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Autore: OfeliaMontgomery    08/09/2014    2 recensioni
Victor Frankestein riporta in vita sua figlia Caroline, che in precedenza era stata sbranata da dei lupi. Il suo ritorno è un po' disastroso perchè non ricorda nulla della sua vita prima d'allora. Stein - la creatura e suo fratello - non l'aiuta per niente perchè la prende in giro come se l'incidente non fosse mai successo e questa cosa la scombina ancora di più.
Elizabeth - la madre - decide di rimandare a scuola la figlia sperando che la memoria le possa tornare, magari grazie all'aiuto dei suoi amici. Ma entrambi i coniugi Frankenstein non sanno che in quella stessa scuola ci sono il figlio e la figlia del loro più acerrimo nemico: Dracula.
Caroline e Verona - la figlia di Dracula - estaurano subito un bel rapporto. Dopo uno scontro e incronto con Jonathan, la Frankenstein si è infatuata di lui e sembra proprio che lui la ricambi.
Cosa succederà fra le due famiglie? Riusciranno i due ragazzi a tenere nascosta la loro relazione?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=f3Yq3hpaJIw&feature=youtu.be
Genere: Dark, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Forbidden Love.'
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Verona entrò nel salotto con un velocità sovraumana, guardò sconvolta Caroline mentre piangeva sulla spalla del fratello. Aveva capito. Aveva capito che il messaggio che Aaron aveva inviato al padre di Caroline era stato recepito. Il padre di Caroline era sicuramente già passato a casa loro e l’aveva distrutta, ancora una volta.
«E’ stato Aaron. E’ stato lui a chiamare tuo padre per dirgli che eri con Jonathan. Mi dispiace» parlò velocemente Verona, raggiungendo l’amica e il fratello.
Caroline alzò il viso e guardò l’amica. Aveva gli occhi gonfi e arrossati e le labbra gonfie e tremolanti.
«Come? Come fai a saperlo?» le domandò tirando su con il naso.
«Ho sentito la fine della sua chiamata mentre era alla festa, ovviamente si era imbucato. Ma sta tranquilla glielo fatta pagare. Non era ubriaco così ho usato la compulsione su di lui» le rispose sorridendo incattivita,  un scintilla di malvagità le comparve negli occhi.
Caroline annuì abbracciando l’amica. Aveva seriamente bisogno di un suo abbraccio.
 
Caroline si trovava nel bagno della camera di Jonathan ed era intenta a sciacquarsi la faccia, quando il suo cellulare iniziò a squillare. Era Ursula.
– Pronto? – disse Caroline mentre si asciugava il viso.
– Tesoro! Come stai? Verona mi ha raccontato quello che ha fatto Aaron, mi dispiace così tanto – disse rattristata Ursula.
– Non sto bene, ma per fortuna sono ancora da Jonathan. Mio padre mi ha urlato di andare a casa con lui poi ha messo persino le mani al collo del padre di Jonathan, Dio è stato orribile! –
– Non ci posso credere, pensavo che tuo padre fosse una così brava persona! –
– Lo so, anche io. Ti rendi conto che mi ha fatta sbranare dai lupi per potermi ricucire e rendere perfetta? – domandò sconvolta Caroline.
Ursula emise un urlo strozzato – Scherzi vero? Tuo padre ha davvero fatto una cosa del genere? –
– Sì. Oddio, mi sento uno schifo –
– Piccola…mi dispiace così tanto –
– Anche a me. Ora vado, ci vediamo domani a scuola, ti voglio tanto bene –
– Te ne voglio anche io –
Caroline chiuse la chiamata. Si cambiò, indossando una camicia di Jonathan poi uscì dal bagno per mettersi sotto alle coperte e aspettare l’arrivo del suo fidanzato.
 
«Amore, amore mio, dobbiamo andare a scuola» le sussurrava all’orecchio Jonathan, lasciandole anche dei baci sulle guance.
Caroline mugugnò qualcosa poi si girò dall’altra parte. «Amore, forza» le disse ancora scuotendola appena. Caroline tirò su la testa poi si girò verso il suo ragazzo, mostrandosi in tutto il suo disastro. Aveva gli occhi e le labbra gonfissimi, e i capelli erano disastro, erano arruffati e disordinati.
«Ciao» disse sbadigliando.
«Ciao piccola, come stai oggi?» le domandò accarezzandole una guancia. Caroline arrossì poi si coprì il viso con le mani.
«Meglio, perché sono con te» gli rispose, avvicinandosi a lui per poi ricevere un dolce bacio a fior di labbra.
«Ora andiamo» disse tirandola fuori dal letto con un’unica mossa. Caroline si trattenne dall’urlare.
«Ragazzi vi muovete» urlò Verona da fuori. Caroline e Jonathan si guardarono negli occhi poi entrambi corsero in bagno. Caroline indossò i vestiti del giorno prima e si truccò un po’ per nascondere il rossore e il gonfiore degli occhi. Jonathan invece indossò una camicia nera e un paio di pantaloni dello stesso colore.
Uscirono insieme dal bagno dove trovarono Verona sdraiata sul letto del fratello e al suo fianco c’era la borsa di Caroline.
«Sono entrata di nascosto nella tua stanza per prenderti questa» disse Verona sventolando la borsa davanti al suo viso.
Caroline le sorrise poi prese la borsa e tutti e tre insieme uscirono dalla camera di Jonathan.
I tre ragazzi fecero il giro più largo per non passare vicino alla villa dei Frankenstein. Caroline non aveva proprio voglia di vedere qualcuno della sua famiglia.
Durante il tragitto incontrarono Ursula e Alice che si avviarono insieme a loro verso la scuola. Sia Ulla che Ice abbracciarono Caroline chiedendole più volte come stava. Lei continuava a rispondere che stava meglio, ma non era vero, almeno non del tutto.
Quando furono arrivati davanti alla scuola, trovarono Olly già lì ad aspettarli. Li salutò con la mano poi si avvicinò a loro e diede un bacio sulle labbra ad Ice.
«Complimenti Verona. Aaron è diventato lo zimbello della scuola» esclamò Olly facendo l’occhiolino alla vampira che sorrise divertita.
«Che cosa gli ha fatto fare?» le domandò Caroline curiosa. Verona non le rispose, ma continuò a camminare verso l’entrata della scuola.
Entrarono nella scuola. Tutti stavano parlando dell’avventura di Aaron con un ragazzo del secondo anno. Verona rise divertita. Caroline invece ne rimase scioccata poi scoppiò a ridere, seguita da tutti gli altri.
«Non ci credo» commentò Caroline portandosi le mani davanti alla bocca per lo stupore.
«Credici, credici. Quello stronzo prendeva in giro uno del secondo anno perché era gay e beh ora ha avuto il suo benservito. Non camminerà dritto per un bel po’» ribatté Verona sorridendo malignamente.
«Cazzo Vero, sei stata fantastica» le sussurrò all’orecchio Jonathan poi le appoggiò una mano sulla spalla e la strinse appena.
«Voglio diventare anche io un vampiro per poter usare le compulsione» esclamò sbuffando Ursula.
Caroline spalancò gli occhi, «Voi sapete che sono vampiri?» domandò scioccata ai suoi amici.

 
  
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