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Autore: cin75    03/09/2014    11 recensioni
Racconto scritto a quattro mani: Cin75 e Kleines licht.
Un famoso detto recita : Canta che ti passa!!!
Ma davvero una canzone può servire a scoprire ciò che c'è nel cuore di chi ama e viene amato a sua volta!!??
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jared e Jensen arrivarono allo studio insieme, senza degnarsi nemmeno di uno sguardo.
A dire il vero, si erano guardati per tutto il tempo, ma erano solo stati attenti a non farsi scoprire. Non sapevano nemmeno loro perché lo stessero facendo. Avevano eretto una barriera che li impediva di risolvere tutto con qualche parola e una pacca sulla spalla. Un po’ come se per loro quell’instabilità fosse inaccettabile, a tal punto da non riuscire a farsene una ragione.

Una volta nello studio cominciarono ad analizzare l’ambiente, come se la cosa potesse distrarli, e si avvicinarono lentamente alla scrivania lasciandosi cadere prima sulla sedia e poi per comodità si spostarono sul divanetto alle loro spalle. Sospirarono profondamente e allora – e solamente allora - lasciarono che i loro sguardi accarezzassero deliberatamente il corpo l’uno dell’altro.

“Allora?..Cosa vi ha portati qui?!” chiese con aria professionale la dott.ssa Cross.
“Lui!!” fecero all’unisono Jared e Jensen.
“ Bene vedo che almeno su qualcosa siete d’accordo!!” convenne con aria soddisfatta.

I due famosi attori, che da tempo portavano avanti una relazione sentimentale, sotto gli occhi di tutti, media compresi, si erano rivolti a lei, perché in giro si diceva che le sue terapie di coppia facessero miracoli.

“Jared??...vuoi iniziare tu!!?” fece la donna.
“E’…insomma….è come se non avessi più una vita mia…uno spazio mio…Voglio dire!! conviviamo da 5 anni ma è come se fossero….”, iniziò Jared, parlando di ciò che provava.
“Cosa??!.....Cosaaaa!?”esclamò incredulo Jensen. “Aspetta!!, ora sarebbe colpa mia??!  Quando ci siamo messi insieme…io volevo andarci piano…volevo che la cosa non venisse fuori come un colpo di cannone durante una seduta di yoga. Ma tu!!! Tu, invece, mi hai convinto ad andare a vivere insieme…” sembrò quasi accusarlo.
“No.…aspetta!! “Convinto”???, stai dicendo che ti avrei costretto a fare un passo che non volevi??!” disse girandosi completamente verso il compagno che gli sedeva accanto.
“Io non ho detto “costretto” …ho detto “convinto”!!!, smettila di mettermi in bocca parole che non ho mai detto!!, questo è uno dei motivi per cui siamo finiti qui a fare terapia di coppia con una strizzacervelli….Senza offesa!!” finì poi, guardando la dottoressa.
“Nessuna offesa!!” lo rassicurò lei.
“Quale sarebbe la differenza!!?” continuò a chiedergli Jared.
“Che non saresti mai riuscito a farmi fare qualcosa che non volevo. Se sono venuto a vivere con te è perché lo volevo anche io e non solo perché me lo hai chiesto!” spiegò con tono arrogante.
“Ok!!Ok!!! Break!!” si costrinse ad intervenire la Cross.

Quando entrambi gli agenti dei due attori l’avevano contattata, l’avevano avvisata della logorroica , estenuante ma sorprendentemente divertente faida amorosa che da un po’ la faceva da padrona nella vita dei due ragazzi. Ed era così. Doveva ammetterlo. Quei due che litigavano erano un vero spasso e si capiva anche che quello gli univa era un sentimento forte, perché anche in quella situazione, anche mentre si accusavano a vicenda, non avevano mai smesso di toccarsi con le ginocchia.
Erano seduti uno accanto all’altro, su un divanetto di fronte a lei. Le loro gambe si toccavano e di esperienza lei ne aveva in coppie in crisi. Molte cercavano l’angolo più lontano pur di non sfiorarsi nemmeno.
Altre sceglievano posizioni diverse pur di evitare un qualsiasi contatto.
Altre sceglievano posti completamente distanti: divanetto e poltrona con tanto di tavolino a fare da sparti acque.
Loro, no! Per loro, era come se , nonostante tutto, fosse necessario avere sempre un contatto. Anche se minimo. E questo era un buon segno.

“Signori, conoscete il detto: Canta che ti passa?!” chiese poi.
“Si!!” disse Jensen.
“.. e allora!?” fece l’altro.
“Bene, siete degli attori. Degli artisti!!!, e da artisti vi farò affrontare questa vostra….empasse!!” spiegò serenamente.
“Non credo di seguirla!”fece decisamente confuso Jared.
“Nemmeno io!” si accodò Jensen, anche se il suo tono era più seccato.
“Vi propongo un patto.”
“Anche lei!!?”fece ancora il maggiore.
“Smettila, scemo!” lo riprese Jared battendogli sulla gamba vicina. Sempre vicina.
“Ehi! si chiama Cross, ci propone un patto. Fai un po’ tu!?” ci tenne a spiegare quella sua battuta.
“Ok! Carina questa!, comunque il patto è questo: un mese. Due incontri a settimana. Prima di ogni incontro vi invierò per e-mail una domanda sulla vostra vita insieme, sui vostri sentimenti e su quello che provate l’uno per l’altro, su quello che amate o odiate nell’altro. Ma la risposta sarà una canzone. Una canzone che dovrà spiegare la vostra risposta!”
“Vuole che.... cantiamo!!?” chiese terrorizzato Jared.
“Ci manca solo questo!!” fece invece Jensen, scuotendo sconsolato la testa.
“No. Non vi chiederei così tanto. Mi consegnerete la vostra scelta su una chiavetta e poi, qui, in studio, le ascolteremo e discuteremo il perché della canzone! ”
“A quale università ha detto di essersi laureata!!?” fece dubbioso Jensen e decisamente ironico.
“Yale! Massimo dei voti, lode e bacio accademico dal Rettore Massimo!!” rispose senza batter ciglio la Cross.
“Oooh!!” fece abbassando lo sguardo imbarazzato.

La Cross sorrise di quel punto in suo favore e concluse la prima seduta.
“Vi garantisco che alla fine dei nostri incontri due saranno le strade che vorrete percorrere. O quella che vi darà la consapevolezza che la vostra storia ha avuto il suo corso ed è alla fine come può accadere ed è accaduto a migliaia di storia d’amore….”
“O ?!” fecero insieme preoccupati da quella prospettiva.
“O capirete che ciò che state affrontando è solo un momento della vostra vita che doveva arrivare per mostrarvi quanto grande sia ciò che vi unisce.” E a quella frase i due attori non poterono che fare altro che guardarsi. Sapevano che era così. Che era davvero grande ciò che li univa e non potevano buttare tutto all’aria. Così, accettarono la strana terapia della Cross.

Due giorni dopo arrivò la prima mail.


N. delle A.: Allora questa storia è nata come collaborazione tra me e Kleines licht, perciò cari lettori e care lettrici ogni volta che vedrete l’aggiornamento di questa FF, sappiate che siamo noi, che vi tormentiamo con un nuovo capitolo.
La storia è una song-fiction e abbiamo cercato di unire i nostri due stili e sperando di esserci riuscite, speriamo anche , che questo racconto vi piaccia.
Fateci sapere e se vi va andate ad ascoltare le canzoni che verranno citate nei vari capitoli. Se la storia non sarà di vostro gusto almeno ascolterete della buona musica!!


To soon!!!
   
 
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