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Autore: Defiance    04/09/2014    4 recensioni
Rivisitazione di un momento della 3x12, precisamente quando Emma decide di bere la pozione della memoria.
Una piccola variazione degli eventi nella parte finale.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi e OUAT non mi appartengono. La storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


One Time Thing...
Or Not.





 

"Ehi! Dobbiamo parlare!"
Quell'uomo per metà stravagante e per metà fuori di testa le si avvicinò sorridendo.
"Swan. Sapevo che non mi avreste lasciato lì dentro. Sono stato nelle prigioni di molte navi... ma nessuno era così crudele, mi hanno obbligato a mangiare una cosa chiamata mortadella"
Disse, ma Emma non aveva tempo da perdere con quei giochetti; prima era piombato a casa sua senza preavviso e aveva provato a baciarla, poi aveva interrotto il suo appuntamento con Walsh e infine le aveva dato l'indirizzo di un appartamento che si era rivelato proprietà di Neal. 
E lì ci aveva trovato delle foto di lei ed Henry in una città chiamata Storybrooke; la cosa più strana di tutta la faccenda, tuttavia, era che non ricordava assolutamente di essere stata in un posto del genere, nè di aver scattato quelle foto.
"Che diamine sono? Non siamo mai stati in questa Storybrooke! Non siamo mai andati da Boston a New York, non abbiamo mai fatto cose simili!"
"Mi credete allora?" domandò lui e la speranza nel suo sguardo era evidente. 
Più che evidente.
"Non lo so, potresti averle photoshoppate!"
"Photoshoppate?" ripetè più che confuso il tipo e qualcosa le suggerì che non aveva senso insistere sull'argomento... per quanto strano le sembrasse che qualcuno non conoscesse photoshop. Ma non era la cosa più stramba in quel tizio, per cui...
"Falsificate"
"Se pensate che siano contraffatte, perchè mi avete fatto uscire di prigione?"
Buona osservazione. La verità era che i conti non le tornavano.
"Perchè anche se lo negate, sapete che qualcosa non torna. In fondo, sapete che ho ragione" insistette lui, quasi supplicandola con quei profondi occhioni azzurri.
"Ma non è possibile, come ho fatto a dimenticarmene?"
"Vi garantisco che c'è una spiegazione"
"Ma non una di senso compiuto" proseguì imperterrita la donna e lo vide tirare fuori la stessa boccetta blu che le aveva mostrato già in precedenza.
"Se bevete questo, tutto avrà un senso"
"Se... se quello che dici è vero... dovrò rinunciare alla mia vita qui"
"Ma si basa su bugie" quell'uomo sembrava davvero intenzionato a non mollare.
"Ma sono cose reali... e bellissime. Ho Henry, un lavoro, un uomo che amo..."
"Magari ce ne sarà uno anche nella vita di cui non vi ricordate" lo disse con tanta speranza che Emma pensò per un momento che si riferisse a sè stesso.
"Ad ogni modo, se volete sapere la verità, bevete" poi aggiunse: "volete davvero una vita piena di menzogne? Sapete che non va bene. Swan, fidatevi del vostro istinto, vi dirà cosa fare"
Bingo. Quel tizio aveva proprio fatto centro.
"Anche Henry lo dice sempre"
"Se non volete darmi ascolto, ascoltate vostro figlio allora" concluse e dopo qualche istante di esitazione, la bionda prese la fiaschetta e bevve.
Una marea di immagini le inondarono la mente; storie assurde che la ritraevano come la figlia di Biancaneve e il principe Azzurro, Henry che l'andava a cercare e la portava a Storybrooke, Regina, un drago, il letto di un ospedale, un'enorme nube viola, Neal, Killian e... una nube verde.
Storie assurde, ma che rappresentavano la sua vita, il suo passato.
Aprì gli occhi: ricordava.
"Hook"
Il sorriso che comparve sul suo volto gli illuminò anche lo sguardo.
"Vi sono mancato?"
Rimase immobile per alcuni istanti, metabolizzando l'accaduto, quello che aveva ritrovato e ciò che aveva perso; guardava l'uomo e boccheggiava, ancora scossa per l'effetto della pozione... poi gli corse incontro e lo baciò.
Un bacio veloce ma passionale, intenso e dolce al tempo stesso; sapeva di desiderio e mancanza.
"Questo... lo prenderò come un sì" mormorò Killian, toccandosi le labbra con le dita.
"Beh, non... non accadrà più" lo avvisò Emma, girando i tacchi e avviandosi verso il suo appartamento.
Hook sorrise e mormorò divertito: "Sì, questa l'ho già sentita"
"Allora, hai intenzione di venire o no?" lo richiamò all'attenzione, fermandosi e voltandosi a guardarlo, le mani sui fianchi.
Lui annuì, sorrise e la seguì.
L'avrebbe seguita ovunque. 





 

Angolo Dell'Autrice
Salve a tutti.
Lo so, voi direte, 'questa ha rotto
le scatole con tutte queste CaptainSwan...
ma non riesco proprio a farne a meno.
E poi in qualche modo devo pur ingannare 
l'attesa! Beh, che dire, è la seconda flashfic che
scrivo per questo fandom, potrebbe anche essere
l'ultima (si perchè ho una mezza idea di scriverne una sul 
momento in cui... blablabla).
Spero tanto che vi sia piaciuta.
Recensite se vi va, ci tengo a leggere le vostre opinioni!

Bell.

  
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