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Autore: Briskal    10/09/2014    7 recensioni
"Prese il joypad tra le mani e avviò la Playstation. Con sua somma sorpresa, notò che l'alloggio per il cd era pieno e per un attimo nel suo cervello balenò l'idea che Regina potesse usarla per giocarci: già ce la vedeva a lanciare incantesimi in Fable II per far salire il livello di malvagità del suo personaggio. Scoppiò a ridere di gusto immaginandosi l'imperturbabile sindaco Mills maledire lo schermo ogni volta che qualcosa andava storto durante qualche battaglia.
Presa dalla curiosità, avviò il cd all'interno della console, e quasi ci rimase di stucco nel vedere che non si trattava di un videogioco, bensì del DVD di Buffy l'Ammazzavampiri" [Swan-Queen]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dunque. Ero alle prese con DUE delle mie dannate fanfic che devo ancora rifinire, correggere e quant'altro, quando chiacchierando con Celian1987 sulle immortali Willow e Tara, ho avuto questa visione mistica. Ovviamente, ho mollato tutto il resto per mettere subito giù le idee.

Ho il cervello confuso. Lo so. Eppure, andando a ritroso con la memoria, ho trovato qualche parallelo illuminante con le nostre beniamine. Nel frattempo continuo a correre a piedi nudi nel mio giardino felice senza Hook e Robin Hood (personaggi Disney che un tempo adoravo e che ora mi fanno venire un tic nervoso solo a leggere i loro nomi: questo telefilm ha ucciso la bambina che era in me).

Consideratela pure una What-if?, ambientata SEMPRE dopo gli avvenimenti di Elsa. All'incirca un anno e mezzo dopo, così vado sul sicuro. Oramai sono proiettata nel futuro. XD

Oh, a proposito. Non so il target di età dei miei fantastici lettori, ma se non avete MAI visto Buffy ed avete intenzione di vedervi la serie, evitate di spoilerarvi.

Come al solito, i personaggi di OUAT non mi appartengono (e come al solito, sospiro pesantemente).

 

 

WITCHES

Emma Swan, si sa, non riesce a stare lontano dai guai. Magari il più delle volte sono proprio quest'ultimi a cercarla, ma entrare nella villa di Regina in assenza della padrona di casa per poter scroccare una partita sulla Playstation di Henry avrebbe significato guai. Guai molto seri. Già aveva rischiato letteralmente la vita per averle rotto il lettore DVD; in quella malaugurata occasione era stata ad un passo da una maledizione del sonno, ma era riuscita a cavarsela con un tripudio di scuse, una cena fuori, e la promessa di lavarle per un anno intero la macchina ogni due settimane, rigorosamente a mano.
Regina non amava gli intrusi, anche se oramai le aveva praticamente regalato una copia delle chiavi, ma dopo quell'episodio era diventata ancora più nervosa; si arrabbiava a morte nel trovare Emma stravaccata nel suo salotto a dormire, soprattutto dopo che la bionda aveva fatto razzie nel suo frigorifero.
Il tuo divano è comodo e qui c'è silenzio. Ti prego, ho passato un anno e mezzo a dormire quattro ore per via di Neal e dei suoi pianti notturni”
Che vuoi che mi interessi del tuo dannato sonno? Dovresti lavorare, Miss Swan. Ti pago per questo, e la mia casa non è un Bed&Breakfast”
Oh no, non mi sognerei mai di definirla in questo modo. É proprio un hotel a cinque stelle classe superior. Non ti sminuire così!”
Idiota”.
Nonostante le continue ramanzine, lo sceriffo non ce la faceva proprio a non far arrabbiare la donna. Era più forte di lei. Quel loro continuo battibeccare era diventato adorabile, e si divertiva tantissimo. All'inizio lo facevano perché non si sopportavano, ora, dopo svariati anni e maledizioni interrotte, era semplicemente la loro routine, il loro gioco. Non c'era quasi mai una sana e civile conversazione. Non tra il sindaco e lo sceriffo. A Storybrooke oramai non ci facevano nemmeno più caso, e a dirla tutta, in molti avevano scommesso che prima o poi ci sarebbe scappato un matrimonio reale.
Addirittura Granny, una volta, dopo averle servite, le aveva guardate con cipiglio serio e aveva detto: “litigate proprio come marito e moglie. O moglie e moglie, in questo caso. Insomma, quello, il punto non cambia. Invece di dare spettacolo, mangiate, altrimenti questi ubriaconi iniziano a scommettere e vorrei evitare il putiferio nel mio povero Dinner”.
Lo stomaco di Emma fece una doppia capriola nel ricordare quelle parole, soprattutto perché Regina l'aveva fissata a bocca aperta e aveva cominciato a giocherellare con le mani; segno evidente di nervosismo. Nessuna delle due aveva osato chiedere che tipo di scommesse facessero sul loro conto, anche se non era poi così difficile da immaginare. In effetti, spesso e volentieri sembravano davvero una coppia. Nonostante tutto, stavano sempre insieme, anche se passavano la maggior parte del tempo a litigare sulla più piccola questione. Emma aveva sviluppato un certo attaccamento nei confronti di Regina, ed era quasi del tutto sicura che anche l'altra provasse le sue stesse sensazioni, ma erano due capre nel parlare di “sentimenti”, quindi avevano sempre lasciato la questione in sospeso.
Decise di non pensarci, aveva cose più importanti al momento a cui badare: aveva con sé la copia del nuovo Assassin's Creed e non vedeva l'ora di provare il videogioco senza avere il suo petulante figlio nelle orecchie. Era stata una fortuna per lei che il ragazzino avesse deciso di dedicarsi alla xbox e lasciare la sua vecchia console a casa di Regina, soprattutto perché il sindaco aveva un televisore da cinquantotto pollici ultramoderno e il frigo sempre pieno di roba da mangiare.

