Ricordi. Ricordi una notte passata insieme. Un sussulto di emozioni, uno scambio di amore, di avventure. Un barlume di speranza che li portava a sperare in un futuro migliore, in un mondo in cui potevano essere ciò che volevano, in cui potevano amarsi liberamente.
Chissà come ci si sentiva ad essere liberi, pensavano. Si, la libertà. Quale altro sentimento, che rende l’uomo completo, se non quello? Loro erano uniti da un filo indissolubile, erano due anime gemelle che, anche vivendo in un’altra dimensione, si sarebbero riuscite a trovare. Perché loro erano fatti per stare insieme, in un modo, o nell’altro.
Harry era fatto per stare con Louis e Louis era fatto per stare con Harry. Si completavano a vicenda, come lo ying e lo yang, uniti da forze maggiori alle quali nessuno avrebbe mai potuto dare una ragione, una causa. Era cosi e basta.
Louis aveva quello che ad harry mancava, il coraggio. E harry aveva ciò che a louis mancava, la libertà.-
Coraggio e libertà andavano bene insieme, cercavano di evadere dai corpi dei loro possessori, per fondersi e per farne un tutt’uno.
Harry e Louis erano così, e nessuno li poteva cambiare.  Nessuno poteva mettersi contro il loro amore, nessuno poteva dividerli.
Ma erano costretti a rimanere in silenzio, non potendosi amare alla luce del sole.
“siamo costretti a sussurrare perché il mondo non è pronto ad ascoltare”.
Era ciò che si ripetevano ogni giorno, ciò che li spronava ad andare avanti.
Ma sapevano che entrambi non erano abbastanza forti da poter sopportare il peso del mondo sulle proprie spalle. sapevano che prima o poi non ce l’avrebbero più fatta, si sarebbero lasciati alle spalle solo per non nascondersi.
“ma l’amore non si può nascondere”
Già, l’amore non si può nascondere, i sentimenti non si possono nascondere.
Si erano giurati amore eterno; ma, in questa società, le promesse non sono fatte per essere mantenute. E chissà, magari anche loro l’avrebbero infranta un giorno.
Louis non era pronto ad affrontare il mondo, aveva paura. Aveva paura dei giudizi altrui, aveva paura… di amare.
Louis aveva paura di sbagliare, di non riuscirci, aveva paura di deludere tutti. Perché lui era una delusione, sin da quando era nato. Si sentiva solo un intralcio per gli altri, si sentiva di “troppo”. Era un disastro, un ammasso di cocci di un vaso antico, che non poteva mai essere riparato. Mancava sempre quel pezzo che lo rendeva incompleto. Nessuno si poteva salvare da solo, quello lo sapeva. Ma chi lo avrebbe potuto salvare?

Louis non era forte, non lo era mai stato, ma poi incontrò Harry. In lui aveva trovato la sua ancora di salvezza, alla quale aggrapparsi per non sprofondare nell’oceano più profondo dei suoi incubi.
Harry aveva completato Louis senza nemmeno chiedere nulla in cambio, se non il suo sorriso. Perché, per Harry, il sorriso di Louis era una delle ottave meraviglie del mondo, e non avrebbe potuto vivere senza.
Harry aveva amato Louis come solo un folle poteva amare.
Certo, anche lui non era pronto. Ma, per Louis, lo avrebbe fatto.
Avrebbe messo fine alle sue paranoie ed insicurezze, lasciando spazio alla speranza e alla sicurezza. Speranza di vivere tutta la sua vita con la persona che amava, e sicurezza di riuscirlo a fare senza stancarsene neanche un secondo.
Perché, se c’era una cosa che amava più dei pregi di Louis, erano i suoi difetti. Amava ogni singolo tratto di quel ragazzo, lo amava, incondizionatamente.

Ma nessuno è destinato a restare …
Louis non era più una costante fissa della vita di Harry, semplicemente, non ne faceva più parte. Louis, se ne era andato. Inevitabilmente.
E se ne andò così. Come se ne va l’inverno per dar posto alla primavera, come se ne va il bruco per dar posto  ad una farfalla. Se ne andò, mutandosi in qualcos’altro, forse più bello. Ma se ne andò, tramutandosi in qualcosa che non era. In qualcosa che aveva sempre odiato. Ma che lo faceva sentire “libero”.
Ma non ci si può sentire liberi senza amore, e questo lo capì troppo tardi.
Ormai Louis se ne era andato, di lui restava solo un ricordo, niente più. Se ne era andato per sempre.

Non riusciva ad accettarlo e, in quel momento, perse del tutto il controllo. Lui, che era stata sempre una delle persone più riflessive di questo universo, lui che non avrebbe mai pensato di poter compiere un gesto simile, lui che aveva appena perso il suo di universo.
Ma non si può vivere senza quel che lui amava definire ‘l’amore della propria vita’. Perché, sì, Louis era veramente l’amore della sua vita. E non si può vivere senza amore.
Improvvisamente gli venne in mente un detto che diceva “se ami davvero qualcuno, vai da lui e riprenditelo”. Ed è così che fece, andò dalla sua persona. E stette ogni momento con lui, ogni piccolo attimo, promettendogli che non si sarebbero più divisi.
E, infatti, questa volta era per sempre.
  ------------------------------------------- Ed eccoci qui. Mh, allora, ho questa OS -per quanto si possa definire tale- sul pc da tipo... Luglio? Ma solo ora ho pensato di pubblicarla. passando alla storia, invece, devo dire che è più brutta che io abbia mai scritto ma l'ho postata perché beh si insomma, mi andava. Allora, averete notato tutti che il finale è aperto, si conclude con L che va via per sempre e H che lo segue.Ognuno può interpretarlo come vuole. anyway, spero che vi sia piaciuta almeno un pochino. potete trovarmi su Twitter: twitter.com/louisftfray Un bacio, alla prossima (si spera). Lucrezia. :) xx