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Autore: Phenix893    31/08/2014    5 recensioni
Se la maledizione non fosse mai stata lanciata? Se Regina avesse davvero scelto una nuova vita con suo padre Henry?
Questa FF è ambientata nella Foresta Incantata, nessuna Storybrooke e nessun campanile....
Castelli, pozzi dei desideri, magia e tutto ciò che le favole racchiudono... Compreso l'Amore
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti!!
Prima di continuare la stori volevo ringraziare Celian1987, Black Apple, LightDark1827 e Giupy per aver lasciato la loro opinione sul precedente capitolo. Ed anche tutte le altre persone che lo stanno seguendo. Ora Vi lascio al successivo ...
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In un reame non molto lontano dal castello, nel quale tra meno di una settimana ci sarebbe stato il gran ballo, un messo bussò alle enormi porte di legno di un maestoso castello.
"Un invito da parte della Principessa Biancaneve" urlò.
Ci volle qualche istante, ma i vecchi cardini iniziarono a cigolare man mano le porte si aprivano ed un anziano signore dai capelli bianchi e vestito in modo regale comparve davanti al destriero del messo.
"I miei omaggi Sir Henry, porto con me l'invito per la partecipazione al gran ballo che si terrà a palazzo per Vostra Figlia Regina" continuò " Biancaneve avrebbe il grande onore della Sua presenza".
L'uomo sorpreso dalla convocazione, prese l'invito tra le mani e porgendo i suoi saluti si avviò a passo svelto attraverso i giardini e poi nei corridoi del castello, raggiungendo una porta alla quale bussò.
"Mia Regina la Vostra presenza è gradita a palazzo per il gran ballo".
Un inquietante silenzio seguì quella frase, finché da dietro un trono rivolto verso un fuoco acceso in pieno vigore, una donna dai lunghi capelli scuri raccolti in una coda ed un lungo abito blu notte si alzò.
"Quella sciocca di Biancaneve pensa davvero che un invito ad uno stupido galà possa dissolvere una faida che dura da anni tra noi" disse Regina senza mai distogliere lo sguardo da quel fuoco che sembrava racchiudere tutto il suo disappunto.
"Vostra Maestà" replicò Henry "Potrebbe essere l'occasione giusta per dimostrarle che siete cambiata, che quella rabbia che provavate nei suoi confronti si è ridimensionata."
A quelle parole Regina non replicò, ma il fervore del fuoco nel camino divampò all'interno della stanza, non voleva discutere con suo padre su quell'argomento. La rabbia che provava per quello che Biancaneve le aveva fatto si era placata, ma gli anni non avevano alleviato il dolore che l'aveva portata ad odiare sempre di più sua madre Cora. Perché la sofferenza per la morte del suo amato Daniel la perseguitava ancora oggi, anche se era trascorso molto tempo da quel tragico evento.
I giorni passarono senza che Regina distogliesse per un solo istante il pensiero dall'invito e dalle parole di suo padre. Persino lo Specchio, avvertita l’irrequietezza nei suoi occhi optò per non sdrammatizzare, una parola di troppo sarebbe bastata per farlo andare in mille pezzi.
E proprio il pomeriggio del gran ballo, dopo che Henry ormai si era ricreduto sulla partecipazione della figlia, Regina entrò nel salone del castello facendo spalancare le porte. Quella magia che tanto odiava da bambina ormai l’aveva posseduta e non riusciva proprio a farne a meno. Era diventata parte di lei e nei suoi occhi non si vedeva più la ragazzina caparbia ed allegra. Regina era cambiata, era diventata proprio come la madre, seppur lei non se ne rendesse conto.
“L’Amore è debolezza” erano queste le parole che Cora era riuscita ad imprimere nella testa della figlia. Non c’era Amore in lei, non più, e suo padre sperava davvero che qualcuno riuscisse a scalfire quella barriera che per anni Regina aveva costruito intorno a se.
"Preparate la carrozza padre voglio che sia lucidata e perfetta, questa sera mi aspetta una festa e non voglio di certo passare per una di quelle principessine da quattro soldi".
Con un elegante gesto della mano una splendida veste calzò il corpo di Regina, impeccabili stivali neri di pelle, pantaloni neri attillati e corsetto ricamato. A ricoprire il tutto un sontuoso soprabito rosso scarlatto che di certo non sarebbe passato inosservato in mezzo agli ospiti.
Mancava ormai poco all'inizio della serata e con grande fierezza Regina attraversò le sale del castello per raggiungere l'entrata dove una splendida carrozza trainata da quattro frisoni l'attendeva.
Il cocchiere coperto dalla sua oscura armatura incitò i cavalli e mentre la carrozza si allontanava dal castello, Henry da una finestra scorgeva con aria rasserenata la figlia che ritornava dopo molti anni a mostrarsi alla gente.
Ancora incredula sulla decisione presa, Regina si perse nei suoi pensieri con lo sguardo rivolto verso la Foresta Incantata mentre il sole iniziava a scendere sulle montagne e non si rese nemmeno conto che la carrozza stava ormai giungendo a destinazione.
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Spero che vi sia piaciuto anche questo e spero di leggere nuovamente le vostre recensioni in merito (positive/negative).
Buona domenica e al prossimo episodio :-)
   
 
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