Prese il joypad tra le mani e avviò la Playstation. Con sua somma sorpresa, notò che l'alloggio per il cd era pieno e per un attimo nel suo cervello balenò l'idea che Regina potesse usarla per giocarci: già ce la vedeva a lanciare incantesimi in Fable II per far salire il livello di malvagità del suo personaggio. Scoppiò a ridere di gusto immaginandosi l'imperturbabile sindaco Mills maledire lo schermo ogni volta che qualcosa andava storto durante qualche battaglia. 
Presa dalla curiosità, avviò il cd all'interno della console, e quasi ci rimase di stucco nel vedere che non si trattava di un videogioco, bensì del DVD di Buffy l'Ammazzavampiri. Era quasi sicura che si trattasse della quarta stagione o giù di lì. Ridendo ancora come un'idiota, decise che Assassin's Creed avrebbe potuto aspettare qualche minuto: erano secoli che non vedeva quel telefilm. Andò in cucina a prepararsi uno spuntino, per poi prendere nuovamente posto sul divano e far partire il DVD dal punto in cui l'aveva lasciato Regina.
Purtroppo per lei non ebbe nemmeno il tempo di finire la sigla iniziale della decima puntata, che il sindaco proruppe nel suo salotto in tutta la sua regale magnificenza, facendole letteralmente saltare il cuore in gola.
«Miss Swan! Chi diavolo ti ha dato il permesso di entrare in casa mia come se nulla fosse?»
Emma la guardò per un momento con fare divertito. «Non sono un vampiro, Regina. Non ho bisogno del permesso per entrare. Mi sembra di aver ottenuto direttamente la chiave e di conseguenza il tuo tacito, graditissimo invito»
L'altra roteò gli occhi al cielo. «Ah, cosa provoca la follia di un momento!»
«Scherza quanto vuoi, ma intanto...»
«A quest'ora dovresti essere in centrale, non a bighellonare nel mio salotto!»
«E andiamo! I criminali qui a Storybrooke si contano sulla mano di Hook... uh, e non sto parlando di quella sana» mormorò con fare serio per poi ridere subito dopo nel rendersi conto di ciò che aveva detto.
Un ghigno malefico ed un lampo di divertimento fecero capolino sul bel viso di Regina, che si ritrovò a mordersi il labbro per non lasciarsi andare ad una risata. «Nonostante provi un malizioso piacere nel sentire battutacce su quel pirata, trovo decisamente crudele il tuo modo di fare. É pur sempre uno storpio, dovresti avere una molecola di pietà per lui»
Per tutta risposta, Emma rotolò letteralmente sul divano trattenendosi lo stomaco ridendo peggio di prima. «Disse la Regina Cattiva che ha maledetto un regno intero! E comunque storpio un corno! Ti assicuro che il suo gancio è casualmente volato sul mio sedere svariate volte»
Regina si congelò sul posto ed avvertì chiaramente un senso di rabbia. E no, non era per la definizione scherzosa di “Regina Cattiva”. «Non ci trovo nulla di divertente in questo» le disse con fare acido; se avesse avuto il pirata tra le mani...
Emma la fissò per un attimo ed addolcì lo sguardo: ogni volta che si parlava di Hook la donna si innervosiva. E per quanto fosse divertente vederla andare su tutte le furie, alla fine si ritrovava sempre a rassicurarla che lui non era fonte di preoccupazione, dato che era partito da tempo. «Invece è divertentissimo. Si è tolto il vizio alla quarta volta, dopo che con un pugno in pieno viso gli sono caduti due denti e Spugna era lì a prenderlo in giro dicendo che in fin dei conti il ritratto del pirata era proprio quello: un buzzurro senza denti che beve rum in una bettola del porto, magari accompagnato da qualche putt...»
«La LINGUACCIA, Miss Swan!» berciò Regina calmandosi subito dopo. «In ogni caso ha avuto il benservito. Anzi, sei stata anche fin troppo delicata, io l'avrei trasformato in un maiale; cosa che a pensarci non si discosta poi dal suo essere. Ora, mettendo da parte i discorsi sulle persone totalmente inutili, saresti così gentile da dirmi perché accidenti non sei al lavoro?»
