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Autore: zia Molly    10/09/2014    3 recensioni
Troppe volte aveva resistito, troppe volte aveva dato sfogo alla parte peggiore di se per sopprimere quel desiderio, quell’istinto di mostrarsi per quello che era: buona e con un cuore pulsante, viva e innamorata di una nuova minaccia. Già..perché Regina sembrava esser piuttosto brava a innamorarsi delle cose che rischiavano di metterla in pericolo: Prima Daniel, il suo stalliere, sua madre ed ora lei, Emma Swan.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Insieme possiamo farcela
 


“Non posso contenerlo ancora..”
Nonostante la penombra della miniera la luce azzurra del diamante bastava a risaltare i tratti di Regina. Osservavo il suo volto bianco, le labbra carnose arricciate in una morsa terrorizzata, sinonimo di consapevolezza, di certezza. Non c’era scampo per lei e io non potevo fare nulla. Inerme la osservavo e sentivo i miei occhi bruciare, il cuore battere forte nel petto, la paura farsi largo dentro di me.
La guardai negli occhi e tremai notando che condividevamo lo stesso sentimento.
I suoi occhi scuri erano il ritratto della paura e mi guardava come se mi pregasse di mantenere il patto, di restare fedele al nostro accordo: salvarmi e salvare Henry.
Ma c’era in ballo qualcosa di troppo grande, la sua vita. Perché se c’era una cosa che avevo imparato e che Mary Margaret mi aveva ricordato da Granny’s  era che neanche il peggior male commesso basta a condannare una persona alla morte, che la morte era una via troppo facile.
Se Regina fosse morta i miei mali sarebbero terminati: avrei avuto Henry e nessuno si sarebbe preoccupato della Regina Cattiva, io avrei messo a tacere i miei dubbi… ma il mio cuore ne avrebbe trovato giovamento?
Poche ore fa avevo perso Neail e ora non potevo perdere lei.
All’inizio quella storia l’avevo presa male, ma ora capivo cosa provava Regina Mills, perché lo provavo anch’io.

