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Autore: AleDic    01/09/2014    3 recensioni
Nomi e significati.
Ciò che siamo lo scegliamo, ma ciò che diventiamo è ciò che siamo sempre stati.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NAMES AND MEANINGS

 

 

 

Parte I

 

 

 

DAMON.

AMICO FEDELE.

 

 

“Sei un bravo bambino Damon, e un giorno diventerai un uomo buono perché sai dare valore alla lealtà verso le persone che ami. Non tradire mai ciò che sei.”

Damon ha sempre ascoltato sua madre e i suoi consigli - come se fossero perle di saggezza lasciate dal cielo -, ma lei non poteva sapere quello che sarebbe accaduto, che sarebbe stato lui quello tradito dalle persone che amava – suo padre, suo fratello, Katherine -, altrimenti gli avrebbe anche detto come affrontare il dolore(quel bruciore al petto, all’altezza del cuore, che sembra volerti ardere da dentro, incenerire ogni tua cellula finchè non rimane solo la cenere – solo il ricordo di ciò che eri, di ciò che sei stato e che, forse, non sarai mai più).

Elena era proprio come lui – e l’esatto opposto di Katherine, nonostante avesse lo stesso viso, le stesse labbra, lo stesso odore(lo dicevano i suoi occhi che era diversa) era buona e gentile e ingenua e leale e aveva deciso di credere in lui anche quando non c’era niente in lui in cui credere. E poi anche lei lo aveva tradito – ma era diverso stavolta(lei voleva proteggere le persone che amava, le voleva proteggere da lui) ed era tornata e gli aveva chiesto di fidarsi di nuovo, di fidarsi a vicenda.

E Damon aveva capito che le persone ti deludono e che tu deludi loro, ma se le ami darai loro un’altra occasione – perché è questa la fedeltà: credere fermamente in qualcuno nonostante le delusioni.

 

 

***

 

 

 

 

Parte II

 

 

 

STEFAN.

CORONATO.

 

Secondo la leggenda, tra i vari pastori accorsi ad adorare Gesù Bambino c’erano anche delle donne che  avevano portato i propri figli affinché Gesù li benedicesse. Tecla, una giovane sposa, non ne aveva, ma desiderava tanto un bambino. Così, per non essere da meno delle altre, prese una grossa pietra, l’avvolse in uno scialle, mise sulla sommità una cuffietta e la tenne fra le braccia, proprio come se fosse stato un bambino appena nato. Vedendo Gesù così bello e sorridente, si commosse e scoppi in un pianto a dirotto intanto che si trovava in ginocchio davanti alla capanna. Quando si alzò per ritornare a casa, Maria, che aveva letto nel suo cuore comprendendo il suo innocente inganno le domandò: “Tecla, che cosa porti in braccio?” Sentendosi scoperta, la donna rispose: “Allatto un figlio maschio.” Allora la Madonna le disse: “Su, scopriti il seno e allatta tuo figlio; da questo momento il tuo desiderio é stato esaudito. La tua pietra é diventata un bel bambino.” La donna scostò lo scialle che avvolgeva la pietra e rimase meravigliata per il miracolo che era stato compiuto per lei: tra le braccia aveva il suo primo figlio.

Sua madre doveva conoscere questa leggenda, forse per questo gli aveva dato quel nome - Stefan era stato il suo miracolo, il suo desiderio esaudito(ma tutti i desideri hanno un prezzo).

“Ricordati però”, le disse ancora Maria, “che egli é nato da una pietra e morirà a colpi di pietra.” Questo bambino fu chiamato Stefano, divenne discepolo di Gesù e fu il primo ad affrontare il martirio.1
 

Stefan Salvatore. Il suo nome appariva a tutti come un segno di grande valore e nobiltà d’animo, ma nessuno immaginava che comportasse anche una grande responsabilità. Essere quello giusto non era qualcosa di innato - si sforzava ogni giorno per essere all’altezza delle aspettative(ma a volte quel peso gli sembrava troppo da sopportare, il suo nome gli sembrava una maledizione).

 

***

 

 

 

 

Parte III

 

 

 

CAROLINE.

FORTE.


“Se c’è qualcuno che non ha bisogno d’aiuto è proprio tua figlia, con la sua mania del controllo.”

Caroline Forbes ha dovuto sapere sin da bambina cosa significhi essere forte – suo padre se n’è andato con un altro uomo, sua madre con il cuore spezzato era sempre troppo impegnata con il suo lavoro(“Sono lo sceriffo, non possono fare a meno di me” – come se lei invece avesse potuto). Allora Caroline aveva dovuto trovare un modo per cavarsela da sola in questa vita e l’unico modo era avere il controllo – su tutto, intorno a lei e dentro di lei.

