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Autore: smartys ayane    04/09/2014    3 recensioni
Eren si guardò allo specchio, dandosi un'ultima sistemata alla camicia. La giacca e i pantaloni neri lo facevano sembrare quasi un'altra persona.
La cerimonia sarebbe cominciata a breve, e doveva sbrigarsi. Non vedeva l'ora di prendere la mano di Mikasa e sancire per sempre quel patto d'amore.
Però aveva bisogno di restare ancora da solo. Soltanto un altro pò.
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Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carla Jaeger, Eren Jaeger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Want you back
Eren si guardò allo specchio, dandosi un'ultima sistemata alla camicia. La giacca e i pantaloni neri lo facevano sembrare quasi un'altra persona.
La cerimonia sarebbe cominciata a breve, e doveva sbrigarsi. Non vedeva l'ora di prendere la mano di Mikasa e sancire per sempre quel patto d'amore.
Però aveva bisogno di restare ancora da solo. Soltanto un altro pò.
Si sedette sul letto della sua camera, e, incrociando le dita, cominciò a strofinare i pollici. Era nervoso, e non perchè stava andando a sposarsi.
Prese un lungo respiro, e guardò il soffitto della stanza. Non voleva innervosirsi. Innervosirsi significava arrabbiarsi, e non voleva arrabbiarsi il giorno del suo matrimonio.
Ma avrebbe voluto che sua madre fosse lì. O, almeno, avrebbe voluto poter entrare un'ultima volta in quella casa dove lei lo aveva cresciuto, dove erano rimasti tutti i suoi ricordi.
E, invece, di lei non era rimasta nessuna traccia.
Un soffio di vento penetrò dalla finestra semi-aperta, e Eren si lasciò andare ai ricordi.

Stava curiosando, come al solito, all'interno delle pietanze che bollivano in pentola. Aveva in mano il cucchiaio di legno, e girava le verdure sempre con più velocità.
«Fermo, puoi farti male!»
Carla si avvicinò al bambino, e gli prese la mano. Non gli tolse il cucchiaio, come avrebbero fatto le altre mamme. Lo aiutò invece a girare le verdure più lentamente, stando attenta a non capovolgere la pentola.
«L'acqua è caldissima. Se giri troppo velocemente schizza fuori, o te la butti addosso, e ti fai male»
Eren lasciò perdere le verdure, e allungò le braccia verso Carla. Lei lo strinse a sè, e lo portò in braccio fino a una sedia.
«Sei bellissimo, amore mio. E la tua fidanzata sarà bella quanto te. Ti sposerai con la donna più bella del mondo, quando crescerai! E io sarò lì, accanto a te, ogni giorno della tua vita»


Il vento che accarezzava il viso bagnato di lacrime di Eren sembrava all'improvviso un pò più freddo.
Carla aveva avuto ragione. Eren stava per sposare la donna più bella del mondo, e il cuore sembrava volergli scoppiare in petto per quanto amore provava per lei.
Ma Carla non sarebbe stata accanto a lui ogni giorno della sua vita. Se n'era andata tanti anni prima, quando ancora c'era così tanto da vivere insieme...

Nessun bambino dovrebbe mai assistere a quello a cui Eren stava assistendo in quel momento, mentre Hannes lo trascinava via dall'orrore, verso un'apparente salvezza.
Avrebbe voluto chiudere gli occhi. Avrebbe voluto morire, insieme e lei, e poterla riabbracciare in Paradiso. Ma non accadde nulla di tutto questo.
Si sentì uno schiocco. Un rumore atroce, un pensiero agghiacciante.
E sangue, un'improvvisa esplosione di sangue.
E la consapevolezza che sua madre non esisteva più. E quella che, in quel preciso istante, anche una piccola parte di lui non si sarebbe più risvegliata.


Eren si asciugò le lacrime. Si era fatto tardi, e la sposa non si dovrebbe fare aspettare mai.
Si diede un'ultima occhiata allo specchio, accertandosi di aver rimosso dal suo viso ogni traccia di tristezza.
Poi aprì la porta, pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua vita.

Mi manchi, mamma.
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NdA: E, niente. La morte di Carla è una delle cose che mi ha traumatizzata di più. Odio davvero tanto il fatto che nessuno scriva mai fan fiction su questa donna. Credo che ce ne siano soltanto due qui su EFP, questa e quella che avevo scritto tempo fa. Credo che per Eren non ci sia mai stato niente di più importante di sua madre. Nemmeno l'obiettivo di uccidere i titani sarà mai importante quanto lei. E ho voluto ambientare la storia dieci anni dopo gli avvenimenti dell'anime perchè volevo immaginare un matrimonio con Mikasa proprio per evidenziare il fatto che neanche questo evento sarebbe mai stato più importante di Carla.
Spero vi sia piaciuta, a presto!
   
 
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