Una leggere brezza scompigliò le chiome antiche di quegli alberi smeraldini che venivano illuminati dalla flebile luce della luna. Io ero lì che lo aspettavo su una lapide ormai senza nome ricoperta di muschio e rovinata dalle intemperie sentii una presenza alle mie spalle e quando mi accorsi chi era non potei far altro che sorridere "Liesel." La sua voce, mi era mancata la sua voce così profonda marcata da quell'accento inglese che adoravo. Smisi di pensare e mi accorsi che si trovava davanti a me con un sorriso sincero che gli increspava le labbra rosse e piene così mi decisi a parlare "è bello rivederti nik." Scesi dalla lapide e mi strinse forte a se, appoggiai la testa nell'incavo del suo collo ed inspirai il suo profumo: mi ricordava il bosco, era dolce ma allo stesso tempo pungente. A malincuore ci staccammo e lui incatenò il mio sguardo al suo "perché non mi hai cercato per tutto questo tempo?" Sprazzi di umanità illuminavano le sue pozze celesti, abbassai lo sguardo colpevole ma lui mise due dita sotto al mio mento e mi costrinse a guardarlo "avrei voluto ma mikael mi minacciava sai che non voleva stessimo insieme ed i per mille anni ho sperato che tu non mi avessi dimenticata e spero sia così." Una lacrima solitaria sfuggì al mio controllo solcandomi il viso, lui la catturò con il polpastrello e poggiò la sua fronte contro la mia "non ho mai smesso di amarti." Disse in un sussuro flebile per poi poggiare le labbra sulle mie, era un bacio dolce e casto che aspettavamo da mille anni a pensarlo sembra ridicolo perché chi è che aspetta così tanto l'amore senza perdere le speranze? Beh l'unica cosa che posso dire è che bisogna sperare sempre perché non si sa mai quale sia il gioco del destino o le concidenze. "Ti amo." Sussurra contro le mie labbra sorridendo, ci riprendemmo a baciare e sussurrai un ti amo contro le sue labbra, rimanemmo lì con la consapevolezza che ormai niente e nessuno ci avrebbe più separato oramai.