi domanda.
-No, non ancora. È da codardi, ma non ho voglia di affrontarlo. Non ho voglia di far nulla, Sango.- confesso, mordendo un labbro per trattenere un singhiozzo.
-Io non so dirti come mi sento, o meglio, non sento. Sono vuota, senza voglie, desideri o che altro. Privandomi di lui, mi hanno privata di me stessa.- ammetto senza vergogna e non riuscendo più a trattenere le lacrime.
Sango tace per qualche istante, prima di parlare.
-Anche lui sta male, Kagome. Miroku dice che è disperato. Non riesce a farsi una ragione del perché tu sia sparita così. Non riesce a capire in cosa abbia sbagliato.-
Il suo dolore fa più male del mio.
-Digli che ho scelto Eric perché è lui che amo.-
Le parole mi sfuggono dalle labbra quasi per sbaglio. Sono talmente false, che quasi mi viene da ridere.
-Ma cosa dici?-
-Deve crederci, Sango. Appena ne avrò la forza, sparirò e lui deve smettere di cercarmi.-
-Tutto questo è assurdo.-
-Lo è, ma tu fai come ho detto.- la prego.
-Non ci crederà mai.-
-Tu fa in modo che lo faccia.- replico, chiudendo la telefonata.
Torno a fissare l’azzurro, ormai sbiadito, di cui sono dipinte le pareti della mia camera e stupidamente penso che mi piacerebbe annegare in quel colore.
Annegare in un colore? Cosa significa? Non lo so, ma voglio solamente che la mia mente si perda in qualche dolce oblio.
 
 
Devo essermi addormentata, perché quando riapro gli occhi il cielo è ormai scuro.
Notte o giorno non fa alcuna differenza per me, ma i rumori che provengono dal piano di sotto mi spaventano..che siano entrati dei ladri?
Sento le voci agitate di mia madre e di mio nonno, poi dei passi veloci che si dirigono al piano superiore, verso la mia camera.
Che sia lui? Che sia venuto a prendermi proprio come nel sogno che stavo facendo?
Il mio cuore aumenta i battiti, il mio corpo riprende vita, alimentato dalla voglia che ho di rivederlo…ma quando la porta viene spalancata, con impeto, qualcosa muore nuovamente in me.
Gli occhi che mi fissano non sono di un caldo ed impetuoso ambra, ma di un gelido azzurro.
-Kagome, amore mio, ti senti bene? Tua madre mi ha detto che sei malata.- mi domanda, ansioso, prendendo il mio volto tra le mani.
-Eric.- bisbiglio.
-Sono qui, amore mio. Mi sono comportato da stupido. Perdonami, Kagome. Sono stato malissimo, ho temuto di averti persa e tu sai che non potrei vivere senza te.-
Mi ritrovo tra le sue braccia, stretta al suo corpo.
Lui non può vivere senza me, ma io non posso vivere senza InuYasha..com’è comica la vita.
Le lacrime sgorgano, incontrollate, e in risposta Eric mi stringe maggiormente.
Non sto piangendo per lui, non l’ho mai fatto, eppure è sempre stato il suo abbraccio ad impedirmi di crollare in mille pezzi.
Sono egoista, vigliacca, codarda..sono persa.
-Ti prego non fare così.- sussurra.
Se solo sapesse che ho il cuore straziato per un altro uomo, se solo sapesse cosa è accaduto tre notti fa, andrebbe via, anche lui.
-Digli che ho scelto Eric perché è lui che amo.-
Le parole dette a Sango quello stesso pomeriggio mi tornano incomprensibilmente in mente ed un piano malato prende vita nella mia testa.
-Voglio uscire. Ho bisogno di prendere aria, Eric.- dichiaro, allontanandolo da me.
-V..va bene. Dove vorresti andare?- mi domanda, sorpreso dal mio repentino cambio d’umore.
-Se non sbaglio i signori Kishimoto questa sera danno una festa in tuo onore. Portami lì.-
Mi studia per qualche secondo, in silenzio.
-Va bene, se è questo che vuoi.-
 
 
-Non ti pare tu stia bevendo un po’ troppo, InuYasha?- mi domanda Miroku.
No, non è troppo, perché nessun liquido spegne o placa l’incendio che ho dentro.
È sparita, di nuovo. È andata via con lui ed io vorrei spaccare il mondo intero.
Che si sia presa del tempo per raccontare tutto al parrucchino biondo? Ma perché affrontarlo da solo? Perché sparire nel nulla?
Sto impazzendo, maledizione!