 
“Emma… tu devi farmi una promessa”
La voce di Regina era flebile e nel silenzio Emma poteva udirla bene.
Era strano, ormai, sentire tutta quella pace nella casa di Mary Margaret,
ma quando metà famiglia non c’era era quasi piacevole godere della calma e del silenzio, della solitudine.
“Non lasciarti morire? Tranquilla…non lo farò”
Rispose d’istinto la bionda mentre bagnava l’asciugamano bianco, lo inumidiva d’acqua e lo premeva sulla fronte alta del Sindaco. Le scostò lentamente i capelli e incrociò il suo sguardo,
 mentre le asciugava il sudore causato dalla febbre alta.
“No… voglio ..voglio il contrario.” Iniziò piano Regina guardandola negli occhi, mentre il dolore dovuto a quelle scariche elettriche ancora le faceva tremare il corpo. Stava meglio, ma era stato uno shock tutto ciò.
La bionda inclinò la testa, non capendo
“Storybrooke non ha speranza a causa mia…” aggiunse con un fil di voce
“Regina cosa stai dicendo?! David e Mary Margaret sono andati a cercare Tamara e Greg, quando starai meglio sistemeremo tutto.. è la febbre, Riposa” Immediatamente la interruppe Emma, incrociando il suo sguardo, ma come risposta ricevette solo un secco no silenzioso, uno scuoter di testa determinato.
“Devi ascoltarmi” insistette “Salva Henry, salvati Emma. Promettilo” tossì afferrandole la mano.
A quelle parole, a quel gesto lo sceriffo restò gelata, guardando prima le loro mani incrociate e poi e Regina, boccheggiando. La Febbre la stava portando a delirare ed era stranamente preoccupata.
“Regina…”
“Promettilo.”
La stretta sulla mano di Emma si fece sempre più forte ma non le causò dolore perché Regina l’aveva attirata a se lasciando correre la mano sul suo avambraccio.
I loro volti furono terribilmente vicini in quel momento e gli occhi verdi di Emma uscirono quasi dalle orbite mentre Regina sorrideva debolmente. Quegli occhi erano così familiari per lei.
Identici a quelli di Biancaneve, dello stesso taglio e della stessa bontà del suo amato e defunto Daniel.
“Lo prometto ..ma perché?”
Regina la guardò e sorrise ancora, risaltando la sua fossetta sulla guancia. Era evidente che Miss Swan non era abituata a conoscere Regina, semplicemente Regina e la versione che aggiungeva l’aggettivo “Cattiva” era più ordinaria agli occhi dello Sceriffo.
“Henry ha bisogno di una madre” insiste Regina mentre stringeva ancor di più Emma.
“Non è solo per Henry. Stai mentendo”
Sussurrò la bionda, guardandola negli occhi e accigliandosi. E in quel momento per sua Maestà non restava altro da fare che dirle la verità. Non era solo per Henry, non poteva permettere che un’altra persona morisse per causa sua.
Le forze recuperate vennero sprecate per trovare il coraggio di posare le proprie labbra su quelle di Emma,
mentre rilassata si abbandonava a quel contatto che spesso avrebbe risparmiati litigi o “Grazie” non detti.
Troppe volte aveva resistito, troppe volte aveva dato sfogo alla parte peggiore di se per sopprimere quel desiderio, quell’istinto di mostrarsi per quello che era: buona e con un cuore pulsante, viva e innamorata di una nuova minaccia. Già..perché Regina sembrava esser piuttosto brava a innamorarsi delle cose che rischiavano di metterla in pericolo: Prima Daniel, il suo stalliere, sua madre ed ora Emma Swan.
A quel bacio la bionda restò spiazzata e la guardò, cercando il suo sguardo che…non trovò.
Gli occhi di Regina erano serrati, il volto rilassato e la pelle tirata. Durò poco ma per lo sceriffo parve eterno. Non sapeva cosa pensare.
“io ... credo che..”  ma non vi fu tempo di dare spiegazioni, anzi di cercarle. La porta si aprì e Henry corse dalla madre stesa a letto, senza badare a quella vicinanza e mettendosi tra le due, mentre Emma si alzava rossa in volto e confusa, più che mai.
 
Il profumo di mia madre e mio padre si diffondeva nelle mie narici, ma come sempre era coperto da quello di Regina che quasi mi perseguita da quando la sua camicia blu era entrata nel mio armadio. Mary Margaret l’avrà lavata almeno un centinaio di volte, ma tutte le volte che aprivo l’armadio il suo profumo forte  e pungente mi assaliva, un piacevole incubo. Ora era sinonimo della sua vicinanza, perché Regina era ancora in vita e io dovevo salvarla, io dovevo salvarla in qualche modo.
“Ti voglio bene, Henry” la sua voce rotta era come una pugnalata. Non potevo lasciarla andare… io dovevo sapere, dovevo placare i mille dubbi che affollano la mia testa. “Vorrei esser stata più forte per impedire tutto questo, ma non lo sono”
Ricordo che aprì gli occhi e mi voltai a guardarla, sfuggì dalle braccia di David e incrociai i suoi occhi scuri, stringendo le labbra. Io lo ero io, io ero abbastanza forte. Lei aveva bisogno di me, perché io avevo bisogno di lei. Io ero la forza che le manca per salvare Storybrooke e diventare un’eroina.
Lei era ed è la chiave per scoprire chi sono.
“Forse tu non sarai abbastanza forte, ma insieme lo saremo”  Nei suoi occhi rividi il nostro bacio. Ora è tutto più chiaro.
Misi le mani accanto alle sue e il resto venne da se. Sentì il calore, una strana forza dentro me e la guardai per farle coraggio. Mary Margaret, Henry e David si erano allontanati e noi eravamo sole. Vorrei lo fossimo state in eterno, così da poterla affrontare, così da poterle chiedere un altro bacio per schiarirmi le idee, solo cinque minuti senza litigare per capire cosa mi prendeva e cosa voleva dirmi.
Perché forse lo sapevo… e so anche che non stava mentendo con quel bacio, ma ciò mi intimorisce... ho paura.
 
