Vi presento…

… la mia lei

Questa storia comincia come fanno molte altre. Come in una di quelle fanfiction dove il personaggio maschile (io) è dipinto come popolare e disgraziato, notato da tutte le ragazze della scuola meno da lei: la protagonista timida, che va male a scuola e odia il protagonista. Un bel giorno la ragazza inizia a vestirsi da prostituta, vanno a letto, hanno problemi, vanno a letto, si sposano e si amano per sempre. Bene, la mia storia si ferma alla descrizione della protagonista. La mia lei non è timida ne stupida. Anzi, va in giro per scuola a testa alta e se qualcuno le ride dietro si volta e prema quel maledetto nervo sulla spalla addormentandolo e facendo fare al poveretto la figura dello scemo. È la ragazza più intelligente che abbia mai conosciuto, ed ha due palle d’acciaio. Assomiglia a quella della fanfiction perché effettivamente mi odia. Ha fatto svenire più volte me in una giornata che tutto il resto della scuola in due anni. Altra cosa non vera. La mia lei non si vestirebbe mai da prostituta. La sto guardando proprio ora: è troppo elegante e raffinata.

<< Interessante complimento Horan. Significa che oggi non cadrai sul pavimento e io non finirò in presidenza. >>
La guardo interrogativo, d’accordo che stavo pensando assorto, ma non ho detto nulla.
<< Sto studiando mentalismo e mimica facciale Horan. Ma anche senza legger migliaia di tomi polverosi posso assicurarti che quella faccia da ebete non attira le ragazze. >>
Fa per andarsene quando quello scemo di Louis dice:
<< La tua allontana i ragazzi anche senza un’espressione rimbecillita. >>
In modo aggraziato la mia lei si gira, si avvicina ad uno dei miei migliori amici, che non ha ancor afferrato il punto, e preme leggermente il dito sulla sua spalla. Louis si accascia goffamente al suolo.
<< Ci vediamo oggi pomeriggio nella sala delle punizioni Horan. >>
<< Io non devo mica venirci >> dico io.
<< Ne riparliamo a fine giornata >> risponde lei.

“2 ore dopo”

Aveva ragione, sono nell’aula punizioni seduto nel banco affianco al suo. Mi giro leggermente verso di lei.
<< Ti stai chiedendo come facevo a saperlo Horan? Facile, il tuo occhio destro aveva un tic nervoso, ciò significa che stanotte non hai dormito, quindi nelle ultime due ore della giornata saresti di sicuro saltato per una sciocchezza qualunque. Se questo non fosse bastato le ultime due ore abbiamo musica e Bailey non ne lascia passare una. Quindi il 99% delle possibilità ti vedeva qui, vicino al mio banco, occupato dalla sottoscritta a causa di una facile reazione violenta contro quell’idiota di Tomlinson. >>
Tutto questo senza alzare la testa dal libro di matematica e senza togliere le cuffie che lasciavano sentire “La cavalcata delle Valchirie”. Vi presento Amy Littleton, di origini francesi, che frequenta la “International Spanish School” da ormai 6 anni ed ha un’indole particolarmente violenta.

… un perfetto idiota

Questa storia comincia con un’idiota che si accascia al suolo. L’idiota in questione si chiama Louis Tomlinson. Come ho cercato di spiegare diverse volte al preside, non è colpa mia se becco sempre il nervo della discordia quando tocco qualcuno. La cosa strana è che oggi non sia stato Niall Horan. Quel fastidioso, popolare ed impertinente irlandese, se mi trova con i sacrosanti per storto, probabilmente lo vedrete più per terra che sui banchi scolastici. Frequento l’equivalente alle seconda superiore, in Spagna. Questo significa che mi tocca stare con cinque sedicenni classificati dalla sottoscritta come i più rimbecilliti esseri umani della storia. In classe siamo in sette. Non stupitevi, frequento un college piuttosto caro, quindi è più che normale. In prima superiore sono in sei. In seconda ci sono i cinque imbecilli (Niall Horan, Zayn Malik, Harry Styles, Liam Payne e Louis Tomlinson) io, e la mia “per forza” migliore amica Cassy. Cassy è fissata con il flou. È leggermente strano vedere lei vestita color evidenziatore passeggiare in fianco a me vestita sempre con camicie e pantaloni a vita alta. Non sembro una vecchia, ci tengo a precisarlo, però mi piace questo stile. Nonostante io sia dolce e aggraziata, posso diventare gelida e violenta. Dipende da chi mi ronza intorno. Se sono con Cassy, mi vedrete nel personaggio spontaneo si una persona gradevole, spiritosa e gentile. Se mi trovo durante l’ora di Economia (Non fatevi ingannare dal nome, non facciamo veramente economia. Per lo più dormiamo) con quel deficiente del professor Crawford e con quell’idiota di Styles che mi tira palline di carta fabbricate da Horan, allora io stessa starei alla larga dalla sottoscritta. Horan è il più impudente. Capelli biondi ritti in un ciuffo alla moda, occhi azzurri (Che a sentire quelle di prima sono più chiari del cielo… conato di vomito…) e un sorriso strafottente (Diventato tale dopo due anni di apparecchio). Insomma il classico schianto di ragazzo. A volte mi chiedo cosa faccia un ragazzo così stupido nella cima della scala della popolarità. Poi ricordo in che società viviamo. Un fisico “troooppo figo” e un cervello comparabile a quello di un criceto in prognosi riservata. Vi presento Niall Horan.