«Oh-oh, la linguaccia, signora Sindaco» la prese in giro lei, alzandosi subito dopo con la custodia del videogioco tra le mani. «David è in centrale e dato che sono in pausa pranzo avrei voluto provare questo: l'ho appena comprato, ma poi ho notato che beh... qualcuno si diletta con Buffy e non ho potuto far altro che premere play. Mi hai pizzicata praticamente subito, peccato. Comunque non pensavo che ti interessassero le serie TV»
La donna alzò un sopracciglio. «C'è una strega lì. O almeno una che si diverte a giocare con la magia»
«Willow, certo»
«Mh. É affascinante come nel tuo mondo reale si parli così facilmente di queste cose come se non esistessero»
«Uhm, quale passaggio ti manca del “mio mondo” di preciso? Regina, questa è pura fantasia per “noi umani”, ti sei dimenticata che all'inizio non credevo a nulla di tutto ciò che Henry andava sbraitando?»
La donna annuì. «Ah, e c'è addirittura uno che somiglia alla tua cara amica Miss Lucas nei suoi gloriosi giorni di luna piena. A sua difesa, però, devo ammettere che la sua trasformazione in lupo è molto più bella e delicata, rispetto a quella bestia immonda che si vede in televisione»
Emma rise di nuovo. «Oz, sì. Ma è già andato via»
«Lo so, e ora la rossina è di nuovo sola» commentò Regina con cipiglio serio.
La Salvatrice si ritrovò a guardarla nuovamente con fare tenero: la ex Evil Queen aveva sempre avuto il terrore della solitudine, e dopo tutto quello che aveva passato non la biasimava di certo. Prima Daniel, poi Henry a New York...e poi ancora la brutta faccenda di Hood. Aveva faticato non poco per farsi perdonare per l'incidente con Marian, e da allora era sempre rimasta al suo fianco. Non l'aveva mai lasciata andare ed aveva fatto di tutto per prendersi cura di lei, per dimostrarle che le voleva bene. Certo, avevano i loro alti e bassi, ma le cose erano cambiate radicalmente. La stessa Regina era cambiata: era quasi più affettuosa. Quasi. Tra l'altro, Henry stava crescendo e spesso e volentieri trascorreva più tempo fuori casa con i suoi amici che con le sue mamme, quindi era stato inevitabile per loro due iniziare a tenersi compagnia. «Non saltare a conclusioni affrettate, Willow non resterà da sola, anzi» le disse facendo spallucce. Almeno fino ad un certo punto della dannata sesta stagione..., pensò, ricordandosi di un piccolo particolare crudele che probabilmente avrebbe deluso Regina al momento opportuno. Uhm, a dirla tutta, considerando quello che succede, potrebbe benissimo immedesimarsi nella Dark Willow, si disse, facendo nota mentale di restare là con lei se fosse arrivata a quel punto.
«Sei seria, Miss Swan?» le domandò l'altra svegliandola dai suoi pensieri.
Accarezzando il divano, Emma le fece segno di andarsi a sedere, e nonostante fosse riluttante all'idea, Regina prese posto vicino a lei. «Devi ancora guardare la decima puntata, perché non vai avanti nella visione, vedrai che ho ragione» le rispose facendole un occhiolino.
«Stai suggerendo di vedere Buffy con te tra i piedi?»
Emma le regalò un sorrisetto divertito. «Tsk, tu adori la mia fastidiosa compagnia, Regina, sono la tua spina nel fianco preferita»
Certo che lo sei, che io sia maledetta! Non potendo negare l'evidenza, il sindaco afferrò il joypad per avviare la puntata.
«Tranquilla, dopo questa mi trasformerò in pipistrello e volerò via dalla tua lussuosa casa» commentò la salvatrice sistemandosi meglio sul divano.
«Tu scherzi, ma potresti farlo davvero, se solo volessi, idiota»
Emma la guardò con fare stranito, e Regina alzò una mano per tagliare via la questione. «La magia, Miss Swan. La magia. Si chiama trasfigurazione»
«Oh, brava Hermione Granger, dieci punti a Grifondoro! Me lo ricorderò quando dovrò passare l'esame del settimo anno»
«Emma?»
«Sì?»
«SSSHHH!» concluse il sindaco in preda all'esasperazione.