-La signora Kishimoto dice di non aver ricevuto nessuna disdetta, quindi lei e Holmgren dovrebbero venire.-
-Che cazzo di senso ha tutto questo? Lei dovrebbe essere qui con me.- ringhio.
-Non ha senso questo modo di comportarsi, Kagome non è mai stata una persona volubile o scostante.- mormoro, nell’inconcreta speranza che il mio migliore amico riesca a dare un filo logico ai miei pensieri.
-Magari si sarà lasciata trasportare troppo dalle emozioni. Quella sera non era perfettamente lucida, del resto.
Serro forte la presa dei pugni, sentendo l’innaturale scricchiolare dei pomposi bicchieri di cristallo.
-Non osare dire sciocchezze.- sibilo – quella sera Kagome era perfettamente cosciente delle sue azioni. Deve essere successo qualcosa, Miroku, ma non so cosa.-
-Questo potrai chiederlo a lei, se riuscirai a separarla dal suo accompagnatore biondo.-
Mi volto e non riesco a credere ai miei stessi occhi. Lei è qui, bella come sempre, ma al suo fianco c’è lui.
Le stringe un fianco, possessivo, e io sento una furia cieca nascere in me. Non deve toccarla, nessuno deve farlo.
-Bene.- esclamo, ghignando.
-Che significa bene?- mi domanda Miroku, con un’ espressione confusa dipinta in volto.
-Questa sera non solo otterrò le mie risposte, ma mi riprenderò Kagome e toglierò una volta per tutte dalla circolazione quell’inutile e odioso parrucchino biondo.- dichiaro, avviandomi verso gli ultimi arrivati.
 
 
Lo sento, il suo sguardo ambrato è posato con ostinazione su di me. Il mio corpo reagisce alla sua presenza in un modo illogico.
Ho i nervi tesi, i muscoli pronti a scattare e mi sento terribilmente stupida. Cosa mi ha spinto a venire qui? Cosa pensavo di ottenere?
Già diverse volte ha tentato di avvicinarmi e non so come Sango e Miroku siano riusciti a trattenerlo finora.
Non ho incrociato il suo sguardo, non reggerei, e sorridere ad Eric mi sembra il più innaturale e falso dei gesti.
Non ho motivi per sorridere, in realtà mi sento come se non avessi più motivi per vivere.
Forse, l’unica cosa che lo trattiene è la presenza dei coniugi Holmgren.
-Kagome, cara, sei sicura di sentirti bene? Ti trovo sciupata e anche molto pallida.-
-Sto bene, signora Holmgren.- la rassicuro, dispensando l’ennesimo sorriso finto e tirato della serata.
-Forse il Giappone ti stressa, dovresti tornare in Svezia.-
Tornare in Svezia? Non c’ho nemmeno pensato. Voglio andare via, ma il posto non ha alcuna importanza.
Mare, montagna, collina, città o paese..nulla avrà senso se non c’è lui.
-Forse dovrei.- acconsento, giusto per non essere scortese.
-Qualcosa non va tra te ed Eric.- mi domanda.
-Non c’è nulla che non vada tra noi.-
Ed è vero, perché un noi non c’è mai stato e non c’è. Ci sono sempre stata io che, falsa, bugiarda e codarda ho rinnegato i miei sentimenti. Ci sono io che continuo a mentire ed ingannare un uomo che non lo merita.
La signora Holmgren sta per chiedermi altro, ma viene preceduta dall’arrivo del figlio.
-Mamma, non disturbare Kagome.- la rimprovera, scherzosamente.
-Tua madre non mi sta affatto disturbando.- replico, atona…mi sta solo aiutando a ricordare che senza InuYasha non c’è vita.
-Sei pronta?- mi domanda, cingendomi improvvisamente la vita.
-Pronta per cosa?- chiedo.
-Avrei un annuncio da fare.- dichiara a voce alta, interrompendo il chiacchiericcio circostante e attirando l’attenzione di tutti i presenti.
-Vorrei, innanzitutto, ringraziare i signori Kishimoto per averci ospitato nella loro splendida casa. Per me e per la mia famiglia è un onore essere qui, in vostra compagnia, in questa meravigliosa terra. I risultati di questa nuova collaborazione, che porterà beneficio a tutti, saranno presto tangibili e io non potrei esserne più entusiasta. Per tutto questo, e non solo, consentitemi di fare un ringraziamento speciale ad una persona per me importante. Lei mi sprona, mi incoraggia e perché no, mi critica anche. Se oggi sono qui, lo devo a te, Kagome. Grazie, quindi, per far parte della mia vita e per la splendida persona che sei.- sussurra, incatenando i suoi occhi color del cielo ai miei.
