Quando
si è amici…
Takao
respirò affannosamente, guardando Yuri che stava scappando nel passaggio
buio.
Ce
l'aveva fatta.
Aveva
vinto.
Stringeva
tra le mani Dragoon, il suo Dragoon, che gli aveva permesso di arrivare così in
alto, di diventare quello che era.
Non
importava infierire su Yuri.
In
quel momento voleva solo tornare a casa.
Improvvisamente,
l'edificio cominciò a tremare, e pezzi di calcinacci cominciarono a piovere dal
soffitto.
Evitò
per un soffio un pezzo di soffitto abbastanza grande da fargli seriamente male
se lo avesse colpito, e subito i suoi pensieri andarono ai suoi
amici.
"Cazzo!!!
Dobbiamo uscire di qui!!! O faremo tutti una brutta fine!!" esclamò il ragazzino
dai capelli blu chiaro, percorrendo di corsa il corridoio che lo aveva portato
lì.
Aveva
paura.
Non
riusciva a vedere nulla.
Pezzi
di muro lo ostacolavano, ferendolo alle braccia e colpendolo alle gambe,
facendolo inciampare.
Ma
doveva uscire di lì, e raggiungere gli altri.
Doveva
portar i suoi compagni fuori di lì.
Dovevano
uscirne insieme da quel pasticcio.
Finalmente,
arrivò nell'anticamera, ma ciò che vide gli mozzò il fiato.
C'erano
Max e Kai a terra, con Rei e il Professore accanto.
Almeno
loro sembravano incolumi.
"RAGAZZI!!!"
urlò il giapponese, cercando di richiamarne l'attenzione, sovrastando il fragore
della frana.
Rei
si voltò.
E
il suo volto si distese in un espressione di puro sollievo.
"TAKAO!!!
VIENI GIÙ SUBITO!!!" urlò, "STAI BENE??" aggiunse poi, quando l'amico gli fu
accanto, "Si, tutto ok. E loro? Cosa è successo?" chiese, con
preoccupazione.
iL
Professore si fece avanti: "è stato un incidente... Appena cominciata la
frana, Kei si è buttato per spingermi via da una pietra, e così ha fatto
pure Max con Rei. Sono stati presi in pieno, dobbiamo portarli fuori di qui."
spiegò il ragazzo, aveva le lacrime agli occhi.
Takao
sospirò, aveva paura.
"Ok,
calma. Ci siamo solo noi qui, vero?" domandò, cercando di non farsi prendere dal
panico, "Si, Micheal ha detto che non era entrato nessuno oltre a Kai e Rei,
ricordi?" spiegò K, guardando impaurito i corpi privi di sensi degli
amici.
"FORZA!!!
Allora portiamoli fuori!! Rei, prendi Max, Prof, aiutami con Kei, presto!!
Oppure non ne usciremo!".
Improvvisamente,
lo spirito guerriero di Takao riprese a ruggire, e per il ragazzino c'era solo
una cosa da fare.
Portare
gli amici in salvo.
Delicatamente,
prese il ragazzo più grande in braccio, declinando i gentili aiuti di K: "Ce la
faccio, Rei, aiutalo a camminare." affermò poi, vedendo che l'amico più giovane
zoppicava.
Lentamente,
i Bladebreakers si incamminarono lungo il coridoio che li avrebbe condotti
all'uscita.
All'improvviso,
udirono delle voci concitate chiamarli.
"TAKAO!!!
REI!!! KAI!!! MAX!!!"
Una
luce li inondò, le voci sovrastarono il fragore crescente.
Erano
i loro amici.
Micheal
teneva una torcia e Lai guidava il gruppo, formato da Gao e
Eddy.
"Siete
salvi!!" ruggì con sollievo l'americano, accorgendosi solo in seguito dei
corpi di Max e Kei, "Non preoccupatevi, sono solo svenuti! Usciamo di qui!!"
replicò alle domande inespresse Rei, "Gao, aiuta Rei. Eddy, aiuta il Prof, ce ne
andiamo!!" esclamò Lai, ritornando in testa al gruppo.
Gao
affiancò subito Rei, aiutandolo a portare Max, mentre Eddy aiutava K a
camminare.
Il
soffitto crollava inesorabile, e il gruppetto cercava di farsi strada il più
possibile attraverso le macerie.
Takao
strinse maggiormente il corpo di Kai.
Voleva
portarlo assolutamente in salvo.
Sentiva
che gli voleva molto bene, e che avrebbe fatto di tutto per non
perderlo.
Gli
aveva sempre voluto bene, ma solo in quel momento, quel momento così drammatico
per tutti loro, quel momento che poteva anche essere l'ultimo, lo aveva
accettato.
Voleva
assolutamente condurlo in salvo, e anche gli altri.
Non
si sarebbe mai dato pace altrimenti.
Era
suo dovere proteggerli.
In
fondo...
Erano
o non erano amici?
Il
suo sguardo incrociò il viso, stanco e provato, di Kai.
Beh,
forse qualcosa in più.
Una
gran luce li accolse dopo qualche passo.
Erano
fuori.
Con
un fragore assordante, crollò tutto.
Istintivamente,
i ragazzi si gettarono a terra, coprendosi la testa e coprendo quella dei
feriti.
Poi,
tutto tornò tranquillo.
Stanchi e provati, si rialzarono faticosamente in piedi, guardando
il grande e austero palazzo collassare sotto i loro occhi
scioccati.
Sostenendosi a vicenda, raggiunsero la spiaggia, dove li
aspettavano tutte le altre squadre.
Gli sguardi dei loro compagni esprimevano preoccupazione e ansia,
erano così malconci.
I Bladebreakers passarono tra due ali di folla silenziosa, stretta
attorno a loro.
