Cap.1
Occhi di sangue
Il
vampiro si guardò intorno, un rivolo
di sangue
gli colava al lato della bocca, macchiando
il pizzetto e l'accenno di barba sul mento. Si accostò alla
parete, sentì un formicolio alle dita e roteò gli
occhi cremisi.
<
Fantastico. Il luogo più vicino dove rifugiarsi è
una chiesa > pensò, sarcastico.
Percepì
dei suoni alle proprie spalle, s'infilò nella chiesa e
raggiunse l'angolo oltre la finestra. Si accuccio, avvolgendosi nel suo cappotto
lungo e nero.
Steven entrò con passi cadenzati, si chiuse la porta alle spalle, recitando il Padre Nostro ad alta voce.
Tony sibilò quando la porta di aprì, scattò verso l'angolo, rannicchiandosi. Si coprì totalmente con il mantello nero, nascondendo il capo dalla chioma castana scura e scompigliata.
Steven si
voltò nella sua direzione, si avvicinò e
s'inginocchiò accanto a lui.
"Chi
sei?" domandò.
Tony
tirò fuori il capo dal cappotto, tendendo
le gambe strette
sotto
di esso, alzò la testa, socchiudendo
le iridi rosso sangue, e
sporse il capo; il sangue gli colava lungo il mento.
Steven strisciò all'indietro, spaventato, e gli mostrò il crocefisso, cadendo seduto a terra.
Tony
sibilò mostrando i canini aguzzi lunghi un dito, e socchiuse
gli occhi.
“Ehi,
attento! Quello è pericoloso!” si
lamentò.
"Fuori
di qui, assassino!" ordinò Steven,
stringendo con forza il crocefisso.
Tony
sibilò forte, si rannicchiò nell'angolo.
“Anche
io me ne
andrei volentieri, ma non ho voglia di diventare cibo per fanatici
filo-nazisti” si lamentò.
Batté
le palpebre, le iridi rosse brillavano.
Steven si
passò un dito nel collare da prete.
"I
nazisti ti danno la caccia?" domandò.
Tony
roteò gli occhi, si leccò il lato del labbro
succhiando il liquido che vi colava.
“Dubito
che reperti anni quaranta possano darmi la caccia”.
Socchiuse
gli occhi, sibilò ripetutamente allontanandosi dalla
finestra.
“... Ma i
loro nipoti iper-tecnologici mi stanno inseguendo da ieri”.
"Ti
ospiterò solo questa notte perché abbiamo nemici
in comune... E
voglio informazioni su di loro. Però, tu tocca uno solo dei
confratelli qui dentro e ti ammazzo" lo minacciò Steve.
Tony
incassò il capo tra le spalle, strinse il mantello intorno
al corpo.
“Mattina.
Solo per questa
mattina. ‘Sta sorgendo
il sole”. Corresse.
Sibilò
ripetutamente contro la finestra, avvicinandosi a Steve.
“Ti
dirò quello che ti pare, se poi posso mangiarmeli, e
se mi fai
andare via da qui”.
<
Ho bisogno di un rifugio che non sia una chiesa>
"Affare
fatto" rispose Rogers.