Regina sembrò interessarsi quasi subito a ciò che stava vedendo: dei brutti tipi pelati con un orrendo sorriso e sguardo crudele, se ne andavano in giro a rubare cuori con un bisturi dopo aver ridotto i cittadini di Sunnydale a dei poveri esseri umani impossibilitati a parlare.
Il cuore le salì in gola, quando in una delle scene, Willow e una tipa stramba di nome Tara del “club delle streghe”, uniscono le mani e fanno una magia insieme, bloccando la porta con un distributore di bibite per salvare le loro vite. Il cappello di Jefferson, la nostra magia, disse tra sé e sé deglutendo subito dopo.
Anche Emma trasalì per un momento, e la sua mente vagò nei ricordi, quando aveva sfiorato Regina e insieme avevano aperto un portale. Per non parlare di ciò che era successo nelle miniere. É solo una coincidenza, pensò, guardando Regina sottecchi; la donna era impallidita e continuava a martoriarsi le dita. Cosa avrebbe pensato una volta vista l'intera serie? Aveva sussultato nel vedere la connessione delle due streghe, figuriamoci andando avanti con le puntate.
«Oh, beh, questo mi ricorda qualcosa che ha fatto qualcuno qualche anno fa» fece la bionda ad alta voce, facendo palese riferimento a loro due. Regina fece finta di non accorgersene, e quando notò che Emma stava per aggiungere qualcos'altro, una delle sue dita volò dritta sulle sue labbra provocandole un piacevole vuoto nello stomaco. «Un'altra parola e ti trasformo in un rospo, Miss Swan, così potrai dare sfogo alla tua migliore interpretazione de “la Principessa É il ranocchio”. E ora sshhh! Non amo essere interrotta quando sto guardando qualcosa che mi interessa»
Ed era vero. Sembrava che da quella decima puntata Regina si fosse dimenticata di tutto il resto, tanto che non si era nemmeno accorta che Emma aveva ricevuto un sms ed era corsa in stazione a dare una mano a David: Leroy si era ubriacato di nuovo.
Solo verso ora di cena, la Salvatrice riuscì ad inviare un messaggio alla sua ex nemesi per scusarsi di essere andata via all'improvviso, e per assicurarsi che andasse tutto bene. Quando non ottenne risposta, dopo circa un'ora e mezzo decise di andare direttamente a casa.

