Era notte fonda e tutta la città di Karakura stava dormendo. Eppure non era una notte normale quella. In una casa tirava un’aria molto triste. C’era una ragazzo dai capelli arancioni in un letto coperto di bende e ai piedi del letto una piccola ragazza che stava aspettando il suo risveglio.
Era stata una battaglia molto dura , quel Grimmjow era un vero demonio , ed era stato un vero
miracolo se Ichigo fosse ancora vivo. Era a quello che stava pensando Rukia per
tutto il tempo. E per di più le sue ferite non riuscivano a guarire. C’era
un’altra cosa che la preoccupava , stava cercando di chiamare Orihime da molto
tempo ormai , lei era l’unica che potesse guarire Ichigo , ma niente.
Qualcuno bussò alla porta, Rukia
andò ad aprire e vide le sorelline di Ichigo con la loro cena in mano
“scusaci Rukia , ti da fastidio se
mangiamo qui? “ chiese Yuzu timida come sempre
Rukia le guardò e sorridendo le
rispose “ ma certo” così l fece accomodare. Mangiarono in silenzio accanto al
fratello e non ci misero molto per addormentarsi. Rukia le guardò in modo molto
dolce , era normale che volessero stare accanto al fratello , non lo vedevano
quasi mai e ora era in quello stato. Ma ora doveva fare qualcosa doveva trovare
Orihime. Così uscì a cercarla.
Era tutto in silenzio nella stanza
di Ichigo , quando all’improvviso
attraverso il muro spunta la testa di una ragazza , con lunghi capelli ramati.
Non era un fantasma era Orihime.
Orihime guardò la stanza , era
così emozionata ,era nella stanza di Kurosaki Ichigo. Poi la sua attenzione
cadde sul suo viso e non potè fare a meno di arrossire. Era così bello , anche
se in quel momento non era nella sua migliore forma.
Orihime cominciò a parlare ad
Ichigo come se fossero a scuola dei suoi
sogni e desideri ma alla fine le lacrime presero il sopravento , in fondo
doveva dirgli addio, doveva dire addio alla persona che amava. Anche se lui non la ricambiava e forse amava
un’altra , a lei non interessava , come poteva imporre al suo cuore di non
amarlo. Gli prese la mano ferita e continuando a piangere curò la sua ferita. Avrebbe voluto
dargli un bacio , ma che senso avrebbe avuto? Ora doveva andare .
“ addio amore mio” disse Orihime
prima di sparire.
“ Kurosaki-kun” disse una voce ,
Ichigo la sentì. Si svegliò e si guardò intorno. Non era in camera sua , e
nemmeno in casa sua. Si trovava in un grandissimo prato verde, un cielo
azzurrissimo e tante farfalle colorate che svolazzavano qua e la . Eppure non
ricordava di essere morto , Grimmjow l’aveva conciato male
“ che sia un sogno?” disse Ichigo
Eppure aveva sentito una voce che
l’aveva chiamato.
Decise di alzarsi e di guardarsi
intorno , vedeva una grande distesa di prato verde , alberi rigogliosi e tanti
animali liberi e felici. Poi , da lontano vide un’esile figura di una persona
che dei lunghi capelli che si alzavano al ritmo del vento. Ichigo non capiva
che fosse e cominciò ad avvicinarsi. Poi la figura acquistò una forma , i
capelli erano di un rosso ramato e indossava un bellissimo abito bianco .
“ Inoue” disse Ichigo
Ma Inoue non si voltò. Ichigo
avvertiva che c’era qualcosa che non andava.
Allora la chiamò ancora più forte
“ INOUE”
Allora Inoue si girò e Ichigo vide
delle lacrime scendere dai suoi bellissimi occhi. Non l’aveva mai vista
piangere , era dolce ma molto forte. Invece ora…
“ Inoue , che cos’hai?” chiese
Ichigo.
Inoue si limitò a sorridere
dolcemente come suo solito , le ricordava molto sua madre , non ci aveva mai
fatto caso.
“ Inoue” disse Ichigo , aveva un
brutto presentimento
Poi finalmente Inoue parlò “ Addio
, Kurosaki-kun” e si allontanò.
Ichigo la voleva inseguire ma
qualcosa glielo impediva. Allora cominciò a chiamarla “ Inoue, aspetta.
INOUEEE”
Ichigo si svegliò. Si guardò
intorno ed era nella sua camera. Allora quello era davvero un sogno? Solo un
butto sogno. Però ,anche se era stato un sogno era stato terribile , aveva
ancora il fiatone. Vedere Inoue piangere e poi sparire gli aveva fatto più male
di quanto lui stesso potesse credere. Si mise la mano sulla fronte per
asciugarsi il sudore poi si rese conto , era guarito. La brutta ferita che gli
aveva causato Grimmjow , era guarita.
“ ma com’è possibile ?” si chiese
Ichigo. Poi annusò l’aria , aveva un odore molto dolce e familiare e poi “
questa è l’aura di Inoue. “ disse Ichigo. Ora era davvero preoccupato.
Orihime era arrivata nel Hueco
Mundo e la stavano portando a Las Noche , la loro base. Non aveva detto una
parola , e a cosa sarebbe servito? Non riusciva a pensare a nulla , ne se aveva
paura , ne a cosa l’aspettava. Stava solo pensando che la sua mano era ancora
calda, aveva ancora il calore e il profumo di Ichigo. E pianse.
“ hai paura donna?” chiese Ulquiorra
vedendo le lacrime di Orihime “ ci hai ripensato?”
” non è quello. Non è assolutamente quello” rispose Orihime