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Autore: JKiryu    15/09/2014    3 recensioni
"Ho perso il conto di quanti mesi sono passati da quando tutta questa roba ha iniziato a perdere senso. In fondo sapete, capita quando ti ritrovi a essere un fottuto viaggiatore del tempo, e tu non è che puoi far finta di essere figo a far girare le lancette solo perché altrimenti svanisci dal grande libro dell’esistenza in stile McFly, no, qui si parla di essere un Cavaliere, uno di quei tizi che hey, ne sanno di proteggere la gente."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dave Strider
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho perso il conto di quanti mesi sono passati da quando tutta questa roba ha iniziato a perdere senso. In fondo sapete, capita quando ti ritrovi a essere un fottuto viaggiatore del tempo, e tu non è che puoi far finta di essere figo a far girare le lancette solo perché altrimenti svanisci dal grande libro dell’esistenza in stile McFly, no, qui si parla di essere un Cavaliere, uno di quei tizi che hey, ne sanno di proteggere la gente. Avete mai sentito di un Cavaliere che non sapesse fare il suo lavoro? Non è che tutti i giorni senti dire: “hey gente, avete saputo di quell’ammasso di latta che non sa andare a cavallo?” o tipo “yo bro, fattelo dire, non sai nemmeno tenere una spada in mano”. Voglio dire, persino io so usare una spada, ma pare che io sia uno di questi fottuti Cavalieri, quindi ops, tutto questo discorso improvvisamente sembra avere un significato, no?

Però dico io, che senso ha voler proteggere la gente quando non riesci neanche a proteggere te stesso? Grazie Egbert, questa citazione schifosa la dedico a te e ai tuoi film del cazzo, ringrazia la mia infinita gentilezza e pensaci quando mi verrai di nuovo a dire che gli orologi sul mio pianeta sono un cliché di serie B. Senti chi parla Mr. Soffietto, vai a lavorare come condizionatore, che alla roba seria ci pensa Dave Strider.
 
Che si fotta tutto quanto, io lo dicevo che questo gioco era una merda. L’unico con un cervello per accorgersene adesso è trapassato con una katana nel petto e io non ho potuto fare un cazzo per evitarlo. Che si fotta anche l’effetto farfalla e tutte le fottute teorie sui viaggi nel tempo, la verità è che fa schifo tutto quanto. È come se ti avessero portato al luna-park con un gelato gigante in mano e poi te lo avessero spiaccicato in faccia e ti avessero gettato sul tagadà, finché vomitando, l’anima non ti è uscita interamente dalla bocca. Ripensandoci, forse potrebbe non essere una brutta esperienza, andrebbe collaudata. Magari un giorno potrei farla provare a Karkat, tanto per vedere la reazione. Oh hey, forse ho trovato un Cavaliere che non sa fare il suo lavoro, ma non tutti possono essere me, quindi lo perdono.
 
Il fatto è che Bro è morto. E non me ne frega niente se Rose è tutta emozionata all’idea di poter incontrare i signori Lalonde/Strider in versione teenagers alla riscossa, semplicemente non è lo stesso. Non è che quando muore il tuo cagnolino Brian tu sei tutto eccitato perché mamma ti ha comprato un altro cane. Brian non c’è più e tu te ne devi fare una ragione, perché non è che sei in una cazzo di puntata di Family Guy e hai una fottuta macchina del tempo, e questo te lo sta dicendo il miglior Cavaliere del Tempo in circolazione, quindi puoi crederci. Non che ce ne siano altri in circolazione. E per inciso, Bro non è neanche paragonabile ad un cagnolino.

Quando dico che non ne posso più è perché è la verità. Anzi, ho deciso, d’ora in poi non userò più i miei poteri. Sarà un po’ tipo il karate, da usare solo nei momenti di necessità, roba che il maestro Miyagi sarebbe fiero di me. Tanto non è che qui sulla Ferrarimeteora ce ne sia tanto bisogno adesso e, detto con tutta sincerità, ho visto abbastanza biondini attraenti con gli occhiali da sole morire per aver sbagliato qualche cazzata. E non è che finisce tutto lì, figuriamoci se ti lasciano fare il tuo sonnellino eterno in santa pace. Ti ritrovi in quelle fottute bolle finché non arriva un alieno verde palestrato che ti stecchisce di nuovo. Non voglio più sentire quelle urla. Basta. Quindi attacco la DeLorean al chiodo fino a data da destinarsi. Ci becchiamo Doc, è stato bello finché è durato.

Hey magari un bel rap su tutta questa merda non sarebbe male, qualcosa come "il ragazzo dannato e sofferente con un peso sulle spalle".
 
Questo Sburb è un inferno,
non c’è amore fraterno,
paterno,
che possa reggere in eterno.
Un cavaliere ormai perduto,
in disgrazia decaduto.
Il tempo non ti aspetta
e scocca la lancetta
veloce e netta,
una saetta.
Ogni cosa è persa
e tu stai lì a guardare,
la paura tua imperversa
ma tu ti devi alzare.
Senti bussare,
è la morte alle tue spalle,
dopo tanto lottare
sembrate anime gemelle.
Eppure tu la odi,
quanto ti incazzavi,
ci hai provato in tutti i modi,
ti ha rubato ciò che amavi.
E adesso che rimane,
soluzioni vane,
emozioni umane.
Gli occhi si bagnano,
è il pianto che ti opprime,
dolori che si accumulano
mentre scrivi queste rime.
 
Voglio tornare a casa.
   
 
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