Usò la sua copia delle chiavi per entrare, e con il cuore che le batteva nel petto in modo frenetico, andò dritta in salotto dove Regina era ancora intenta a guardare la TV. «Dio! Pensavo ti avessero uccisa! É da un'ora che sto provando a chiamarti!»
Il sindaco la guardò per un attimo stralunata. «Sì lo so. Te l'ho detto che non voglio essere disturbata e poi perché mai qualcuno dovrebbe uccidermi?»
«Vuoi che ti faccia una lista di motivi?»
«Non sono in vena di battute, Miss Swan. Piuttosto, che ore sono?»
«Sei seria, Regina? Ti ho lasciata qui verso le tre del pomeriggio... e ti ho ritrovata nello stesso punto alle undici di sera. Capisco se vuoi fare una maratona di Buffy, anche a me è piaciuto tanto questo show, ma porca miseria, almeno tieni il cellulare a portata di mano, mi hai spaventato da morire!»
Il sindaco sospirò pesantemente: per una volta, Emma aveva ragione. Era stata talmente presa da quella dannata serie che non aveva fatto caso all'orario. Si passò una mano tra i capelli, cercando di recuperare la sua compostezza; mise in pausa il DVD e finalmente si diresse in cucina.
La ragazza la seguì in silenzio scuotendo il capo. Prese posto su uno degli sgabelli e si girò verso la donna che aveva agguantato qualcosa dal frigo da mettere sotto i denti.
«Dov'è Henry?» le chiese il sindaco, portandosi verso il bancone per tagliare un po' di frutta.
«A casa di Nicholas. Allora, com'è andata la visione? Hai visto che Willow non è rimasta da sola?»
Forte del fatto che da quella posizione Emma non riuscisse a vederla, Regina non tentò nemmeno di nascondere l'imbarazzo. «Già», mormorò poi, affettando una mela freneticamente. 
«A che punto sei?» chiese la ragazza con fare curioso.
«Prima che tu arrivassi qui entrando in salotto con la stessa grazia di un elefante in una cristalleria, stavo vedendo la puntata in cui ritorna il lupo mannaro e beh... Willow non... non sa cosa fare. Con Tara, sai? Ne stava giusto parlando con la sua amica cacciatrice»
Emma annuì, deglutendo subito dopo. Ricordava benissimo lo scambio di battute che la strega e Buffy avevano avuto nella stanza che condividevano:
Tara?”
C'è qualcosa tra noi due. É potente, ed è diversa da quello che c'è tra me e Oz”
La ragazza avvertì di nuovo un vuoto nello stomaco: anche tra lei e Regina c'era qualcosa di potente e per un attimo le tornarono in mente le parole di Snow: la magia è emozione. L'Amore è la magia più potente di tutte. «Posso... posso restare? Mi piacerebbe rivedere questa serie; la quarta e la quinta stagione sono tra le mie preferite» le chiese riprendendo l'uso della parola, «la mia bocca sarà cucita, te lo giuro. Non una parola»
Regina abbassò per un attimo lo sguardo. «Va bene. Ma è già piuttosto tardi, quindi per stanotte resterai qui. Non ho intenzione di sentire le noiose lamentele da parte di tua madre perché ti ho lasciata andare via nel cuore della notte. Come se non sapessi badare a te stessa, poi!» concluse, sparendo nel salotto con tanto di ciotola piena di frutta. Una volta preso posto sul divano, avviò di nuovo il DVD. Stavolta lo sceriffo si sistemò in silenzio, per evitare di disturbarla più del dovuto.
Trascorsi circa venti minuti nel più totale silenzio, erano arrivate alla fine della puntata, e il sindaco sembrava essere piuttosto interessata alla scena tra Willow e Oz nel furgone di quest'ultimo. Emma si umettò le labbra, e guardò di bieco la donna.
Ma tu... sei felice?”
Sì, ma non so spiegarti il perché”
Sono stato uno stupido a credere che mi avresti aspettato”
Io ti stavo aspettando, Oz, e c'è una parte di me che ti aspetterà sempre. Tu sei con me, lo sai”
Lo so, ma non è questo il momento”
No”
Regina iniziò a tormentarsi di nuovo le dita con fare nervoso, e si era avvicinata alla giovane quel tanto da far sì che le loro spalle riuscissero a sfiorarsi: erano arrivate finalmente all'ultima scena tra le due streghe.
Niente candele? Beh, ne ho portata una: è “super-fiammeggiante”. Tara... io ti devo dire...”
No, io capisco. Devi... devi stare con la persona che... che ami”
Infatti”
Vuoi dire che...?”
Esattamente”