 
E ora sono chiusa nella stiva della Jolly Roger da sola con Regina che si è appena svegliata. Mi guarda e io la guardo. L’unico rumore è quello delle onde del mare che si infrangono sulla nave. Entrambe siamo stese nelle cucce della stiva e ci guardiamo. Ci godiamo il silenzio, perché quello sembra parlare per entrambe.
Siamo in ansia per Henry, ma non solo. Giurereri che anche lei vuole chiedermi quello che io voglio chiedere a lei. Cosa significava quel bacio?
“Come stai?” Chiedo con un nodo alla gola, alzandomi dal letto e andandomi a sedere sul bordo della sua cuccetta, guardandola negli occhi.
“Bene, ma non credo che tu voglia chiedermi ciò, Emma”
“no, infatti..” sussurro sentendo lo stomaco stringersi, le mani sudare e le labbra tremare. Sposto lo sguardo sulla sua bocca e deglutisco, quasi tentata...ma non devo. E’ folle …forse è solo un momento di debolezza perché mai ho provato qualcosa per una donna, mai ne sono stata attratta. E infatti è proprio quest’attrazione che provo per Regina che mi spaventa. Io amo Neal…anche se è morto, lo amo. Lui è il padre di Henry. Anche se… le labbra di sua Maestà sembravano terribilmente invitanti, le ricordo morbide, calde e la sua pelle? Come sarà la sua pelle?
Sposto lo sguardo e poggio i gomiti sulle ginocchia, guardo il pavimento della nave spaventata dai miei pensieri e sospiro, mentre la sento alzarsi e poggiare una mano sulla mia spalla. Pessima scelta, era proprio la sua vicinanza e il contatto che desideravo evitare.
“Emma… quella mattina…ecco io non volevo..” Sento le parole di Regina e mi pervade di nuovo quella sensazione. Sta mentendo, perché lei voleva eccome! Altrimenti non l’avrebbe fatto.
“No, tu volevi …” sibilo, voltandomi poi a guardarla, pentendomi immediatamente della mia scelta. I nostri volti sono vicini, sento il suo respiro sulle mie labbra e il suo corpo premere contro il mio e così cedo.
Un nuovo bacio, folle questa volta, intenso. Le nostre lingue si sfiorano e io aggrotto la fronte e chiudo gli occhi, perché mi piace. Non deve più ricapitare tutto ciò perché mi piace terribilmente. Il suo profumo quasi mi stuzzica ora. E’ piacevole e io capisco cosa provava, perché voleva che mi salvassi e ora mi è più chiaro il mio desiderio di tenerla in vita. Io ho bisogno di Regina.

