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Autore: Letsforgethim    30/08/2014    0 recensioni
«Ma non so che fare, è questo il problema.»
«Dille che non c'è motivo per essere gelosa, che tu e Liz siete solo amici e punto.»
«Non sai quante volte gliel'avrò detto, ma non mi crede. Non vuole che io le parli, non vuole che venga a casa mia o che io vada a casa sua, non vuole che usciamo da soli... E' come se dovessi scegliere tra una delle due.»
«Chi sceglieresti?»
«Che domanda è? Liz è la mia migliore amica e Deborah è la mia ragazza, non posso scegliere.»
Louis rimane in silenzio per un po', poi si gira a guardarmi.
«Te la posso dire una cosa?»
«Spara.»
«Se io fossi te avrei già fatto la mia decisione.»
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sapevo che Louis aveva un test, ma non pensavo ci avrebbe messo così tanto tempo ad uscire dalla classe.
Non so se è ancora chiuso dentro perché ha troppe cose da scrivere o perché non sa niente e cerca in qualche modo di copiare da qualcuno.
Presumo sia la seconda.
Mi fa ridere pensarlo lì, seduto al suo solito posto, con la testa china sul foglio senza sapere da dove cominciare.
Ma magari mi sbaglio e lui prenderà un voto alto.
Lo spero per lui.
Ma spero anche che si sbrighi ad uscire.
Ho sempre odiato i ritardatari e lui mi aveva detto che avrebbe finito subito.
Già.
Non mi piace passare la pausa pranzo senza di lui.
Potrei raggiungere Josh e gli altri, ma senza Louis seduto al tavolo accanto a me non è mai lo stesso.
Lui è quello che ha sempre qualcosa da dire, l'unico che riesce a farmi soffocare dal ridere e...
E niente, semplicemente l'unico e ineguagliabile mio migliore amico.
Maschio.
Perché poi c'è Elizabeth, che è, anzi forse è più corretto dire era la mia migliore amica.
«Zayn!»
Mi giro verso Deborah.
«Hey.»
Si butta letteralmente addosso a me, facendomi ridere.
«Deduco che in queste ore ti sono mancato» le sussurro prima di baciarla.
«Non sai quanto.» Sorride lei.
E' così bella oggi.
Lo è sempre, ma oggi particolarmente.
Una parte di me grida che dovrei essere arrabbiato con lei, ma l'altra parte non ci riesce.
Nonostante sia sua la colpa del mio litigio con Liz non riesco a non parlarle o a non sorriderle.
«Louis?»
«Sta facendo il test» sbuffo ricordandomi che saranno dieci minuti che lo aspetto lì fuori, quando la porta della sua classe si spalanca e finalmente lo vedo uscire.
Alza le mani al cielo.
«Sono libero!»
Io e Deborah ci guardiamo, sorridendo.
«Amore vi lascio, ci vediamo a fine lezioni.»
«A dopo.»
Mentre passa da una pacca sul braccio a Louis, che le sorride.
«Com'è andata?» gli domando mentre ci avviamo alla sala mensa.
«Tu non ci crederai mai, ma ho fatto tutto e ho scritto la bellezza di due fogli protocollo. Mi sento un genio!»
«Caspita.»
Durante la pausa c'è sempre troppo rumore, a mio avviso, tanto che a volte non riesci nemmeno a sentire quello che ti dice una persona accanto a te.
Ma io e Louis non abbiamo di questi problemi: quando parla urla, quindi è ben udibile.
Mentre camminiamo lungo il corridoio, lui mi lascia da solo, raggiungendo una ragazza intenta a mettere dei libri nel suo armadietto.
«Liz!» lo sento gridare.
Che tonto, ora non riesco più nemmeno a distinguere la figura di quella che era la mia migliore amica.
Li guardo mentre si abbracciano.
E' così bello vederla sorridere e vorrei tanto essere io la causa di quel sorriso, ma non penso che sarà mai più possibile.
Parlano di qualcosa, ma non riesco a capire di cosa.
Quando Liz si gira verso di me presumo di essere l'argomento del loro discorso.
Mi guarda, la guardo.
Quel sorriso che le aveva provocato Louis poco prima ha lasciato il posto ad un volto inespressivo.
Ma non è colpa sua, la colpa è solo mia.
E di Deborah.
Li guardo mentre si salutano e Louis torna nuovamente da me.
Torniamo a camminare.
«Sei un idiota.»
«Lo so» gli rispondo essendone pienamente convinto.
«Fino a quando pensi che questa storia possa andare avanti?»
Sospiro.
Non lo so, non so fino a quanto questo possa andare avanti.
E non so come fare per risolvere tutto, per fare in modo che le cose tornino a come erano una settimana fa.
«Non so cosa fare Lou, abbiamo litigato...»
«Lo so.»
«Te l'ha detto lei?»
Annuisce.
«Zayn, per quanto io voglia bene a Deborah e per quanto possa essere gentile, dolce, carina e tutto quello che vuoi, non puoi farti allontanare così da quella che è stata la tua migliore amica sin dall'età di cinque anni, andiamo!»
«Ma non so che fare, è questo il problema.»
«Dille che non c'è motivo per essere gelosa, che tu e Liz siete solo amici e punto.»
«Non sai quante volte gliel'avrò detto, ma non mi crede. Non vuole che io le parli, non vuole che venga a casa mia o che io vada a casa sua, non vuole che usciamo da soli... E' come se dovessi scegliere tra una delle due.»
«Chi sceglieresti?»
«Che domanda è? Liz è la mia migliore amica e Deborah è la mia ragazza, non posso scegliere.»
Louis rimane in silenzio per un pò, poi si gira a guardarmi.
«Te la posso dire una cosa?»
«Spara.»
«Se io fossi te avrei già fatto la mia decisione.»