Emma restò immobile a fissare il sindaco di fianco a lei: Regina era rimasta letteralmente a bocca aperta e continuava a guardare lo schermo oramai buio. Non si era aspettata quel tipo di reazione.
«Ehi... va tutto bene?»
Nervosamente, il sindaco si ritrovò ad annuire. «Era... Era il suo primo amore, non potrà mai dimenticarlo. É buffo, se ci penso... anche una parte di Daniel sarà sempre con me» mormorò improvvisamente.
«Lo so. Penso sia una delle tue parti migliori, quella che ti fa credere ancora che c'è del buono in te e per te. Da qualche parte troverai anche tu la tua Tara»
Regina sussultò, e Emma si morse la lingua, perdendosi subito dopo negli occhi nocciola del sindaco. «C-cioè, non nel senso di donna... oddio, non ci sarebbe niente di male in questo... troverai qualcuno che ti ama, ecco, intendevo in questo senso... sì» si affrettò a balbettare, peggiorando ancora di più le cose.
La ex Evil Queen non era certo un'idiota, e anche lei aveva visto in quelle puntate tante similitudini con la situazione con lo sceriffo. Certo, per loro la cosa era totalmente diversa, dato che all'inizio non stravedevano l'una per l'altra, eppure, così come Willow e Tara, anche loro avevano iniziato “qualcosa” con un semplice tocco di magia. Regina cercò disperatamente di cacciare via il calore che le era riaffiorato nel petto.
«Emma?»
«Sì?»
«É tardi. Andiamo a dormire» concluse, avviandosi su per le scale. La ragazza scattò in piedi come una molla, seguendola senza fiatare, mentre strani pensieri e connessioni continuavano a fare capolino nel suo cervello.
«Dove diavolo pensi di andare, Miss Swan?»
«I-in camera di Henry?»
«Ma nemmeno per sogno. La sua camera è in ordine, e non ho nessuna intenzione di mettermi a ripulire domani mattina. Ti muovi con la stessa grazia di un bufalo, combineresti un macello»
«Grazie mille per il paragone e la fiducia»
«Non sono una cameriera, cara, e questo non è un Bed&Breakfast, mi sembra di avertelo già detto una volta. Non ho il tempo di cambiare le lenzuola in due stanze. A differenza tua, la sottoscritta la mattina lavora, quindi ssshhh: stanotte dormi con me. Se dovrò ripulire, almeno lo farò una volta sola» disse voltandosi immediatamente verso la sua stanza, mentre il cuore per un attimo le si era fermato nel petto. Ma a chi voleva darla a bere? Era la scusa più idiota che avesse potuto inventarsi.
Lo stomaco di Emma cominciò a di nuovo a fare le capriole. Dormire con Regina era una cosa che non aveva mai messo in conto. Oddio, forse nei suoi sogni più segreti e profondi che aveva categoricamente catalogato come “missione impossibile”.