Mi attira a sé e mi bacia, incurante delle risatine e degli applausi che gli invitati, divertiti, ci riservano.
Resto immobile, troppo sorpresa.
-Signore, signori, vorrei approfittare ancora per qualche istante della vostra cortese attenzione. Questa meravigliosa creatura mi è accanto da tre anni e io non voglio in nessun modo lasciarmela sfuggire. Per questo, vuoi sposarmi, Kagome?-
Mormorii di stupore si odono intorno a noi, quando Eric mi porge una scatolina vellutata contenente un meraviglioso anello.
Il diamante centrale è enorme e il perimetro circolare del gioiello contornato da minuscole pietre preziose, che risaltano maggiormente in contrasto con le luci degli antichi lampadari.
-Kagome..- mi richiama, ancora in attesa di una mia risposta.
Sposarlo? Dividere il resto della mia vita con lui?
No, non posso farlo, non farei altro che renderlo infelice. Se non posso avere al mio fianco l’uomo che amo, non condannerò qualcun altro per un mio errore.
-I..io..- esito.
Incontro gli sguardi speranzosi delle famiglia Holmgren, quelli preoccupati di Sango e Miroku, contornati da quelli ansiosi dei presenti, ma non trovo il suo.
Mi concentro su Eric ed è chiaro l’amore che gli illumina gli occhi.
-I..io.- balbetto, incapace di continuare.
Una risata strana, spezzata, rompe la strana aria che si era creata intorno a noi. Mi volto e finalmente incontro lo sguardo di InuYasha.
Barcolla verso di me, verso di noi, emettendo strani borbottii.
I suoi occhi sono spenti, vitrei e lontani.
-InuYasha.- lo richiama Miroku, cercando di trattenerlo ed evitare un dramma.
-Lasciami stare.- si lamenta, scrollandoselo malamente di dosso.
Ci raggiunge, a fatica, osservandoci con aria disgustata. Trattengo il fiato, mentre il silenzio è calato intorno a noi.
-Hai qualche problema, No Taisho? Trovi tanto divertenti le mie parole?- chiede, duro, Eric.
Ti prego, InuYasha, non fare guai.
-Holmgren, sì, in effetti ti trovo parecchio divertente. Credi che mettendole un anello al dito riuscirai ad allontanarla da me? Illuso!-
-Qualsiasi cosa ci sia stata tra voi è finita tre anni fa.-
Oh, Eric, non sai quanto ti sbagli..un amore così non potrebbe mai finire.
-InuYasha.- sussurro.
-Sta zitta, puttana.- biascica, ridendo.
-Ma come osi?- ringhia Eric, afferrandolo per il colletto della camicia.
-Come oso? Il mio osare piace parecchio alla tua futura mogliettina,-
-Cosa stai insinuando, bastardo?-
-Chiedi a lei quanto le è piaciuto qualche notte fa  il mio ardore..dal modo in cui si contorceva e dimenava direi non poco.-
Spalanco gli occhi, incredula, di fronte alle sue parole.
-Su, Kagome, diglielo anche tu quanto ti è piaciuto e come hai ragg..-
Viene interrotto dal potente pugno di Eric che lo fa barcollare per diversi metri, prima di finire su un tavolo addobbato.
I suoi occhi, glaciali, guizzano nei miei, in cerca della verità.
-Dimmi che quelli erano solo i vaneggiamenti senza senso di un uomo ubriaco e geloso.- mi implora.
Posso farlo? Potrei mentire, farla pagare ad InuYasha per l’ennesimo casino in cui mi ha messa, per la vergogna che causerà alla mia famiglia, per l’umiliazione e anche per le lacrime che premono per uscire.
Potrei farlo, ma non posso rinnegare quello che c’è stato e l’amore che provo..è un errore che non commetterò due volte.
-Mi dispiace, mi dispiace davvero.-
È l’unica cosa che riesco a dire prima di correre via dai suoi occhi delusi.




NOTE DELL'AUTRICE:
ok, prima di correre a ripararmi in qualche sperduto paesino, ci tengo solo a ringraziare chi la seguito la storia finora e chi continua a farlo :) Grazie a tutti :D
Ormai ci avviamo al finale anche di questa storia..come pensate si evolveranno le cose? Fatemelo sapere, se vi va :D
Alla prossima ;)
Bacii
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Vanilla_91