 

***





Odio fare ginnastica le prime ore del lunedì mattina.
Anzi, odio fare ginnastica sempre e comunque.
Oggi abbiamo anche una partita di pallavolo contro la sezione C, la classe di Liz.
Lei è sempre stata brava a pallavolo.
A dire il vero lei è sempre stata brava in tutto, sia a scuola sia nello sport.
Non potrò mai dimenticare tutte quelle ore che le ho rubato per farmi dare delle ripetizioni.
A volte erano solo una scusa per stare un pò di tempo insieme, ma questo non gliel'ho mai detto.
Anche se penso che l'abbia capito.
Elizabeth è una ragazza che può sembrare timida, ma solo con le persone che non conosce.
Perché una volta che passi del tempo con lei, comincia ad aprirsi e ad essere se stessa.
Divertente, estroversa, gentile, dolce...
Noi sei siamo già posizionati sul campo quando entra l'altra squadra.
Entra anche lei.
Sta ridendo con dei suoi compagni ed è così bella.
Non riesco a fare altro che sorridere, non essendo pienamente cosciente del perché.
Anche loro prendono posto in campo.
Cerco di smettere di guardarla prima che se ne accorga e che io faccia una figura di merda.
L'insegnante da inizio alla partita col fischietto.
Dopo più di mezz'ora in campo a giocare siamo uno a uno.
Spero che finisca il prima possibile perché sinceramente non ne ho più voglia.
Intanto l'insegnante fischia l'inizo del terzo e ultimo set.
La prima battuta tocca a noi.
La palla finisce nel campo avversario, ma uno di loro la rispedisce nel nostro campo grazie ad un bagher.
Sallie, la nostra alzatrice, la schiaccia e Liz, per cercare di prenderla, si butta per terra.
Riesce a passarla ad un suo compagno, ma dalla smorfia dipinta sul suo volto capisco che si è fatta male.
«Liz!» grido correndo da lei, passando sotto la rete.
Intanto arriva anche la sua insegnante.
«Elizabeth, tutto bene?» le chiede toccandole il piede.
«Penso di essermi presa una bella storta...» risponde in un sussurro.
«Ti faccio accompagnare in infermiera.»
«L'accompagno io.»
E per la prima volta nella giornata, Liz mi guarda.
Le sorrido, inutilmente perché lei torna a guardare il suo piede dolorante.
«Va bene» acconsente l'insegnante.
«Dammi una mano» le dico mentre mi abbasso per aiutarla a tirarsi su.
«Ce la faccio benissimo da sola, grazie.»
La guardo mentre tenta di alzarsi, tentativo inutile.
«Dai, appoggiati a me.»
Alla fine cede e si appoggia con una mano alla mia spalla, mentre io le circondo la vita con un braccio e la aiuto ad alzarsi.
«Ti fa tanto male?» le chiedo una volta fuori dalla palestra.
«Se ci vedesse la tua ragazza...»
«Elizabeth, piantala, ok?» la interrompo.
Abbassa lo sguardo e mi sento tremendamente in colpa per tutto.
«Mi dispiace» riesco solo a dirle.
Mi dispiace per tutto.
Per averla interrotta in modo così brusco, per aver litigato con lei, perché dopo una vita passata insieme abbiamo smesso di stare insieme per colpa mia.
Ma non riesco a dire niente di questo, non riesco più a dire alcuna parola.
Camminiamo in silenzio fino l'infermeria.
«Cos'è successo?» chiede una donna alta e magra guardando Liz.
«Mi sono presa una storta al piede.»
«Vieni, siediti qua» la invita indicando il lettino.
La aiuto a sedersi.
«Potresti anche ringraziare» le dico ormai stufo del suo comportamento distaccato e freddo.
«Non te l'ha chiesto nessuno» sbuffa.
Ha ragione, ma non sarei rimasto lì a guardarla stesa per terra, soprattutto con quella smorfia che le si era disegnata in faccia.
«Sei sempre la solita testarda.»
«Tu puoi anche andare» mi dice l'infermiera guardandomi.
Se qualche minuto fa sarei rimasto lì con Elizabeth, ora non ci penso nemmeno.
La guardo e me ne vado verso la porta.
Rimango fuori dall'infermeria, appoggiando la mia schiena contro il muro.
Non ce la faccio, non riesco a tornare in palestra.
Non senza di lei.