Lentamente le mie mani corrono sul suo cappotto e glie lo sfilo certa che forse anche lei si sarebbe lasciata andare. E invece no, Regina resta ferma e mi stupisce. Perché non prende iniziativa?
Per un istante vacillo e nonostante le numerose esperienza passate mi sento un incapace davanti a quel corpo che a differenza di tutti gli altri che ho toccato prima è terribilmente simile al mio. Ed è ciò che mi attrae, sono curiosa.
L’unica cosa che sento è la sua mano che delicatamente mi scosta i capelli biondi e mi allontana. Mi guarda negli occhi e inevitabilmente mi scappa un sorriso sincero perché è rossa sulle gote e non capita tutti i giorni di vedere Regina arrossire.
Ma nonostante sia vulnerabile ora, lei non sembrava esser diversa da come l’ho conosciuta: il mio desiderio di agire, la mia curiosità frenati dall’indecisione sulla prossima mossa sembrano piacerle, la fanno sentire potente come sempre e ciò mi conferma che anche questa volta vincerà, perché lei sa già cosa fare a differenza mia.
Sulle labbra di Regina compare un sorriso malizioso, mentre si avvicina a me. La mano che era tra i miei capelli scende lentamente sul petto, lungo la camicia bianca che indosso e si ferma sul seno mentre i suoi baci sulla pelle mi bloccano il respiro, quasi. E’ folla ma mi piace. Mi piace terribilmente nonostante ancora mi faccia paura.
Lei è riuscita a cogliermi di sorpresa perché… quando ho preso l’iniziativa è rimasta ferma. Credevo che mi avrebbe fermata, invece no.
Mentre i brividi quasi mi attraversano, la mia camicia si apre, man mano che lei slaccia i bottoni e una volta arrivata alla fine afferra i lembi e la sfila dal pantalone. Il rumore della stoffa mi fa rabbrividire. E’ folle e devo fermare questa follia… ma non ci riesco, perché mi piace.
La spingo stesa nella sua cuccia e mi ritrovo sopra di lei a cavalcioni, questa volta sono io a nascondere il volto nel suo collo, rossa più che mai sulle guance. In un’altra occasione non mi sarei fatta problemi, anzi, avrei deliziato chi mi sta sotto spogliandomi da sola ma… non ci riesco. E’ folle e ciò mi pietrifica. Non voglio guardarla negli occhi, non voglio baciarla per paura che ciò possa piacermi ancor di più, questo è l’unico modo per-
Ma non ha più senso. Non ha senso nulla, ormai. Regina è sopra di me e io mi ritrovo a incrociare ancora il suo sguardo.
“Paura, Signorina Swan?” mi chiede all’orecchio e io mi acciglio. Mi ha visto vacillare e io non le darò mai la soddisfazione di confermare che mi fa paura. Amarla, ammettere quel che provo mi intimorisce per diversi motivi. Lei è la Regina Cattiva e la cosa che temo di più è perdere Biancaneve e ..mio padre. Perdere Henry. Cosa penserebbe lui di noi?
L’opinione della gente non mi è mai importata… forse perché prima non tenevo a nessuno, non avevo nessuno di cui preoccuparmi.
“Affatto, sua Maestà” sibilò e unisco le nostre labbra con foga, godendomi l’ennesimo bacio che ci trascina verso il baratro.
Le mie mani corrono sul suo petto e rapidamente le sbottono la camicia. Quando le mie mani sfiorano il pizzo nero del suo reggino sospira contro le mie labbra e io le mordo. Mentre il suo intimo finisce in terra e io catturo i suoi seni nelle mie mani, palpandoli, stringendoli e torturandola, sentendo il suo respiro riscaldarmi il volto.
La paura svanisce e ogni tocco, a ogni bacio, a ogni sospiro man mano che i nostri vestiti toccano terra e i nostri corpi si scoprono. Ma man che il piacere si fa avanti nel silenzio spezzato ormai non solo dalle onde del mare.
Spero che non entri nessuno, perché questo è un momento solo nostro. Forse sarà l’inizio di qualcosa o forse no…ma qualsiasi cosa sia mi piace. Mi piace perché mi sento bene e perché ho appena scoperto che Regina è molto meglio della Regina Cattiva.
Che baciarla e stringerla è meglio che desiderare di  ucciderla. Anche se …vorrei farlo anche ora. Ora lei è un’altra persona a cui tengo, un’altra persona da tenere in vita dopo una vita intera di solitudine. 





S.d.A

E....dopo moltissimo tempo torno su Efp con una nuova follia! 
Che si presenta immediatamente come un'assurdità, visto che come one-shot è un po' lunga, forse avrei dovuto dividerla in due capitoli ma... poco importa! L'importante è che vi piaccia e che in qualche modo vi abbia catturato.
E' da poco che vedo Once Upon a Time e la storia è ambientata alla fine della seconda stagione (anche perché sono arrivata lì °-°)
Confido nel non essere l'unica mente malata su Efp che quando vede Regina e Emma che si guardano salta dalla sedia e confida in un abbraccio o altro..perché sul serio, sono bellissime!
Personalmente non so se le shippo, ma non sarebbero male insieme! Ecco u.u
E' la prima volta che scrivo una FanFiction del genere, siate clementi per questo obbrobbrio meditato e meditato durante la visione della serie <3

e...Grazie :3 attendo le vostre opinioni!


zia Molly
   
 
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