La prima cosa da fare era rimuovere tutto ciò che era nocivo – tutte le situazioni sgradevoli, tutte le persone inutili, tutti i brutti ricordi(accantonarli in un angolo della memoria – e del cuore – dove non potevano ledere in alcun modo la sua integrità).

La vita era una gara che lei avrebbe vinto – lei che conosceva la formula della perfezione(circondarsi di buoni amici – popolari, ovviamente -, essere il capo delle cheerleader, avere tutti i nuovi e sexy ragazzi, organizzare tutti gli eventi scolastici ed extra-scolastici, essere la Reginetta del Ballo e del Concorso di Bellezza Miss Mystic Falls).

Eppure la sua vita non era affatto come l’aveva immaginata – i ragazzi che voleva non la volevano, diceva cose sconvenienti davanti alle persone giuste, era una pessima amica, tutti la consideravano superficiale(o meglio, profonda come una pozzanghera).

“Se qualcuno mi dice che non posso fare qualcosa, gli dimostro che si sbaglia”

E poi Caroline ha imparato che la vera forza sta nel credere in se stessi – conoscersi ed essere sicuri di ciò che si è(accettarsi come esseri imperfetti, con tutti i propri difetti) ed essere fieri di esserlo.

 

***

 

 

 

 



Parte IV

 

 

 

BONNIE.

BELLEZZA.

 

“Forse vede in lei qualcosa che noi non vediamo.”2

Per Bonnie la bellezza non è mai stato un fatto fisico. Non erano due belle gambe, lunghi capelli biondi e le giuste forme ad essere sufficienti per associare a una persona l’aggettivo bella.

Bella era una persona come sua nonna – che le aveva insegnato tutto quello che sapeva(da come essere se stessa a come preparare i biscotti). Bella era una persona come suo padre – che l’aveva cresciuta da solo da quando aveva due anni(e sua madre li aveva lasciati un giorno all’improvviso) senza mai lamentarsi. Bella era una persona come Jeremy – che aveva così tanto amore da dare ed era così fragile e forte allo stesso tempo(e cadeva e si rialzava, senza mai darsi per vinto).

E forse è per questo che Bonnie si è innamorata di lui in modo così pieno, così intenso, così totale che un po’ la spaventa – ma è solo all’inizio, un attimo che passa con la stessa velocità con cui è arrivato, e lascia spazio solo alla bellezza, quella vera e propria, che tutti chiamano amore.

 

***

 

 



Parte V

 



ELENA.

LUCE.

 

Per Meredith significa che Elena ha scelto la luce invece dell’oscurità.

Ed è stato difficile. Tutti stanno lì a dirti di fare la scelta giusta, di restare nella luce, ma è la cosa più difficile che Elena Gilbert abbia mai conosciuto. La tentazione è la cosa più dura da sopportare – il fascino delle tenebre non è da sottovalutare(è forte e infido e insistente – non sai come farlo smettere(non puoi) – e può annientarti se non sei abbastanza caparbio, se non hai qualcosa a cui aggrapparti.

Forse le tenebre sarebbero state gentili anche con lei. Era tutto tranquillo. Il tempo di mettere via i suoi giocattoli e tirare le tende. Il tempo di andare a letto. Un ultimo abbraccio… e ora le sue braccia erano vuote. Non era rimasto niente da fare, niente per cui combattere. Aveva fatto del suo meglio.[…] Il tempo di spegnere la luce. Il tempo di chiudere gli occhi. Le tenebre furono molto gentili con lei, e lei vi s’immerse dolcemente.

Non si può scappare dall’oscurità – perché fa parte di noi(una parte grande o piccola, viva o sepolta, ma che esiste ed è vera ed è reale), ci definisce ma non ci rappresenta. Bisogna conoscerla e accettarla – solo così si può gestirla e non lasciarle prendere il sopravvento(solo in questo modo si può trascendere quello che si pensa di essere e si può raggiungere quello che si è).

Non sono un angelo.[…]Sono Elena Gilbert.3

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N/T:

1) La leggenda è tratta dal sito: news.leonardo.it

2) La citazione è di Bonnie, tratta da una scena tagliata della puntata 4x13 di un dialogo tra lei ed Elena

3) Le citazioni sono tratte dai libri della saga “Il diario del vampiro”. I libri sono rispettivamente “La Furia”, “L’alba”, “Scende la notte”.

 

N/A:

 

Eccomi di nuovo qui con questa nuova follia.

Il tutto è nato dall’immagine che ho inserito sopra, in cui sono presenti i vari significati dei nomi dei personaggi.

Visto che sono abbastanza, ho deciso di spezzettare il tutto, per cui questa è la prima parte.

Spero vi piaccia, lasciatemi un commento.

Grazie a tutti quelli che anche solo la leggeranno.

Alla prossima.

Ale

   
 
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