Sospirando pesantemente, dopo essersi data una ripulita ed infilata uno dei pigiami della donna, anche la Salvatrice prese posto nel letto di Regina a debita distanza di sicurezza. Dopo un fulmineo “buonanotte”, il sindaco spense la lampada sul comodino e l'oscurità inghiottì la stanza; solo un piccolo raggio di luna filtrava dalle tende.
Restarono nel più completo silenzio, e Emma si ritrovò a guardare il soffitto con “estremo interesse”: non avrebbe mai potuto addormentarsi e la situazione peggiorò rapidamente, quando sentì Regina voltarsi verso di lei. Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata.
«Emma?»
«Mh?»
«Saranno felici? Willow e Tara, intendo»
«Per un po' sì, sicuramente. Ma non saranno tutte rose e fiori tra le due, sai? Vedrai cosa succederà nella quinta stagione! Ci sarà un momento in cui Willow per poco non rischierà di perderla... ma il loro amore è grande, e la strega è tanto potente: Tara tornerà da lei più forte di prima»
«Sì?»
«Sì, sul serio. Noterai un bel cambiamento in lei. Soprattutto nella sesta stagione. Ah! Lì mi somiglia un po', se posso azzardare. Il suo vestiario migliorerà, e da “figlia dei fiori”, passerà ad essere una tipa dura. Una Emma in giacca di pelle nera. É anche bionda!» fece con fare scherzoso, non pensando minimamente alle conseguenze di ciò che aveva appena detto.
Regina sospirò: per quanto Emma potesse essere un'idiota la maggior parte del tempo, era ovvio che anche lei avesse collegato in qualche modo le due streghe alla loro situazione. Si umettò le labbra, avvicinandosi un po' di più a lei. «Avranno il loro lieto fine?»
Stavolta la giovane sussultò. «Beh... non voglio spoilerare... ma...»
«Ho capito, finirà male» fece con calma l'altra, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. «Non durerà, vero?»
La ragazza le afferrò una mano stringendola dolcemente. «In verità sarà peggio di così. Se posso darti un consiglio spassionato, Regina, fermati alla puntata “Entropia” della sesta stagione. Fermati là, davvero»
«Perché, la rossina muore?»
Emma le diede ancora una piccola stretta alla mano, voltandosi verso di lei prima di dire: «No. Muore Tara. Accecata dal grande dolore, Willow si trasformerà in una strega cattiva, e la sua magia nera sarà alimentata dall'odio e dalla violenza. Otterrà la sua vendetta, ma Tara non ritornerà indietro. Mai più»
Stavolta il sindaco rimase letteralmente congelata, e la sua mente vagò nel ricordo delle puntate che aveva appena visto. Le due streghe avevano un potere enorme, e inoltre condividevano l'amore. Emma, si ritrovò a pensare di nuovo. Anche tra loro due c'era qualcosa di potente, quel qualcosa in più che non aveva con Daniel. Se dopo la morte di quest'ultimo aveva reagito in quel modo... cosa avrebbe fatto se avesse perso la Salvatrice? Cosa avrebbe potuto fare dopo aver condiviso con lei così tante cose, nel corso degli anni?
«Ma troverà di nuovo l'amore» si affrettò ad aggiungere la bionda: sapeva che Regina diventava sempre un relitto emotivo e detestava affrontare determinati argomenti. Quando succedeva, cercava disperatamente di mettere su quella sua maschera impassibile, anche se dentro di lei riaffioravano le vecchie paure.
«Sì?» le chiese l'altra con un groppo in gola.
«Certo. Benché all'inizio si sentirà in colpa per la morte della sua fidanzata, alla fine si lascerà di nuovo andare»
«Con chi?»
«Una ragazza di nome Kennedy. Una cacciatrice, come Buffy... ma onestamente mi piaceva di più Tara. Mi hanno sempre fatto emozionare, e le ho adorate tanto. Era bello ciò che c'era tra loro. La magia... l'amore...» le disse in un tono così tenero che le loro dita intrecciate cominciarono a brillare.