Nonostante sia così testarda non potrei comunque mai smettere di volerle bene.
Mai.
Appoggio la mia mano sulla maniglia della porta e la apro.
Trovo Elizabeth davanti a me, appoggiata ad una stampella e gli occhi lucidi.
«Liz, io...»
Si avvicina a me e mi butta le braccia attorno al collo, lasciando cadere la stampella per terra.
Non riesco a fare altro che sorridere e stringerla a me.
Come mi è mancato abbracciarla così!
Louis mi ha detto che se fosse stato me avrebbe già preso la sua decisione.
E credo di averla presa anche io.
Se Deborah non accetta la mia amicizia con Liz, beh, non ha senso continuare a stare con lei e rinunciare alla mia migliore amica e ad abbracci come questo.
La nostra amicizia non è mai dipesa da niente e da nessuno e certamente non può dipendere da una ragazza.
«Zayn, mi dispiace» sussurra lasciandomi.
Le raccolgo la stampella da terra e gliela do.
«Ti dispiace? Sono io quello a cui dispiace, Liz. E' tutta colpa mia. Se Deborah non vuole che noi due continuiamo ad essere amici, se ne farà una ragione o se no, beh, si dovrà trovare un altro ragazzo» le dico sorridendo.
Deborah mi piace e sto bene con lei, ma se mi amasse veramente si fiderebbe di me e soprattutto non cercherebbe di tenermi lontano dalla mia migliore amica.
«Io non voglio che voi vi lasciate per colpa mia. Ma non voglio neanche stare lontana da te, Zayn. Voglio poter stare con te e con Louis durante la pausa, vorrei venire a mangiare da te come ho sempre fatto... voglio che tutto torni a come era prima che Deborah dettasse le sue regole.»
Sorrido, soprattutto per la sua ultima affermazione.
Ma anche pensando a noi tre stesi sul mio letto interi pomeriggi a non fare niente che non sia ridere e scherzare.
Come facciamo da un'intera vita.
«Quindi oggi vengo a mangiare da te?» mi chiede con gli occhi colmi di speranza.
«Mah...» tentenno, prendendola in giro.
«Certo che vieni a mangiare da me» le dico sorridendole e scoccandole un bacio sulla guancia.
L'infermiera tossisce.
«Non vorrei interrompere niente, ma qui c'è un piede che va fasciato.»
Io e Liz ci guardiamo sorridendo.
«Posso rimanere qui?» chiedo all'infermiera mentre Elizabeth torna a sedersi sul lettino, aiutata dalla stampella.
«Se proprio devi...»
La guardo e mi sorride.
Potrebbe quasi starmi simpatica.
«Posso chiamare anche un amico?»
Mi guarda, alzando un sopracciglio.
«Cosa ti sembra questo, un pub?»
«Ecco, no, ma...»
«Dai, chiamalo.»
Va bene, togliamo il quasi: mi sta simpatica e basta.
Vado a sedermi su una sedia accanto al lettino dove sta Liz.
«Mando un messaggio a Louis.»
Annuisce sorridendo.
"Se non ci sei tu non c'è il trio. Siamo in infermeria, corri!!!!"
Finalmente tutto è tornato come era prima e come è giusto che sia sempre.



 
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Buongiorno a tutti!
Allora... non so da dove cominciare.
Innanzitutto spero che questa flashfic vi sia piaciuta.
L'ho scritta un pò di tempo fa e inizialmente ero indecisa se pubblicarla o meno, e solo oggi mi sono decisa.
Non so come mi è venuta l'ispirazione, so solo che l'ho scritta per "provare" qualcosa di nuovo, perché solitamente scrivo storie d'amore.
Non penso sia gran chè, ma mi sembra tenera e l'ho riletta più volte, cercando di eliminare tutti gli errori.
Che altro dire?
Spero che vi piaccia.
Il banner è sempre opera mia e stranamente mi piace, che ne pensate?
Un pò di tempo fa ho pubblicato una OS, su Zayn, Tornerò da te, se vi va passate a lasciarmi un parere.
Direi che è tutto, spero tanto in qualche vostro parere, sperando che non vi faccia schifo ahaha.
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.

P.s: attualmente sto lavorando ad una storia a più capitoli e spero di poter postare presto il primo.

 

   
 
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