La sera del sesto giorno di primavera, nel quartiere Shinjuku di Tokyo, una giovane ragazza si risvegliò in una stradina buia con i vestiti a brandelli e in stato di amnesia. Ma mentre vagava nella notte girava vestita con una lunga gonna ridotta a pezzi che sul davanti era diventata una microgonna lasciando scoperte le lunghe gambe della ragazza ricoperte da delle calze a rete, smagliate in più punti, con il bordo ricamato, tenute a freno da un reggicalze nero, invece sul retro, la gonna era lunga e andava a formare una lunga coda. Ai piedi la ragazza indossava un paio di decolté nere a punta con un cinturino alla caviglia chiuso da un cerchietto, invece sulla punta c’erano due strisce incrociate bianche e col tacco di 5 cm. La gonna nera era chiusa lateralmente, sul fianco destro, da dei lacci e una cintura a doppio sistemata in obliquo in modo tale che sia aveva una pendenza che andava dal fianco destro a quello sinistro. Al fianco destro pendeva una catenina il cui ciondolo era costituita da una strana scatolina a forma di cuore, decorata con pietre preziose. La parte superiore che copriva a mala pena i seni, era formata da una maglietta bianca sbrindellata e una specie di corpetto le copriva solo il petto chiuso al centro da dei lacci e da una cintura sotto il seno. Il seno era mezzo scoperto tanto da far intravedere la divisione tra i due seni e le bretelline del reggiseno nero. Al collo aveva un collare di pelle nera chiusa da una fibia al centro e una collana con una croce, al polso sinistro aveva n bracciale di pelle nera, molto grosso, chiuso da una catenina legata ad un cerchietto.
Si sentiva stranita, non ricordava nulla di lei, di come fosse arrivata fin lì l’unica cosa che sapeva era che si chiamava Kaori!

Kaori: * Uhm... dove sono ... dove ... questo posto... l’ho già visto prima... ricordo alcune immagini nei miei libri. E’ quel pianeta chiamato terra. *

E mentre camminava spaesata tra la gente sentendosi da sola, pensava: C’è tanto movimento ma sembra che tutto sia così... così vuoto attorno a me... Non riesco a capire provo una grande solitudine ma è una sensazione familiare nonostante ci sia tutta questa gente.  Mi chiedo cosa abbia fatto per finire in questa città, sono confusa, si tratta solo di un caso o era stato PIANIFICATO?
Ho solo una stranissima sensazione che più che sensazione mi sembra una certezza se sono qui è perché devo trovare qualcosa di IMPORTANTE...

Immersa com’era nei suoi pensieri non si accorse neanche che nelle vicinanze c’era un ragazzino di 12-13 anni circa che puntava al suo ciondolo e mentre si distrasse per qualche secondo a guardare una vetrina il ragazzo ne approfittò per rubarglielo. Ehi! Razza di... RIDAMMELO! – urlò la ragazza appena si accorse che il ladruncolo le aveva preso il ciondolo che portava su un fianco.
All’improvviso però mentre stava per rincorrerlo apparve dal nulla un ragazzo alto di bell’aspetto e con un fisico mozzafiato che in un battibaleno mise K.O. il ladruncolo, lamentandosi anche che era stato fin troppo facile.

... : Ecco qui il tuo ciondolo.
Kaori – urlando: Non lo toccare!
...: Okay, Okay ma non ti scaldare tanto, piccola!
Kaori si riperse nei suoi pensieri per qualche secondo riprendendo il filo dei discorsi, interrotti dall’intervento di quel ladruncolo, arrivando ad una conclusione.

.... Adesso ne sono sicura... quello che mi ha portato fin qui... quello che mi aspetta sulla terra...
... Quello che devo trovare di IMPORTANTE fa tutto parte del mio DESTINO!

Ad un certo punto quello strano ragazzo che l’aveva aiutata, si alzò di scatto e si avvicinò a lei, lei impaurita indietreggiò e cominciò a mettersi sulla difensiva pronta a sferrare un bel pugno.
- Ehi, indietro guai a te
Ma lui continuò a fissarla e ignorarla e a quel punto Kaori pensò che forse era stata un po’ dura con lui, infondo lui cercava solo di aiutarla. Quando poi lui disse indicando il ladruncolo svenuto per terra: Non lo consegni alla polizia? Per poco lei non cadette per terra dalle risate
.... : Cosa c’è di tanto divertente da farti ridere a crepapelle?
Kaori: Alla polizia? Certo, questo ladruncolo mi ha fatto arrabbiare ma non mi sembra il caso di impiccarlo? Disse lei mentre raccoglieva da terra il suo ciondolo
... : IMPICCARLO ? -_-‘ * Questa qui non sta bene con il cervello? Prima mi aggredisce quando tento di aiutarla e ora dice che non vuole che questo ragazzino sia impiccato?? Impiccato? Ma da dove viene questa? Da un altro pianeta? ... Mmm però è carina, questa ragazza ha delle curve niente male, delle belle gambe e poi quei capelli leggermente mossi, che le arrivano sulle spalle , ad incorniciare quel viso da dea, color del fuoco come il suo caratterino la rendono ancora più eccitante.  Per non parlare poi di quegli occhi color nocciola, in quegli occhi così belli e grandi, in cui so che mi potrei perdere dentro per ore rimanendo a fissarti in eterno.  E ora che fai? Perché hai quell’aria sognante? Sembri proprio una bimba e sei ... sei così...COSI’ BELLA. *
Mentre quel misterioso ragazzo la osservava Kaori raccolse il ciondolo da terra, sistemò la pietra, a forma di cuore, notando felicemente che si incastrava tranquillamente ancora nel suo interno , lo strinse forte a se con aria sognante si “strusciava” vicino al ciondolo pensando: Ah! il mio bel ciondolo. Ma lo sconosciuto la fece ritornare alla realtà quando disse: E’ stato stupido inseguirlo...cosa sarebbe successo se fosse stato armato? – lo sconosciuto fece una breve pausa poi riprendere poco dopo - vedi, anche se dicono che il Giappone è un posto sicuro, la zona di Shinjuku può essere piuttosto pericolosa...
Kaori – irritandosi- : non lo vuoi proprio capire? Questo è l’unico legame che ho con la mia casa, non posso perderlo! ...In realtà non è che mi ricordi molto, ma vabbè ...
... : E comunque cosa avrebbe di tanto speciale quell’affare?
Kaori: Ehi!Non sono cose ti riguardano! E’ speciale per me punto e basta!Ascolta, ho apprezzato molto il tuo aiuto...
... : Non c’è problema...sono contento di averlo recuperato. – e sorrise – Sai...credo proprio che il ciondolo non sia l’unica cosa speciale in tuo possesso - e le fece l’occhiolino -

... QUESTO TIPO... HO L’IMPRESSIONE DI CONOSCERLO...
... I SUOI OCCHI SONO COSI’ PROFONDI DA SEMBRARE INFINITI E DISTANTI...
... OCCHI DISTANTI PROPRIO COME LUI...
... MA LA LORO INTENSITA’...
... COSI’ IMMENSA MI ATTRAE...