«Emma...»
«Regina...»
Chiudendo gli occhi, trasportate dalla loro magia si avvicinarono come se fossero due calamite e si baciarono dolcemente, quasi tremando per paura di aver fatto la cosa sbagliata. Dopo il primo contatto, però, i loro corpi furono investiti da un meraviglioso fascio di luce dorata e si lasciarono andare totalmente al forte sentimento che stavano provando. True love.
In uno slancio di tenerezza, quando conclusero il bacio, Emma posò delicatamente la sua fronte contro quella del sindaco. «Willow e Tara però non facevano scintille quando si baciavano»
Regina sorrise, felice come non mai, sfiorandole di nuovo le labbra. «Questo perché noi possediamo veramente la magia»
«E a quanto pare c'è anche dell'altro, strega» le mormorò con fare divertito, posandole un bacio sulla punta del naso.
Il sindaco annuì, sistemandosi meglio tra le braccia di Emma, posando la testa sul petto della ragazza e abbracciandola teneramente. Certo che c'era anche dell'altro, ma non immaginava che fosse davvero così profondo. «Mh. Tu però non osare morire come Tara, Miss Swan. Mi seccherebbe dover impazzire di nuovo per il dolore» sibilò, cercando di non far trasparire il tumulto di emozioni che sentiva nel petto.
La bionda le regalò un bacio sulla testa, stringendola il più possibile. «Io non vado da nessuna parte. La nostra storia non si fermerà alla puntata “Entropia”, andrà molto, molto oltre»
«Sarà meglio per te, perché anche se sei la mia spina nel fianco, mi mancheresti» concluse la donna spostandosi quel tanto da schioccarle un bacio sulla guancia. «Ora sshhh, strega, si è fatto tardi, ne riparliamo domani»
Naturalmente, la Salvatrice non poté fare a meno di commentare. «AH! L'ho sempre saputo! Finalmente sei venuta a patti con te stessa e hai capito che mi vuoi tanto, tanto bene»
«Non c'era bisogno di venire “a patti con me stessa”, idiota, sono sempre stata ben consapevole di ciò che provo per te, che io sia maledetta per questo»
«Ehi! Chiamarmi “idiota” dopo averti regalato il bacio del vero amore e dopo averti fatto scoprire il “magico” mondo di Willow e Tara non è carino»
«L'avrei scoperto in ogni caso, idiota. Stavo guardando la serie prima che ficcassi il tuo grazioso nasino nei miei affari»
«Questa è una cosa grave da dire» fece Emma in tono solenne, «il mio naso non è solo “grazioso”, è il più bello di tutta Storybrooke»
«Attenta alle parole che usi, fino a prova contraria la più bella del reame sono io» commentò Regina con fare assonnato, strofinando teneramente una guancia sul petto della giovane.
«Beh... tecnicamente la più bella dovrebbe essere Biancaneve»
Il sindaco alzò la testa di scatto, quel tanto da regalarle uno sguardo mortale, per poi sistemarsi di nuovo nel caldo abbraccio della Salvatrice.
«Emma?»
«Sì?»
«SHHHHH!»

 

Fine

 

Dolenti note dell'autrice:

Sì beh, l'ho detto che era una visione mistica, ragazzi, non lapidatemi. Vi avevo avvertiti! Le puntate di Buffy a cui faccio riferimento sono "L'urlo che uccide" (4x10) e "Luna Nuova" (4x19).

E ora, l'angolo dei ringraziamenti!

Anzitutto Celian1987 che è stata involontariamente l'artefice di questa follia, e che come sempre commenta le mie storielle. Grazie sempre!

Un sentito grazie va anche a Gilestel_ e Alice_91 per le recensioni alla precedente fanfic, e tutti coloro che hanno letto e l'hanno messa tra i preferiti.

É doveroso per me fare un inchino speciale a ScarlettBell e KimberStormer per aver fatto pubblicizzare “Prendersi cura di te” sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/yurifanfictionita

 

Alla prossima!
Briskal

   
 
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