Serie TV > Elementary
Ricorda la storia  |      
Autore: lapoetastra    30/08/2014    3 recensioni
Joan Watson se n'è appena andata.
Sherlock Holmes è a pezzi.
Una vecchia amica sta per tornare.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joan Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Finalmente ritornerò nella tua vita.
Domani lei se ne andrà e tutto sarà come prima.
Non sai quanto l'ho odiata, con quella sua mania dell'ordine e quella sua fissa del pulito.
E' così diversa da te.
E da me.
Odio anche il suo cercare di autoconvincersi che non le mancherai, che non le dispiace andarsene, lasciare la casa nella quale avete abitato insieme per cinque settimane.
So anche che tu, sempre così freddo e distaccato, in realtà ti sei affezionato a lei e dentro di te soffri per la sua imminente partenza, nonostante sappiamo entrambi che non lo ammetteresti mai.
Ma non temere, appena lei varcherà la soglia, arriverò io, tornerò con te dopo tutto questo tempo e so che ciò ti renderà felice.
Ti aiuterò, vedrai, e staremo bene come una volta, quando eravamo solo tu ed io.
Eravamo sempre insieme, scorrevo nelle tue vene come linfa vitale, sentivo quanto avessi bisogno di me, soprattutto quando stavamo lontani per qualche giorno.
E io ti ho amato, tanto.
Poi è arrivata lei, e mi ha allontanata da te.
All'inizio è stata difficile per te vivere senza di me, lo vedevo.
Non dormivi, a malapena mangiavi.
Ciò che mi dava forza in quei tristi giorni era che tu ancora mi cercavi.
Quando lei non c'era, o di notte, tu mi cercavi, disperatamente, ma quella donna aveva nascosto ogni mia traccia.
Poi ti sei innamorato di lei.
Non glielo hai mai detto, nè fatto capire, ma dentro di me sapevo, so, che è così.
Hai piano a piano smesso di cercarmi come all'inizio, ridevi e gioivi anche senza di me.
Ma lei ora ti sta per lasciare.
E' così diversa da me. Io non ti avrei mai abbandonato, ma quando è arrivata lei non ho potuto opporre resistenza.
Diceva che non avevi bisogno di me per vivere, che ero un male, che mi dovevi dimenticare.
E tu l'hai ascoltata e seguita, come un bravo cagnolino.
All'inizio ero furiosa con te, ma ora ti perdono.
Non riuscirei a vederti di nuovo solo e triste come il giorno in cui ci siamo conosciuti.


Joan Watson uscì dalla porta, con la piccola valigia arancione in mano.
Sherlock Holmes rimase a guardarla dalla finestra. Non aveva la forza di accompagnarla alla macchina.
La osservò fino a quando non scomparve nel traffico pomeridiano di Bakery Street.

D'ora in poi sarai solo mio.

Sherlock Holmes non ci poteva credere.
L'unica donna che avesse mai amato nella sua solitaria vita se n'era andata.
Non avrebbe mai più rivisto i suoi lunghi capelli neri, il suo fisico minuto e i suoi dolci occhi a mandorla.
Non avrebbe mai più rivisto la sua Joan Watson.
Nel suo dolore c'era solo una cosa che avrebbe potuto tirarlo su di morale, almeno per un paio d'ore.
Era proprio grazie a lei che aveva conosciuto Joan.
Sapeva però che, se avesse fatto ciò che aveva in mente, avrebbe buttato al vento tutto il lavoro di quel mese.
"Devi starci lontano, ti rovinerà la vita e per colpa sua perderai il lavoro", gli aveva detto Watson.
Ma ora non poteva farci niente. Ne aveva bisogno, proprio come una volta.
Sherlock prese il giubbotto ed uscì.
Doveva andare da lei, dalla sua vecchia amica.
L'unica che gli fosse stata davvero vicina nei momenti più bui, che non l'avrebbe mai abbandonato volontariamente, come invece aveva fatto Joan.
Sarebbero stati di nuovo felici insieme, proprio come una volta, prima di quelle cinque settimane.
Iniziò a correre.

Ti vedo venirmi incontro. Finalmente sei arrivato.

Sherlock si avvicinò ad Arthuro.
Era da molto che non lo vedeva, che non lo cercava, ma lui era sempre lì, al solito posto.
<Allora, ce l'hai?>, chiese Sherlock con occhi febbrili.
<Sei proprio sicuro che è quello che vuoi?> domandò l'altro.
<Sì, lei... lei è l'unica che possa farmi ritrovare la serenità>.
<D'accordo>.
Arturo gli porse un pacchetto con dentro una polvere bianca.
Eroina.
<Tranquillo, offre la casa. Sei il mio migliore amico e cliente, nonostante tu non ti sia fatto vedere per un po'>, disse lo spacciatore.
<Per cinque settimane>, gli rispose Sherlock distrattamente.
<Bhe, grazie. Ci rivedremo presto>, si congedò poi.
Prese la droga e se la mise in tasca.
Tutto sarebbe stato bello come prima.

Mi sembra un sogno. Sono qui, nella tua tasca, e riesco a sentire la gioia che ti dà l'avermi di nuovo con te.
Esattamente come una volta.
Nessuno potrà mai più mettersi tra di noi, nessuno potrà mai più separarci.
Sono tornata.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Elementary / Vai alla pagina dell'autore: lapoetastra