In testa, Rei e Takao che portavano in braccio Max e Kai, poi
tutti gli altri.
In riva al mare, li attendevano alcune lance e alcuni medici dello
staff della BBA.
Subito, presero in consegna i feriti più gravi e i due incoscienti
e li poggiarono delicatamente sulle poltroncine a
poppa.
Poi, fecero salire tutti gli
altri.
Takao si sedette accanto al compagno più anziano della sua
squadra, stendendogli sopra una cerata che gli aveva dato un medico, cercando di
non fargli prendere freddo.
Con il cuore degli occupanti gonfio per la tristezza, le lance
partirono, dirigendosi verso la nave ormeggiata poco fuori dalla baia, la nave
del presidente Daitenji.
L’anziano uomo li attendeva sul
ponte.
“Takao, Rei, portate i vostri compagni in infermeria, vi
raggiungerò presto.” disse con voce grave, dando disposizioni ai
paramedici.
I due scesero le scalette, per andare sotto
coperta.
Con un fischio penetrante, la nave
ripartì.
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Passarono i giorni.
Dopo le medicazioni, i due ragazzi furono portati nella loro
stanza.
Ormai solo Kai era ancora
addormentato.
Max si era svegliato il giorno
dopo.
Secondo i medici non era nulla di serio, era solo esausto, sia
fisicamente che psicologicamente.
Doveva solo riposare.
Tutte quelle giornate così faticose lo avevano
spossato.
Takao non aveva mollato un istante la
camera.
Stava sempre a fianco di
Kai.
Non aveva quasi dormito in quei tre
giorni.
Con un leggero sorriso, guardò Max, la testa ancora fasciata, che
riposava, disteso nel letto accanto a quello di
Kai.
Entrambi gli facevano molta
tenerezza.
Soprattutto il più grande.
Non lo aveva mai visto così indifeso, così
fragile.
Lo avrebbe voluto
abbracciare.
Improvvisamente, udì un leggero mugolio provenire dal ragazzo
disteso.
Takao ebbe un tuffo al
cuore.
Si stava finalmente
svegliando.
Dopo qualche istante, aprì gli occhi, quegli splendidi occhioni di
fiamma, in quel momento confusi e
spaesati.
“Ehi! Finalmente ti sei deciso a svegliarti!” esclamò felice
Takao, rizzandosi in piedi, “Ci hai fatto preoccupare moltissimo, come stai
ora?” gli chiese sottovoce, cercando di farlo star
tranquillo.
In risposta, il compagno cercò di alzarsi e mettersi in piedi, ma
le sue gambe non lo ressero, e cadde nuovamente sul letto con un gemito di
dolore.
Subito, Takao gli fu vicino, e lo afferrò prima che si facesse
male seriamente, prendendolo in braccio.
“Ma sei un incosciente!! Ti sei appena svegliato!! Credi di
poterti muovere liberamente?? Sei ancora debole!!” esclamò preoccupato il
ragazzo, poggiandolo delicatamente sul
materasso.
“Come ti senti?” gli chiese poi, dopo avergli fatto poggiare il
capo fasciato sul cuscino, “Meglio.. Da quanto sono qui?” chiese con voce roca,
“Beh, da circa tre giorni, direi. Mi hai fatto preoccupare… Non ti svegliavi…”
affermò quasi imbarazzato il capo dei
Bladebreakers.
Kai non rispose.
Come poteva essere preoccupato per
lui?
“Rei mi ha raccontato tutto, tu e Max avete protetto lui e il Prof
durante la frana. Sei stato coraggioso.” affermò il più giovane, non riuscendo a
trattenere uno sbadiglio, “Scusami.. è che sono stanco..” rise imbarazzato lui,
“Sei rimasto tutto il tempo qui?” intuì il maggiore, “Già… Ma è naturale, ero
preoccupato!” replicò con aria allegra, “Tu, eri preoccupato per me?” chiese
stupito Kai, “Certo, sei mio amico, e quando si è amici, si è naturalmente
preoccupati.” ammise Takao, “ma ora, vedi di riposare un po’, altrimenti ti
costringo io!! Devi recuperare un po’ le forze prima di arrivare in Giappone.
Vado ad avvertire il Presidente e gli altri che ti sei svegliato e stati bene!!”
e senza aspettare una qualsiasi risposta, scappò
fuori.
“Finalmente sei sveglio pure
tu.”.
Kai si girò, e vide Max lanciargli un sorriso
sornione.
“Takao era davvero preoccupato per te, sono tre giorni che non
chiude occhio, da quando ti ha portato fuori dall’edificio.” gli spiegò
disarmante il ragazzo americano, “è rimasto qui per tutto il tempo.” terminò il
biondo.
Kai era scioccato.
Davvero Takao gli voleva bene a quel
punto?
E lui?
Cosa provava realmente?
Quali erano i suoi veri
sentimenti?
Con queste domande nella mente, si addormentò, e l’ultima cosa che
vide fu una capigliatura sbarazzina di un blu chiaro intenso che volteggiava
nella brezza estiva.
SALVE!!!
SHUN
CONTAMINA PURE I BEYBLADE!!
Come
vedete, la sottoscritta si è data alle YAOI anche qui!! Non le bastava FMA,
Naruto e simili.
No,
è anche qui!!
Per
la vostra gioia!!
Volevo
darvi alcune info.
Ho
creato una what if ispirandomi al volume numero 6 del manga, rigorosamente
TAKAOxKAI.
E
la dedico a Aduah!!
La
grande Aduah che conobbi sul fandom di FMA e che mi ha diciamo “addestrato” alle
TakaoXKei con la sua “Non adesso”.
GRAZIE
ADUAH!!
UN
BACIONE!!
SHUN