“Il mio posto è con mio fratello” aveva detto a nostro zio.
 
“Non temere Kili, non ti lascerò mai!” mi ripeteva da bambino quando avevo paura.
Fili era sempre stato accanto a me.
“Non ci separeremo mai, vero fratellone?” dicevano le parole innocenti di me bambino.
“Certo Kili. Rimarremo sempre uno accanto all’altro”
 
Anche lui aveva fatto una promessa a nostra madre: aveva promesso di badare a me, di essere la mia ombra, di non lasciarmi mai.
Non credevo avesse mantenuto la promessa fino a questo punto.
Eccoci, siamo qui. Insieme, uno accanto all’altro.
Il sangue esce dal nostro corpo e abbiamo a stento la forza di respirare.
Ho gridato più volte più volte il suo nome, non mi ha risposto.
I suoi occhi fissano il cielo nero, vuoti, spenti. Evidentemente lui è già con gli altri nani della stirpe di Durin.
Sono solo. Per la prima volta, sono solo. Senza Fili mi sento spezzato a metà. Anche io sto per lasciare questo mondo, ma lo voglio fare con il sorriso sulle labbra.
Zio Thorin sta combattendo valorosamente, ma ha molte ferite e alcune frecce nel corpo. Non manca molto anche a lui.
Ripenso a me da bambino, a come io e Fili giocavamo.
 
“Fili mi insegni ad usare la spada?” non mi aveva mai detto di no, ma io non sono mai stato molto bravo.
È stato all’età di sei anni che mi regalò il mio primo arco, lo aveva fatto lui. Mamma non fu molto entusiasta dell’idea, ma imparai in fretta e a dieci anni diventai un arciere bravissimo. Tutto grazie a Fili.
Non era solo un fratello per me, ma era una guida, un riparo, la mia luce nel buio, il mio angelo custode. Se stavo con lui non avevo paura, mi sentivo coraggioso.
Lui era il mio eroe.
 
Inizio a sentire freddo, la battaglia procede in nostro favore.
 
Prima di intraprendere la nostra prima, ed ultima, avventura per la riconquista di Erebor, Fili si oppose per la mia partenza, diceva che non era sicuro per me.
Io invece, con la mia solita testa dura, ho insistito così tanto che mi ha permesso di partire solo per non sentire più la mia voce. Aveva sempre funzionato.
 
 
Ora avrei dato di tutto per fargliela sentire.
Per scherzare diceva che per ogni cosa sbagliata che facevo, le conseguenze ricadevano su di lui.
Non avrei mai voluto la sua morte.
Almeno questa volta le conseguenze le paghiamo insieme. Non lo avrei mai abbandonato, in ogni modo.
Thorin si accorge di noi, grida i nostri nomi e cade a terra stremato.
I nostri nomi sono l’ultima cosa che sento.
Una lacrima mi riga il viso e un sorriso segna le mie labbra.
“Sto arrivando da te, fratellone mio!”
Sono pronto a lasciare questa terra, che finalmente posso chiamare mia. Erebor è tornata ai nani.
Io e Fili siamo cresciuti insieme, ci siamo divertiti insieme, abbiamo attraversato difficoltà, pericoli e avventure insieme e ora… Moriamo insieme…
 
“Ben arrivato Kili. Ti stavamo aspettando!” Fili mi accolse a braccia aperte. Thorin era già con loro. Anche Durin in persona mi stava aspettando.
Ora sono sicuro che nessuno ci separerà mai.
Eccoci insieme, di nuovo, sopra le nuvole, cavalieri di Erebor.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE: ho sempre adorato questi due piccoletti, specialmente dopo il film. Infatti la storia è ispirata a questo (chi ha letto il libro lo ha sicuramente notato).
Spero vi sia piaciuto,
LadyParsy